sabato 26 novembre 2011

Così parlò Benjamin Freedman( uno dei motivi perchè i tedeschi odiavano gli ebrei)

Maurizio Blondet – 21/12/2007 Benjamin Freedman Pubblichiamo un estratto, di particolare significato, da «Israele, USA, il terrorismo islamico» , Maurizio Blondet, EFFEDIEFFE, 2005, pagine 161-171. Uomo d’affari di successo (era il proprietario della Woodbury Soap Co.), ebreo di New York, patriota americano, Benjamin Freedman – che era stato membro della delegazione americana al Congresso di Versailles nel 1919 – ruppe con l’ebraismo organizzato e i circoli sionisti dopo il 1945, accusandoli di aver favorito la vittoria del comunismo in Russia. Da quel momento, dedicò la vita e le sue ragguardevoli fortune (2,5 milioni di dollari di allora) a combattere e denunciare le trame dei suoi correligionari (1). Benjamin Freedman tenne, nel 1961, al Willard Hotel di Washington ad un’influente platea, riunita dal giornale americano Common Sense, il seguente discorso. «Qui negli Stati Uniti, i sionisti e i loro correligionari hanno il completo controllo del nostro governo. Per varie ragioni, troppo numerose e complesse da spiegare qui, i sionisti dominano questi Stati Uniti come i monarchi assoluti di questo Paese. Voi direte che è un’accusa troppo generale: lasciate che vi spieghi quel che ci è accaduto mentre noi tutti dormivamo. Che cosa accadde? La Prima Guerra Mondiale scoppiò nell’estate del 1914. Non sono molti a ricordare, qui presenti. In quella guerra, Gran Bretagna, Francia e Russia erano da una parte; dalla parte avversa, Germania, Austria-Ungheria e Turchia. Entro due anni, la Germania aveva vinto quella guerra. Non solo nominalmente, ma effettivamente. I sottomarini tedeschi, che stupirono il mondo, avevano fatto piazza pulita di ogni convoglio che traversava l’Atlantico. La Gran Bretagna era priva di munizioni per i suoi soldati, e poche riserve alimentari, dopo cui, la prospettiva della fame. L’armata francese s’era ammutinata: aveva perso 600 mila giovani nella difesa di Verdun sulla Somme. L’armata russa stava disertando in massa, tornavano a casa, non amavano lo Zar e non volevano più morire. L’esercito italiano era collassato [a Caporetto]. Non un colpo era stato sparato su suolo tedesco. Non un solo soldato nemico aveva attraversato la frontiera germanica. Eppure, in quell’anno [1916] la Germania offrì all’Inghilterra la pace. Offriva all’Inghilterra un negoziato di pace su quella base, che i giuristi chiamano dello ‘status quo ante’. Ciò significa: ‘Facciamola finita, e lasciamo tutto com’era prima che la guerra cominciasse‘. L’Inghilterra, nell’estate del 1916, stava seriamente considerando quest’offerta. Non aveva scelta. O accettava quest’offerta magnanima, o la prosecuzione della guerra avrebbe visto la sua disfatta. In questo frangente, i sionisti tedeschi, che rappresentavano il sionismo dell’Europa Orientale, presero contatto col Gabinetto di Guerra britannico – la faccio breve perché è una lunga storia, ma ho i documenti che provano tutto ciò che dico – e dicono: ‘Potete ancora vincere la guerra. Non avete bisogno di cedere. Potete vincere se gli Stati Uniti intervengono al vostro fianco‘. Gli Stati Uniti non erano in guerra allora». «Eravamo nuovi; eravamo giovani; eravamo ricchi; eravamo potenti. Essi dissero all’Inghilterra: ‘Noi siamo in grado di portare gli Stati Uniti in guerra come vostro alleato, per battersi al vostro fianco, se solo ci promettete la Palestina dopo la guerra‘. […]. Ora, l’Inghilterra aveva tanto diritto di promettere la Palestina ad altri quanto gli Stati Uniti hanno il diritto di promettere il Giappone all’Irlanda. E’ assolutamente assurdo che la Gran Bretagna, che non aveva mai avuto alcun interesse o collegamento con quella che oggi chiamiamo Palestina, potesse prometterla come moneta in cambio dell’intervento americano. Tuttavia, fecero questa promessa, nell’ottobre 1916 [con la Dichiarazione Balfour, ndr.]. E poco dopo – non so se qualcuno di voi lo ricorda – gli Stati Uniti, che erano quasi totalmente pro-germanici, entrarono in guerra come alleati della Gran Bretagna. Dico che gli Stati Uniti erano quasi totalmente filotedeschi perché i giornali qui erano controllati dagli ebrei, dai nostri banchieri ebrei – tutti i mezzi di comunicazione di massa – e gli ebrei erano filotedeschi. Perché molti di loro provenivano dalla Germania, e anche volevano vedere la Germania rovesciare lo Zar; non volevano che la Russia vincesse. Questi banchieri ebrei tedeschi, come Kuhn Loeb e delle altre banche d’affari negli Stati Uniti, avevano rifiutato di finanziare la Francia o l’Inghilterra anche con un solo dollaro. Dicevano: ‘Finché l’Inghilterra è alleata alla Russia, nemmeno un centesimo!‘. Invece finanziavano la Germania; si battevano con la Germania contro la Russia. Ora, questi stessi ebrei, quando videro la possibilità di ottenere la Palestina, andarono in Inghilterra e fecero l’accordo che ho detto. Tutto cambiò di colpo, come un semaforo che passa dal rosso al verde. Dove i giornali erano filotedeschi, […] di colpo, la Germania non era più buona. Erano i cattivi. Erano gli Unni. Sparavano sulle crocerossine. Tagliavano le mani ai bambini. Woodrow Wilson Poco dopo, mister Wilson [il presidente Woodrow Wilson, ndr.] dichiarava guerra alla Germania. I sionisti di Londra avevano spedito telegrammi al giudice Brandeis (2): ‘Lavorati il presidente Wilson. Noi abbiamo dall’Inghilterra quello che vogliamo. Ora tu lavorati il presidente Wilson e porta gli USA in guerra‘. Così entrammo in guerra. Non avevamo interessi in gioco. Non avevamo ragione di fare questa guerra, più di quanto non ne abbiamo di essere sulla luna stasera, anziché in questa stanza. Ci siamo stati trascinati perché i sionisti potessero avere la Palestina. Questo non è mai stato detto al popolo americano. Appena noi entrammo in guerra, i sionisti andarono dalla Gran Bretagna e dissero: ‘Bene, noi abbiamo compiuto la nostra parte del patto. Metteteci qualcosa per iscritto come prova che ci darete la Palestina‘. Non erano sicuri che la guerra durasse un altro anno o altri dieci. Per questo cominciarono a chiedere il conto. La ricevuta. Che prese la forma di una lettera, elaborata in un linguaggio molto criptico, in modo che il resto del mondo non capisse di che si trattava. Questa fu chiamata la Dichiarazione Balfour» (3). […] «Da qui cominciano tutti i problemi. […] Sapete quello che accadde. Quando la guerra finì, la Germania andò alla Conferenza di Pace di Parigi nel 1919 [nella delegazione USA] c’erano 117 ebrei, a rappresentare gli Stati Uniti, capeggiati da Bernard Baruch (4). C’ero anch’io, e per questo lo so. Che cosa accadde dunque? Alla Conferenza di Pace, mentre si tagliava a pezzi la Germania e si spezzettava l’Europa per darne parti a tutte quelle nazioni che reclamavano il diritto a un certo territorio europeo, gli ebrei presenti dissero: ‘E la Palestina per noi?’, ed esibirono la Dichiarazione Balfour. Per la prima volta a conoscenza dei tedeschi. Così i tedeschi per la prima volta compresero: ‘Ah, era questa la posta! Per questo gli Stati Uniti sono entrati in guerra‘. Per la prima volta i tedeschi compresero che erano stati disfatti, che subivano le tremende riparazioni che gli erano imposte dai vincitori, perché i sionisti volevano la Palestina ed erano decisi ad averla ad ogni costo. Qui è un punto interessante. Quando i tedeschi capirono, naturalmente cominciarono a nutrire rancore. Fino a quel giorno, gli ebrei non erano mai stati meglio in nessun Paese come in Germania. C’era Rathenau là, che era cento volte più importante nell’industria e nella finanza di Bernard Baruch in questo Paese. C’era Balin, padrone di due grandi compagnie di navigazione, la North German Lloyd’s e la Hamburg-American Lines. C’era Bleichroder, che era il banchiere della famiglia Hohenzollern. Cerano i Warburg di Amburgo, i grandi banchieri d’affari, i più grandi del mondo. Gli ebrei prosperavano davvero in Germania. E i tedeschi ebbero la sensazione di essere stati venduti, traditi. Fu un tradimento che può essere paragonato a questa situazione ipotetica: immaginate che gli USA siano in guerra con l’URSS. E che stiamo vincendo. E che proponiamo all’Unione Sovietica: ‘Va bene, smettiamola. Ti offriamo la pace‘. E d’improvviso la Cina Rossa entra in guerra come alleato dell’URSS, e la sua entrata in guerra ci porta alla sconfitta. Una sconfitta schiacciante, con riparazioni da pagare tali, che l’immaginazione umana non può comprendere. Immaginate che, dopo la sconfitta, scopriamo che sono stati i cinesi nel nostro Paese, i nostri concittadini cinesi, che abbiamo sempre pensato leali cittadini al nostro fianco, a venderci all’URSS, perché sono stati loro a portare in guerra la Cina contro di noi. Cosa provereste, allora, in USA, contro i cinesi? Non credo che uno solo di loro oserebbe mostrarsi per la strada; non ci sarebbero abbastanza lampioni a cui impiccarli. Ebbene: è quello che provarono i tedeschi verso quegli ebrei. Erano stati tanto generosi con loro: quando fallì la prima Rivoluzione russa (5) e tutti gli ebrei dovettero fuggire dalla Russia, ripararono in Germania, e la Germania diede loro rifugio. Li trattò bene. Dopo di che, costoro vendono la Germania per la ragione che vogliono la Palestina come ‘focolare ebraico’». Nahum Sokolow «Ora Nahum Sokolow, e tutti i grandi nomi del sionismo, nel 1919 fino al 1923 scrivevano proprio questo: che il rancore contro gli ebrei in Germania era dovuto al fatto che sapevano che la loro grande disfatta era stata provocata dall’interferenza ebraica, che aveva trascinato nella guerra gli USA. Gli ebrei stessi lo ammettevano. […] Tanto più che la Grande Guerra era stata scatenata contro la Germania senza una ragione, una responsabilità tedesca. Non erano colpevoli di nulla, tranne che di avere successo. Avevano costruito una grande nazione. Avevano una rete commerciale mondiale. Dovete ricordare che la Germania al tempo della Rivoluzione francese consisteva di 300 piccole città-stato, principati, ducati e così via. E fra l’epoca di Napoleone e quella di Bismarck, quelle 300 microscopiche entità politiche separate si unificarono in uno Stato. Ed entro 50 anni la Germania era divenuta una potenza mondiale. La sua marina rivaleggiava con quella dell’Impero britannico, vendeva i suoi prodotti in tutto il mondo, poteva competere con chiunque, la sua produzione industriale era la migliore. Come risultato, che cosa accadde? Inghilterra, Francia e Russia si coalizzarono per stroncare la Germania […]. Quando la Germania capì che gli ebrei erano i responsabili della sua sconfitta, naturalmente nutrì rancore. Ma a nessun ebreo fu torto un capello in quanto ebreo. Il professor Tansill, della Georgetown University, che ha avuto accesso a tutti i documenti riservati del Dipartimento di Stato, ne cita uno scritto da Hugo Schoenfeldt, un ebreo che Cordell Hull inviò in Europa nel 1933 per investigare sui cosiddetti campi di prigionia politica, e riferì al Dipartimento di Stato USA di avere trovato i detenuti in condizioni molto buone. Solo erano pieni di comunisti. E una quantità erano ebrei, perché a quel tempo il 98% dei comunisti in Europa erano ebrei. Qui, occorre qualche spiegazione storica, Nel 1918-19 i comunisti presero il potere in Baviera per qualche giorno, Rosa Luxemburg e Karl Liebknecht ed altri, tutti ebrei. Infatti a guerra finita il Kaiser scappò in Olanda perché i comunisti stavano per impadronirsi della Germania e lui aveva paura di fare la fine dello Zar. Una volta schiacciata la minaccia comunista, gli ebrei ancora lavorarono […] erano 460 mila ebrei fra 80 milioni di tedeschi, l’1,5% della popolazione, eppure controllavano la stampa, e controllavano l’economia perché avevano valuta estera e quando il marchio svalutò comprarono tutto per un pezzo di pane». «Gli ebrei tengono nascosto questo, non vogliono che il mondo comprenda che avevano tradito la Germania e i tedeschi se lo ricordavano. I tedeschi presero misure contro gli ebrei. Li discriminarono dovunque possibile. Allo stesso modo noi tratteremmo i cinesi, i negri, i cattolici, o chiunque in questo Paese che ci avesse venduto al nemico e portato alla sconfitta. Ad un certo punto gli ebrei del mondo convocarono una conferenza ad Amsterdam. E qui, venuti da ogni parte del mondo nel luglio 1933, intimarono alla Germania: ‘Mandate via Hitler, rimettete ogni ebreo nella posizione che aveva, sia comunista o no. Non potete trattarci in questo modo. Noi, gli ebrei del mondo, lanciamo un ultimatum contro di voi‘. Potete immaginare come reagirono i tedeschi. Nel 1933, quando la Germania rifiutò di cedere alla conferenza mondiale ebraica di Amsterdam, Samuel Untermeyer, che era il capo della delegazione americana e presidente della conferenza, tornò in USA, andò agli studios della Columbia Broadcasting System (CBS) e tenne un discorso radiofonico in cui in sostanza diceva: ‘Gli ebrei del mondo dichiarano ora la Guerra Santa contro la Germania. Siamo ora impegnati in un conflitto sacro contro i tedeschi. Li piegheremo con la fame. Useremo contro di essi il boicottaggio mondiale. Così li distruggeremo, perché la loro economia dipende dalle esportazioni‘ (6). E di fatto i due terzi del rifornimento alimentare tedesco dovevano essere importati, e per importarlo dovevano vendere, esportare, i loro prodotti industriali. All’interno, producevano solo abbastanza cibo per un terzo della popolazione. Ora in quella dichiarazione, che io ho qui e che fu pubblicata sul New York Times del 7 agosto 1933, Samuel Untermeyer dichiarò audacemente che ‘questo boicottaggio economico è il nostro mezzo di autodifesa. Il presidente Roosevelt ha propugnato la sua adozione nella Nation Recovery Administration‘, che, qualcuno di voi ricorderà, imponeva il boicottaggio contro qualunque Paese non obbedisse alle regole del New Deal, e che poi fu dichiarato incostituzionale dalla Corte Suprema. Tuttavia, gli ebrei del mondo intero boicottarono la Germania, e il boicottaggio fu così efficace che non potevi più trovare nulla nel mondo con la scritta ‘Made in Germany’. Un dirigente della Woolworth Co. mi raccontò allora che avevano dovuto buttare via milioni di dollari di vasellame tedesco; perché i negozi erano boicottati se vi si trovava un piatto con la scritta ‘Made in Germany’; vi formavano davanti dei picchetti con cartelli che dicevano ‘Hitler assassino’ e così via. In un magazzino Macy, di proprietà di una famiglia ebraica, una donna trovò calze con la scritta ‘Made in Germany’. Vidi io stesso il boicottaggio di Macy’s, con centinaia di persone ammassate all’entrata con cartelli che dicevano ‘Assassini’, ‘Hitleriani’, eccetera». «Va notato che fino a quel momento in Germania non era stato torto un capello sulla testa di un ebreo. Non c’era persecuzione, né fame, né assassini, nulla. Ma naturalmente, adesso i tedeschi cominciarono a dire: ‘Chi sono questi che ci boicottano, e mettono alla disoccupazione la nostra gente e paralizzano le nostre industrie?