lunedì 29 giugno 2015

Sistema aureo Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Il sistema aureo (o, in inglese, gold standard) è un sistema monetario nel quale la base monetaria è data da una quantità fissata d'oro. Si possono distinguere tre casi:
  • nel primo l'oro viene usato direttamente come moneta (circolazione aurea);
  • nel secondo viene usata cartamoneta totalmente convertibile in oro, dal momento che il valore in oro della moneta complessivamente emessa è pari alla quantità di oro conservata dalla banca centrale (circolazione cartacea convertibile totalmente in oro);
  • infine, nel terzo caso, le banconote sono convertibili solo parzialmente, risultando il valore della quantità di banconote emessa un multiplo del valore dell'oro posseduta dallo stato (circolazione cartacea convertibile parzialmente in oro).
Nel caso una moneta sia convertibile in un'altra moneta, a sua volta convertibile in oro, si parla di gold exchange standard.

Indice

Aspetti economici

La conseguenza di fissare il valore della moneta sulla quantità d'oro è la presenza di cambi fissi tra monete. Il cambio tra monete dipende dal rapporto tra le quantità d'oro sottostante ciascuna moneta. Se per esempio un'unità della moneta A vale 0,1 grammi d'oro e un'unità della moneta B vale 1 grammo d'oro, per acquistare un'unità di moneta B occorrono 10 unità di moneta A. Il valore della moneta B è quindi pari a 10 unità di moneta A.
Un altro automatismo introdotto da questo standard riguarda l'inflazione. In un paese che abbia determinate risorse d'oro un'espansione economica si deve accompagnare ad una proporzionale deflazione, con il rischio di recessione. Questo è avvenuto, in effetti in Gran Bretagna nel XIX secolo, dove il prezzo delle merci espresso in oro si è dimezzato nell'arco di cento anni, anche se, invece che portare ad un indebolimento del paese, questo è avvenuto quando questa nazione era indiscutibilmente la maggiore potenza mondiale.
Il principale vantaggio nell'adozione del sistema consiste nella stabilità dei cambi. Il valore delle monete non dipende dalla domanda e dall'offerta delle stesse, ma dalla quantità di oro sottostante. Quindi salvo procedere a una svalutazione della moneta, generalmente sgradita a chi ha applicato il sistema aureo, in regime di sistema aureo le economie hanno potuto godere del vantaggio di cambi fissi, scelta questa che hanno fatto propria i paesi aderenti all'accordo di Bretton Woods e, dopo il superamento degli stessi, che è riapparsa in Europa con l'introduzione del sistema monetario europeo e soprattutto dell'Euro.
Al vantaggio di disporre di cambi fissi, si contrappone l'importante problema di gestire i deficit commerciali, che si verificano quando un paese acquista da un altro beni e servizi in valore superiore al valore delle vendite.
Sono possibili due soluzioni.
La prima prevede il regolamento del deficit in oro. Il paese dal quale l'oro fuoriesce deve ridurre proporzionalmente la quantità di moneta, con conseguenti effetti deflattivi (diminuzione dei prezzi e dei salari). Ne deriva una contrazione della domanda di beni e servizi e quindi delle importazioni, nonché un aumento delle esportazioni stimolate dal calo dei costi di produzione e quindi dei prezzi. Al contrario il paese che riceve in pagamento l'oro aumenterà la quantità di moneta, con effetti espansivi e inflazionistici. La maggiore domanda provocherà maggiori importazioni e l'aumento dei prezzi ridurrà le esportazioni.
Le conseguenze deflattive su prezzi e salari rendono impopolare, in un regime democratico, questa soluzione, i cui effetti negativi in caso di deficit commerciale sono particolarmente gravosi per i ceti deboli della popolazione, che subiscono il calo dei salari e l'aumento dei prezzi dei beni importati.
Si spiega così l'adozione, con gli accordi di Bretton Woods del 1944 della seconda soluzione, che prevede invece che i deficit commerciali vengano compensati con flussi di capitali provenienti dai paesi in surplus.
Un altro svantaggio del sistema consiste nel costo di emissione della moneta. In una economia occorre far crescere, parallelamente alla crescita dell'economia, la quantità di moneta che in essa circola. Poiché la base monetaria è formata da oro, emettere nuova moneta significa dedicare una parte della ricchezza prodotta per acquistare l'oro. Nel caso in cui tale acquisto di oro con risorse pubbliche non avvenisse, l'offerta di moneta sarebbe insufficiente a soddisfare le esigenze del mercato creditizio. I tassi di interesse salirebbero, con effetto depressivo su consumi e investimenti. L'adozione dell'oro come base monetaria ha quindi elevati costi per la collettività, che ne rendono poco accettabile l'applicazione.
Un altro svantaggio, correlato al precedente, consiste nelle possibili variazioni dell'offerta di moneta dipendenti non da scelte di chi emette moneta, ma dalla produzione di oro. La scoperta di nuove miniere ha significato aumenti improvvisi, spesso con effetti inflativi, della quantità di moneta in circolazione in una data economia. Al contrario quando non venivano scoperte nuove miniere o quando per i più diversi motivi l'oro non poteva giungere nei paesi che lo richiedevano, l'offerta di moneta non poteva aumentare adattandosi alle esigenze dell'economia reale, con effetti deflattivi.
Nella teoria economica, il sistema aureo fornisce un meccanismo automatico per controllare il disavanzo della bilancia degli scambi internazionali. Infatti, un paese che è in deficit impoverisce le proprie riserve d'oro, dovendo ridurre la circolazione di denaro e, quindi, la domanda ed il livello dei prezzi; ovviamente, una riduzione dei prezzi è la premessa per una ripresa delle esportazioni.

Storia

Il gold standard

La prima nazione ad adottare questo sistema monetario fu la Gran Bretagna. A partire dal 1815 conservò uno standard bimetallico (oro e argento), ma l'oro in realtà era sopravvalutato dalla Zecca, pertanto le monete d'oro, le famose "ghinee" che portavano il nome della regione africana (Guinea) da cui proveniva il metallo, rimpiazzarono largamente quelle d'argento nell'uso. Durante le guerre napoleoniche, la Banca d'Inghilterra, con l'autorizzazione del governo, sospese il pagamento, cioè si rifiutò di pagare oro e argento in cambio delle proprie banconote. Il Paese non aveva più alcuno standard monetario, aveva una cartamoneta inconvertibile, ovvero un corso forzoso.
Dopo le guerre il governo decise di ritornare ad uno standard metallico, ma scelse l'oro, lo standard de facto del Settecento, invece dell'argento, nonostante la moneta fosse ancora chiamata sterlina (da "pound of sterling silver"). L'unità di conto fu la sovrana o sterlina d'oro, definita come 113,0016 grani (7.32 grammi) di oro fino (puro).
Secondo le disposizione della legge parlamentare istitutrice di questo gold standard dovevano essere osservate tre condizioni:
  • La Zecca reale era obbligata a comprare e a vendere quantità illimitate di oro a prezzo fisso
  • La Banca d'Inghilterra, e per estensione tutte le altre banche, era tenuta a convertire a richiesta le sue passività monetarie (banconote, depositi) in oro.
  • Nessuna restrizione poteva essere imposta sull'importazione o sull'esportazione di oro
Ciò significava che l'oro serviva da base ultima o riserva dell'intera provvista monetaria della nazione. Le quantità di oro che la Banca d'Inghilterra custodiva nei suoi forzieri determinava la quantità di credito che essa poteva accordare sotto forma di banconote e depositi.
Di conseguenza il movimento di entrata e uscita dell'oro del paese, in funzione della bilancia dei pagamenti, determinava fluttuazioni nella riserva totale di moneta, che a sua volta causava delle oscillazioni nella dinamica dei prezzi. Quando i flussi aurei internazionali erano limitati o quando i flussi di entrata pareggiavano quelli in uscita, come avveniva di solito, i prezzi tendevano a mantenersi stabili. Ma ingenti afflussi di oro, come quelli che si verificarono dopo le scoperte di giacimenti auriferi in California e in Australia nel 1849-51, potevano causare inflazione, mentre improvvisi prelevamenti, quali occorsero periodicamente nel XIX secolo, causavano panici monetari.
Per i primi tre quarti del XIX secolo la maggior parte degli altri paesi adottò un standard argenteo o bimetallico. Alcuni paesi non ebbero alcuno standard metallico, tuttavia a causa della posizione di preminenza della Gran Bretagna nel commercio mondiale, quasi tutti i paesi furono coinvolti dalle sue fluttuazioni economiche.
La prima nazione dopo la Gran Bretagna ad adottare ufficialmente il gold standard fu il nuovo impero tedesco. Approfittando della vittoria sulla Francia nella guerra franco-prussiana, Bismarck, il cancelliere tedesco, estorse alla nazione sconfitta un'indennità di 5 miliardi di franchi, una somma che non aveva precedenti nella storia. Sulla base di questa fortuna inaspettata il governo adottò una nuova unità di conto, il marco aureo, e istituì la Reichsbank come banca centrale e unica agenzia di emissione. Dato che il peso della Germania nel commercio internazionale era in crescita, altri paesi aderirono al movimento verso il gold standard.
Negli Stati Uniti, invece, prima della guerra civile vigeva tecnicamente uno standard bimetallico. Durante la guerra sia il Nord che il Sud emisero moneta inconvertibile. Le emissioni della Confederazione, naturalmente, persero in seguito ogni valore, ma i greenbacks del nord continuarono a circolare anche se sotto la pari rispetto all'oro. Il Gold standard fu legalmente adottato dal Congresso non prima del 1900
Dopo la crisi del bimetallismo nel 1871, il sistema aureo venne progressivamente adottato da Germania (1871), Belgio (1873), Italia (1873), Svizzera (1873), Scandinavia (1874), Danimarca (1875), Norvegia (1875), Svezia (1875), Paesi Bassi (1875), Francia (1876), Spagna (1876), Austria (1879), Russia (1893), Giappone (1897), India (1898) e USA (1900).

Le principali monete nel gold standard (Periodo 1900 - 1914)

  • Il valore del dollaro USA era fissato in 20,67$ per un'oncia troy (31,1034768 grammi). Il valore di 1 dollaro equivaleva a 1,50476 grammi d'oro; 1 kg d'oro era pari a 664,556 dollari.
  • Il valore della sterlina britannica era pari a 113 grains d'oro. 1 grain equivale a 1/480 di oncia troy. Il conseguente valore di una sterlina era di 7,322277 grammi d'oro; 1 kg d'oro era pari a 136,5695 sterline.
  • Il valore del franco francese, del franco svizzero, della lira italiana e del franco belga era stato fissato in 0,290322581 grammi d'oro. 1 kg d'oro era pari a 3444,444 franchi o lire.
  • Il valore del marco tedesco era di 2790 marchi per 1 kg d'oro. 1 marco valeva 0,358423 grammi d'oro.
  • 1 kg d'oro = 664,556 dollari = 136,5695 sterline = 3444,444 franchi o lire = 2790 marchi.
  • Rapporti di conversione fra le valute in base al gold standard: 1 sterlina = 4,866 dollari = 20,43 marchi = 25,22 franchi o lire --- 1 dollaro = 5,183 franchi o lire = 4,198 marchi = 0,2055 sterline --- 1 marco = 1,2345 franchi o lire

Il gold standard

Nel 1914, con l'inizio della Prima guerra mondiale, la piena convertibilità del denaro in oro venne abbandonata, ad eccezione degli Stati Uniti, rimanendo, invece, coperta solo una frazione del circolante. La riduzione della riserva aurea al di sotto del limite legale consentì infatti un incremento della base monetaria per finanziare la spesa militare.
La spesa bellica fu finanziata senza un aggravio del prelievo fiscale, ma applicando dazi, abbandonando così la politica liberoscambista, e tramite un incremento dell'emissione di moneta e titoli di Stato, si verificarono fenomeni di iperinflazione e un aumento del debito pubblico. La crescita interna era sostenuta da un circuito finanziario Stato-industria militare, con la mediazione delle banche: la banca centrale aumentava l'offerta di moneta allo Stato contro l'emissione di titoli di debito, acquistati poi dalle banche. Lo Stato trasferiva gran parte della nuova moneta all'industria militare, della quale era il principale cliente, e l'industria militare reinvestiva consistenti profitti nell'acquisto di titoli di debito pubblico dalle banche nazionali, chiudendo il circuito vizioso.
Nel 1924 la convertibilità fu ristabilita in Germania grazie al Piano Dawes e il 1925 in Gran Bretagna, ma con la depressione del 1929, in seguito ad una politica tariffaria restrittiva e alla caduta degli scambi internazionali, a partire dal 1931 i Paesi decisero di sospendere il Gold standard.

