Oggetto: Il prospettato ruolo attivo di appartenenti alle forze dell'ordine in attività di osservazione del covo brigatista di via Gradoli in Roma - in particolare: le figure di Enzo GISMONDI e Arcangelo MONTANI. Seguito osservazioni e proposte operative.
Nelle osservazioni e proposte operative del 15 marzo 2015 veniva evidenziato che "nel corso della seduta della Commissione del 17 febbraio 2015, n. 17 (audizione Violante), il deputato Gero Grassi ha affrontato la tematica della localizzazione ed osservazione della nota base brigatista di via Gradoli, in riferimento al possibile ruolo attivo di due sottufficiali dei Carabinieri, Enzo Gismondi e Arcangelo Montani". In argomento, veniva altresì considerata utile "l'acquisizione, con distinta corrispondenza, delle esatte generalità e del foglio matricolare di entrambi i militari, tramite l'Ufficiale di collegamento dell'Arma".
o~ ~~,
All'esito delle conseguenti acquisizioni documentali ed anche alla stregua degli elementi desumibili dai fogli matricolari dei due militari, acquisiti agli atti della Commissione, può ora essere sviluppata una ulteriore e mirata azione istruttoria.
a) Enzo GISMONDI.
E' opportuno evidenziare che la figura del Gismondi risulta esplicitamente richiamata nel noto scritto di Giuseppe ZUPO e Vincenzo MARINI RECCHIA dal
titolo OPERAZIONE MORO - l FILI ANCORA COPERTI DI UNA TRAMA POLITICA-----CRIMINALE (Milano, 1984), ove testualmente si legge: "Tra le cose e le storie
venute fuori dai covi di via Gradoli (Moretti) e viale G. Cesare (Morucci e Faranda),
ve ne sono alcune che richiederebbero forse un approfondimento. Non tanto
episodi come quello del carabiniere Enzo Gismondi in servizio presso lo Stato maggiore aeronautica militare, che arrotondava lo stipendio portando le bombole
di gas della ditta Elettrocassia al si9. Borghi, alias Mario Moretti. Fatti del genere,
a prima vista un po' sconcertanti, possono trovare una spiegazione a lume di buon
senso (il doppio lavoro a volte è una necessità anche per un carabiniere), e quindi
vanno guardati per quello che sono: curiosità un po' pirandelliane, in una vicenda
che pone ben altri problemi" (op.cit. pag.124).
Giuseppe Zupo, com' è noto, ha sostenuto il patrocinio giudiziario delle costituite parti civili, nella specie i congiunti del personale della scorta assassinato in
Fani. A tale circostanza non può non conseguire l'ipotesi che la ricostruzione avanzata dal legale sia il frutto di un flusso informativo proveniente dagli stessi ambienti delle vittime. Sicché la tematica di una possibile penetrazione informativa in via Gradoli merita non solo di essere verificata ma anche adeguatamente scrutata nel suo contesto.
Tanto premesso, gli elementi agli atti di questa Commissione evidenziano l'esistenza, nell'elenco telefonico dell'epoca, di una ricorrenza "Elettrocassia", riferita ad una ditta omonima corrente nell'omonima via.
Dalle prime consultazioni del database delle Camere di Commercio, riferite per le vie brevi dall'ufficiale di collegamento della Gdf, non sono emerse evidenze riferibili univocamente a siffatta ditta: un'incoerenza che può fare ipotizzare i connotati di un'impresa priva delle normali caratteristiche organizzative e commerciali, situazione tipica delle ed. ditte di copertura.
Consegue la necessità di dare ingresso ad un analitico approfondimento, il quale, per il suo carattere intrinsecamente dinamico, non può che essere delegato ad un organismo di polizia giudiziaria.
Per economia processuale - e continuità con altre indagini delegate - appare utile che siffatto sviluppo investigativo sia delegato al Servizio centrale ICO della Guardia di Finanza.
Quanto ai contenuti dell'azione deleganda, in particolare, in riferimento alla citata Elettrocassia, andrà acquisito ogni dato, notizia e informazione circa l'oggetto dell'attività svolta, nonché ogni ulteriore elemento conoscitivo, utile a verificare l'effettiva esistenza della medesima e la sua reale titolarità.
Così definito il contesto, risulta altresì necessario acquisire informazioni dallo stesso GISMONDI, all'uopo procedendo al suo esame in qualità di persona informata sui fatti.
Anche tale atto istruttorio, finalizzato a verificare la fondatezza della richiamata ricostruzione dello Zupo, potrà essere delegato al sopra indicato organismo di polizia giudiziaria, con la partecipazione del sottoscritto consulente.
b] Arcangelo MONTANI.
In riferimento al Montani è utile, in primo luogo, richiamare integralmente la
1
risposta scritta, fatta pervenire dal senatore Sergio FLAMIGNI alla Commissione
in data 12 gennaio 2015.
Siffatta risposta è stata articolata in relazione al quesito posto dal deputato Gero
1
II senatore Sergio FLAMIGNI è stato audito in data 2 dicembre 2014.
2
GRASSI, volto a conoscere l'opinione dell'audito [sen. FLAMIGNI] sulla possibilità che il covo di via Gradoli potesse essere scoperto prima.