‘. Così cominciarono a dipingere svastiche sulle vetrine dei negozi di proprietà degli ebrei […] Ma solo nel 1938, quando un giovane ebreo polacco entrò nell’ambasciata tedesca a Parigi e sparò a un funzionario tedesco, solo allora i tedeschi cominciarono ad essere duri con gli ebrei in Germania. Allora li vediamo spaccare le vetrine e fare pestaggi per a strada. Io non amo usare la parola ‘antisemitismo’ perché non ha senso, ma siccome ha un senso per voi, dovrò usarla. La sola ragione del risentimento tedesco contro gli ebrei era dovuta al fatto che essi furono i responsabili della Prima Guerra mondiale e del boicottaggio mondiale. In definitiva furono responsabili anche della Seconda Guerra mondiale, perché una volta sfuggite le cose dal controllo, fu assolutamente necessario che gli ebrei e la Germania si battessero in una guerra per questione di sopravvivenza. Nel frattempo io ho vissuto in Germania, e so che i tedeschi avevano deciso che l’Europa sarebbe stata comunista o ‘cristiana’: non c’è via di mezzo. E i tedeschi decisero che avrebbero fatto di tutto per mantenerla ‘cristiana’. Nel novembre 1933 gli Stati Uniti riconobbero l’Unione Sovietica. L’URSS stava diventando molto potente, e la Germania comprese che ‘presto toccherà a noi, se non saremo forti». E’ la stessa cosa che diciamo noi, oggi, in questo Paese. Il nostro governo spende 83-84 miliardi di dollari per la difesa. Difesa contro chi? Contro 40 mila piccoli ebrei a Mosca che hanno preso il potere in Russia, e con le loro azioni tortuose, in molti altri Paesi del mondo.[…] Che cosa ci aspetta?» «Se scateniamo una guerra mondiale che può sboccare in una guerra atomica, l’umanità è finita. Perché una simile guerra può avvenire? Il fatto è che il sipario sta di nuovo salendo. Il primo atto fu la Grande Guerra, l’atto secondo la Seconda guerra mondiale, l’atto terzo sarà la Terza guerra mondiale. I sionisti e i loro correligionari dovunque vivano, sono determinati ad usare di nuovo gli Stati Uniti perché possano occupare permanentemente la Palestina come loro base per un governo mondiale. Questo è vero come è vero che sono di fronte a voi. Non solo io ho letto questo, ma anche voi lo avete letto, ed è noto a tutto il mondo. […] Io avevo una idea precisa di quello che stava accadendo: ero l’ufficiale di Henry Morgenthau Sr. nella campagna del 1912 in cui il presidente [Woodrow] Wilson fu eletto. Ero l’uomo di fiducia di Henry Morgenthau Sr., che presiedeva la Commissione Finanze, ed io ero il collegamento tra lui e Rollo Wells, il tesoriere. In quelle riunioni il presidente Wilson era a capo della tavola, e c’erano tutti gli altri, e io li ho sentiti ficcare nel cervello del presidente Wilson la tassa progressiva sul reddito e quel che poi divenne la Federal Reserve, e li ho sentiti indottrinarlo sul movimento sionista. Il giudice Brandeis e il presidente Wilson erano vicini come due dita della mano. Il presidente Wilson era incompetente come un bambino. Fu così che ci trascinarono nella Prima guerra mondiale, mentre tutti noi dormivamo. […] «Quali sono i fatti a proposito degli ebrei? Li chiamo ebrei perché così sono conosciuti, ma io non li chiamo ebrei. Io mi riferisco ad essi come ai ‘cosiddetti ebrei’, perché so chi sono. Gli ebrei dell’Europa orientale, che formano il 92% della popolazione mondiale di queste genti che chiamano se stesse ‘ebrei’, erano originariamente Kazari. Una razza mongolica, turco-finnica. Erano una tribù guerriera che viveva nel cuore dell’Asia. Ed erano tali attaccabrighe che gli asiatici li spinsero fuori dall’Asia, nell’Europa orientale. Lì crearono un grande regno Kazaro di 800 mila miglia quadrate. A quel tempo [verso l'800 dopo Cristo, ndr] non esistevano gli USA, né molte nazioni europee […]. Erano adoratori del fallo, che è una porcheria, e non entro in dettagli. Ma era questa la loro religione, come era anche la religione di molti altri pagani e barbari. Il re Kazaro finì per disgustarsi della degenerazione del proprio regno, sì che decise di adottare una fede monoteistica – il cristianesimo, l’Islam, o quello che oggi è noto come ebraismo, che è in realtà talmudismo. Gettando un dado, egli scelse l’ebraismo, e questa diventò la religione di Stato. Egli mandò inviati alle scuole talmudiche di Pambedita e Sura e ne riportò migliaia di rabbini, aprì sinagoghe e scuole, e il suo popolo diventò quelli che chiamiamo ‘ebrei orientali’. Non c’era uno di loro che avesse mai messo piede in Terra Santa. Nessuno! Eppure sono loro che vengono a chiedere ai cristiani di aiutarli nelle loro insurrezioni in Palestina dicendo: ‘Aiutate a rimpatriare il Popolo Eletto da Dio nella sua Terra Promessa, la loro patria ancestrale, è il vostro compito come cristiani… voi venerate un ebreo [Gesù] e noi siamo ebrei!’. Ma sono pagani Kazari che si sono convertiti. E’ ridicolo chiamarli ‘popolo della Terra Santa’, come sarebbe chiamare 53 milioni di cinesi musulmani ‘Arabi’. Ora, immaginate quei cinesi musulmani a 2.000 miglia dalla Mecca, se si volessero chiamare ‘arabi’ e tornare in Arabia. Diremmo che sono pazzi. Ora, vedete com’è sciocco che le grandi nazioni cristiane del mondo dicano: ‘Usiamo il nostro potere e prestigio per rimpatriare il Popolo Eletto da Dio nella sua patria ancestrale‘. «C’è una menzogna peggiore di questa? Perché loro controllano giornali e riviste, la televisione, l’editoria, e perché abbiamo ministri dal pulpito e politici dalla tribuna che dicono le stesse cose, non è strano che crediate in questa menzogna. Credereste che il bianco è nero se ve lo ripetessero tanto spesso. Questa menzogna è il fondamento di tutte le sciagure che sono cadute sul mondo. Sapete cosa fanno gli ebrei nel giorno dell’Espiazione, che voi credete sia loro tanto sacro? Non ve lo dico per sentito dire… Quando, il giorno dell’Espiazione, si entra in una sinagoga, ci si alza in piedi per la primissima preghiera che si recita. Si ripete tre volte, è chiamata ‘Kol Nidre’. Con questa preghiera, fai un patto con Dio Onnipotente che ogni giuramento, voto o patto che farai nei prossimi dodici mesi sia vuoto e nullo (7). Il giuramento non sia un giuramento, il voto non sia un voto, il patto non sia un patto. Non abbiano forza. E inoltre, insegna il Talmud, ogni volta che fai un giuramento, un voto o un patto, ricordati del Kol Nidre che recitasti nel giorno dell’Espiazione, e sarai esentato dal dovere di adempierli. Come potete fidarvi della loro lealtà? Potete fidarvi come si fidarono i tedeschi nel 1916. Finiremo per subire lo stesso destino che la Germania ha sofferto, e per gli stessi motivi». E’ la profezia di Benjamin Freedman. Ci riguarda. Note 1) Freedman fondò tra l’altro la «Lega per la pace con giustizia in Palestina», e collaborò con l’americano «Istituto per la revisione storica», il centro promotore di tutto ciò che viene chiamato «revisionismo storico». E’ scomparso nel 1984. 2) Louis Dembitz Brandeis, influentissimo giudice della Corte Suprema, acceso sionista, fu il consigliere molto ascoltato di W. Wilson. Brandeis apparteneva alla setta ebraica aberrante fondata nella Polonia del ’700 da Jacob Frank: essa predicava che la salvezza si consegue attraverso il peccato. Confronta il mio «Cronache dell’Anticristo». 3) Il 2 novembre 1917 il ministro degli Esteri britannico, lord Arthur Balfour, scrisse a Lord Rotschild una lettera in cui dichiarava: «Il governo di Sua Maestà vede con favore la nascita in Palestina di un focolare nazionale per le genti ebraiche, e userà tutta la sua buona volontà per facilitare il raggiungimento di questo obbiettivo. Si intende che nulla dovrà essere fatto per pregiudicare i diritti civili e religiosi delle esistenti popolazioni non ebraiche in Palestina». Era la «Dichiarazione Balfour», che decretava di fatto la nascita dello Stato d’Israele. Lord Balfour, spiritista e massone, fondatore della Loggia «Quatuor Coronati» (la Loggia-madre di tutte le Massonerie di obbedienza «scozzese») credeva fra l’altro che agevolare il ritorno degli ebrei in Palestina avrebbe accelerato il secondo avvento di Cristo. Il punto è che la terra che Sua Maestà prometteva agli ebrei non era sotto dominio britannico, ma parte dell’impero Ottomano. Per dare attuazione al «focolare ebraico», il governo britannico non esitò a distogliere centinaia di migliaia di soldati dal pericolante fronte europeo, per spedirli alla conquista di Gerusalemme. 4) Bernard Baruch (1876-1964), potente finanziere ebreo, nato in Texas, fu il consigliere privato di sei presidenti, da Woodrow Wilson (1916) a D. Eisenhower (1950). Nella prima come nella seconda guerra mondiale, Baruch promosse la creazione del War Industry Board, l’organo di pianificazione centralizzata della produzione bellica. Di fatto, fu una sorta di «governo segreto» degli Stati Uniti, che praticò ampiamente i metodi del socialismo, compreso il controllo della stampa e il sistema di razionamento alimentare. Dopo la seconda guerra mondiale Baruch e i banchieri ebrei americani gestirono i fondi del Piano Marshall. Ne affidarono la distribuzione a Jean Monnet, loro fiduciario. Secondo le istruzioni ricevute, per dare i fondi, Monnet esigeva la cessione da parte degli Stati europei di sostanziali porzioni di sovranità: così fu creata la Comunità Europea. 5) Si tratta della «rivoluzione dekabrista» del 1905, in realtà un putsch di giovani ufficiali zaristi, tutti ebrei. La comunità ebraica russa la sostenne, e i suoi figli vi parteciparono con inaudita violenza. Futuri capi della successiva rivoluzione bolscevica, come Trotsky e Parvus, furono l’anima dei dekabristi, e dovettero riparare all’estero dopo il fallimento. 6) Freedman allude qui al vero e proprio rito magico di maledizione, detto Cherem o scomunica maggiore, celebrato al Madison Square Garden il 6 settembre 1933. «Furono ritualmente accesi due ceri neri e si soffiò tre volte nello shofar [il corno di ariete], mentre il rabbino B.A. Mendelson pronunciava la formula di scomunica» contro la Germania. Samuel Untermeyer, membro del B’nai B’rith, ripeterà il 5 gennaio 1935 la dichiarazione di embargo totale contro le merci tedesche «a nome di tutti gli ebrei, framassoni e cristiani» (Jewish Daily Bulletin, New York, 6 gennaio 1935). 7) E’ la preghiera centrale dello Yom Kippur. Eccone la formula: «Di tutti i voti, le rinunce, i giuramenti, gli anatemi oppure promesse, ammende o delle espressioni attraverso cui facciamo voti, confermiamo, ci impegniamo o promettiamo di qui fino all’avvento del prossimo giorno dell’Espiazione, noi ci pentiamo, in modo che siano tutti sciolti, rimessi e condonati, nulli, senza validità e inesistenti. I nostri voti non sono voti, le nostre rinunce non sono rinunce, e i nostri giuramenti non sono giuramenti». Secondo il rabbino Jacob Taubes, con questa formula il popolo eletto si scioglie dalla comunità del resto del genere umano – dalle sue leggi, dalle sue lealtà alle istituzioni e allo Stato – per dedicarsi solo a Dio. In realtà, il Kol Nidre fonda l’antinomismo radicale della religione ebraica: il «popolo di Dio» non è tenuto ad obbedire ad alcuna norma. Per Taubes, il popolo ebraico è dunque il popolo dissolutore, il contrario del «kathecon» (Ciò che trattiene l’Anticristo, in San Paolo, ossia il diritto naturale adottato da Roma) (Jacob Taubes, «La Teologia Politica di San Paolo», Adelphi, pagina 71). http://www.stampalibera.com/?p=229