Il sistema di Bretton Woods

Il sistema aureo fu sostituito dagli accordi di Bretton Woods del 1944, i quali durarono fino al 15 agosto 1971, quando gli USA abolirono la convertibilità del dollaro in oro, decretando di fatto la morte del sistema aureo e la nascita del sistema fluttuante creato dagli stessi USA.

 https://it.wikipedia.org/wiki/Sistema_aureo

Conferenza di Bretton Woods Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

La conferenza di Bretton Woods (spesso genericamente identificata anche come accordi di Bretton Woods) si tenne dal 1º al 22 luglio 1944 nell'omonima località nei pressi di Carroll (New Hampshire), per stabilire le regole delle relazioni commerciali e finanziarie tra i principali paesi industrializzati del mondo.
Essa consiste in una serie di accordi per definire un sistema di regole e procedure per controllare la politica monetaria internazionale. Furono il primo esempio nella storia del mondo di un ordine monetario totalmente concordato, pensato dagli Stati Uniti d'America per governare i rapporti monetari di stati nazionali indipendenti.

Indice

Storia

La Grande Depressione e le esperienze degli Stati

Exquisite-kfind.png Lo stesso argomento in dettaglio: Grande depressione.
Un elevato livello di intese tra le potenze sugli obiettivi e sugli strumenti di amministrazione economica internazionale facilitò le decisioni raggiunte dal congresso di Bretton Woods: il fondamento di quell'accordo era una fiducia comune in un sistema basato sul capitalismo. Questo sebbene alcuni paesi sviluppati abbiano preferito basarsi su principi differenti nell'economia nazionale, (in Francia, per esempio, si preferisce una pianificazione centralizzata ed interventi statali, mentre gli Stati Uniti preferiscono un intervento statale limitato); ma tutti si sono basati sugli stessi principi per quanto riguarda le politiche che regolano i meccanismi del mercato e la tutela della proprietà privata dei mezzi di produzione.
Tuttavia la comunione di intenti superava di gran lunga le differenze politiche. Infatti tutti i governi che siglarono gli accordi di Bretton Woods concordarono sul fatto che la dura lezione del caos monetario del periodo tra le due guerre fosse sufficiente per placare gli animi e superare le divergenze.
Nella mente degli economisti era bene impressa la recente esperienza della Grande depressione, durante la quale i controlli sul tasso di cambio e le barriere commerciali avevano portato al disastro economico.Gli accordi di Bretton Woods diedero la speranza di superare la sconfitta completa degli anni '30, periodo in cui il controllo del mercato dei cambi aveva minato il sistema di pagamenti internazionali su cui era basato il commercio mondiale. In quel periodo, infatti, i governi avevano usato politiche di svalutazione per far crescere le esportazioni giocando sulla competitività del cambio, con lo scopo di ridurre il deficit della bilancia dei pagamenti, causando, però, come effetti collaterali la caduta a picco delle entrate nazionali, la riduzione della domanda, un enorme aumento della disoccupazione ed un declino complessivo del commercio mondiale.
Gli scambi si ridussero a ristretti blocchi di monete (di gruppi di nazioni che usano la stessa valuta, come ad esempio il blocco della sterlina inglese nell'impero britannico). Questi blocchi ritardarono la circolazione di capitali e le opportunità di investimenti stranieri. Tuttavia, questa strategia, tesa ad aumentare i redditi dei singoli paesi nel breve periodo, provocò disastri nel medio e lungo periodo.

I due progetti

Le basi politiche degli accordi di Bretton Woods vanno cercate nella forte presenza dello stato nell'economia (banche e industria, sia in USA e URSS che in tutto il mondo industrializzato) e nella confluenza di circostanze chiave: le comuni esperienze negative degli stati nella grande depressione, la concentrazione di potere in un determinato numero di stati, la presenza di un potere dominante disposto ad assumere un ruolo di direzione/coordinamento ed in grado di svolgere tale ruolo.
Mentre ancora non si era spento il secondo conflitto mondiale, si preparò la ricostruzione del sistema monetario e finanziario, riunendo 730 delegati di 44 nazioni alleate per la conferenza monetaria e finanziaria delle Nazioni Unite (United Nations Monetary and Financial Conference) al Mount Washington Hotel, nella città di Bretton Woods (New Hampshire). Dopo un acceso dibattito, durato tre settimane, i delegati firmarono gli accordi di Bretton Woods.
I progetti presentati furono quelli di Harry Dexter White, delegato USA e quello di John Maynard Keynes, delegato inglese.
Il progetto di Keynes prevedeva la costituzione di una stanza di compensazione all'interno della quale i paesi membri avrebbero partecipato con quote rapportate al volume del loro commercio internazionale, in base alla media dell'ultimo triennio. La compensazione tra debiti e crediti avveniva tramite una moneta denominata Bancor. Il piano White prevedeva un ente sovranazionale, nel quale i paesi avevano un peso rapportato alla quota del capitale sottoscritto; essi avrebbero potuto accedere ai prestiti in proporzione a tale quota, in un sistema dollaro-centrico.
Gli accordi di Bretton Woods sono un compromesso tra i due piani, in cui ha avuto più peso il piano White. Tali accordi prevedevano:
  • i diritti di prelievo permettevano di accedere a prestiti dal FMI, concessi agli stati in situazioni di disavanzo.
  • che tutte le valute dovessero essere convertibili in dollari. Era un sistema dollaro-centrico, per cui i commerci internazionali avvenivano soprattutto in dollari; per esempio, i prezzi delle materie prime, come il petrolio, erano espresse in dollari.
  • che le banche centrali dovessero mantenere un cambio stabile con il dollaro; in particolare, se il cambio saliva o scendeva di un punto percentuale rispetto agli accordi, le altre banche (non quella americana) dovevano riallinearlo con operazioni di mercato aperto.
  • la svalutazione era ammessa solo in caso di approvazione del FMI e sotto la sua vigilanza, ma poteva essere votata solo in caso di problemi strutturali.
  • negli accordi era presente la clausola di scarsità: se una valuta era scarsa, gli altri paesi potevano limitare unilateralmente le importazioni da quel paese per far ripartire le proprie.
In pratica il sistema progettato a Bretton Woods era un gold exchange standard, basato su rapporti di cambio fissi tra le valute, tutte agganciate al dollaro, il quale a sua volta era agganciato all'oro. Gli accordi di Bretton Woods favorirono un sistema liberista, il quale richiede, innanzitutto, un mercato con il minimo delle barriere. A differenza del sistema che lo precedette (Gold Standard), la mobilità dei capitali fu limitata, poiché si era consci dell'enorme peso che essa ebbe nel determinare la crisi del '29. Quindi, anche se vi furono delle divergenze sulla sua implementazione, fu chiaramente un accordo per un sistema aperto.
Tutti gli accordi derivati direttamente o indirettamente da Bretton Woods non prevedevano un corretto controllo della quantità di dollari emessi, permettendo così agli USA l'emissione incontrollata di moneta, fatto contestato più volte da Francia e Germania in quanto gli USA esportavano la loro inflazione, impoverendo così il resto del mondo.

La fine degli accordi

Fino all'inizio degli anni '70, il sistema fu efficace nel controllare i conflitti economici e nel realizzare gli obiettivi comuni degli stati, sempre con le stesse immutate condizioni che l'avevano generato.
In seguito la guerra del Vietnam, che fece aumentare fortemente la spesa pubblica statunitense, mise in crisi il sistema: di fronte all'emissione di dollari e al crescente indebitamento degli USA, aumentavano le richieste di conversione delle riserve in oro. Ciò spinse il 15 agosto 1971, a Camp David, il presidente statunitense Richard Nixon, ad annunciare la sospensione della convertibilità del dollaro in oro. Le riserve statunitensi si stavano pericolosamente assottigliando: il Tesoro degli USA aveva già erogato oltre 12.000 tonnellate di oro. Nella gestione del Fondo monetario internazionale erano già operativi i Diritti Speciali di Prelievo con un valore puramente convenzionale di un diritto speciale di prelievo per un dollaro.
Nel dicembre del 1971 il gruppo dei Dieci firmò lo Smithsonian Agreement, che mise fine agli accordi di Bretton Woods, svalutando il dollaro e dando inizio alla fluttuazione dei cambi. Nel febbraio del 1973 ogni legame tra dollaro e monete estere venne definitivamente reciso e lo standard aureo fu quindi sostituito dal più naturale sistema di cambi flessibili.
È da notare che le istituzioni create a Bretton Woods sopravvissero alla caduta del gold standard, pur rivedendo i propri obiettivi. Il Fondo Monetario Internazionale e la Banca Mondiale continuarono a essere in attività, al pari del GATT che fu sostituito, nel 1995, dal WTO (World Trade Organization - Organizzazione mondiale del commercio).

Caratteristiche e conseguenze

Le caratteristiche principali di Bretton Woods erano due; la prima, l'obbligo per ogni paese di adottare una politica monetaria tesa a stabilizzare il tasso di cambio ad un valore fisso rispetto al dollaro, che veniva così eletto a valuta principale, consentendo solo delle lievi oscillazioni delle altre valute; la seconda, il compito di equilibrare gli squilibri causati dai pagamenti internazionali, assegnato al Fondo Monetario Internazionale (o FMI).
Il piano istituì sia il FMI che la Banca internazionale per la ricostruzione e lo sviluppo (detta anche Banca mondiale). Queste istituzioni sarebbero diventate operative solo quando un numero sufficiente di paesi avesse ratificato l'accordo. Ciò avvenne nel 1946. Nel 1947 fu poi firmato il GATT (General Agreement on Tariffs and Trade - Accordo generale sulle tariffe ed il commercio) che si affiancava all'FMI ed alla Banca mondiale con il compito di liberalizzare il commercio internazionale.