La risposta affermativa del senatore FAMIGNI fu la seguente: "Sì, perché era sotto il controllo dei servizi di sicurezza, che lo fecero scoprire solo in concomitanza con l'operazione del comunicato falso del Lago della Duchessa (operazione finalizzata a preparare l'opinione pubblica alla morte di Moro). Il covo era controllato dal Sismi prima e durante il sequestro Moro, attraverso il sottufficiale dei carabinieri Arcangelo Montani che abitava in via Gradoli 89 (proprio nel palazzo di fronte al civico 96 dove abitava Moretti). Il Montani era un agente del Sismi e come Moretti era originario da Porto san Giorgio (vi era nato nel 1939, mentre Moretti nel 1946): i due compaesani si conoscevano, e infatti vennero visti parlottare insieme
2 proprio in via Gradoli [...] .
Pertanto, per quanto concerne la posizione di Arcangelo MONTANI, si palesa l'opportunità di delegare all'ufficiale di PG Massimo GIRAUDO - in ragione della specifica professionalità del medesimo nel settore - l'acquisizione presso il l'ex SISMI (ora AISE] e presso il DIS di copia integrale di ogni relazione di servizio, appunto o documento, comunque riconducibile al MONTANI medesimo e riferibile alle attività dal medesimo espletate, nel periodo di interesse (anni 1977 - 1978], in riferimento al contesto eversivo o a soggetti gravitanti, a qualsiasi titolo, in via Gradoli.
Allo stesso ufficiale di PG verrà delegata analoga attività di indagine per quanto attiene l'azione espletata dallo GISMONDI nell'ambito dei comandi dell'Arma a cui formalmente il militare risulta essere stato assegnato, oltre che nell'ambito di strutture del SIOS Marina e del Sismi: tanto al fine di acquisire agli atti della Commissione ogni relazione di servizio, appunto o documento - comunque riconducibile allo stesso GISMONDI - circa le attività dal medesimo espletate, nel periodo di interesse (anni 1977/1978], in riferimento al contesto eversivo o a soggetti gravitanti, a qualsiasi titolo, in via Gradoli.
Con riserva di seguito.
Roma, 17 maggio 2015
Gianfranco Donadio, magistrato consulente
2
Sulla figura del MONTANI, cfr. R.BARTALI, G. DE LUTIIS, S.FLAMIGNI, I. MORONI, L. RUGGIERO, // sequestro di verità, 2008, p. 107 e S. FLAMIGNI, La tela del ragno, 2013, pp. 186 e 274.
3
Bozze
Commissione di inchiesta sul rapimento e sulla morte di Aldo Moro
Al Servizio Centrale ICO della Guardia di Finanza
Oggetto: Delega di indagine.
Nell'ambito dell'inchiesta condotta dalla Commissione che ho l'onore di presiedere, sono stati affrontati sia la tematica della localizzazione ed dell'osservazione della nota base brigatista di via Gradoli da parte delle forze dell'ordine sia il possibile ruolo attivo dell'ex sottufficiale Enzo Gismondi.
Questi, secondo una ipotesi che si intende verificare, potrebbe aver agito nell'ambito di una ditta di rivendita di bombole del gas, denominata Elettrocassia e corrente in via Cassia Conseguentemente, per gli atti e gli interessi della Commissione, appare utile l'acquisizione di ogni notizia, dato e informazione circa la ditta Elettrocassia, (risultata censita nell'elenco telefonico dell'epoca dei fatti), con particolare riferimento all'operatività della medesima, all'individuazione dei titolari, dei dipendenti e della sede.
Verrà conseguentemente acquisito ogni ulteriore elemento pertinente (locazione dell'immobile, utenze, ecc.) comunque utile all'indagine, anche previa assunzione di informazioni da persone informate sui fatti.
Si procederà inoltre all'esame del nominato Enzo GISMONDI, in qualità di persona informata dei
fatti sopra richiamati, con la partecipazione all'atto del magistrato consulente della Commissione, dottore Gianfranco DONADIO.
f.to FIORONI
Commissione di inchiesta sul rapimento e sulla morte di Aldo Moro
Al colonnello Massimo GIRAUDO
In riferimento alle nota redatte dal magistrato consulente, dottore Gianfranco DONADIO, circa il prospettato ruolo attivo di appartenenti alle forze dell'ordine in attività di osservazione del covo brigatista di via Gradoli in Roma, datate 11 marzo 2015 e 17 maggio 2015, circa il prospettato ruolo attivo di appartenenti alle forze dell'ordine in attività di osservazione del covo brigatista
di via Gradoli in Roma, la SV è delegata ad acquisire presso gli uffici dei competenti organismi di informazione (Aise, Dis, SIOS) copia integrale di ogni relazione di servizio, appunto o documento comunque riconducibile al MONTANI medesimo, riferibile alle attività dal medesimo espletate nel periodo di interesse (anni 1977 - 1978) in riferimento al contesto eversivo o a soggetti
gravitanti qualsiasi titolo in via Gradoli.
Uguale azione di indagine verrà sviluppata, presso i comandi dell'Arma a cui formalmente l'ex
sottufficiale Enzo GISMONDI risultava assegnato all'epoca dei fatti, oltre che presso strutture del SIOS Marina e del Sismi, al fine di acquisire agli atti ogni relazione di servizio, appunto o documento - comunque riconducibile allo stesso GISMONDI - circa le attività dal medesimo
4