mercoledì 23 novembre 2011

Commissione Trilaterale

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera. La Commissione Trilaterale, o, ellitticamente, la Trilaterale (in inglese, Trilateral Commission), è un gruppo di studio (think tank) non governativo e non partitico fondato il 23 giugno 1973 per iniziativa di David Rockefeller, presidente della Chase Manhattan Bank, e di altri dirigenti e notabili, tra cui Henry Kissinger e Zbigniew Brzezinski. La Trilaterale conta come membri più di trecento privati cittadini (uomini d'affari, politici, intellettuali) provenienti dall'Europa, dal Giappone e dall'America Settentrionale, e ha l'obiettivo di promuovere una cooperazione più stretta tra queste tre aree (di qui il nome). Ha la sua sede sociale a New York. Quest'organizzazione fu fondata a motivo del declino, in quegli anni, dell'influenza del Council on Foreign Relations, un gruppo di studio (think tank) americano di politica estera, le cui posizioni sulla guerra del Vietnam erano divenute impopolari. L'atto costitutivo spiega: «Sulla base dell’analisi delle principali questioni che interessano l'America e il Giappone, la Commissione si sforza di sviluppare proposte pratiche per un'azione congiunta. I membri della Commissione comprendono più di duecento cittadini insigni, impegnati in settori diversi e provenienti dalle tre regioni». La lista dei membri è pubblicata ogni anno. Indice [nascondi] 1 Composizione 2 Teorie del complotto e critiche 3 Note 4 Collegamenti esterni Composizione [modifica] Il numero dei membri provenienti da ciascuna delle tre zone geopolitiche (Europa, Giappone e America Settentrionale) è tale che la rappresentanza di tali zone è, in proporzione, sempre la stessa. I membri che ottengono una posizione nel governo del loro paese lasciano la Commissione. Il Nord America è rappresentato da 120 membri, l'Europa è rappresentata da 120 membri (di questi 20 sono tedeschi, 18 italiani, francesi e britannici, 12 spagnoli mentre i restanti Stati hanno tra 1 e 6 rappresentanti). L'area del pacifico è rappresentata da 117 membri.[1] Tra i membri italiani si annoverano: Mario Monti, presidente del consiglio dei ministri italiano nonché senatore a vita e presidente dell'Università Bocconi.[2] John Elkann, presidente di Fiat SpA, Exor e della Giovanni Agnelli e C.[2] Pier Francesco Guarguaglini, presidente di Finmeccanica.[2] Enrico Letta, politico italiano e attuale vicesegretario del Partito Democratico.[2] Carlo Pesenti, consigliere delegato di Italcementi.[2] Luigi Ramponi, ex Comandante Generale della Guardia di Finanza e direttore del SISMI.[2] Gianfelice Rocca, presidente del Gruppo Techint, vicepresidente di Confindustria.[2] Carlo Secchi, economista e politico italiano.[2] Maurizio Sella, presidente del gruppo Banca Sella.[2] Marco Tronchetti Provera, imprenditore e dirigente d'azienda italiano.[2] Teorie del complotto e critiche [modifica] Sebbene la Commissione trilaterale sia soltanto uno tra i tanti gruppi di discussione di destra e di sinistra, essa è presente in molte teorie del complotto. Lo scrittore francese Jacques Bordiot affermò, riguardo ai membri della commissione, che "il solo criterio che si esige per la loro ammissione, è che essi siano giudicati in grado di comprendere il grande disegno mondiale dell'organizzazione e di lavorare utilmente alla sua realizzazione" e che "il vero obiettivo della Trilaterale è di esercitare una pressione politica concertata sui governi delle nazioni industrializzate, per portarle a sottomettersi alla loro strategia globale".("Présent", 28 e 29 gennaio 1985). Non sono però specificate le fonti su cui il Bordiot avrebbe basato le sue opinioni. Per altri la Trilaterale è semplicemente l'espressione di una classe privilegiata di tecnocrati: «La cittadella trilaterale è un luogo protetto dove la téchne è legge e dove sentinelle, dalle torri di guardia, vegliano e sorvegliano. Ricorrere alla competenza non è affatto un lusso, ma offre la possibilità di mettere la società di fronte a sé stessa. Il maggiore benessere deriva solo dai migliori che, nella loro ispirata superiorità, elaborano criteri per poi inviarli verso il basso» (Gilbert Larochelle, «L'imaginaire technocratique» Montreal, 1990, p.279). Note [modifica]

L UOMO CHE CONSIGLIA OBAMA

Zbigniew Brzezinski Da Wikipedia, l'enciclopedia libera. Questa voce sugli argomenti politici e statunitensi è solo un abbozzo. Contribuisci a migliorarla secondo le convenzioni di Wikipedia. Zbigniew Brzezinski Zbigniew Brzezinski (Varsavia, 28 marzo 1928) è un politico e politologo statunitense. Immigrato dalla Polonia negli USA dopo la seconda guerra mondiale, ottenne la cittadinanza americana nel 1958. Si è distinto nel mondo accademico per le sue analisi politiche e la sua conoscenza dell'Europa e dell'URSS[1]. Infatti, è considerato uno dei maggiori esperti di politica internazionale con particolare riferimento ai rapporti con l'Unione Sovietica. È stato Consigliere per la sicurezza nazionale durante il mandato presidenziale di Jimmy Carter (dal 1977 al 1981). È tuttora membro effettivo della Commissione Trilaterale. È professore di Politica Estera Americana alla School of Advanced International Studies della Johns Hopkins University di Washington, DC, US. Tra le principali iniziative da lui intraprese, si ricorda il finanziamento dei mujahiddin in Pakistan e Afghanistan durante la Guerra Fredda, e precisamente nel 1979. I maggiori sostenitori di tali combattenti furono la CIA, l'ISI (servizi segreti pakistani) e l' MI6 ( servizi segreti inglesi). Tale provvedimento aveva lo scopo di liberare l'Afghanistan dai russi che lo avevano invaso, evitando che la minaccia sovietica si espandesse in Asia centrale. Nel marzo 2008 Barack Obama lo ha pubblicamente ringraziato per il suo contributo e i servigi forniti agli Stati Uniti d'America.

OBAMA IMPARA DA QUESTO ERA UN PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI NON UN SERVO DI WALL STREET

Jackson affrontò in seguito la Banca degli Stati Uniti; egli era un uomo finemente intelligente e, guidato in questo caso dai suoi realistici pregiudizi nei confronti del sistema di banche centrali, si oppose ad un potere che riteneva illegittimo in quanto, non espressione del popolo, ma di poteri economici forti, tant'è che si narra che in punto di morte, alla domanda "Qual è stato il più grande successo della sua vita?" rispose "Ho ucciso la banca". Egli riuscì spregiudicatamente a non far rinnovare il mandato ventennale che nel 1815 aveva istituito la Second Bank (Banca centrale); ciò, però, ebbe effetti negativi sull'economia e sulla stabilità monetaria a causa delle ritorsioni volute dagli ex dirigenti della Second Bank, più che mai adirati per quello che aveva fatto loro. Ci vollero comunque 70 anni prima che i cambiavalute riprendessero i loro giochi di potere. Andrew Jackson Da Wikipedia, l'enciclopedia libera. Questa voce o sezione sull'argomento politici non cita alcuna fonte o le fonti presenti sono insufficienti. Puoi migliorare questa voce aggiungendo citazioni da fonti attendibili secondo le linee guida sull'uso delle fonti. Andrew Jackson 7º presidente degli Stati Uniti Durata mandato 4 marzo 1829 - 4 marzo 1837 Predecessore John Quincy Adams Successore Martin Van Buren Dati generali Partito politico Democratico-Repubblicano Firma Andrew Jackson (Waxhaw, 15 marzo 1767 – Nashville, 8 giugno 1845) è stato un politico statunitense. È stato il 7º Presidente degli Stati Uniti d'America.

martedì 22 novembre 2011

OCCUPY A TUTTO SPRAY - PRESENTE LA FOTO DELL’AGENTE DELLA SICUREZZA CHE SPRUZZA GAS URTICANTE DRITTO NELLA BOCCA DI UNA STUDENTESSA INDIGNATA? L’IMMAGINE HA FATTO IL GIRO DEL MONDO E IL RETTORE DELL’UNIVERSITÀ CALIFORNIANA DOVE È AVVENUTO IL FATTACCIO HA LICENZIATO IL CAPO DELLA POLIZIA DEL CAMPUS - MACCHINA DEL FANGO CONTRO GLI INDIGNADOS: LETTERA DEI LOBBISTI ALLE BANCHE: “FATECI FARE IL LAVORO SPORCO E LI SISTEMIAMO NOI”

SPRAY URTICANTI SUGLI STUDENTI: IL RETTORE LICENZIA IL CAPO DELLA POLIZIA Paolo Mastrolilli per "la Stampa" SPRAY URTICANTE CONTRO OCCUPY WALL ST Ci sono vari modi di esercitare la democrazia, negli Usa. Uno dei più importanti è «mettere i soldi dove sta la propria bocca». Questo vale per chi offre sostegno economico alle cause in cui crede, ma anche per chi rischia di perdere quattrini prendendo posizioni impopolari. È il caso della University of California di Davis, che ha cacciato il capo delle sue forze di sicurezza, dopo le immagini sulla repressione della protesta Occupy Wall Street che hanno scandalizzato il Web. RAGAZZI DEL MOVIMENTO _OCCUPY WALL STREET_ Venerdì gli studenti stavano manifestando in solidarietà con gli indignati del resto d'America e alcuni di loro si erano seduti sul marciapiede, disobbedendo agli ordini della polizia interna al campus, che voleva sgomberare la protesta. Ad un certo punto due agenti hanno iniziato a spruzzare gas urticante sopra i ragazzi immobili, annaffiandoli come fossero stati insetti molesti. Le immagini hanno fatto il giro del mondo grazie ad Internet e la responsabile dell'università, Linda Katehi, è stata costretta a prendere provvedimenti. La responsabile della polizia, Annette Spicuzza, è stata sospesa, così come i due agenti. Katehi, poi, ha chiesto al procuratore di aprire un'indagine per verificare se ci sono risvolti penali. Come mai tanta rapidità nel punire gli eccessi delle forze dell'ordine? Di sicuro la signora Katehi ha avvertito un obbligo morale ad intervenire, ma forse hanno pesato ancora di più le centinaia di proteste che ha ricevuto nel corso del fine settimana da alunni ed ex alunni, cioè quelli che con la retta e le donazioni tengono in piedi le università americane. OCCUPY WALL STREET Si sarà ricordata del 1968 alla Columbia University di New York, dove nell'ateneo che aveva educato miti della Beat generation come Allen Ginsberg e Jack Kerouac, scoppiò la rivolta a causa delle connessioni troppo strette col Pentagono, e della costruzione di una palestra ad Harlem che discriminava la popolazione nera. Quei disordini fecero precipitare iscrizioni e finanziamenti per Columbia, che ebbe bisogno di vent'anni per tornare ai livelli precedenti. La signora Katehi ha deciso di non rischiare altrettanto, e anche questa è democrazia. 2 - LOBBISTI AL CONTRATTACCO: INFANGARE GLI INDIGNADOS Anna Guaita per "Il Messaggero" Trovare del fango e scagliarglielo addosso, e così delegittimarli agli occhi degli americani. Questo sarebbe il progetto di un gruppo di lobbisti, che si sono offerti di trovare materiale squalificante sul movimento degli indignati negli Usa. Un giornalista del canale tv Msnbc, Chris Hayes, è venuto in possesso di un documento che la società di lobby Clark-Lytle-Geduldig-Cranford aveva inviato alla American Bankers Association. OCCUPY WALL STREET Nel documento si offriva ai banchieri Usa di fare per conto loro il lavoro sporco di scavare nel fango per raccogliere informazioni negative sugli Occupy Wall Street, spesso definiti negli Usa con l'abbreviazione Ows. Il gruppo dei banchieri ha fatto sapere a Hayes di non aver presentato una simile richiesta di aiuto alla società di lobby e di aver rifiutato l'offerta. Tuttavia il giornalista, noto per le sue posizioni liberal, ha puntualizzato: «Questo è solo un documento, ma vi immaginate quante offerte simili saranno state fatte per squalificare un movimento che minaccia gli interessi di Wall Street?». OCCUPY WALL STREET Il documento insiste sul fatto che una vittoria democratica nelle elezioni del novembre 2012 (che rinnovano la presidenza, l'intera Camera e un terzo del Senato) sarebbe «un danno per Wall Street». E insiste che se il Partito democratico dovesse «abbracciare gli Ows», ciò comporterebbe «disagio» per Wall Street. E il disagio sarebbe aumentato dal fatto che i repubblicani «non sarebbero più in grado di difendere le aziende di Wall Street». La società di lobby che ha firmato questa proposta è vicina al presidente della Camera, il repubblicano John Boehner.Per il progetto di squalificare gli Ows, e i politici che li sostengono, chiedeva 850 mila dollari. Per l'appunto questo è un momento di ripensamento per il movimento Ows, che è stato sfrattato dai suoi accampamenti in varie città americane e sta cercando altri modi per esprimere la propria rabbia contro le ingiustizie del sistema sociale americano. Ma gli attacchi frontali sembrano averlo rinforzato anziché indebolirlo. OCCUPY WALL STREET Anche le prese in giro, come quella di Newt Gingrich, il candidato repubblicano che al momento conduce la pattuglia degli aspiranti presidenti, hanno solo rafforzato le proteste: «Fatevi una doccia e andatevi a cercare un lavoro» ha detto Gingrich, con estrema indifferenza davanti al fatto ben noto che molti dei dimostranti sono disoccupati non perché siano pigri ma perché non ci sono posti di lavoro. by dagospia

SEMPLICE CRISI FINANZIARIA O TERZA GUERRA MONDIALE ?