Bibliografia

  • Massa - Bracco - Guenzi - Davis - Fontana - Carreras, Dall'espansione allo sviluppo. Una storia economica d'Europa. Giappichelli Editore, Torino, 2005.
  • Jacques Rueff, "The monetary sin of the West" The MacMillan Co., New York, 1972.
 https://it.wikipedia.org/wiki/Conferenza_di_Bretton_Woods

GABANELLI SMONTA LA GRANDE TRUFFA DI SIENA – SE LA PROCURA DI MILANO DICE CHE IL BILANCIO MPS DEL 2009 NON È A POSTO, QUINDI NON VANNO BENE NEMMENO I BILANCI FATTI FINO AD OGGI PERCHE’ I BTP SUL DERIVATO ALEXANDRIA NON CI SONO - PERCHÉ LA CONSOB HA AUTORIZZATO UN AUMENTO DI CAPITALE DI COMPLESSIVI 8 MILIARDI CON BILANCI COSÌ “OPACHI”? AH SAPERLO…. Nel frattempo, senza che sia stata fatta alcuna chiarezza e con il contorno di episodi bizzarri come il ritrovamento di misteriose carte in cassaforte, il Monte dei Paschi ha fatto aumenti di capitale per 8 miliardi. Ma i risparmiatori non hanno ricevuto informazioni chiare da Consob e Bankitalia… -

Milena Gabanelli per il “Corriere della Sera
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Pochi giorni fa si è completato l’aumento di capitale di tre miliardi di euro di Mps, e si chiude così il ciclo di Alessandro Profumo, chiamato insieme a Viola per risanare la banca che alla fine del 2011 metteva in chiaro una perdita di 4,7 miliardi di euro. 

Il calvario iniziava con un prestito ponte di 2 miliardi della Banca d’Italia, a cui si aggiungevano i 4 miliardi di Monti bond. In un mondo normale un simile disastro sarebbe finito con il commissariamento della Banca e la sua temporanea nazionalizzazione. È andata così anche nella liberista Inghilterra con Royal Bank of Scotland, ed i Monti Bond, approvati dalla Commissione Europea, erano strutturati proprio per questo fine. Ma non siamo in Inghilterra, e tutti i protagonisti entrano in scena e giocano la loro parte in atti. 

È il 2010: gli ispettori della Banca d’Italia si accorgono che c’è un grosso problema di rischi per Mps dietro alle operazioni fatte con Nomura e Deutsche Bank per 5 miliardi di euro, si tratta dei derivati Alexandria e Santorini. Il fatto viene portato a conoscenza della Consob a luglio del 2011 attraverso un esposto anonimo ricco di elementi molto circostanziati. La Banca d’Italia torna in ispezione nel settembre del 2011 e scopre che si tratta senza dubbio di derivati e che ci sono problemi sul bilancio di Mps tanto da informarne nel 2012 la Consob, che su questi aspetti è competente.
alessandro profumo alessandro profumo

La questione è grave, dal momento che nel bilancio non c’è traccia di derivati, al loro posto ci sono titoli di stato italiani, dei Btp. Sempre in un mondo normale, l’autorità di vigilanza avrebbe dovuto accendere una luce rossa, e i nuovi manager affrontare il problema. Invece non succede nulla e lo spettacolo continua. Profumo e Viola, a ottobre 2012, hanno bisogno di «scoprire» delle carte in una cassaforte e di portarle alle Autorità.

Solo con quelle carte infatti si poteva «capire» quello che la Banca d’Italia aveva scoperto in ispezione (cioè leggendo carte di Mps) e già segnalato alla Consob mesi prima. Intanto il valore delle azioni di Mps precipita e gli investitori sono allo sbando senza informazioni chiare e veritiere. 
FABRIZIO VIOLA jpeg FABRIZIO VIOLA jpeg

La prima ammissione spunta a gennaio 2013: un comunicato stampa rivela che ci possono essere perdite sui derivati Alexandria e Santorini e le mette in relazione alla necessità di prendere 500 milioni di euro in più di Monti bond.

Ma la Consob si guarda bene da chiedere a Mps di mettere a posto il bilancio ed evidenziare che i Btp per svariati miliardi di euro non ci sono. A marzo la Consob porta in campo anche Bankitalia e Ivass (Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni) per una comunicazione di sistema in cui si dà spazio a originali pratiche contabili funzionali a non rendere chiara la situazione di Mps.

È in questa atmosfera opaca che nel giugno 2014 e poi ancora nel giugno 2015 Mps raccoglie ben 8 miliardi di euro. 
GIUSEPPE MUSSARI CON IL SUO AVVOCATO FABIO PISILLO ALLARRIVO IN PROCURA A SIENA jpeg GIUSEPPE MUSSARI CON IL SUO AVVOCATO FABIO PISILLO ALLARRIVO IN PROCURA A SIENA jpeg

Mentre proprio nel 2014 la Bafin — la Consob tedesca — mette sotto esame il bilancio di Deutsche Bank su Santorini e la obbliga a scrivere che si tratta di derivati, noi forziamo la mano dicendo che nei prospetti è tutto a posto così.

Anche la Bce, quando fa gli stress test a ottobre del 2014, non fa passare Mps, nonostante il già avvenuto aumento di capitale di 5 miliardi, e riconosce che sono derivati e non Btp, che ci sono perdite e che serve un altro aumento di capitale. Non si muove foglia. Passa poco tempo e la Bce si pronuncia di nuovo: quelle operazioni vanno chiuse ad ogni costo e quanto prima. Ma perché questa premura della Banca Centrale europea? Se i bilanci sono veri, non è tutto sotto controllo? O sarà perché da novembre 2014 la vigilanza su Mps la vede coinvolta, e i burocrati europei non ne vogliono sapere di avere sul groppone bilanci falsi?

ANTONIO VIGNI GIUSEPPE MUSSARI FOTO ANSA ANTONIO VIGNI GIUSEPPE MUSSARI FOTO ANSA
Chiaro, se l’operazione si chiude c’è un problema in meno. Non a caso a dicembre 2013, ad ogni costo, Profumo e Viola avevano chiuso Santorini con Deutsche Bank. Certo, se ci fosse stata nel 2011 una temporanea nazionalizzazione, chiudere la partita di Alexandria con Nomura (e anche con Deutsche) sarebbe stato più facile, perché era lo Stato italiano a negoziare il saldo di «operazioni sporche». Ora, invece, chi detterà le condizioni? Profumo che si trova fra capo e collo l’ordine della Bce di chiudere al più presto, o Nomura? Quanto si mangerà dell’ultimo aumento di capitale? 
PIERLUIGI BERSANI GIUSEPPE MUSSARI PIERLUIGI BERSANI GIUSEPPE MUSSARI

E poi c’è la partita che si giocherà in Tribunale. La Procura di Milano, con riferimento al bilancio del 2009, in un suo atto di conclusione delle indagini di inizio aprile 2015, su Alexandria dice che i Btp non ci sono. Se non c’erano nel bilancio del 2009, è difficile che si siano materializzati in quello attuale. Allora come fa la Consob a cavarsela limitandosi a dire nel prospetto dell’ultimo aumento di capitale che «ci sono accertamenti in corso»?

Premio Guido Carli Roberto Rocchi Giuseppe Vegas Premio Guido Carli Roberto Rocchi Giuseppe Vegas
Quanto tempo ci vuole per chi vigila sui mercati, ed ha i poteri delle Procure, a vedere se aveva ragione la Procura o Mps? Perché se la Procura sbaglia, bene per gli indagati, Mussari &co., ma se non sbaglia allora ci sono problemi in tutti i bilanci da lì in avanti, poiché anche le pratiche contabili di sistema si basano sul presupposto che i Btp siano stati negoziati. Il sipario dovrebbe calare su tutti, con buona pace del risparmio nazionale. 

Infine: i due autorevoli commissari in più, decisi dal Governo per legge l’estate scorsa, e che dovevano arginare la deriva monocratica di Vegas, che fine hanno fatto?

 http://www.dagospia.com/rubrica-4/business/gabanelli-smonta-grande-truffa-siena-se-procura-milano-dice-103799.htm

domenica 28 giugno 2015

MONETA COME DEBITO

 

***
STORIA DELLA MONETA
La prima forma di scambio adottata dall'uomo fù naturalmente il baratto, anche se tale procedura aveva diversi difetti dovuti sia alla necessità di tempo che si impiegava nel fare gli scambi, sia alla reperibilità di un dato bene in un certo periodo causa la differenza di semina delle varie colture che dipendono dalle stagioni. ( le pesche, per esempio, non potevano logicamente essere scambiate con le castagne ) .
Ogni popolo infatti elesse un bene come unità di misura o di riferimento, il riso in cina e/o paesi asiatici, i cammelli in Africa, il caffè etc..etc... e nacquero anche i primi mercati , dove per convenienza i produttori e gli acquirenti scambiavano in determinati luoghi prestabiliti le loro merci sulla base del bene di riferimento .
Dalla Merce-moneta si passò alla merce-metallo quando iniziarono i primi scambi con altri villaggi esterni e fù così che il metallo divenne sostitutivo del bene di riferimento naturale adottato da ogni paese per gli scambi, si passò in sostanza da un economia naturale ( scambio di beni reali naturali prodotti ) ad una economia monetaria .
La moneta quindi divenne il parametro di misura di lavoro reale o di produzione reale, veniva coniata su un valore reale o un bene reale che in genere era l'oro o l'argento ed inoltre veniva emanata in base alla produttività e alla mano d'opera presente nelle varie città che via via andarono formandosi, dall'autorità, ossia il signore del feudo o Re.
In genere il signore del feudo e/o Re ricavava per diritto di emissione monetaria un "aggio" che era dato dalla differenza fra il valore del metallo utilizzato nell'emissione di moneta ed il suo valore facciale o nominale.
In sostava se si coniavano 10 fiorini d'oro ( il valore effettivo di oro ) detto anche valore intrinseco ( ossia quello speso per realizzarle ) era pari a 9 oncie mentre il valore nominale veniva dichiarato di 10 oncie.
Il guadagno sull'emissione monetaria veniva chiamato SIGNORAGGIO e rappresentava una somma cospicua se si pensa all'emissione monetaria di tutto il regno.
Il signoraggio e l'emissione monetaria da parte di un privato ( il RE ) era una notevole fonte di guadagno e spesso anche di differenziazione sociale, causa la diversa distribuzione che il Re poteva farne al suo interno fra la gente, lavoratori, militari, etc.. 
Tuttavia, apparte questo, chi aveva la moneta e lavorava per ottenerla aveva sempre in mano un valore reale che era dato dalla quantità di oro presente nella stessa . Per questo motivo c'erano battaglie fra regni; anche per accaparrarsi territori ma, soprattutto, per accaparrarsi le quantità di ORO o ARGENTO, fonte di ricchezza non tanto per la creazione di gioielli, quanto perchè erano alla base dell'emissione monetaria.
 Ad un certo punto, tenere tutte le monete di oro in tasca o in casa era rischioso oltre che sconveniente sia perchè troppo pese, sia perchè c'era sempre il rischio che potessero essere rubate. Si pensò quindi di costituire presso gli OREFICI delle casseforti, dove l'oro ( le monete rappresentative di produzione reale o di lavoro reale ) venivano depositate. In cambio l'orefice emetteva una ricevuta di deposito che stava ad indicare la quantità di oro depositata dal cliente.
In sostanza gli orefici divennero le prime banche della storia, dove appunto la ricchezza data dalle monete d'oro faticosamente guadagnate, veniva depositata, mentre le ricevute di deposito rilasciate dall'orefice vennero sostituite delle Note di Banco, successivamente chiamate BANCONOTE.
Ogni qualvolta il cliente andava a depositare una certa somma di quantità di monete di oro o di argento l'orefice rilasciava una ricevuta di quanto depositato la "NOTA DI BANCO" che divenne quindi una rappresentazione della quantità di oro/argento = monete... presente nelle casse dell'orefice per quel determinato cliente .
Naturalmente "lo stato" inizialmente era il RE, mentre gli orefici non erano altro che privati che avevano la CUSTODIA dell'oro nelle cassaforti e che emettevano appunto una ricevuta di deposito ogni volta che il cliente andava a depositare. Questa pratica divenne consuetudine e si iniziò a scambiare le ricevute ( NOTE DI BANCO ) anzichè le monete d'oro, poichè era più facile ed agevole tanto che dopo un pò iniziarono a chiamarsi BANCONOTE.
Gli orefici possono essere considerati in sostanza gli antenati delle nostre attuali Banche Private.
Ben presto i primi BANCHIERI ebbero un intuizione allo stesso tempo efficace quanto DIABOLICA, tanto che cambiò il corso della storia. Osservando la quantità di banconote che venivano ritirate dal cliente per le proprie spese mensili, si accorsero che solo il 10% del totale veniva ritirato dai conti correnti per le spese comuni, mentre l'altro 90 % rimaneva in cassa, tanto che iniziarono a prestare la restante parte ( il 90% appunto) a persone diverse chiedendo anche un interesse.
In pratica prestavano l'oro altrui ( perchè le banconote rappresentavano valore in oro, valore reale, depositato dai correntisti ) chiedendo anche un interesse per il prestito su denaro che non era di loro proprietà .
I banchieri privati, i cui antenati erano gli orefici, riuscirono ad incamerare in questo modo ingenti fortune sfruttando il signoraggio secondario, ossia quello che deriva dai prestiti concessi su denaro altrui, quello che non veniva ritirato dalle casseforti, tanto che ad un certo punto, anche attraverso la corruzione, iniziarono a sostituirsi al Re ( allo stato ) e ad entrare o proprio costituire delle proprie banche sino ad arrivare ad impadronirsi anche delle BANCHE CENTRALI NAZIONALI per emettere tutta la moneta in circolazione e incamerare così anche la rendita dovuta dal signoraggio primario, ossia quello dato dalla differenza fra valore intrinseco della moneta ( il costo di produzione della carta all'epoca coperta ancora dall'oro ma mai corrispondente al valore facciale ) e appunto il valore facciale ( quello scritto sopra ).