Intervista immaginaria a Frank (che spiega perche’ l’Italia fallira’) ed a Mario (che spiega perche’ non fallira’) D: Perche’ l’Italia e’ sotto attacco? Frank: Perche’ i nodi vengono al pettine. L’Italia ha un Debito del 119% che e’ il quarto debito pubblico mondiale; inoltre il paese non cresce e la classe politica appare poco credibile. Mario: Perche’ e’ in atto un’attacco frontale all’Euro, e la speculazione colpisce uno dopo l’altro “I ventri molli” europei, con l’obiettivo di far saltare il banco. D: Chi c’e’ dietro questo attacco? Frank: non credo ad attacchi pre-ordinati; semplicemente risparmiatori ed investitori, fuggono da cio’ che reputano inaffidabile. Mario: chi ha convenienza a destabilizzare l’Euro? Gli USA. Cosi’ distolgono l’attenzione dalle loro magagne, che fondamentali alla mano sono assai peggiori di quelli dell’area Euro. D: Puo’ portare cifre a supporto della sua tesi? Frank: il 120% di Debito sul PIL dell’Italia parla da solo. Se poi, nel mezzo di una crisi, il Governo si mette a fare manovre che avranno effetti tra 2-3 anni, litigano, appaiono disuniti e sono coinvolti in scandali, direi che la conseguenza e’ cio’ che vediamo. Inoltre l’Italia ha un PIL piatto, che da 20 anni cresce sistematicamente dell’1% meno della media UE e degli USA, ha un tasso di occupazione asfittico, evasione fiscale astronomica e forze politiche poco serie ed affidabili. Ste robe alla fine si pagano. Mario: guardi, le cito alcuni dati in sequenza. a) Debito Pubblico: quest’anno gli USA Marciano verso il 100% (deterioramento del 35% in 15 anni), UE all’85% (+15% in 15 anni), Italia 120% (-5% in 15 anni). b) Deficit Pubblico 2011: USA sul 10%, UE al 6%, Italia 4%. c) Debito Complessivo (pubblico, privato, imprese): l’Italia ha il miglior dato dopo la Germania. Negli USA la situazione e’ assai piu’ deteriorata. L’Italia ha un debito sulle famiglie, per dire, che e’ in rapporto al PIL meta’ di quello USA. Anche sui Debiti Finanziari, il sistema Bancario Italiano e’ enormemente meno esposto verso I PIGS di quello Francese e Tedesco, ma ha anche in tasca molti meno titoli Junk di varia natura, rispetto a quello USA. d) Qualita’ del Debito Pubblico: in Italia meta’ e’ in mano agli Italiani stessi, il grosso che resta, in mano a Francia e Germania; negli USA enormi quantita’ di debito sono in mano agli asiatici. e) Ricchezza delle Famiglie nel 2008 (somma tra attivita’ reali e finanziarie, meno passivita’ finanziarie): il Italia 7,8 volte il PIL, nella UE circa 7 volte, negli USA 4,7 volte. f) Economia Reale: gli USA sprofondano in Deficit commerciali con l’estero sempre piu’ astronomici, l’Italia al netto della bolletta petrolifera e’ in avanzo. In Italia il 20% del PIL e dell’occupazione viene da un settore “reale” come quello dell’industria manifatturiera, idem la UE, gli USA hanno dati dimezzati, ed il paese ha ormai abbandonato le attivita’ produttive concentrandosi su servizi, distribuzione e finanza. Perfino sui dati di Disoccupazione, poverta’ e vita media, gli USA hanno dati assai peggiori di quelli Italiani Ma scusi, ha letto bene? Le sembra che ci sia una qualche ragione razionale per giustificare che gli USA paghino I BOND a 10 anni al 3% e noi al 6%. La cosa comica, e’ che cio’ accade in un momento in cui l’Italia sta approvando una Manovra che blinda il bilancio al pareggio, mentre negli USA litigano per scongiurare un Defaut tra 1 mese. D: Come si sta comportando l’Europa e la BCE? Frank: in modo scoordinato e poco razionale. Logica vorrebbe che prendessero una decisione in un senso (lasciare andare in default I paesi periferici senza intervenire, lasciando autoregolamentare I mercati, e lasciando uscire tali paesi dall’Euro) o nel senso opposto (stampare Eurobond, rafforzare la coesione decisionale e le competenze BCE; in sintesi Europeizzare il Debito degli stati, passo importante per gli Stati Uniti d’Europa). In ambedue I casi, I nodi verrebbero al pettine subito. Mario: Concordo pienamente, di fatto stanno rimandando l’Ora X in attesa che passi la tempesta. La Germania e’ di fronte alla scelta tra la padella e la brace. In un caso, sfascerebbero l’Euro (e l’Europa), e si troverebbero in saccoccia un quantita’ di titoli tossici nel sistema bancario enorme (ripianandoli il Debito volerebbe al 100-120%), oltre ad una moneta ultra-valutata (con impatti sull’economia reale); nel caso opposto finirebbero a mantenere mezza Europa per il resto dei loro giorni. In ambedue I casi, la MERKEL verrebbe impalata dall’opinione pubbica. Quindi non scelgono, ed obbligano gli stati ad aiuti bilaterali, che alla fine consentono di “affibbiare” titoli spazzatura ad altri, in luogo che alle proprie banche. D: L’Italia fallira’? Frank: secondo me SI. La Germania non decidera’ l’opzione Eurobond per Roma, e non puo’ salvare Madrid e Roma, perche’ troppo grosse. Presto anche le agenize di Rating penalizzeranno Italia e Spagna. Mario: NO. Sono tentato di sposare la risposta di Frank, ma ci sono 3 fattori che ha tralasciato. In primo luogo l’Italia ha un Debito Pubblico enorme, ma di buona qualita’, vita media dei titoli lunga, ed in mano nazionale e Franco-Tedesca (secondo lei Francia e Germania faranno fallire uno stato come l’Italia, quando hanno in saccoccia 600-800 miliardi del suo Debito?); in secondo luogo l’Italia ha risorse e ricchezze enormi, come detto sopra, e’ una nazione abituata a gestire da 20 anni alti debiti, ed ha conti pubblici con avanzo primario (caso unico in Europa); in ultima analisi, un’Italia fuori dall’Euro e con debito basso (visto che lo ristrutturerebbe) sarebbe una minaccia seria per Francia e Germania (che si troverebbero con Debiti alti e moneta ipervalutata) ed anche questo fattore porta a far pensare che I 2 paesi Europei non potranno mai consentire un Default dell’Italia. D: Come finira’ la crisi in atto? Frank: La Germania si muovera’ con l’Eurobond solo per salvare e presenvare una zona Euro ristretta con Francia, Benelux e piccoli paesi. Non escludo comunque, che dopo l’area Euro la crisi prosegua verso paesi dell’est Europa, verso il Giappone o verso gli USA. L’Italia verra’ marginalizzata per alcuni anni dal panorama europeo. Mario: Marginalizzata? Magari! Una svalutazione con l’uscita dall’Euro ed un default selettivo, ci darebbero carburante per ripartire a tutta birra. Comunque l’Europa, prevedo che si dara’ un’assetto un tantino piu’ credibile.Ritengo comunque inevitabile, che chi ha generato la crisi del 2008 (gli USA) e chi sta fomentando la crisi sui periferici in Europa (gli USA) prima o poi pagheranno il conto. Le vendite arriveranno pure su di loro. Guardi il Dollaro: nonostante questa crisi, resta ad 1,40 sull’Euro, quindi non ha carburante. Gli USA, stanno combattendo questa Guerra coi mezzi di guerriglia che ho esposto, perche’ sono incapaci di chiedere alla propria popolazione un drastico ridimensionamento del livello di vita. Quando saranno messi alle strette, useranno l’Arma X, l’ultima che hanno, una Supersvalutazione del Dollaro, mandando il Pianeta a gambe all’aria insieme a loro e generando una Crisi Mondiale al cui confronto quelle del 1929 e quella del 2008 sono all’acqua di Rose. La loro speranza sara’, una crisi dei paesi Produttori, investiti da crolli dell’export, e da tensioni sui prezzi enormi (un crollo del dollaro generera’ un caos sui prezzi delle materie prime denominate in dollari): probabilmente negli USA sono convinti (a ragione) di avere un sistema “distributivo” assai meno oneroso e piu’ flessibile ed efficente di tutti gli altri, e da un caos generale, ne potrebbero uscire meno malconci di altri. Saranno comunque pagliativi, costosissimi pagliativi per prendere tempo, e se non affronteranno seriamente I problemi di fondo a casa loro, alla lunga perderanno la guerra. http://www.nocensura.com/2011/11/semplice-crisi-finanziaria-o-terza.html

lunedì 21 novembre 2011

IL BOMBASTICO DISCORSO AL PARLAMENTO EUROPEO DEL DEPUTATO BRITANNICO NIGEL FARAGE È PASSATA COMPLETAMENTE SOTTO SILENZIO SULLA STAMPA E SUI TG ITALIANI MA STA DIVENTANDO UNA SORTA DI CONTAGIOSISSIMO TORMENTONE DEL WEB - 2- “STIAMO VIVENDO IN UN’EUROPA SOTTO DOMINAZIONE DELLA GERMANIA. QUALCOSA CHE I NOSTRI PREDECESSORI HANNO PAGATO A CARO PREZZO, IN SANGUE, PER PREVENIRLO” - 3- QUANDO PAPANDREU HA PRONUNCIATO LA PAROLA REFERENDUM, L’AVETE FATTO RIMUOVERE SOSTITUENDOLO CON UN GOVERNO FANTOCCIO. NON SODDISFATTI AVETE DECISO CHE BERLUSCONI DOVEVA ANDARSENE. COSÌ È STATO RIMOSSO E SOSTITUITO DA MONTI, EX COMMISSARIO EUROPEO, VOSTRO COLLEGA CORRESPONSABILE DI QUESTO DISASTRO, UN UOMO CHE NON ERA NEPPURE MEMBRO DEL PARLAMENTO. LEI, MR. VAN ROMPUY SI È RECATO IN ITALIA E HA DETTO: “QUESTO NON È IL MOMENTO DI ELEZIONI MA DI AZIONI”. CHI, IN NOME DI DIO, LE HA DATO IL DIRITTO DI DIRE QUESTO AL POPOLO ITALIANO?” - 4- “DAILY TELEGRAPH” SI CHIEDE: “CHI TI HA VOTATO, MARIO MONTI? HA FORMATO UN GOVERNO DI ACCADEMICI, BANCHIERI E UN AMMIRAGLIO. L’ESEMPIO DELL’UNIONE SOVIETICA, DOVE L’89% DEL POLITBURO ERA FORMATO DA INGEGNERI LAUREATI, DEVE FARCI RIFLETTERE”

Discorso di Nigel Farage al Parlamento europeo http://www.youtube.com/watch?v=MDVmN0ikOHU 1 - L'EURODEPUTATO INGLESE CONTRO I TECNOCRATI DIVENTA L'IDOLO DEL WEB: «SULL'ITALIA HA RAGIONE» FdF per "il Giornale" NIGEL FARAGE AL PARLAMENTO EUROPEO Il suo discorso davanti al Parlamento europeo del 16 novembre scorso sta diventando una sorta di tormentone del web. Uno specchio perfetto per gli umori dei tanti che hanno mal digerito l'avvento del governo Monti. La sua pagina Facebook è stata letteralmente invasa da commenti entusiasti di cittadini italiani che lo ringraziano «per aver avuto il coraggio di dire la verità». Ciononostante la sortita dell'europarlamentare britannico, Nigel Farage, scagliatosi contro lo stato maggiore delle istituzioni europee schierato in aula a pochi metri da lui- da Herman Van Rompuy a Josè Barroso fino a Olli Rehn- è passata completamente sotto silenzio sulla stampa e sui tg italiani. Il suo affondo è un j'accuse a tutto tondo contro il governo dell'Ue. «Siamo qui sull'orlo di un disastro finanziario e qui davanti a me ci sono i responsabili di tutto questo. Eppure continuiamo ad ascoltare i discorsi più noiosi e tecnocratici mai sentiti. Con tutta l'obiettività, l'euro è stato un fallimento. E chi è effettivamente responsabile? Chi tra voi dirige? La risposta è nessuno. Chi di voi è stato eletto? Chi ha la legittimità democratica per ricoprire i ruoli che rivestite? Nessuno. In questo vuoto è entrata Angela Merkel e oggi stiamo vivendo in un'Europa sotto dominazione tedesca. Qualcosa che in realtà il progetto europeo si suppone avrebbe dovuto fermare. Qualcosa che i nostri predecessori hanno pagato a caro prezzo, in sangue, per prevenirlo. Non voglio vivere in un'Europa dominata dalla Germania e nemmeno i cittadini europei!». VAN ROMPUY ATTACCATO DA NIGEL FARAGE AL PARLAMENTO EUROPEO Esaurita la premessa, il parlamentare, membro di un partito inglese di stampo conservatore-euroscettico, porta all'attenzione dell'aula esempi precisi di euro-ingerenza. «Voi avete giocato un ruolo in queste circostanze. Quando il presidente Papandreu ha pronunciato la parola referendum, l'avete fatto rimuovere sostituendolo con un governo fantoccio. Che spettacolo disgustoso». A quel punto Farage sposta il mirino sull'Italia. «Non soddisfatti avete deciso che Berlusconi doveva andarsene. Così è stato rimosso e sostituito da Monti, ex commissario europeo, vostro collega corresponsabile di questo disastro, un uomo che non era neppure membro del Parlamento. Sta diventando come un romanzo di Agathe Christie, ci si chiede: chi sarà il prossimo a essere fatto fuori? Siete voi che dovreste essere licenziati. A lei, Mr. Van Rompuy dissi che sarebbe stato l'assassino silenzioso delle democrazie nazionali. Mi devo ricredere: lei è stato piuttosto rumoroso. Lei, un uomo non eletto, si è recato in Italia e ha detto: "Questo non è il momento di elezioni ma di azioni". Chi, in nome di Dio, le ha dato il diritto di dire questo al popolo italiano?». 2- "MONTI, CHI TI HA VOTATO?". STAMPA ESTERA IN RIVOLTA CONTRO LA TECNOCRAZIA Da "il Foglio" ANGELA MERKEL "Incubo tecnocratico". Una delle firme di punta del New York Times, David Brooks, commenta così l'avvento dei governi tecnici in Italia e Grecia. Brooks demolisce "l'elitismo" dei tecnocrati che "blaterano frasi condiscendenti". Dice che si è dissolto un progetto europeo partito male: "Gli americani dell'Oregon non sanno quando le loro tasse vanno agli americani dell'Arizona. Siamo un popolo con un destino condiviso. I tedeschi della Germania occidentale erano disposti a enormi sussidi per ricostruire la Germania dell'est. Anche loro sono un popolo. Ma non c'è identità comune fra tedeschi e greci, o fra francesi e tedeschi. Era facile essere europei quando non costava niente. Quando i sacrifici si sono resi necessari, l'identità europea si è dissolta". GEORGE PAPANDREOU Secondo il columnist conservatore del New York Times, "i veri problemi emergono dalla mentalità tecnocratica, da uomini grigi e arroganti che pensano di poter plasmare la società". Sul giornale francese Monde è nato un dibattito fra intellettuali su una provocazione del filosofo tedesco Jurgen Habermas, per il quale l'Europa dei tecnici è in una fase "post démocratique", post democratica. Sul quotidiano tedesco di stampo liberista Welt, Michael Sturmer ha scritto: "Ogni volta che i politici non sanno più che fare, chiamano a far pulizia e mettere in ordine la squadra dei tecnocrati. Il momento della verità diventa il momento dei tecnocrati. A un funzionario dell'assolutismo illuminato, tutto questo suonerebbe come un déjà vu. I consiglieri del monarca sanno cos'è meglio per il popolo. MARIO MONTI (...) Le democrazie sono incapaci di tirarsi fuori da sole, come sapeva fare il barone di Munchausen, dalle sabbie mobili. Il tentativo tecnocratico è un analgesico che promette la temporanea scomparsa del dolore, ma il suo uso prolungato rischia di creare dipendenza. Tra gli effetti collaterali va citata la sfiducia verso il sistema dei partiti". Sul Financial Times dubita dell'esperimento tecnocratico lo scrittore e politico russocanadese Michael Ignatieff, in una column dal titolo: "Da un professore all'altro: ascoltate il popolo o fallirete". "I tecnocrati sembra che abbiano una specie di misteriosa autorità sopra la politica. Ma non c'è nulla ‘sopra la politica'. La crisi è tutta politica. Rivolgersi agli esperti per risolvere problemi di legittimità e consenso è un segno di debolezza, non di forza". Il Daily Telegraph si chiede: "Chi ti ha votato, Mario Monti?". Scrive lo storico Michael Burleigh, studioso dei totalitarismi, che Mario Monti è come il conte di Saint-Simon (1760-1825), "l'apostolo della tecnocrazia". Monti, scrive Burleigh, "ha formato un governo di accademici, banchieri e un ammiraglio. L'esempio dell'Unione Sovietica, dove l'89 per cento del Politburo era formato da ingegneri laureati, deve farci riflettere". Burleigh parla di una generazione di pigmei politici e di "enarchi". "Uomini come Monti non disinvestiranno da un progetto utopico a cui hanno dedicato la loro vita. Fanno parte della stessa arrogante élite europea che ha messo in piedi il progetto fin dall'inizio". Esclama sardonico su Townhall il libertario John Ransom: "Libertà, fraternità e moneta!". MARIO DRAGHI Testo integrale dell'intervento di Nigel Farage al Parlamento Europeo, pubblicato da "The Right Nation" - http://www.rightnation.it "Eccoci qui, sull'orlo del disastro economico e sociale, e in questa stanza oggi abbiamo quattro uomini che dovrebbero essere responsabili. Eppure abbiamo ascoltato i discorsi più insipidi e tecnocratici di sempre: state tutti negando. VAN ROMPUY L'euro è un fallimento sotto tutti i punti di vista. Di chi è la colpa? Chi è che ha in mano il vostro destino? Ovviamente la risposta è: nessuno di voi. Perché nessuno di voi è stato eletto. Nessuno di voi ha avuto la legittimazione democratica necessaria per arrivare ai ruoli che state attualmente ricoprendo. E in questo vuoto è arrivata Angela Merkel. FT Viviamo in un'Europa dominata dalla Germania, qualcosa che il progetto di Europa unita avrebbe dovuto effettivamente impedire. Qualcosa che chi venne prima di noi ha impedito, pagando con il suo sangue. Io non voglio vivere in un'Europa dominata dalla Germania e neanche i cittadini europei lo vogliono. Ma ragazzi, siete voi che lo avete permesso. Perché quando Papandreou decise di chiedere un referendum, lei signor Rehn parlò di 'violazione della fiducia', e i suoi amici si sono riuniti qui come un branco di iene, hanno circondato Papandreou, lo hanno cacciato via e rimpiazzato con un governo fantoccio. Che spettacolo disgustoso. E non ancora soddisfatti, avete deciso che Berlusconi se ne doveva andare. Quindi fu cacciato e rimpiazzato con il signor Monti, ex commissario europeo, anch'esso architetto di questo euro-disastro. Un uomo che non era neanche membro del Parlamento. Sta diventando come un romanzo di Agatha Crhistie, dove cerchiamo di indovinare chi sarà il prossimo ad essere fatto fuori. La differenza è che sappiamo benissimo chi sono gli assassini: dovreste essere ritenuti responsabili per ciò che avete fatto. Dovreste essere tutti licenziati. NYT E devo dire, signor Van Rompuy, che 18 mesi fa, quando la incontrai per la prima volta, mi sbagliai sul suo conto. Dissi che avrebbe ucciso silenziosamente la democrazia degli stati-nazione, ma non è più così, lo sta facendo molto rumorosamente. SILVIO BERLUSCONI Lei, un uomo non eletto, è andato in Italia a dire: "non è il momento di votare, è il momento di agire". Cosa, in nome di Dio, le dà il diritto di dire al popolo italiano cosa fare?" by dagospia