Esempio : --------------------------------------------------------------
Adesso la moneta non è più coperta da oro, viene stampata da privati ( LA BANCA CENTRALE, BANKITALIA COME B.C.E SONO controllate da PRIVATE .. S.P.A. ) al costo di stampa di 30 cent ( valore intrinseco ) e prestata allo stato il quale emette un titolo del debito pubblico ( bot...cct..) pari al valore scritto sopra alla carta-moneta ( valore nominale ) ....... se la banca privata stampa un pezzo di carta da 100 euro lo stato emette a favore della banca un BOT di 100 euro che costituisce DEBITO PUBBLICO.
Il debito pubblico infatti non e' altro che la quantita' di soldi prestata ad un paese ( nel corso di tutti gli anni ) da pochi privati che emettono la moneta + gli interessi passivi comulati su quei soldi prestati.
La differenza fra valore nominale ( 100 euro o 500 euro nel caso del taglio più grosso ) ed il costo di stampa è chiamato signoraggio primario.
La Differenza sostanziale che in seguito vedremo meglio è che tu te li sei sudati ( sia che si tratti di soldi che di BOT ) mentre alcuni privati gli possono stampare al costo di 30 centesimi ( carta + inchiostro ). In più sono Gravati da Un Interesse Passivo Composto, vediamolo......
I titoli del DEBITO PUBBLICO, BOT , CCT ... sono gravati da un interesse passivo per lo stato che di fatto NON ESISTE , perchè la banca centrale PRIVATA non lo ha stampato ( ha stampato solo i 100 euro, non gli interessi passivi che lo stato dovrà rendere ).
Questo fà si che gli interessi pian piano col tempo si accumulano su se stessi - INTERESSE COMPOSTO e che il debito aumenti senza possibilità di azzerarlo.

Il grafico sotto rappresenta il debito di tutti i paesi del mondo, escluso gli Stati Uniti.
Anche se all'interno di questo grafico specifico sono comprese altre cose che in seguito vedremo, derivati, etc..etc.. rimane importante perchè rappresenta comunque l'andamento parabolico degli interessi passivi composti rispetto alla quantità di moneta "liquidità" ( in gergo M0 e M1 ).

Come funziona il giochino dell'interesse passivo ?
Così :
L'italia per effettuare i propri scambi interni ha bisogno di UN MEZZO DI SCAMBIO, quello che dovrebbe essere LA MONETA, MA che invece ci viene prestata.
La quantità in circolazione dovrebbe essere regolata dai governi in base allo sviluppo di un paese.
In tal modo se un governo fà bene il suo mestiere un paese progredisce, all'inverso, si innescano problemi inflattivi o di DISUGUAGLIANZA SOCIALE molto accentuata , quest'ultima, è tipica dei paesi di regime COMUNISTA ed anche tipica dello STADIO FINALE cui ci porterà IL CAPITALISMO FINANZIARIO CON UNA MONETA DEBITO.
Attualmente la moneta che ci serve per gli scambi è prestata da Banche Private - Banca D'Italia Prima, BCE adesso.
Vediamo cosa succede e perchè viene fuori un grafico ad Iperbole .
L'italia ha bisogno supponiamo per i propri scambi interni di 100.000 Euro, per semplificare ( il famoso MEZZO DI SCAMBIO perche' un ipotetico Luigi possa scambiare le mele con Antonio ) .
La Banca Centrale PRESTA all'Italia 100.000 euro e chiede un INTERESSE del ( supponiamo ) 5 % annuale, a fine anno .
Gli INTERESSI PASSIVI sono LE TASSE che contrariamente a quanto in genere si PENSI, le tasse servono a pagare gli INTERESSI PASSIVI sulla carta prestata e NON I SERVIZI STATALI , in questo sistema economico di emissione monetaria. ( non a caso irpef 50 % iva 22 % + imu, tasse su benzina, gas, imposte registro, etc..etc...) bolli e tutto per quale servizi pubblici ? Ferrovie spa ? autostrade spa ? Alitalia Spa ? ..Usl - Azienda S .L . ? etc..etc.. )
 
Lo stato potrebbe ( o sarebbe già compreso in quei 100.000 scritti sopra per fare l'esempio ) aumentare la quantità di moneta stampata per gli stipendi statali e per le OPERE ed INFRASTRUTTURE in genere, senza chiedere alcuna tassazione.
Se dietro la moneta non c'è oro e non c'è costo ( debito ) ma solo CARTA cosa impedisce allo stato di stampare la giusta quantità per regolare gli scambi, pagare i servizi, i lavoratori etc...etc..?
Vediamo per esempio quale potrebbe essere un caso di tassazione ; cosa c'è da fare ? l'autostrada Milano - Roma ?
Tassa Una Tantum per costruire la Milano-Roma ..e così via, l'anno dopo la tassa per la Milano-Roma non c'è più perchè l'autostrada è stata tutta pagata ( questo per fare un esempio, supponendo che per fare l'autostrada ci voglia un anno di tempo ).
La "cavolata" che taluni sostengono IN MALAFEDE o PER SEMPLICE INGNORANZA CHE IN QUESTO MODO si creerebbe inflazione è una pura ed Emerita STRONZATA, scusate il "FRANCESISMO".
Si ha inflazione solo quando c'è più quantità monetaria ( nelle tasche e/o da spendere ) rispetto ai beni e servizi offerti,  non si avrebbe assolutamente inflazione per costruire o ricostruire ( vedi terremoti ) beni reali che esistono e rimangono patrimonio di una collettività di persone....( beni reali e/o servizi pubblici come i dipendenti pubblici etc..etc. ).
Deve essere bollata come Emerita stronzata DI SINISTRA ( una falsa sinistra ) anche il problema che vede questa quantità monetaria esistente MA "mal distribuita", perchè è vero solo in minima parte.
Alla fine del Gioco ( questo gioco ) i prestatori di denaro, rimarranno con i soldi ( ossia un manipolo di persone e/o famiglie ); gli imprenditori o quelle persone che si sono sudati i soldi con il proprio lavoro invece li finiranno per pagare gli interessi su questo debito pubblico FITTIZIO a causa di Tasse sempre maggiori,  per effetto di svalutazioni monetarie che in questo sistema sono d'obbligo e/o per carenza di lavoro e conseguente mancanza di soldi  per vivere tutti i giorni e pagare le tasse che lo stato inevitabilmente continuerà a chiedere sempre di più per pagare i famosi interessi passivi sul debito pubblico.
Tutti i loro beni ( in genere della piccola e media industria ) saranno ripresi dal sistema bancario, Banca D'Italia, attraverso le banche commerciali private, proprietarie di fatto della Banca D'italia ( UNICREDIT S.P.A, INTESA SAN PAOLO S.P.A , ETC..ETC.. ).
- Torniamo adesso ai nostri 100.000 euro prestati all'Italia al tasso annuale del 5 % .
Se tutti pagassero le tasse a fine anno avremo reso alla banca che ce li ha prestati 100.000 x 5% = 5.000 euro .
"Se le tasse fossero maggiori dell'interesse passivo il gioco si farebbe ancora più veloce" , in che senso ?
supponiamo di avere una tassazione totale del 100 % anzichè il 5 % annuo, ok ?
alla fine dell'anno avremmo reso alla banca centrale 100.000 euro che ci ha prestato ma mancherebbero gli interessi passivi del 5 % , in tale esempio 5.000 euro.
Questi 5000 euro di interessi passivi che NON ESISTONO ( perch NON creati dal sistema bancario ) li troveremo solo facendo altro debito con la banca centrale privata oppure vendendo pezzi del patrimonio pubblico ai banchieri privati.
Vediamo il continuo...
Il secondo anno, quanto dobbiamo rendere alla banca centrale ? il capitale prestato 100.000 x 5% = altri 5.000 Euro ....dopo 10 anni ? 50.000 euro ?  sbagliato ! gli interessi passivi come ci insegna la matematica finanziaria si cumulano su se stessi e quindi il loro andamento non è lineare ma esponenziale ( vedi grafico ).
Supponiamo adesso che dopo 10 anni abbiamo reso anzichè 50.000 circa 70.000 euro causa gli interessi passivi composti che aumentano non linearmente ma esponenzialmente ad iperbole, ok !?
Se li abbiamo resi quanto RIMANE in Italia ?  ... 100.000 - 70.000 = 30.000 euro.
Rimane solo 30.000 euro, l'economia non và, la gente non ha PIU' CARTA per scambiarsi i beni visto che non c'è più quantità monetaria in circolazione, abbiamo reso 70.000 euro per pagare gli interessi passivi.
Urge un nuovo Prestito di altri 100.000 euro.
Quanto dovremmo pagare di interessi supponendo il tasso sempre fisso al 5% ? 5.000 ?
Sbagliato ! 10.000 euro --- Sono Raddoppiati ed i politici ci dicono in malafede : "c'è da aumentare le tasse per entrare in Europa" ... E noi siamo i Coglioni che ci crediamo ! Vediamo perchè le tasse aumentano da 5.000 euro a 10.000 .
Allora :   100.000 ( il vecchio prestito ) + 100.000 ( nuovo prestito ) = 200.000 x ( interesse ) 5 % ( supponendo sempre l'interesse fermo al 5 % ) = 10.000 euro di interessi passivi .  
Ma 70.000 li abbiamo resi !?!? .....Sbagliato ! 
Abbiamo reso gli interessi passivi, NON IL CAPITALE
Quanti soldi ci sono in Italia adesso per scambiarsi i beni ? 100.000 + 100.000 = 200.000 - 70.000 di interessi passivi restituiti = denaro circolante 130.000 ...Paghiamo tuttavia gli interessi passivi sul capitale prestato 200.000, non su 130.000 che e' il circolante rimasto, continuate l'esempio sopra e vedrete come gli interessi passivi saliranno "ad iperbole" rispetto alla quantità di moneta circolante, soprattutto considerando il cumolarsi su se stessi .
Così ( anche se pagassimo tutte le "tasse" ) il debito aumenterebbe,  alla faccia degli ingenui che si fidano dei politici e/o banchieri corrotti e che dicono che pagando tutti le tasse si risolverebbe Ogni problema. hahaha.... ;-D.
 