domenica 20 novembre 2011

Il Governo Mondiale Invisibile

Inviato: Lun Set 05, 2011 9:05 am Oggetto: Il Governo Mondiale Invisibile Comité Independencia y Soberanía para América Latina (CISPAL) L'umanità è sottomessa a un Governo Mondiale Invisibile, composto da banchieri, petrolieri, finanzieri, proprietari d’immense fortune e proprietari della Banca privata della Federal Reserve USA. E' il governo onnipotente che impone e ordina agli stati nazionali. Lo statista inglese Benjamin Disraeli, che sapeva di cosa parlava, ha detto: "Il mondo è governato da personaggi molto diversi da quelli che immaginano coloro che non si trovano dietro le scene". Nel 1913 il Senato degli Stati Uniti approvò un progetto con il quale la celebre e potente famiglia Rothschild fu autorizzata a unire le sue ricchezze e obiettivi economico-finanziari alla famiglia Morgan, proprietaria della banca e immensamente influente e ai famosi Rockefeller che possiedono incalcolabili fortune. Fino ad allora, era proibito che capitali esteri fossero coinvolti in banche statunitensi, come nel caso dei Rothschild, proprietari di capitale tedesco. Il 23 dicembre 1913, la Banca privata della Federal Reserve acquistata da queste tre famiglie, si è impossessata degli Stati Uniti. Per volontà di costoro si dichiareranno guerre, attentati terroristici con conseguenze disastrose come quelle delle Torri Gemelle, secondo alcune ipotesi, gli attentati di Londra e Madrid, o gli omicidi di presidenti come dell'ecuadoriano Jaime Roldos Aguilera, del panamense Omar Torrijos, di J.F. Kennedy, Warren Harding, McKinley, Jonas Garfield, dell'africano Patrice Lumumba o di decine di tentativi per porre fine alla vita di Fidel Castro. Queste famiglie, insieme ai gruppi che esercitano un innegabile potere, trafficano con armi di distruzione di massa o seminano morte e distruzione in tutto il mondo. Questi gruppi sono Carlyle, Bechtel, Lockheed Martin, Raytheon, General Dynamics, McDonnell Douglas, Boeing, Northrop Grumman. Nel 1913, il famoso aviatore Charles Lindbergh, che come senatore si opponeva al progetto dei miliardari, riferendosi al progetto approvato, dichiarò: "... con questa legge si costituirà il Consorzio più gigantesco della Terra. Quando il presidente la firmerà, legalizzerà il Governo Invisibile dei padroni del mondo". Alcuni analisti sostengono che a causa di queste affermazioni, suo figlio fu rapito e assassinato. Alcuni anni fa, James Warburg, banchiere associato ai Rothschild e ai Rockefeller, con assoluta convinzione non esente da cinismo, ha annunciato al Senato USA che "piaccia o no, avremo un governo mondiale. La questione è, se sarà raggiunto per consenso o per imposizione". Sono nove le famiglie che hanno denaro ed esercitano un potere assoluto. Hanno sviluppato le infrastrutture necessarie affinché la macchina del controllo dell'umanità funzioni. Miliardi di dollari pagano l'infrastruttura umana e un'organizzazione che domina i media e controlla le informazioni. Nel suo libro "Tragedy and Hope", Carroll Quigley ha scritto, "la rete di cospirazione che tira le fila del mondo, è costituita da banchieri e capitalisti internazionali, cioè il mondo dell'alta finanza. Raccoglie intorno a sé un esercito di scienziati, tecnocrati, politici e attori burattini per fare da ombra alla sua alta politica". E aggiungendo alcuni dati molto interessanti, come se non bastasse che "gli imperi economici internazionali sono interessati a promuovere l'indebitamento dei Governi. Più alto è il debito, più costosi saranno gli interessi. Ma essi possono anche richiedere al presidente di turno privilegi fiscali, monopoli di servizi o appalti di opere. Se questo non accetta, causeranno la sua caduta, promuovendo agitazioni e scioperi che, nell'impoverire la nazione, lo costringe a cedere di fronte a ciò che chiedono". Quando chiesero a George Bush padre, dopo il crollo dell'Unione Sovietica, cosa sarebbe successo, lui rispose: “What we say, goes” ("Quello che noi diciamo, accade"). Quel “we” (noi) non si riferiva specificamente al governo degli Stati Uniti, ma, secondo una teoria del ricercatore Garry Adler - al CFR, che è un ente finanziato dai Rockefeller noti dell' "establishment" americano, per "Il Governo invisibile". Lo stesso Adler sentì dalla bocca di uno dei suoi leader, la seguente affermazione: "non importa chi votano le persone, voteranno sempre per noi ..." Le principali "delegazioni" del CFR sono in Germania e a Tokyo. Un ex presidente del governo albanese in esilio ha anche dichiarato: "... un pugno di persone e il CFR prendono le decisioni. Si tratta di un potente "club privato" che domina tutti i governi del mondo. Sono in combutta. Piaccia o no, bisogna fare quello che dicono ... " I padroni del potere mondiale, cioè i potenti tra i potenti e che agiscono - non sempre nel rispetto della legge - ma come vere famiglie con pratiche in stile mafioso e, in qualità di proprietari della Federal Reserve sono i seguenti: - Famiglia Rothschild con sede negli Stati Uniti e tentacoli in Inghilterra, Germania e Israele. - Famiglia Rockefeller sviluppata negli Stati Uniti e con forte influenza nell'impero e in Israele. - Famiglia Morgan, proprietaria anche di potenti Banche negli Stati Uniti, Gran Bretagna e altri paesi. - Famiglia Warburg con sede in America e potenti estensioni in Germania. - Famiglia Lazard degli Stati Uniti con grandi influenze e investimenti in Francia. - Famiglia Mosés Israel Seif di origine ebraico-ortodossa, con poteri economici e politici negli Stati Uniti, Italia e Israele. - Famiglia Kuhn, Loeb con sede negli Stati Uniti e forti interessi in Germania - Famiglia Lehman Brothers con sede e influenza negli Stati Uniti - Famiglia Goldman d’indiscusso potere negli Stati Uniti. A queste famiglie deve essere aggiunto il Gruppo Bilderberg. Tutti sono membri di selezionati "club" composti dai 500 uomini e dalle organizzazioni più ricche e influenti del mondo che si prefigge l'istituzione di un "Nuovo Ordine Mondiale", sosteneva Marta Gonzalez, giornalista e direttrice del Circolo Bolivariano della Galizia. Il "Club Bilderberg" è composto da burattinai che, a nome di nove famiglie, tirano le stringhe del Governo Mondiale Invisibile. La stessa giornalista, riferendosi a un documento sull'argomento, ha dichiarato: "Ci sono stretti legami tra questi gruppi negli Stati Uniti e il mondo ebraico. L'enigmatica setta ebraica "B'Nai B'Rit" conta tra i suoi membri dell'élite tutti i "potenti" di cui sopra e, naturalmente, Henry Kissinger. I fondatori della "Trilaterale" o della stessa "Lions International" estendono il loro potere in tutto il pianeta". Questi sono i più fedeli alleati nella lotta per sconfiggere gli arabi e i palestinesi. Inoltre, l'attuale stato di Israele è conosciuto con il soprannome di "la corazza di sabbia" in chiaro riferimento alla loro subordinazione strategica in Medio Oriente rispetto agli interessi dell'impero governato dalle nove famiglie e le loro tetre attività: Destabilizzare nazioni e Stati liberi, sovrani e indipendenti, rovesciare governi, pianificare ed eseguire omicidi, detenzioni, torture, sparizioni forzate di persone e, soprattutto di leader politici, sindacali, sociali, intellettuali, giornalisti e persino religiosi, sono le loro attività quotidiane. Queste attività sono costose, tanto quanto praticare il terrorismo di Stato contro altri Stati, popoli e i loro leader o organizzare atti di sabotaggio, pagare tangenti e corrompere civili, militari e polizia. Ma il denaro è la loro abbondanza e questi investimenti immorali sono recuperati con interessi da usura dopo ogni atto criminale. Violare i diritti umani, causare genocidi, imporre blocchi come il violento e genocida blocco contro Cuba, causare altri genocidi ovunque sulla terra, burlarsi dei principi elementari del diritto internazionale e apparire, in cotanto impero, come custodi delle libertà, delle democrazie e difensori dei diritti umani, costa molto denaro e molto denaro è quello che avanza a queste famiglie. Scatenare guerre, commettere ogni sorta di crimini orrendi ed esecrabili che siano, anche crimini di lesa umanità e continuare a essere impuniti, costa molto, così come creare, organizzare e mobilitare le forze per intervenire ovunque e contro qualsiasi Stato o mantenere più di mille basi militari, aeree e navali disperse nei cinque continenti, in mari e isole, costa molto e l'impero e i proprietari dell'impero hanno tutto il denaro del mondo, accumulato esattamente dal sistema di sfruttamento imposto a livello globale e dall'incessante e spietata depredazione delle risorse naturali e umane. L'impunità imposta dagli Stati Uniti in convenzioni e trattati con altri paesi è una garanzia per commettere tutti gli abusi e i crimini. Ricordate che gli Stati Uniti sono membri della Corte Penale Internazionale perché si rifiutarono di firmare il Trattato di Roma. I proprietari del mondo, capi del Governo Mondiale Invisibile, come banchieri, finanzieri, petrolieri sono, anche, proprietari dei media che formano i grandi monopoli, come FOX, CNN, NBC, ABC, CBS, BBC, delle agenzie transnazionali di stampa, tra cui, l’UPI, AP, Reuters, AFP che vengono gestiti, anche con capitali ebraici, sono comproprietari di immensi studi cinematografici o dei giornali come il New York Times, Washington Post e molti altri. Il mini impero di Murdoch paragonato ad altri, serve molto bene agli interessi conservatori dei proprietari della terra. Tutti sono specializzati nell'uso di strategie per distrarre la popolazione con i tabloid, con scadenti programmi televisivi caratterizzati da superficialità, per offrire prodotti tecnologici di breve durata, reality show e cartoni animati violenti che mettono in ridicolo i valori fondamentali della famiglia o sottovalutano i valori fondamentali dell'umanesimo universale, inoltre, con la diffusione di notizie violente di aggressioni belliche che sono trasmesse dal vivo in diretta per dimostrare il "potere invincibile" delle forze imperiali o diffondono omicidi e crimini che riempiono la cronaca nera e che finiscono per distruggere a poco a poco la fiducia nel futuro, impedire l'unione, la solidarietà e la fraternità tra le persone e con le loro tecniche manipolatrici, cercano d'impedire una rivolta popolare in tutto il mondo. Le famiglie della Federal Reserve sono proprietarie della NSA, la CIA, il Pentagono e sono azioniste di maggioranza della Inter-American Development Bank, Fondo Monetario Internazionale, Banca Mondiale, mentre i loro delegati e servi esercitano, anche, il diritto di voto nell'Organizzazione delle Nazioni Unite e nella NATO, nella prima con diritto di veto. Le nove mega-ricche famiglie e i loro discendenti sono intoccabili per la giustizia ed esonerate dalle tasse per la vita. Sono proprietarie della pace, della guerra e della finanza, per questo, ogni volta che "acutamente" fanno un "salvataggio economico" in realtà, acquistano le banche e le finanziarie del mondo, e così si appropriano a poco a poco del paese che "salvano", per poi appropriarsi delle risorse naturali che permettono loro di moltiplicare, all'infinito, le loro smisurate fortune. Gli Stati Uniti e le famiglie che li governano hanno le risorse economiche, tecnologiche, forze militari, sistemi d’intelligence con la CIA in testa, per realizzare tutti i tipi di operazioni pubbliche o clandestine, "legali" o criminali, con l'aggravante che i popoli del mondo finiscono per pagare la corsa agli armamenti, gli interventi militari e i crimini imperiali, attraverso la rapina delle loro risorse. Assurda e infame ironia è che i popoli "salvati" dovrebbero essere grati per gli interventi e le ingerenze che liquidano "la barbarie, il caos, l'anarchia," in difesa dei diritti umani, delle libertà e delle democrazie di tipo occidentale e cristiane. I popoli pagano con morti e feriti questi salvataggi "selvaggi". Le nove famiglie e i loro servitori milionari e dipendenti anglosassoni costituiscono la "classe superiore" governante. A questo proposito, si potrebbe ben dire che la famosa rivista Forbes è una farsa perché mostra miliardari popolari di secondo livello come Bill Gates o Warren Buffet, riuscendo a distogliere l'attenzione dalle attività illecite che commettono i veri mega-ricchi all'interno della Federal Reserve. Il governo invisibile è una realtà innegabile ed è composto da miliardari e magnati che sono quelli che realmente governano gli Stati Uniti nel loro ruolo d’impero. Non esiste governo, presidente o esercito che è al di sopra di loro, perché in verità sono i capi del governo degli Stati Uniti. Loro a volte organizzano, altre gestiscono e controllano gruppi molto potenti come il Bilderberg, CFR, Tavistock Institute, e la CIA. Sono la "classe superiore" nell'esercizio del potere reale e, naturalmente, sono le élite che decidono che guerra pianificare ed effettuare, che invasione realizzare o che paese attaccare, che presidente uccidere, che "attacco terroristico" per mostruoso o infame che sia, finanziare o commettere, che crisi economica pianificare e che scatenare "pandemia" inventare. Lo scrittore-ricercatore statunitense G. William Domhoff, nel suo libro "Who rules America" (Chi governa gli Stati Uniti, N.d.T), sostiene che la classe superiore anglosassone degli Stati Uniti è la classe di miliardari che sono sulla lista specializzata annuale "Social Register", di miglior qualità rispetto a Forbes. Questa "classe superiore" sociale, economica e politica è il potere del potere, ed esercita un rigido controllo sulla CIA stessa, e quindi, sull'agenzia transnazionale del crimine. Domhoff segnala: "Il rapporto tra i concetti di "classe dirigente" ed "élite del potere" è perfettamente chiaro, ma è altrettanto vero che si può creare confusione a riguardo, a meno che non si paragonano e si contrappongano. Ricapitolando: la "classe dirigente" fa riferimento alla classe sociale superiore che possiede una quantità sproporzionata di ricchezza del paese (Stati Uniti), riceve una quota sproporzionata di reddito annuo del paese e fornisce un numero sproporzionato di membri alle cariche del governo. Tuttavia, può accadere che alcuni dei membri di questo gruppo non si occupano di altro che di allevamento di cavalli, partecipare a corse di levrieri ed essere in stretti rapporti con la creme de la creme della colonia straniera. L' "élite al potere" d'altra parte, include tutti coloro che occupano posizioni di leadership nelle istituzioni controllate dai membri della classe superiore (dirigente). Ogni membro dell' "élite al potere" non può appartenere alla classe superiore. (Caso Obama). Ciò che conta è se l'istituzione che serve è o non è governata dai membri della classe ... " Per essere un membro della classe superiore statunitense, se non si appartiene alle nove sacre famiglie, bisogna essere anglosassone-uomo o donna professionista nella miglior tradizione dell' azienda privata; cioè senza principi etici, controllare alcuni settori industriali o finanziari, i sistemi di produzione e i mercati, le banche e le imprese d'importazione ed esportazione: e in particolare dirigere o controllare l'immenso complesso militare-industriale, possedere o essere parte delle compagnie auto-selezionate dal Dipartimento della Difesa o dal Pentagono per fabbricare e produrre tutti i tipi di armi, dalle convenzionali a quelle di distruzione di massa come le nucleari, armi chimiche e batteriologiche, armi satellitari, armi dotate di tecnologia di punta o di ultima generazione. Naturalmente, il Dipartimento della Difesa, come la totalità del governo sono controllati dalla stessa "classe superiore" che governa saldamente il potere esecutivo, legislativo, giudiziario, elettorale, l'economia nazionale e transnazionale, le finanze pubbliche e private per questo contano sull'appoggio di politici, diplomatici, avvocati, giornalisti, scienziati e tecnici, così come è proprietario o azionista principale delle principali catene di radio e televisione, delle agenzie transnazionali di stampa e di giornali e riviste più influenti in tutte le lingue, media che controllano, anche, con miliardi di dollari erogati attraverso le più grandi agenzie mondiali di pubblicità di cui, curiosamente, sono proprietari o azionisti, o per lo meno le gestiscono economicamente attraverso i loro agenti. Così immenso è il potere economico e politico delle nove famiglie e i suoi gruppi che, se si facesse un piccolo calcolo intellettuale, solo la ricchezza delle famiglie Rothschild e Rockefeller ripartita tra sei milioni di persone dei più di 7 miliardi che popolano il pianeta terra, a ciascuno corrisponderebbe la somma di tre milioni di dollari. Per difendere questo potere economico, mantenerlo e rafforzarlo il Governo Mondiale Invisibile non conosce barriere di etica o di morale, e quindi, non c'è atto criminale, che non si decida di commettere, per aberrante che sia. La giornalista e direttrice del Circolo Bolivariano della Galizia, Martha González, nella sua corrispondenza dice che Thierry Meyssan, saltò alla ribalta quando è uscito il suo libro "The Big Lie". Egli sostiene che "gli attentati dell'11-S sono stati effettuati da un segmento dell'Esercito degli Stati Uniti". Meyssan, il cui libro è stato uno dei best seller in tutto il mondo, ha diffuso foto aeree del Pentagono, dimostrando che nessun aereo si era schiantato là e sostiene che il 10 Settembre, 2001, Osama bin Laden è stato ricoverato in un ospedale in Pakistan, in dialisi, e che nello stesso giorno ha ricevuto la visita di un alto funzionario della CIA in quel paese. "Vorrei - dichiarò Meyssan in una conferenza stampa a Madrid - che i cittadini tornassero a svolgere un ruolo più attivo e pensare a ciò che accade, senza credere ad ogni assurdità che viene detta loro, anche dal Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti". Gonzalez afferma che il 1° agosto 1972, dopo "il sabato delle streghe" Philip von Rothschild annunciò nel Casino Building de San Antonio, Texas (lo stato di Bush) e di fronte agli "onorevoli" membri del "Consiglio dei Tredici" i piani stabiliti per dominare del mondo a partire dal 1980. La seguente dichiarazione segnava il punto di partenza: "Quando appariranno le