Così questo gioco continua all'infinito, le tasse aumenteranno, sia su dipendenti che sulle imprese per effetto dell'interesse passivo composto sul debito pubblico, il prodotto finito della nostra industria salirà di prezzo a causa dell'aumento di tassazione sui dipendenti e sul guadagno delle imprese e l'Italia diviene "magicamente" non più competitiva con i mercati mondiali, le ditte chiudono in Italia ed il lavoro si sposta all'estero, Cina, Est Europa, dove l'interesse passivo non ha fatto ancora il suo decorso e si può sfruttare manodopera a basso prezzo . 
Il famoso COSTO DELLA VITA ;
dietro questa frase sulla bocca di tutti si nasconde la frode di questo sistema economico. 
Il costo della vita è inteso nel gergo comune come il costo dei prodotti e servizi in un certo paese. In Italia il costo della vita è superiore al costo della vita in, per esempio, Polonia...... DOVETE INTENDERE CHE tutto questo è causa dell'alta tassazione sugli stipendi e sulle imprese legata al Debito Pubblico che si forma nel modo che stò spiegando, non dipende da altro. 
 
E' chiaro che se un dipendende prende 1200,00 euro è perchè altrimenti l'alta tassazione dovuta dal debito pubblico così alto non gli permetterebbe di acquistare i beni in Italia che sono APPUNTO tassati a causa del debito pubblico ( tassazione sui redditi delle imprese e sui dipendenti privati e pubblici ) , all'impresa il dipendente NON costa solo 1200 euro ma 2400 in busta paga poichè come gia' scritto sopra anche sui redditi fissi lo stato chiede più del 50 % di tasse.
Questo incide sul COSTO DEL PRODOTTO FINITO in Italia e così si spiega il famoso COSTO DELLA VITA e perchè molte aziende delocalizzano la produzione andando a produrre all'estero nonchè in Italia. ( togliendo lavoro )
Maaa..
Togliamo sempre Più il contante !! MONETA ELETTRONICA, MICROCHIP, New Word Order... in questo modo nessuno scappa !! tutti pagheranno le tasse, in compenso avrete più servizi e tutti pagheremmo un po' meno !! ( CHE CAZZATE ! )
Il giochino sopra degli interessi continua fino al crollo del sistema, e se non al crollo del sistema ?
1) all'austerità continua e prolungata, ogni anno peggiore sino alla instaurazione  del NWO ( Nuovo Ordine Mondiale ) tramite controllo con carte elettroniche e microchip.
2) all'Iperinflazione con le stesse conseguenze di sopra ma con un percorso più breve ...
Nel corso degli anni questo gioco degli interessi non ha visto solo l'aumento delle tasse, diversi politici, di varia ed OGNI parte politica, hanno anche svenduto il nostro Patrimonio Pubblico a pochi privati detentori del DEBITO PUBBLICO e quindi in "credito" con lo stato.
vedi link...COME E' STATA SVENDUTA L'ITALIA
In tal modo, tali politici CORROTTI, hanno potuto limitare o sostituire di fatto l'aumento della Tassazione per alcuni anni per farsi "BENVOLERE" dall'elettorato anche se poi la privatizzazione delle aziende pubbliche comporterà la cessione ad aziende private che dovranno fare profitti sempre maggiori, CAUSA UNA TASSAZIONE SEMPRE MAGGIORE PER EFFETTO DEGLI INTERESSI SUL DEBITO PUBBLICO ! e quindi ci sarà un aumento dei prezzi di autostrade..un panino in autogrill 8 euro ?! , ferrovie S.P.A più cara ?  etc..etc..
Telecom Italia non è più competitiva ? Tagliamo i posti di lavoro ! Approviamo la legge Biagi ! su..su ragazzi, occorre più flessibilità ! pochi privilegi per i dipendenti !
Okkio anche che non vi CINESIZIAMO "dipendenti italiani che diventano schiavetti cinesi", lavorare in fabbrica e mangiare lì, dormire lì, paga 200 euro il mese e l'azienda Rimane competitiva con tutti i mercati !
CAZZO, ( ops...) VI RENDETE CONTO ?! ARBEIT MACHT FREI !!! C'E' ARRIVATO ! CE L'HA FATTA !! HA VINTO LA GUERRA !!
Solo per ricordare alcune "poche" ditte pubbliche finite in mani private, di pochi privati, ( SIP, IRI, Ferrovie, autostrade,  USL ad ASL, etc..etc..) e tutte le altre privatizzazioni che si sono fatte nel corso di questi anni .
Come rispondere alla domanda...
MA SONO I RISPARMIATORI I POSSESSORI DEL DEBITO PUBBLICO !?  NOOOOO !!! o in minima parte..
Questo è cosa accade :
1 ) La banca Privata Centrale stampa pezzi di carta colorata senza ORO o niente che giustifichi quel valore,  lo stato viceversa, cede alla Banca privata dei Titoli del Debito Pubblico con a carico l'interesse passivo cui abbiamo visto sopra e per il 100 % della quantità monetaria "liquida"; quantità monetaria che può essere carta o denaro elettronico su conti correnti .
2 ) I titoli del debito Pubblico sono in mano adesso ( dopo il primo passaggio ) ai maggiori azionisti ( ripartiti in percentuale secondo le quote di loro proprietà ) delle Banche Private commerciali, poichè sono PROPRIETARIE a sua volta ( in percentuale ) di Banca D'Italia.
( per agevolare il discorso consideriamo adesso che la BCE non ci sia, sarebbe comunque uguale ).
3 ) La Banca D'Italia ( Privata ) per anticipare il rientro del "capitale prestato"* ( ripensiamo ai nostri 100.000 euro di cui sopra supponendoli SOLO di carta, per agevolare il ragionamento ).. distribuisce presso le banche commerciali BOT e CCT da vendere ai Cittadini x circa il 20% dell'ammontare, mentre gli altri titoli rimangono ai soci di Banca d'Italia che possono tenerseli e riscuotere interessi ( se il tasso è alto meglio per loro ) , oppure venderli all'estero.
* = "anticipo del rientro x magari riprestare i contanti ancora allo stato causa carenza di liquidità dentro il sistema Italia x gli scambi "
3A ) Se ci pensate bene i cittadini anticipano solo il rientro di contante, il 20 % di 100.000 ( 20.000 euro che mancheranno dalla circolazione monetaria e che sarebbero serviti ad agevolare gli scambi fra di noi ). 
La banca privata riscuote sempre l'interesse passivo, cambia solo il fatto che nel primo caso lo stato deve renderli al banchiere privato tassandoVi / Ci e, successivamente, quando la massa monetaria inizia a mancare, contraendo nuovi Prestiti/Debito come abbiamo visto sopra nel calcolo dei nostri 100.000 euro
Nel Secondo Caso lo stato rende gli interessi passivi a chi ha investito in titoli del Debito Pubblico....vi chiedo  , Con quali soldi ? tassando la Banca D'Italia ? ;-D ..hahahaha... 
Lo stato rende i soldi a voi che avete investito in BOT e CCT tassando sempre di più voi ed i vostri simili, tanto che poi alla fine vi dovrete chiedere se avete fatto il guadagno OPPURE ve li hanno ripresi da qualche altra parte.   
3B ) Se ci pensate Bene ai cittadini il sistema bancario non può dare il 100 % dei BOT, CCT, CTZ etc.. perchè essendo tutta la moneta emessa a fronte di un Debito ( BOT, CCT, etc..) se tutti fossero dati ai cittadini Italiani non esisterebbe più moneta in circolazione per effettuare i nostri scambi commerciali, ossia, ritornando ai nostri 100.000 dell'esempio, i cittadini avrebbero in mano SOLO titoli del debito pubblico ( il nostro debito ) senza avere moneta per effettuare gli scambi. 
( e con un interesse passivo a debito della collettività che non esiste perchè mai creato ).
Tale principio vale per la prima emissione e per tutte le altre emissioni, nella prima emissione ( esempio dei 100.000 euro ) , 80.000 euro rimangono ai soci di BANDA-BASSOTTI-ITALIA , BANKITALIA SPA, e 20.000, cioè il 20% , a vari cittadini italiani.
Nella prima emissione i soldi in circolazione sono 80.000 di cui il controvalore in TITOLI DEL DEBITO è in mano ai soci ladri di Bankitalia, gli altri sono stati investiti in titoli del debito pubblico da privati cittadini e quindi tolti dalla circolazione contante.
3C ) Se ci pensate bene quel 20 % di cittadini a cui toccano i BOT e CCT ( molti di loro se li sono sudati con una vita di lavoro " tipo la vecchietta che ci mette tutti i risparmi" e , neppure è detto che ci sia un gran ritorno, mentre altri invece ( i soci di Banca D'Italia ) hanno stampato quella carta senza fare nient'altro....
Come rispondere quando qualcuno ti chiede ma perchè allora la Germania o L'Inghilterra hanno un debito pubblico inferiore all'Italia ?  
Semplice...i cittadini pagano le tasse molto di più di noi Italiani, però per effetto del giochino degli interessi visto sopra, il debito pubblico Tedesco, Inglese etc..etc..esiste sempre, in compenso quello che la Tv, il falso politico o l'economista interessato non vi dice è che Le famiglie Inglesi e Tedesche per aver pagato tutte le tasse sono il doppio indebitate con la banca commerciale, "la vostra banca sotto casa per intendersi". 
La moneta è tutta un debito e dove c'è minor debito pubblico c'è maggior debito privato...