luci di New York sapranno che il nostro obiettivo è stato raggiunto" casualità? No. Impossibile credere a tali coincidenze. Così, alcuni analisti e ricercatori scientifici dicono che il capolavoro dei proprietari della Federal Reserve è stato l'attentato alle Torri Gemelle di New York. Essi sostengono che "utilizzando il potere di persuasione della televisione, è stato mostrato un video falso, in cui un attore si fa passare per Osama Bin Laden, per autoproclamarsi autore dell'attentato, quando in verità, le Torri contenevano esplosivi ad alto potenziale, collocati da agenti specializzati della CIA e aerei precedentemente preparati dall'esercito statunitense affinché si schiantassero contro le Torri. Per riuscire a compiere fedelmente questa ipotesi, l'umanità avrebbe assistito ad uno degli atti di maggior brutalità e sanguinario della storia. Per abbondare in dettagli, i ricercatori che sostengono la teoria dell'auto-attentato, presentano le seguenti prove: - Crollo stile demolizione controllata delle due torri. Questo crollo si può notare a colpo d'occhio. - La scomparsa di video che mostrano esplosivi, ben al di sotto di dove gli aerei si schiantarono e dove si vede il metallo fuso. Il carburante incendiato degli aerei non scioglie mai l'acciaio, né polverizza il cemento che richiedono temperature di maggiore entità. - Il crollo alle 5 del pomeriggio (ore 17) di una Terza Torre: il WTC 7, senza che nessun aereo l'avesse toccata, fatto che è quasi passato inosservato. - Resti di "termite", potente esplosivo usato nel settore delle demolizioni, che sono stati trovati nell'ubicazione del sito delle Torri Gemelle. - Al Qaeda è il nome dato dalla CIA al movimento dei mujaheddin che hanno combattuto le truppe sovietiche all'inizio degli anni '80 l'accusa più ipocrita della storia! - Gli Stati Uniti sono a corto di petrolio e pianificarono l'attacco per saccheggiare i campi di petrolio iracheni, commercializzare organi umani, appropriarsi dei campi di droga papavero/oppio dell'Afghanistan da esportare in Europa e in Asia. È stato riferito che aerei della NATO trasportano l'oppio verso i mercati europei. - Ciò che ha colpito il Pentagono non era un aereo. Testimoni messi a tacere dalla CIA videro un missile teleguidato in una zona in costruzione del Pentagono, dove quasi non c'erano uffici. Per questo si è visto solo un buco e non i segni delle ali di un presunto aereo. Non hanno mai potuto presentare i resti dell'aereo precipitato né tantomeno i corpi dell'equipaggio o dei passeggeri. - Dopo l'attentato alle Torri Gemelle che servì come pretesto perché Bush dichiarasse la guerra globale al terrorismo, lo stesso governo statunitense diede agevolazioni alla vera famiglia di Osama Bin Laden, partner, anche, nel business petrolifero di Bush, in modo che abbandonasse gli USA e che non si presentasse o si mettesse in contatto con la stampa. - Presentazione in televisione di una lista fraudolenta di presunti "terroristi" che pilotarono gli aerei, quando la maggior parte di loro nemmeno si trovava negli Stati Uniti, come verificato in seguito. - La testimonianza del famoso regista e politico Aaron Russo sull'annuncio che gli fu fatto ad una festa, Nick Rockefeller lo informò di un "evento" ("attacco terroristico") che avrebbe aiutato gli Stati Uniti a prendere il petrolio iracheno, non meno di nove mesi prima che avvenisse la distruzione delle Torri Gemelle. La mafia bancaria-petrolifera della Federal Reserve è l'origine dei mali del nostro mondo attuale. Tutte le guerre, tutti gli attentati, provocazioni come ad esempio contro la Corea del Nord e l'Iran o la storia della pandemia dell' influenza H1N1 per favorire l'industria farmaceutica Gileas Scienze di proprietà di Donald Rumsfeld che fu Segretario della Difesa di Bush II, la crisi economica globale anticipata dal super computer High Frequency, con sede a Wall Street, sono opera delle famiglie della Federal Reserve. Tutti questi atti e molti altri che forse non sapremo mai, hanno le loro radici nelle decisioni prese dalle famiglie bancarie-petrolifere della Federal Reserve. "Sembra che gli eventi che oggi viviamo siano stati programmati da più di duecento anni da un élite di personaggi famosi, i cui sostenitori continuano ad operare nell'ombra". Il governo ombra è una realtà. L'ultimo libro dello scrittore statunitense, Daniel Estulin, “El Imperio Invisible. La auténtica conspiración del gobierno mundial en la sombra”, contiene informazioni scioccanti, ma a quanto pare ben documentate. "Estulin affronta diversi argomenti, tutti dalla stessa prospettiva di un governo mondiale nell'ombra, che controlla tutto e che il suo unico scopo è di tutelare gli interessi economici e di potere di un élite mondiale che è stata qui da sempre, e questa sembra essere la sua auto-legittimazione a fare tutto quello che fa. L'autore afferma: "Da questo punto di vista, i loro piani di distruzione della domanda e il cataclisma economico hanno un senso. Se l'Impero Invisibile non avesse realizzato questo tipo di intervento per rallentare il ritmo della crescita economica, gli Stati-Nazione impegnati nel progresso scientifico e tecnologico sarebbero diventati dominanti. Ciò avrebbe significato la morte dell' oligarchia. Implicherebbe la fine dell'Impero Invisibile. Le nazioni che promuovono lo sviluppo mentale e creativo dei loro popoli producono persone che non tollereranno all'infinito forme di governo oligarchico. I popoli analfabeti, intellettualmente e tecnologicamente arretrati, sì, lo faranno". "Nell'ultimo capitolo del libro, il più inquietante, parla di terrorismo nucleare. Sostiene che sono state intrapresi negli ultimi anni, alcuni attentati con mini-atomiche, tra cui: L'edificio federale Alfred P. Murrah, in Oklahoma nel 1995. La discoteca a Bali (Indonesia), 12 ottobre 2002. L'assassinio dell'ex primo ministro libanese Rafiq Hariri a Beirut (Libano) nel 2005. Quello delle Torri Khobar a Dhahran (Arabia Saudita) nel 1996. Quello del parcheggio del T-4 dell'aeroporto di Madrid-Barajas nel 2004. E menziona anche come attacchi nucleari il "disastro nucleare" di Chernobyl, le ambasciate statunitensi in Kenya e Tanzania nel 1998, l'11 settembre delle Torri Gemelle o l'ambasciata australiana a Jakarta nel 2004. Incredibile, raccapricciante, inquietante. Ci si chiede anche con un certo scetticismo: "E' verità o finzione o lo scrittore delira? Però conoscendo l'Impero e le sue azioni criminali, tutto è possibile. Beatriz Navés, secondo uno studio realizzato, sostiene che il Gruppo Bilderberg è parte del governo mondiale ombra, che decide il futuro del mondo, in assoluta segretezza. Il Gruppo Bilderberg o Club Bilderberg è una conferenza annuale non ufficiale di circa 130 ospiti. Il gruppo d'élite si riunisce ogni anno nel mese di maggio in un esclusivo hotel a 4 o 5 stelle in Europa, e una volta ogni quattro anni lo fa negli Stati Uniti o in Canada. I partecipanti a questa conferenza sono banchieri, esperti in difesa, baroni dei media, ministri, primi ministri, finanzieri internazionali e leader politici, che s'incontrano per quattro giorni in totale isolamento, e non consentono l'accesso alla stampa. Il nome "Bilderberg" deriva dal dell'Hotel de Bilderberg in Oosterbeek, Paesi Bassi, dove si è tenuta la prima riunione nel 1954. Attualmente hanno una sede non ufficiale a Leiden, in Olanda. I fondatori furono il principe Bernardo d'Olanda e David Rockefeller ma fu Joseph Retinger, un consulente politico polacco preoccupato per il crescente anti-americanismo in Europa occidentale, che alla fine ha proposto una conferenza internazionale con l'obiettivo di promuovere la comprensione tra le culture degli Stati Uniti e dell' Europa occidentale. La lista degli invitati comprende due partecipanti per ogni paese per rappresentare le opinioni dei partiti conservatori e liberali. Il successo della riunione li portò ad organizzare una conferenza annuale. Fu costituito un Comitato Direttivo di 39 membri che nominarono Joseph Retinger come segretario permanente fino alla sua morte nel 1960, continuò nella carica Ernst van der Bengel. Il principe Bernardo d'Olanda fu il suo presidente fino alla sua morte nel 2004. Il Comitato tiene un registro dei partecipanti per creare una rete informale di persone importanti. I suoi partecipanti più famosi sono: Juan Carlos I e la Regina Sofia di Spagna, Henry Kissinger, la regina Beatrice d'Olanda, Tony Blair, Bill Clinton, David Rockefeller, Angela Merkel, George Soros, Jacques Chirac, Donald Rumsfeld, ma anche partecipano Presidenti del Fondo Monetario Internazionale, Banca Mondiale, la Federal Reserve e Banca Centrale Europea. Altri assidui visitatori sono i presidenti delle più grandi compagnie globali: Coca Cola, Pepsi, Ford, General Motors, Nokia, Motorola, American Express, Microsoft, Oracle, Ericsson, Shell, JP Morgan, Xerox, direttori della CIA e dell'FBI, segretari generali della NATO, e numerosi rappresentanti delle principali banche di tutto il mondo. Lo scopo dichiarato dei membri del Gruppo Bilderberg è quello di promuovere la cooperazione economica e lo sviluppo tra i paesi occidentali contro il pericolo comunista globale, ma si sa che realmente il loro fine è il petrolio e il gas naturale del pianeta, perché coloro che controllano il petrolio controllano la Terra. Il giornalista investigativo statunitense Daniel Estulin, uno studioso dei piani del Gruppo, dice che "tutto ciò è parte di un conflitto globale per il controllo dell'umanità: l'obiettivo finale è un futuro che trasformerà la terra in un pianeta con un mercato unico mondo globalizzato, controllato da un unico Governo Mondiale". Nulla sfugge al potere del Governo Mondiale Invisibile che aspira a controllare tutto ciò che accade sull'epidermide terrestre e ai suoi abitanti umani. Così creò il famoso Istituto Tavistock. In un documento presentato dal Dott. Byron T. Weeks, MD, si afferma che l'Istituto Tavistock ha come obiettivo fondamentale sviluppare campagne d'insidiosa propaganda e la manipolazione dell'opinione pubblica a livello mondiale. Uno dei punti chiave della sua agenda è quello di sviluppare programmi scientifici che consentono il controllo mentale delle persone, per i quali conducono oscuri esperimenti che includono il lavaggio del cervello o facilitano conoscenze e tecniche alla CIA per svolgere i suoi esperimenti come il progetto segreto MK-ULTRA. Il fondatore della Rand Corporation, Herman Kahn ha anche fondato l'Hudson Institute nel 1961. In Educating for the New World Order (Educare al Nuovo Ordine Mondiale), B.K. Eakman racconta il manuale di formazione per gli "agenti del cambiamento", sviluppato per il governo degli Stati Uniti dalla Rand Corporation. L'autore John Quinn (NewsHawk) si riferisce ad un articolo di Byron Weeks, che riporta ciò che accade "esattamente a diversi livelli con gli straordinariamente estesi "viaggi di controllo" attualmente diretti contro le persone del mondo da elementi del governo globale ombra. Weeks, con molti documenti, lascia intravedere il Tavistock Institute, istituto britannico attivo a livello globale che da 50 anni gestisce ogni movimento politico/governativo di rilievo, nella maggior parte del mondo. Per esempio, non vi siete mai chiesti chi c'è "dietro" diciamo, la CIA? Bene. Non giurano fedeltà all' America, questo è sicuro. Provate con la famiglia reale britannica, diceva. Quinn affermava che "Fondato nel 1947, l'Istituto Tavistock (30 Tabernacle Street, London EC2A 4DD) è un'organizzazione che unisce la ricerca nelle scienze sociali con la pratica professionale. Affronta problemi di costruzione istituzionale e di progettazione e cambiamento organizzativo in tutti i settori: Governo, industria e commercio, salute e benessere, istruzione, ecc., sia nazionali sia internazionali, e i clienti vanno dalle grandi multinazionali ai piccoli gruppi comunitari. L'ideologia delle fondazioni americane fu creata dall'Istituto Tavistock di Relazioni Umane di Londra. Nel 1921, il duca di Bedford, Marchese di Tavistock, l' 11° duca, donò l'edificio all'Istituto per lo Studio degli effetti traumatici causati dai bombardamenti, nei soldati britannici sopravvissuti alla prima guerra mondiale. Il suo scopo era quello di stabilire il "punto di rottura" degli uomini sotto stress, sotto la direzione del Dipartimento di Guerra Psicologica dell'Esercito Britannico. Sir John Rawlings-Reese segnala che il lavoro pionieristico del Tavistock è la scienza del comportamento, seguendo le linee freudiane di "controllo" degli esseri umani, lo collocò come centro mondiale dell'ideologia della fondazione. "La sua rete di lavoro si estende ora dall' Università del Sussex negli Stati Uniti attraverso lo Stanford Research Institute, Esalen, il MIT, l'Hudson Institute, l'Heritage Foundation, il Centro per gli Studi Internazionali e Strategici presso la Georgetown, dove il personale del Dipartimento di Stato riceve formazione, il Servizio d'Intelligence dell' Air Force statunitense, le corporazioni Rand e Mitre. Il personale delle corporazioni deve seguire l'indottrinamento in una o più delle istituzioni controllate dal Tavistock. Una rete di gruppi segreti, la Società Mont Pelerin, la Commissione Trilaterale, la Fondazione Ditchley, e il Club di Roma è gestita seguendo le istruzioni della rete di Tavistock. L'Istituto Tavistock sviluppò le tecniche del lavaggio del cervello massive che sono state utilizzate in via sperimentale sui prigionieri americani della guerra in Corea. I suoi esperimenti in metodi di controllo delle masse sono stati ampiamente utilizzati sul pubblico statunitense, un attacco sottile ma comunque scandaloso alla libertà umana, modificando il comportamento individuale attraverso la psicologia positivista. Tutte le tecniche fondanti americane e del Tavistock hanno un unico obiettivo: rompere la forza psicologica dell'individuo e renderlo incapace di opporsi ai dittatori dell' Ordine Mondiale. Qualsiasi tecnica che aiuta a rompere l'unità familiare, e i principi instillati alla famiglia circa la religione, la famiglia, l'onore, il patriottismo e il comportamento sessuale, viene utilizzata dagli scienziati di Tavistock come arma di controllo della folla". Come vedete, nulla sfugge al potere imperiale del governo mondiale invisibile. "Il Council on Foreign Relations (CFR) forma una discreta organizzazione di profilo pubblico molto basso, ed estremamente efficace, che comprende circa 3.600 membri di altissimo livello, prestigio e influenza nelle loro rispettive discipline ed ambiti di potere, sia negli Stati Uniti che in Europa. Riunisce i più alti dirigenti delle istituzioni finanziarie, colossi industriali e dei media, ricercatori, accademici, ufficiali militari, politici, funzionari pubblici, rettori di università e think tanks. Un vero governo mondiale invisibile. Il Council on Foreign Relations (CFR) è un'organizzazione poco conosciuta, ma molto influente negli affari internazionali, che è cresciuta in potere, prestigio e ampiezza di ambiti d'azione, al punto che oggi possiamo dire che forma il vero "cervello del mondo" che indirizza il corso complesso ed incerto verso il quale si spinge e si trascina l'intero pianeta. Non esiste popolo, regione o settore economico, sociale o politico che può essere estratto dalla sua influenza ed è esattamente il fatto di essere riuscito a rimanere "dietro le quinte" ciò che dà al CFR la sua inusuale forza ed influenza. Il CFR riunisce alti dirigenti di istituzioni finanziarie, colossi industriali e media, ricercatori e accademici, ufficiali militari di alto rango, e politici, funzionari pubblici e rettori di università, università e think tanks. I suoi obiettivi fondamentali consistono nell' identificare e valutare l'insieme di fattori politici, economici, finanziari, sociali, culturali e militari che coprono ogni aspetto immaginabile della vita pubblica e privata degli Stati Uniti, dei suoi alleati e del resto del mondo. Oggi, grazie all'enorme potere degli Stati Uniti, l'ambito di analisi del CRF riguarda l'intero pianeta. In verità, il CFR forma un potente centro di analisi e pianificazione geopolitica e strategica. Le sue ricerche e valutazioni sono condotte da vari ricercatori e gruppi di lavoro creati in seno al CFR, che si dedicano ad identificare le minacce e le opportunità del contesto globale, valutare i punti di forza e di debolezza di interessi raggruppati all'interno del CFR, e intraprendere ampi piani strategici, tattici e operativi in tutti gli ambiti... Sono membri del CFR i massimi dirigenti delle grandi banche come la Chase Manhattan della famiglia Rockefeller, che si fuse con la banca J. P. Morgan, La Bank of America e l'attuale numero uno, Citigroup, la cui capitalizzazione oggi supera i 250.000 milioni di dollari, i dirigenti e opinion maker (formatori di opinioni, N.d.T.) degli otto monopoli dei media mondiali, i rettori e i presidi delle grandi università e facoltà come Harvard, MIT Massachusetts Institute of Technology, Columbia, Johns Hopkins, Princeton, Yale, Stanford e Chicago, e - fattore chiave in questa vera ruota di potere planetaria - le 150 posizioni chiave del governo degli Stati Uniti, incluse le cariche più rilevanti nelle loro forze armate". L'umanità nel suo insieme deve porre fine alle guerre. Se la Federal Reserve non erogasse i soldi, la CIA non potrebbe commettere tanti crimini che rimangono impuniti, né tanto meno si avrebbero le crisi globali che lasciano così tanto dolore e lacrime tra i popoli poveri, che sono quelli che pagano l'appetito economico di coloro che si credono padroni del mondo. Senza i proprietari della Federal Reserve sarebbero a disposizione dei bisognosi i farmaci che già esistono contro il cancro e l'AIDS, potrebbero essere messi in circolazione veicoli che non hanno bisogno di benzina derivata dal business del petrolio, ma siccome queste transnazionali della guerra e del crimine proprio business del petrolio, il globo terrestre continuerà ad inquinarsi fino alla fine della sua esistenza, ospitante della vita umana. È tempo di uscire dalla disinformazione. Bisogna distruggere l'isolamento. Traduzione di Alba Canelli Fonte: http://www.nodo50.org/ceprid/spip.php?article1227&lang=it