Torniamo alla nostra Storia DELLA MONETA interrotta da questa lunga digressione.....
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La prima di queste banche che, come detto sopra prima dell'esempio, convertì tutte le monete d'oro in BANCONOTE, fù la banca d'Inghilterra .
L'inghilterra, come molti sanno, a quei tempi aveva delle colonie nei nascenti Stati Uniti D'America, ad un certo punto il RE d'Inghilterra, dominato e colluso con i poteri bancari della banca centrale inglese dichiarò illegittima la moneta che circolava nei territori delle colonie americane perchè senza debito, volle in sostanza che gli stessi territori americani usassero una moneta stampata a debito dalla banca d'Inghilterra perchè temeva che gli stati uniti d'America diventassero una potenza economica non controllata dal debito verso di loro. Scoppiò una rivoluzione, i territori americani delle colonie si ribellarono al volere del RE Giorgio III d'Iinghilterra e così iniziò la guerra d'indipendenza americana.
L'america appunto vinse la guerra ma la battaglia per la libertà sulla moneta era appena iniziata .
Karl Marx, padre del comunismo, nel 1775 nel suo libro intitolato "il capitale" aveva già denunciato come il sistema si stava evolvendo ;
questi, due punti tratti dal libro :
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“ Fin dalla nascita le grandi banche agghindate di denominazioni nazionali non sono state che società di speculatori privati che si affiancavano ai governi e, grazie ai privilegi ottenuti, erano in grado di anticipare loro denaro. Quindi l’accumolarsi del debito pubblico non ha misura più infallibile del progressivo salire delle azioni di queste banche,il cui pieno sviluppo risale alla fondazione della banca d’inghilterra ( 1694 ).
La banca d’Inghilterra cominciò col prestare il suo denaro al governo all’otto per cento; contemporaneamente era autorizzata dal parlamento a battere moneta con lo stesso capitale,tornando a prestarlo un’altra volta al pubblico in forma di banconote.
Non ci volle molto tempo perché questa moneta di credito creata dalla banca d’Inghilterra stessa diventasse la moneta nella quale la banca faceva prestiti allo stato e pagava per conto dello stato gli interessi del debito pubblico. Non bastava però che la banca desse con una mano per aver restituito di più con l’altra, ma, proprio mentre riceveva, rimaneva creditrice perpetua della nazione fino all’ultimo centesimo che aveva dato.
Karl Marx 1885, Il Capitale - Editori Riuniti Roma 1974 Libro I ,capitolo24, paragrafo 6 -
Ancora ... Karl Marx
" il fatto che un risparmio nazionale si presenti come profitto privato, non scandalizza per niente l’economia borghese, poiché il profitto in genere è comunque appropriazione di lavoro nazionale. C’è forse qualche cosa di più pazzesco dell’esempio offertoci dalla Banca d’Inghilterra per il periodo 1797-1817?
Mentre le sue banconote hanno credito unicamente per il fatto di essere garantite dallo Stato, essa si fa pagare dallo Stato e quindi dal pubblico, nella forma di interessi sui prestiti, per il potere che lo Stato le conferisce di convertire questi stessi biglietti di carta in denaro e darli poi in prestito allo Stato? "
Karl Marx 1885 Il Capitale, Ed.Riuniti,1974 - VIII ed. Cap. 33 pag. 635
Sempre tratto da Zeitgeist nel video qui sotto è descritto cosa accadde a quei tempi in America, complici della truffa i politici che permisero ai banchieri di controllare i governi.


Come si vede nel filmato in seguito al "federal reserve act" iniziò la tassazione dei redditi per pagare un debito verso i banchieri.... "Federal Income Tax"
Per ribadire cosa accadde e specificarlo meglio, inserisco anche questo spezzone di video tratto dal film dell'autore Americano Aaron Russo, oramai scomparso, che negli ultimi tempi realizzò questa ricerca e questa pellicola con l'intento di avvertire il popolo ... Il film si intitola : " America Freedom to Fascism " ( America dalla libertà al fascismo ) .



Forti di poter prestare denaro dal niente tramite leggi economiche truffa fatte ed approvate dai politici ( si veda il discorso di prima che potevano prestare fino al 90 % dell'esistente in deposito ) i banchieri Inglesi trassero dalla guerra profitti derivanti dall'emissione monetaria ( soldi per pagare militari e spese belliche ) che per lo stato non erano altro che un DEBITO .
Le guerre infatti, oltre che ad un vantaggio per chi fabbrica armi, sono un lucro maggiore per quei privati a cui è stato attribuito il potere di emettere la moneta ( addirittura dal niente ) .
In questo modo riuscirono ad avere sempre più potere, prestando e corrompendo politici ed uomini d'affari, finchè ai primi del '900 anche l'America ne cadde vittima e gli americani iniziarono a pagare una tassa sul proprio lavoro per poter pagare i DEBITI contratti dallo stato per avere la moneta in prestito e quella necessaria a sostenere le spese per il conflitto.

Stava nascendo un sistema di potere e di dominio enorme ;

L'elite bancaria europea, soprattutto Inglese, aveva già ben capito che per espandere sempre di più il dominio sull'intero mondo dovevano creare contrasto, la contrapposizione di due modelli economici a prima vista contrapposti ma di fatto, FACCE OPPOSTE DELLA STESSA MEDAGLIA, tanto che iniziarono a finanziare e costruire all'est il modello del Socialismo Reale o comunismo che avrebbe dovuto opporsi al capitalismo, due sistemi che avrebbero diviso gran parte del genere umano nei decenni avvenire e che avrebbero dato alle banche centrali la possibilità di aumentare il debito stampando carta-moneta dal nulla per la corsa militare ( GUERRA FREDDA ...testate e missili intercontinentali nucleari, navi, aerei etc..etc.. ) .
Conquistato il controllo del sistema bancario e/o di credito Americano ai primi del 1900 iniziarono poi a finanziare e a prestare soldi per alimentare il comunismo in Russia , vedi sotto il filmato di ciò che scriveva un personaggio di alto livello Americano negli anni 1950-1960 .....





Perchè due facce opposte della stessa medaglia ?
- Il comunismo è controllo in mano di pochi ; politici - banchieri ( statali ) - alti gradi militari - una dittatura, con propaganda di TV e stampa manipolata dal regime .
La domanda qui sorge spontanea, perchè il comunismo nell'Unione Sovietica è economicamente crollato ? Cosa mancava in Unione sovietica ? ...mano d'opera ? scienziati ? petrolio o gas naturale ? energia nucleare o da fonti rinnovabili ? campi per coltivare ? .... no, niente di tutto questo....
Bastava che il sistema non fosse stato messo sù da un'elite che voleva solamente il controllo centrale su tutta la popolazione, che la moneta fosse libera da questi individui e potesse essere emessa in ragione della quantità di lavoro o di produzione, magari anche sulla base di tariffe per ogni categoria lavorativa . ( scienziati, operai, guadagno da imprenditori, etc..etc.. )
- Il capitalismo FINANZIARIO, con una moneta a debito + interesse passivo cumulato per tutta la collettività e con l'aggravante non indifferente della RISERVA FRAZIONARIA , ha inizialmente la parvenza di una democrazia ma nel lungo periodo diviene :
1 ) accentramento di potere nelle mani di pochi, sempre meno persone, per effetto dell'aumento del debito pubblico e della conseguente tassazione sui redditi e sui beni e monopoli di stato, che mai può decrescere poichè l'interesse passivo che deve essere restituito semplicemente NON ESISTE, in quanto non stampato dalla banca centrale o, nel caso di prestiti privati, dalla banca commerciale .
2 ) servilismo dei politici e quindi anche dei vertici militari e dei vertici di molte altre forze pubbliche a questa concentrazione di potere .
3 ) Controllo dei media Tv e Giornali, da parte di grandi gruppi industriali per forza collusi con il sistema bancario . ( non si arriva a quei livelli senza il sistema bancario ) .
Spesso proprio i proprietari delle banche centrali, stampando moneta dal nulla, sono allo stesso tempo proprietari anche delle grandi industrie e dei Media .
E.....ricordate... farebbero di tutto per dividervi in destra e sinistra affinchè gli uni diano la colpa agli altri generando solo confusione senza farvi capire dove stà il reale problema. ( fra i due litiganti fasulli il terzo gode, no ? ) .
Come abbiamo detto i fattori che creano DEBITO sono principalmente due, la creazione di moneta e le guerre che indebitano sempre di più gli stati. La prima e la seconda guerra mondiale furono due occasioni incredibili per le "BANDE" centrali di poter aumentare il debito e quindi il loro controllo.
Non a caso da molti è risaputo che Hitler fù finanziato fino a quasi fine guerra da banche americane.
Sotto una serie di spezzoni di filmato della durata di circa 10 min. complessivi provenienti dai film EndGame e " The Illuminati " realizzati da Alex Jones .





LA SECONDA GUERRA MONDIALE

Come visto poco sopra anche karl marx padre del comunismo aveva capito già molto prima l'enorme ingiustizia e potere che stavano crescendo intorno alle banche centrali, tuttavia per dovere di cronaca c'è da sottolineare che anche molti esponenti fascisti dichiaravano di combattere quello che per loro era un sistema economico, Anglo-Americano, del tutto sbagliato.
In un libro, scritto da un intellettuale fascista si evidenzia come il problema era ben conosciuto da molti esponenti del ventennio. Riporto tutto quanto trovato solo per dovere di cronaca, qui non si vuole inneggiare al fascismo o al comunismo, si vuole solo cercare la verità . Fascismo e comunismo sono solo dittature che arrecano del male all'umanità e all'evoluzione della stessa.
Questo sotto è il secondo ( la combutta dell'alta finanza ) capitolo dal libro : " Giustizia sociale" attraverso la riforma monetaria...scritto da Giacomo Barnes, libro che potrete trovare per intero a questo indirizzo,  fra gli altri disponibili
http://storiadossier.jimdo.com/indice-argomenti/signoraggio/speciale-signoraggio/
Ecco comunque il SECONDO CAPITOLO - LA COMBUTTA DELL'ALTA FINANZA

La Chiesa Cattolica ha sempre condannato e combattuto l'usura. Anzi tutte le religioni, che per essere tali, a meno che non si tratti di culti primitivi, trovano ispirazione nei principi di equità e di giustizia, condannano l'usura.
Nei tempi moderni, vari Papi, con una serie di encicliche magistrali, hanno sollevato la voce a favore di una maggiore giustizia sociale, preconizzando nello stesso tempo un sindacalismo corporativo che assomiglia molto a quello del Fascismo e stigmatizzando le dottrine classiche del Liberalismo, che, sorte nel nome della libertà hanno finito per forgiare nuove catene di schiavitù umana (plutocrazia e bolscevismo) anche peggiori, sotto certi aspetti, di quelle anteriori.
Nessun Papa però ha osato fino a ora di affrontare il problema moderno specifico e altamente tecnico della riforma monetaria e bancaria, benché l'attuale sistema rappresenti la forma più nefasta e immorale dell'usura che sia stata mai conosciuta nella storia del mondo.
Esiste purtroppo una deplorevole ignoranza, anche fra persone coltissime, di tutto ciò che ha attinenza con la scienza del denaro, ignoranza dovuta in parte alla educazione prevalentemente o letteraria o pratica, in parte allo sbagliato indirizzo degli economisti dell'era liberale, specie dell'ottocento materialistico e individualistico, e in parte al modo con cui gli interessi acquisiti dei capitalisti si sono ingegnati a soffocare ogni tentativo da parte dei pensatori originali di passare oltre alle teorie bollate da loro stessi, quali ‘ortodosse’.
I vari Governi pure hanno l'abitudine di trarre consiglio o dalla stessa gente interessata (per la semplice ragione che ha l'esperienza pratica degli affari), o da professori di università non propensi a suscitare critiche atte a turbare l'equanimità del gran mondo affaristico.
Quindi non é sorprendente che il cammino in avanti sia lento e, in mancanza di un Papa economista, un'enciclica sull'usura moderna deve necessariamente farsi aspettare.
È proprio peccato, perché sarebbe il momento propizio. Le così dette "Nazioni Unite" hanno ufficialmente proclamato la loro intenzione, se vincono la guerra, di perpetuare il sistema monetario e bancario finora imperante (vedi il progetto americano dell'ebreo Morgenthau e quello inglese di Lord Keynes) mentre l'Asse propende a rigettarlo.
Una tale enciclica infatti risulterebbe molto efficace oggi nel dividere i lupi dagli agnelli. Sarebbe bene però non dimenticare le seguenti parole di Pio XI, dimostranti che questo gran Papa aveva ben intuito la verità :
" È chiaro che ai nostri giorni un immenso potere e una dispotica dominazione, stanno nelle mani di pochi... Questo potere diviene particolarmente irresistibile quando è esercitato da coloro i quali, detenendo e controllando il denaro, sono in grado di regolare il credito e determinare chi ne beneficia, perché essi, per così dire, tengono nel proprio pugno l'anima della produzione, fornendo il fluido vitale dell'intero corpo economico, sicché nessuno osa agire contro la loro volontà ».

Rammentiamo a questo proposito anche le parole di due Presidenti degli Stati Uniti d'America, Garfield e Wilson:
1) Garfield: « Chiunque controlla la quantità del denaro circolante in un dato paese è padrone assoluto delle sue industrie e del suo commercio ».
2) Wilson: «Ogni grande nazione industriale è controllata dal suo sistema di credito. Il nostro sistema di credito è concentrato nelle mani di pochi, e perciò lo sono anche tutte le nostre attività nazionali... Siamo diventati uno dei paesi più mal governati di tutto il mondo, e cioè un paese avente un Governo completamente controllato e dominato da una piccola cricca di uomini privilegiati ».
Anche i Presidenti Jackson e Van Buren, seguendo l'esempio dei grandi fondatori della Repubblica Stellata, Giorgio Washington, Beniamino Franklin e Tommaso Jefferson, hanno lottato valorosamente contro la combutta dell'alta finanza internazionale, ma non ho qui sottomano le loro fiere parole per citarle.
Ora avrei potuto cominciare questo studio con una spiegazione di quel che intendiamo dire per denaro o valuta.
Ma forse riuscirebbe più interessante chiamare prima al banco dei testimoni delle persone in grado di fornirci, nolenti o volenti, prove schiaccianti, che l'attuale sistema monetario e bancario è stato ideato dai capitalisti con l'intento di sfruttare le masse e di controllare i Governi.
Durante la guerra civile americana, quando il Presidente Lincoln aveva tempestivo bisogno di fondi per condurre avanti la sua campagna, i banchieri privati colsero l'occasione per fargli un prestito a condizione che egli garantisse loro una concessione nazionale per l'emissione e il prestito del denaro.
Cosicché, nel 1863, venne varata una legge, eufemisticamente chiamata " The National Bank Act ", la quale conferì a enti privati il diritto di coniare e regolare il valore del denaro. Questa legge segnò praticamente in favore dei capitalisti la fine del conflitto fra questi ultimi e lo Stato - conflitto che aveva durato con varia fortuna sia dall'inizio della Repubblica Stellata.
Il Jefferson, uno dei fondatori della Repubblica, aveva infatti avvertito invano i suoi compatrioti, quando dichiarò una cinquantina di anni prima:
"Se il popolo americano riconoscesse alle banche private il controllo della circolazione monetaria, le banche e gli enti che sorgerebbero attorno a esse finirebbero per spogliare il popolo di tutte le sue ricchezze... Spero che riusciremo a schiacciare sul nascere l'aristocrazia degli istituti monetari, la cui sfacciataggine comincia a sfidare il Governo e le leggi della nostra Patria. "
 
Nonostante ciò lo Stato perse la battaglia : e ora tutto il mondo ne soffre le conseguenze, perché se l'America avesse tenuto fede ai suoi ideali originali, anche i banchieri di Londra sarebbero stati costretti a cedere.  
Il Times stesso, organo della ‘City’, lo ammise con un articolo di fondo scritto, mentre il Presidente Lincoln si sforzava di salvare la situazione. « Questo Governo nefasto ( cioè quello di Lincoln ) » così si leggeva nel giornale .....
« deve essere distrutto ; Altrimenti gli Stati Uniti d'America saranno in grado di saldare i loro debiti e non avranno necessità di contrarne altri. Il popolo americano diventerebbe prospero oltre ogni precedente nella storia e finirebbe per distruggere la monarchia inglese »
Purtroppo la storia ha dato invece ragione al vecchio Meyer Amschel Rothschild, fondatore della sua casa e contemporaneo di Jefferson. « Datemi » disse orgogliosamente « il diritto di emettere e controllare il denaro di una nazione, e m'infischierò di chi detta le leggi »; e quando Lincoln, rieletto Presidente, si accingeva a rovesciare il noto ‘National Bank Act’, venne vigliaccamente assassinato.
L’assassinio fu attribuito a un pazzo, ma molti dicono che egli era un sicario degli interessati.
Concluderò la mia documentazione, che potrei largamente amplificare, citando una lettera scritta dalla ditta Rothschild di Londra in data 25 giugno 1863 alla ditta, anche essa ebrea, Ikleheimer, Morton e Vandergould di Nuova York poco dopo la promulgazione del suaccennato atto legislativo :
Un certo sig. John Sherman ci ha scritto da una città dell'Ohio (SUA) circa i benefici che possono derivare dalla recente legge del vostro Congresso... Apparentemente questa legge è stata
ispirata dal piano già preconizzato l'estate scorsa dalla Consociazione dei banchieri inglesi e da essa raccomandata ai vostri amici americani, come un provvedimento che, qualora fosse inserito nelle leggi, si dimostrerebbe altamente vantaggioso alla confraternita bancaria per tutto il mondo.
Mr. Sherman dichiara che non vi è mai stata in precedenza simile occasione per i capitalisti di accumulare ricchezze...
La legge in parole darebbe alle banche private un controllo quasi assoluto delle finanze nazionali. I pochi che possono intendere il sistema » egli dice « saranno comunque tanto assorti nei loro privilegi, che non si incontrerà nessuna opposizione da parte di questa categoria; mentre, d'altra parte, la grande massa del popolo, mentalmente incapace di comprendere i tremendi vantaggi che ai capitalisti deriveranno dal sistema, porterà il suo contributo senza proteste e forse senza neppure sospettare quanto il sistema sia nocivo ai propri interessi.
Vi preghiamo di informarci sollecitamente circa questo argomento e anche se vorrete o no esserci d'aiuto ove costituissimo una banca nella città di Nuova York.
La ditta nuovayorkese in data 5 luglio 1863, rispose naturalmente nel modo più incoraggiante dicendo fra l'altro a proposito del Sig. Sherman :
Egli giustamente pensa che ha tutto da guadagnare, tanto politicamente quanto finanziariamente, mantenendo rapporti di amicizia con gli uomini e con le istituzioni di ampie risorse finanziarie, che godono, in questo momento, la reputazione di non essere troppo scrupolosi. Noi abbiamo molta fiducia in lui…» .
Qualsiasi commento mi sembra superfluo....
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Questo è un pò la sintesi delle molteplici informazioni e notizie trovate; sfortunatamente non posso mettere su un blog così tanto materiale per ripetere le stesse informazioni già date sopra, anche se sarebbero l'ennesima riprova di quanto sopra detto.
Visto che il seguito del post sarà ancora molto lungo e pieno di altra documentazione, cercherò solo di ripercorrere il più fedelmente possibile tutte le tappe fondamentali per capire l'evoluzione sino all'attuale periodo.
Prescindendo dalle "regressioni storiche" che comunque ci aiutano a capire che molti nel passato si erano ben accorti del grande potere di dominio e di ingiustizia che stava nascendo, le guerre sono state usate e per giunta fatte scoppiare esclusivamente da alti interessi di finanzieri e/o banchieri proprietari delle Banche Centrali, in diversi casi anche soci di multinazionali di armi, al fine di indebitare sempre più gli stati e farli cadere sempre di più sotto il loro dominio.
Il video storico che inserisco sotto è tratto dal film Zeitgeist ( spirito del tempo ) dove vengono presentate le prove inconfutabili che le guerre sono state causate ad arte e con inganno al fine di creare sempre più DEBITO a favore dei banchieri internazionali .......
Ci sono anche altri video che parlano di chi ha causato le guerre e potrete trovare molte altre e più esaustive informazioni anche sui film " Il nuovo secolo Americano " di Massimo Mazzucco, End-Game di Alex Jones e America Freedom to Fascism. Il Filmato da Zeitgeist ( 20 Minuti ) Qui sotto ...



L A  M O N E T A   C O M E   D E B I T O

Capitolo 2 – ALTRE CONSEGUENZE
Quelle che qui andrò ad esporre sono le conseguenze non del tutto evidenti della moneta debito legata ad un interesse composto passivo, non evidenti per chi affrontra dagli inizi o da poco tempo il problema legato all’emissione monetaria. 


Sopra è possibile capire come l’emissione monetaria sia oramai del tutto in mano di soggetti privati, poiché le banche centrali dei singoli stati sono di proprietà, in percentuale, delle banche commerciali. La Banca D’Italia, all’attualità ( 2013 ) è in mano principalmente a UNICREDIT S.P.A e SAN PAOLO S.P.A che detengono la percentuale di maggioranza, lo stato è presente solo con l’Inps ( istituto nazionale previdenza sociale ) con il 5% circa.
In un sistema così assurdo, dove lo stato non emette più la propria moneta, ma la prende in prestito da privati a cui deve corrispondere anche un interesse passivo, una cosa dovrebbe sorgere immediatamente evidente; la moneta non è più un semplice mezzo di scambio ma è diventata un FINE.
Come può essere allora solidale un economia basata su una moneta che solidale non è ?
Difficile capire le conseguenze di quello che ciò comporta ed è comportato in passato per la crescita dell’umanità e per il suo benessere, cercherò di spiegarlo.
Quando la moneta non è più un mezzo di scambio per  beni o sevizi e per far progredire una collettività ma diviene un FINE in mano a poche persone che la emettono, quale motivo avrebbe il banchiere privato di smettere di emetterla e quindi di prestarla agli stati se l’umanità fosse del tutto autosufficiente per merito di un sano progresso ? Avete capito la domanda ? No ? …ve ne faccio un’altra; sevirebbe la moneta se ci fosse energia gratuita a beneficio di tutta l’umanità ? servirebbe la moneta se le auto potessero andare ad idrogeno, ad acqua o ad aria compressa anziché a benzina ?
NO, non servirebbe la moneta....
Cercate di sforzarvi di applicare questo concetto ad ogni aspetto della vita quotidiana finchè non vi accorgerete che con questo sistema economico e/o di emissione monetaria non siete liberi e, l’uomo, non potrebbe mai arrivare ad essere libero ed autosufficiente.
Il discorso di kennedy che firmò l'ordine esecutivo 11110 contro la federal reserve americana :
Cosa vi fa pensare che il banchiere vi lasci liberi dal debito quando ci rimette tutti gli interessi passivi e la rendita da signoraggio primario ?  e se vi concede di fare l’auto ad aria compressa senza pagare la benzina e/o le tasse su di questa, cosa dovete ricordare di pagare attraverso le tasse sempre più crescenti ?
Avete letto bene il capitolo 1 sopra ? dovrete pagare l’interesse passivo ! quindi se non pagate più la benzina e-o le tasse sulla benzina stessa, cosa vi aumenterà ? la tassa di possesso dell’auto, il bollo ..etc..etc ! capite ? chi lo paga altrimenti l’interesse passivo da rendere a chi ha stampato la moneta in circolazione in uno stato ?! che poi, sono i famosi interessi sul debito pubblico ?
Inoltre, avete capito che non è possibile rendere l’interesse passivo perché non esiste ? ricordatevi l’esempio dei 100.000 euro prestati all’Italia ed il video sotto del "El Concursante" ,  i soldi per gli interessi non sono stampati dalle banche centrali private, quindi per rendere l’interesse passivo "inesistente", l’Italia ( ossia Noi ) , dovremmo indebitarci di nuovo con “il padrone della moneta”, in un sistema perverso che mai ci renderà liberi.
E’ un sistema in cui non ci può essere un SANO progresso dell’umanità perché ciò implicherebbe che i banchieri non avrebbero più il dominio sull’emissione monetaria e non avrebbero più da riscuotere interessi passivi !