Intervista a Marco Saba sul Sistema Monetario e Signoraggio Trascrizione dell’intervista radiofonica fatta da Marcello Pamio a Marco Saba Centro Studi Monetari: www.centrostudimonetari.org

D: Ho letto con molto interesse e attenzione l’Atto di Citazione pubblicato nel sito www.centrostudimonetari.org. Vorrei capire Marco cosa significa esattamente emettere moneta e qual è il potere di chi ha questo privilegio? In parole povere: che potere ha chi oggi stampa il denaro? R: La nostra ricerca è partita propria dal concetto di Signoraggio. Il Signoraggio è sostanzialmente la differenza di valore che c’è tra i costi tipografici per emettere carta-moneta e il valore nominale, ovvero, la cifra che è scritta sopra. Questa differenza di valore tra il costo tipografico e quello indicato sulla facciata della banconota costituisce il Signoraggio, e, che come potete immaginare, è una cifra molto elevata. Nel momento in cui la Banca Centrale compra delle cose utilizzando questa moneta, che a lei è costata pochissimo (il costo tipografico è la carta filigranata e inchiostri) ottiene un potere di acquisto enorme che solo lei può avere. Quindi per quanto riguarda la carta-moneta solamente la Banca Centrale che la emette gode di questo beneficio. La Banca Centrale nella parte del bilancio che riguarda il passivo non scrive il costo tipografico di emissione delle banconote ma il valore nominale! Cosicché quello che in realtà è un attivo, il Signoraggio, diventa un passivo per la banca! Quindi non è tassabile, viene evaso, ecc… Questo potere equivale alla quantità di carta-moneta che è in circolazione. D: Quindi se ho capito bene: la Banca Centrale si occupa di stampare la carta-moneta. Per questa stampa spende pochissimi soldi, ma si fa pagare per il valore nominale scritto sopra? R: Esattamente! Per fare un piccolo esempio, è come se il proprietario di un Casinò, nella sua contabilità mettesse al passivo non il costo di stampa delle fiches ma il valore nominale scritto sulle fiches. D: Questa moneta crea inflazione? R: Prima di tutto la moneta emessa in questo modo crea debito pubblico. Ciò è dovuto al fatto che il Ministero del Tesoro quando vende i Buoni del Tesoro alla Banca Centrale, invece di pagare anche lui le banconote al costo tipografico (costi irrisori) in realtà le paga al costo nominale indicato sopra, più gli interessi, perché paga con i Buoni del Tesoro. Questo debito ovviamente va a carico dei cittadini! Quindi per essere chiari, l’ammontare totale del debito pubblico che ammonta oggi a circa 25.000 euro a testa, in realtà è un credito, e i cittadini potrebbero richiederlo indietro. Alla Banca Centrale. D: Quindi tutti gli stati sono indebitati con le banche centrali che sono tutte private? R: Diciamo che ci sono dei casi in cui possono essere pubbliche, nel senso di nazionalizzate, come per esempio la Banca d’Inghilterra. Ma il fatto che hanno questo buco nero nel bilancio, per cui creano una provvista segreta enorme e questa provvista in virtù del falso in bilancio non va a finire nelle casse dello Stato, è chiaro che da un potere contrattuale di acquisto enorme con cui possano comprare la democrazia, i governi, i vari attori, ecc. Il sovvertimento della democrazia attuato attraverso questi giganteschi fondi neri è la vera preoccupazione che noi abbiamo. D: Correggimi se sbaglio: ma la Banca d’Italia e la BCE, la Banca Centrale Europea sono banche private. R: La Banca d’Italia sicuramente. La Banca Centrale Europea è privata nel senso che è di proprietà di tutte le banche centrali che ne fanno parte. Per fare un esempio, il signoraggio ufficiale che per loro sarebbero gli interessi pagati sui Buoni del Tesoro, vengono divisi in quote tra le banche aderenti. La Banca d’Italia ha il 14,7% di azioni della BCE, e quella sarebbe la sua quota di Signoraggio formale che prende, ovviamente prenderà anche quella gran parte che poi è il capitale e che sfugge con quel meccanismo cosmetico del bilancio. Mi preme far osservare che ci sono banche che partecipano anche loro a questo Signoraggio perché fanno parte del sistema, per esempio la Banca d’Inghilterra quella della Svezia e della Danimarca, però queste banche hanno anche un altro vantaggio, in quanto non avendo adottato l’euro internamente, ma avendo la loro moneta nazionale, loro prendono il 100% sul Signoraggio della loro moneta, e in più una fettina di quello europeo. In sostanza gli italiani senza saperlo stanno pagando le tasse a questi tre paesi!!! D: Perché non è lo Stato a prendersi questo Signoraggio? R: Ci sono stati degli episodi sporadici in cui questo è successo, per esempio quando avevamo la banconota da 500 lire, sopra non c’era la scritta Banca d’Italia, ma “Biglietto di Stato a corso legale”. Quindi lo Stato può emettere benissimo dei biglietti a corso legale. Il problema è che ci sono delle forti pressioni per fare sì che questo non accada, e infatti oggi allo Stato rimane solamente il Signoraggio sulla emissione delle monetine metalliche (meno dell’1% del Signoraggio totale), e che in certi casi risulta essere negativo (stampare la monetina da 1 centesimo costa 3 centesimi!). Il grosso che è quello sulla carta-moneta va alla Banca Centrale e poi ridistribuiti alle varie banche centrali. Poi esiste la riserva frazionaria, che è anche peggio, e riguarda le banche commerciali. Tali banche possono creare denaro dal nulla. Oggi il tasso di riserva è del 2%, e indica la percentuale minima di soldi che devono esserci fisicamente nei forzieri su 100 prestati. Quindi, quando un consumatore versa in banca 100 euro in contanti sul suo conto, la banca sostanzialmente può creare 50 volte tanto, dal nulla. Cioè 5000 euro!!! Quindi se consideriamo un furto quello della Banca Centrale, veniamo a sapere che quello che fanno le altre banche messe assieme è di 50 volte tanto… Queste sono risorse importanti che alla fine bloccano l’economia, lo sviluppo, ecc. E’ come se avessimo una specie di meccanismo di estrazione di ricchezza che invece di andare a beneficio del popolo sovrano (è proprio al sovrano che spetterebbe il Signoraggio, e infatti prima era una tassa che prendeva il Re che era il Sovrano) e invece va a finire a pochi privati che appartengono alle grandi famiglie del capitalismo italiano. Questo è il sistema. La cosa difficile da capire era il trucco con cui riuscivano a sottrarre tale ricchezza. Secondo noi però questo meccanismo è illegale, oltre ad essere antidemocratico infatti è contrario proprio allo spirito della Costituzione. D: Mi viene in mente a questo punto quel biglietto verde stampato alcuni decenni fa in America dove al posto della scritta “Federal Reserve Note” c’era “United States Note”. Ovviamente il riferimento a J.F.K. non è casuale. R: Chi si occupa di queste cose dal punto di vista investigativo sostiene che almeno sette (qualcuno dice anche otto) presidenti americani siano stati assassinati per la questione monetaria. Nel caso di Kennedy il motivo potrebbe proprio essere che pochi mesi prima di essere assassinato aveva fatto un ordine esecutivo 11110 in cui autorizzava il Ministero del Tesoro ad emettere dollari con la scritta “United States Note”. Naturalmente quella era una moneta perfettamente comparabile alle nostre 500 lire di carta, dove c’era scritto “Biglietto di Stato” invece di “Banca d’Italia”. Dopo aver eliminato Kennedy hanno tolto immediatamente dalla circolazione questi biglietti sostituendoli con quelli della Federal Reserve, come se niente fosse. Il discorso che noi facciamo a riguardo della Banca Centrale europea è esattamente lo stesso che possono fare gli americani per quanto riguarda la Federal Reserve (che addirittura non è neanche una società americana perché è registrata Puerto Rico). Un'altra cosa interessante da sapere è che il famoso Premio Nobel per l’Economia in realtà non è un Premio Nobel perché non viene dato dalla Fondazione Nobel ma bensì dalla Banca Centrale svedese. Guarda caso. D: Quindi, tornando un attimo al discorso su Kennedy, in pratica il presidente aveva bypassato il potere enorme della Federal Reserve, che sarebbe quello di creare il denaro. R: Sono uscite da poco le registrazioni su internet dei discorsi che Kennedy ha tenuto alla Casa Bianca. Mentre ufficialmente dicevano che il problema per Kennedy era quello di togliere le truppe dal Vietnam, in realtà in quei giorni (si evince dalle registrazioni) quello che preoccupava veramente Kennedy era il fatto che la Francia restituiva i dollari chiedendo in cambio oro, secondo gli accordi che c’erano. Quindi Kennedy era molto attento alla situazione economico-finanziaria e ai rapporti con le banche centrali. E ad un certo punto, si sente nella registrazione, Kennedy minacciare gli europei di togliere le basi americane… D: Oltre al Signoraggio, prima avevi accennato alla creazione del denaro da parte delle banche commerciali. Vorrei capire con un esempio concreto: se una persona porta 100 euro in banca, la banca mette questi 100 euro in Riserva, e poi…? R: Il tasso di Riserva oggi è al 2%. Significa che per 100.000 euro virtuali scritti nei loro computer, basta che ne abbiamo realmente 2000 euro di carta. Questo è di fatto una “bancarotta tecnica”, perché loro hanno in realtà un cinquantesimo del denaro che vantano. Vuol dire che se tutti andassero a ritirare i propri soldi allo sportello accadrebbe una cosa molto semplice: le banche chiuderebbero per una settimana l’erogazione del denaro chiamando immediatamente la Banca Centrale europea a Francoforte, la quale si metterebbe a stampare giorno e notte banconote per riuscire a soddisfare la richiesta e impedire che la banca fallisca realmente. Questa situazione aumenterebbe la massa monetaria creando ulteriore inflazione. E’ per questo che la Banca Centrale viene chiamata il “Prestatore di ultima istanza”, però visto che crea denaro dal niente, sarebbe meglio chiamarla il “Prestigiatore di ultima istanza”. D: Ma allora…questi soldi che io deposito fisicamente in banca vengono messi in Riserva e loro ne creano 50 volte tanti. Però poi questi ultimi creati dal nulla vengono prestati e tassati? R: Certamente. Creano dal nulla il denaro e ci mettono pure gli interessi. Ma questi interessi sono solamente la ciliegina sulla torta, perché non appena questi hanno emesso dal niente il capitale hanno fatto già Bingo. Che cosa pensa l’utente bancario normale? L’utente normale pensa che versando 100 euro in banca prende l’1% all’anno di interessi attivi, mentre la banca prestando quei 100 euro ne prende l’8% ogni anno da chi li prende a prestito. Quindi la differenza 8%-1%=7% sarebbe l’utile delle banche. In realtà non così, anzi siamo molto lontani dalla verità. La banca con 100 euro da all’utente 1 euro di interessi all’anno all’utente; però la banca mettendo questi soldi in Riserva ne crea ben 5000 dal nulla. Supponendo che prenda un 8% di interessi sul prestito, ne prende 400 (8% di 5000 euro) tolto l’1 che ha dato a chi ha versato fisicamente i soldi, rimangono 399 solamente per quanto riguarda l’interesse. In più c’è il capitale creato dal nulla che sono 4900 (5000-100 euro iniziali). In totale la banca crea 4900+399 e cioè 5299 euro virtuali partendo da 100 euro fisici. Questo è il motivo per cui in ogni città le cattedrali non sono più le chiese ma i grandi istituti finanziari. D: Cosa mi puoi dire sulle monete locali? Quelle monete chiamate anche valute complementari. R: Nel mondo ce ne sono più di 5000, di cui 700 solamente in Giappone. Sono nate un po’ come funghi, come sono nate anche in altri periodi storici, per esempio durante la crisi del Marco negli Anni ’20. Quando il sistema bancario, basato sull’usura, come abbiamo fin qui descritto, esagera, e quindi la crisi si diffonde tra i cittadini, è chiaro che le masse reagiscono spontaneamente con questa creazione di valuta complementare. In Giappone, all’indomani del 1995 c’erano circa 30000 suicidi economici all’anno, per bancarotta o fallimento, e un personaggio importante dell’ambiente bancario è uscito dal sistema e ha cominciato a creare queste valute alternative per cercare di risolvere la situazione di povertà. Qualcosa di simile è successo anche in Argentina dove le province si sono messe a stampare ed emettere della valuta locale complementare. D: Bisogna partire da Comuni o Province? R: No. Non deve partire per forza da Comuni o Province. Ci sono anche delle comunità che lo fanno. Non c’è una regola vera e propria: basta che sia una comunità inquadrata giuridicamente come provincia in Argentina o piuttosto comune in Giappone. Ci sono semplicemente anche delle comunità di solidarietà che emettono questa valuta complementare per sopperire al risultato dell’esclusione dal credito. Per esempio in Italia abbiamo 18 milioni di persone escluse dal circuito del credito; questi 18milioni di persone potrebbero essere di nuovo reinserite nella società attraverso la creazione di valute complementari. Diciamo che è un modo soft per reagire alla distorsione finanziaria introdotta con l’uso delle monete tradizionali. D: Pensi che questo sarà il passaggio obbligatorio? Visto che il sistema pian pianino sta collassando. R: Penso che il passaggio intermedio sia proprio quello di sostenere una rapida diffusione di queste valute complementari. Le monete complementari potrebbero essere un passo per stabilizzare la situazione e far da ponte di passaggio tra l’attuale sistema ingiusto e illegale e un sistema futuro dove il Signoraggio sia chiaro, trasparente e si sappia soprattutto dove va a finire e a che scopi viene destinato. Non può esserci una sovranità del popolo se non esiste una sovranità monetaria. D: Cosa dovremo fare noi utenti e consumatori, base della piramide? R: Innanzitutto occorre che le associazioni di difesa dei consumatori diffondano una cultura su questo tipo di problemi. Avere la consapevolezza del meccanismo del Signoraggio soprattutto. E poi descrivere anche la possibilità che offrono le valute complementari che è quella di trattenere localmente il Signoraggio. Per esempio un Comune potrebbe emettere una moneta complementare, trattenendo il 50% del Signoraggio evitando di tassare i cittadini e con l’altro 50% il Comune potrebbe redistribuirlo equamente tra tutti i cittadini. Questo sarebbe un sistema per fare del bene recuperando una piccola parte di questo Signoraggio D: A settembre so che sarai un relatore al 2 ? R: Durante la 2a Conferenza Internazionale sulla Criminalità Organizzata che si terrà a Ginevra a settembre nel Palazzo delle Nazioni Uniti. E centrerò la mia relazione sugli aspetti criminali di alcune pratiche bancarie. Oggi ne abbiamo visto qualcuna… CENTRO STUDI MONETARI www.centrostudimonetari.org www.disinformazione.it