Aggiungo io, continua fino all’infinito ? Nooo… fino al tracollo economico per conquistare altre posizioni di potere con la svalutazione della moneta ( questo è successo in passato ) oppure fino al Nuovo Ordine Mondiale ( quello venturo se non ci svegliamo ).
Sotto ho messo un video Spagnolo. Sub Ita, dove si capisce il sistema dell’interesse passivo, il film si intitola “el concursante” da tenere solo presente che l’Oro non è più rappresentativo della moneta, questo era vero nel passato, prima del 1971
Sia in passato che attualmente, il problema dell'emissione monetaria è fortemente legato anche alla ricerca scentifica ed a quello che l'umanità sarebbe riuscita a fare senza il DOMINIO dei PRESTATORI DI DENARO.
Uno dei principali Magnati del potere bancario, JP MORGAN, impedì agli inlizi del secolo la scoperta di una fonte di energia gratuita e senza limiti  che si poteva ottenere sfruttando il campo magnetico terrestre.
Tali scoperte furono di uno dei più grandi scenziati della storia, Nikola Tesla.
"Grazie" alla moneta debito ad interesse passivo composto, tutte le scoperte fino ad oggi trovate per il progresso dell'umanità sono state tenute nascoste o hanno avuto un impiego militare.
L'attuale tecnologia che il popolo conosce non è neppure 1/100 di quella che certe elite e le agenzie spaziali detengono.
Questo l'ho trovato molto dopo il post.... interessante, video al LINK....
Questo è un filmato sulla free energy, come moltissimi su youtube :


Ma quello che avete appena visto nel video non è tanto a vantaggio delle corporation e/o delle multinazionali, quanto a vantaggio di chi la moneta la emette a debito ad interesse passivo.
Torniamo adesso alla moneta debito ad interesse composto e vediamo altri effetti nefasti .
LA QUESTIONE DEL P.I.L. (Prodotto Interno Lordo)

 Grafico semplificato del debito e dell'interesse passivo composto, qui sotto :

La quantità di moneta liquida rimane pressochè costante durante il corso dei decenni per effetto anche dei nuovi prestiti, mentre l'interesse passivo comulato ha lo stesso grafico dell'andamento del tumore nel corpo umano, finchè non lo distrugge.
Il P.I.L. ( prodotto interno lordo ) dovrebbe star dietro all'andamento dell'interesse passivo composto ma per far questo è necessario man mano che cresce il debito che l'impresa o la corporation ( di qualsiasi settore ) produca sempre di più e che abbatta la concorrenza delle altre imprese nazionali o straniere.... finchè, non ne rimarrà soltanto una.
Un impresa che produrrà tutto e che sfrutterà al massimo i suoi dipendenti ( ARBEI MACHT FREI ) per il profitto e per pagare gli interessi passivi al Banchiere che ha prestato la moneta.
In tale sistema è ovvio che quanto uno più produce a bassi costi, tanto rimane concorrenziale con La Cina o con l'estero in genere, fino ad arrivare allo sfruttamento dei banbini in Africa.
Ma poi, come si può costruire o consumare all'infinito in un Mondo che è finito ? Semplice...non si può ! sempre che dopo aver riempito la terra di rifiuti, di auto, di case...non andassimo a riempire anche la Luna.
Di tale sistema perverso si era accordo in primis J.F. Kennedy, vedi filmato sopra ed il fratello ...
Robert Kennedy che fece un discorso proprio sul P.I.L. che potete trovare in questo video sotto


J.F. Kennedy e Robert Kennedy, entrambi fratelli ed entrambi uccisi dal sistema di potere che stà dietro l'emissione monetaria e signoraggio bancario. 
L'ordine esecutivo, 11110 con il quale J.F. kennedy  limitava i poteri della Federal Reserve Americana ed emetteva Dollari Statali "United States Of America" e non della privata Federal Reserve ( Banca Centrale Americana ), potete trovarlo a questo link:  
http://www.john-f-kennedy.net/thefederalreserve.htm .
La differenza con i dollari attuali è nella Scritta "Federal Reserve Note" ( biglietto emesso dalla federal reserve privata ) .
Se guardate il biglietto da un dollaro c'è anche il simbolo della piramide con l'occhio di Horus, l'occhio che tutto vede, simbolo della massoneria "illuminata" , detto anche occhio di lucifero, legato a sette sataniche ;
Anche l'Italia ha avuto il suoi martiri "economici", Aldo Moro aveva capito il sistema e cercò di emettere moneta Sovrana, cercò di unire Pentapartito e Partito Comunista per ridare sovranità al paese, fù data colpa alle Brigate Rosse, un capro espiatorio...
 
Di Marco Saba
Se recuperassimo l’idea di Aldo Moro di emettere biglietti di stato a corso legale senza bisogno di chiedere banconote in prestito via Bankitalia-Bce, potremmo non soltanto assolvere i vari bisogni del popolo italiano, ma anche varare un bel corso gratuito di criminologia monetaria e bancaria.
Fu infatti così che i governi Moro finanziarono le spese statali, per circa 500 miliardi di lire degli anni ‘60 e ‘70, attraverso l’emissione di cartamoneta da 500 lire “biglietto di stato a corso legale” (emissioni “Aretusa” e “Mercurio”).
La prima emissione fu normata con i DPR 20-06-1966 e 20-10-1967 del presidente Giuseppe Saragat per le 500 lire cartacee biglietto di Stato serie Aretusa, (Legge 31-05-1966). La seconda emissione fu regolata con il DPR 14-02-1974, del Presidente Giovanni Leone per le 500 lire cartacee biglietto di stato serie Mercurio, DM 2 aprile 1979.
Questa moneta di stato tra l’altro aveva l’importante funzione di immettere denaro senza debito che rendeva solvibile – almeno in parte – il sistema usuraio poiché serviva per pagare gli interessi per i quali il sistema bancario NON emetteva moneta e strozzava il paese (come invece ora fa). L’idea era stata copiata dal periodo fascista in cui tante opere pubbliche vennero finanziate a questo modo. Mentre l’analoga operazione di emettere Am-Lire da parte degli occupanti alleati fu una vera e propria opera di falsari che imposero la loro moneta a suon di bombardamenti addebitandola per lo più a debito pubblico (una perdita di circa 300 miliardi di lire dell’epoca 1943-1952, oltre a tutti i beni di cui si erano appropriati con questo denaro falso). Fu Giovanni Leone a firmare l’ultimo DPR con cui si emettevano le 500 lire.
Sia Moro che Leone non ebbero gran fortuna e sappiamo come vennero ringraziati da Bankenstein… Ma ora c’è internet, ora sarebbe molto più facile impedire la reazione della bancocrazia totalitaria diffondendo la conoscenza della materia. Infatti, col senno di poi, non è difficile capire a cosa doveva portare il disegno del terrorismo nel nostro paese: gli anni di piombo si chiusero con due stragi nell’anno del Trattato di Maastricht, il 1992… Questo trattato è un papello tra “Stati” e banchieri mannari, il cui risultato oggi è sotto gli occhi di tutti. Ci ha portato al golpe morbido del governo Monti… Comunque, in seguito all’assassinio di Moro e alle dimissioni anticipate di Leone, l’Italia smise di emettere cartamoneta di Stato. La bancocrazia ci aveva anche provato prima a ricattare lo Stato, emettendo i famosi miniassegni per erodere il signoraggio che lo stato guadagnava con la propria moneta, ma poi, non essendo la “misura” sufficiente, ricorsero ai mitra e bombe. Ricordatevi che il terrorismo in Italia inizia con due attentati dinamitardi negli anni ‘60 contro due banche di Stato (all’epoca): Banca Nazionale dell’Agricoltura a Milano e BNL a Roma… Oggi lo Stato guadagna decisamente spiccioli con il conio delle monetine, dove i margini e la quantità di signoraggio sono niente rispetto all’emissione di cartamoneta e denaro virtuale, proprio una mancia per salvare le apparenze. Dobbiamo proporre di introdurre con vigore una cartamoneta complementare nazionale chiamata Biglietto di stato, con cui soddisfare i bisogni interni del paese. Questa cartamoneta non influirebbe sui parametri di Francoforte, non creerebbe debito e darebbe la libertà al paese di soddisfare tutte le esigenze di base della cittadinanza. La Moro-nomics è un’alternativa degna di essere seriamente presa in considerazione.

La Storia della moneta all'odierna attualità :
Quali potrebbero essere le tattiche del sistema per continuare ad andare avanti ? Semplice...far capire che questo modello di sviluppo del capitalismo finanziario non và bene ( ergo..modello di capitalismo falsato da una moneta debito ad interesse passivo composto ) far capire che il modello del socialismo reale e o comunismo è l'unica alternativa..."togliere ai piccoli, ai soliti noti, per dare ai poveri"
...in realtà per dare molto poco ai poveri e soprattutto pagare gli interessi sul debito pubblico fittizio fatto di carta straccia ed emesso da una elite di banchieri PRIVATI come puoi essere tu che leggi, io o qualsiasi altra persona.
L'alternativa è...portare qui il comunismo e portare là, Cina, Russia, est in genere, dove non si è ancora sfruttato con l'interesse e la moneta debito, il capitalismo finanziario...
Ma silenzio però !?!? qui in occidente dovremmo pensare che anche di là stanno male e c'è crisi...un pò come una cortina di ferro la propaganda mediatica avvallerà le politiche ed i messaggi che vorranno far passare i PRESTATORI DI DENARO , chi controlla la moneta controlla anche i mezzi di informazione visto che nel corso degli anni hanno potuto mettere i loro "capetti" ai vertici di ogni cosa...e, pagati bene !
Un pò come i vertici militari e politici in Russia....ricordate, dovevano mantenere una dittatura, è per quello che venivano pagati bene.
Cosa ben peggiore che potrà accadere è il NUOVO ORDINE MONDIALE sotto una dittatura ed un controllo globale o, quasi globale, NAZISTA ( vedi il post sui KAZHARI ) moneta elettronica ..per controllarti meglio e spengerti il chip se necessario.
IL FAMOSO MARCHIO DELLA BESTIA... DENTRO IL CODICE A BARRE C'è IL 666 .. Vi metto il link, inutile che faccia il post anch'io quando è già stato ben fatto ..


anche se, il sito, non spiega bene dove è il  famoso 6-6-6 per quello c'è questa immagine :
il codice a barre, anche hitler marchiava gli ebrei con un codice....questo è presente nelle carte di credito e verrà introdotto nel microchip sottocutaneo, senza questo marchio non potrai ne acquistare, ne vendere...apocalisse : 13.16-18