lunedì 24 agosto 2009

legione straniera

Legione straniera francese

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« Legio Patria Nostra »

(Motto latino della Legione Straniera)
Légion étrangère

La granata a sette fiamme simbolo della Legione
Attiva Creata il 9 marzo 1831 dal re Luigi Filippo di Francia
Nazione bandiera Francia
Alleanza NATO
Servizio
Tipo cavalleria, fanteria, genio, paracadutisti
Ruolo
Dimensione 7.699 uomini
Parte di Esercito francese
COMLE Aubagne, Comando della Legione straniera
Equipaggiamento képi blanc, cravatta verde, basco verde, spallette da tradizione, plis Légion, fascia blue, tenuta da pionieri.
Soprannome
Patrono Sant'Antonio il 17 gennaio
Motto Legio Patria Nostra
Onore e fedeltà
Marcia o crepa
Colori verde e rosso
Marcia Le boudin
Mascotte
Battaglie/guerre Battaglia di Magenta, Battaglia di Camerone, Battaglia di Valmy, Battaglia di Montecassino, Battaglia di Dien Bien Phu, Guerra d'Algeria, Operazione Daguet, Guerra in Afghanistan
Anniversari 30 aprile: Battaglia di Camerone
Decorazioni
Onori di battaglia
11 reggimenti (3 di base e 8 di combattimento)
Aubagne 1° Reggimento straniero (1° RE)
Castelnaudary 4ème Régiment étranger (4° RE)
Parigi Gruppo di reclutamento della Legione straniera (GRLE)
Orange 1er Régiment étranger de cavalerie (1° REC)
Laudun 1er Régiment étranger de génie (1° REG)
Saint-Christol 2ème Régiment étranger de génie (2° REG)
Nîmes 2ème Régiment étranger d'infanterie (2° REI)
Calvi 2ème Régiment étranger de parachutistes (2° REP)
Kourou, Guyana Francese 3ème Régiment étranger d'infanterie (3° REI)
Gibuti 13ème Demi-brigade de Légion étrangère (13° DBLE)
Dzaoudzi, Mayotte Distaccamento della Legione straniera (DLEM)
Sito internet http://www.legion-etrangere.com
Comandanti
Comandante in Capo
Ministro della Difesa
Capo di Stato Maggiore
Capo di Stato Maggiore
Capo di Stato Maggiore
Capo di Stato Maggiore
général de brigade Alain Bouquin
Capo cerimoniale
Colonnello del reggimento
Comandanti degni di nota Paul-Frédéric Rollet
Simboli
Bandiera della Legione
Simbolo
Simbolo






Progetto:Guerra
Monumento ai morti della legione straniera in Algeria
Legionario Danilo Pagliaro in uniforme
Legionari in Arabia Saudita nel 1992
Il 1° RE alla sfilata di Roma del 2 giugno 2007 per la festa della Repubblica
Legionari pionieri del I° RE

La Legione straniera francese (in francese Légion étrangère) è uno storico corpo militare d'élite francese, strutturato su 11 reggimenti, di cui 8 sul suolo francese e 3 oltremare. Attualmente la Legione conta 7.699 uomini suddivisi tra 413 ufficiali, 1.741 sottufficiali, e 5.545 legionari[1].

Indice

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Storia [modifica]

La Legione fu fondata da re Luigi Filippo il 9 marzo 1831, a supporto della sua guerra in Algeria, incorporando tutti gli stranieri che avessero voluto firmare volontariamente un ingaggio. Il primo scontro a fuoco fu sostenuto alla Maison Carrée e il reggimento si comportò tanto bene da meritare le spalline rosse e verdi dei Granatieri e il tricolore francese.

Dopo la guerra d'Algeria partecipò alla guerra di Crimea insieme ai piemontesi a Sebastopoli, poi combatté a Magenta, Solferino e Montebello contro gli austriaci.

Soccorse poi Massimiliano d'Austria in Messico, dove però vennero seriamente messi in difficoltà dai messicani: il 30 aprile 1863, nel villaggio di Camerone, una piccola colonna della Legione, al comando del capitano Danjou, fu attaccata e decimata, nonostante il valore dei legionari, dai patrioti messicani. Quel giorno di gloria è tutt'oggi ricordato come la festa del Corpo.

Ambiente ottimale per numerosi film con attori come Gary Cooper e Marlene Dietrich, aveva sede a Sidi Bel Abbes. Nella seconda guerra mondiale la 13ème Demi-brigade de la Légion Étrangère (13ème DBLE) fece parte delle "Forze della Francia Libera", comandate dal generale Charles de Gaulle, e combatté in Norvegia, Africa, Italia e Germania.

Sconfitta in Indocina (battaglia di Dien Bien Phu) nel 1954 la Legione tornò in Algeria, da dove poi si trasferì sul territorio metropolitano francese e in Corsica, dopo l'indipendenza del paese arabo-africano.

Oggi, come allora, fa parte integrante dell'esercito francese ed è spesso impegnata in missioni di pronto intervento e di peace keeping oltre confine.

Composizione e addestramento [modifica]

Seppure non esistano disposizioni particolari di legge che vietano il reclutamento femminile nel Corpo, la sua composizione rimane esclusivamente fatta di volontari stranieri maschi sotto comando francese. Difatti le donne non sono ancora accettate, anche se alcuni ufficiali e sottufficiali donne dell'esercito francese risultano distaccate presso alcuni suoi reparti.

Al 2008 un terzo dei volontari proveniva dall'Europa occidentale, tra cui la Francia, un terzo dei paesi dell'Europa orientale e un terzo dal resto del mondo, che si divide tra il 10% in America latina il 10% in Asia e il 10% dal Maghreb, l'Africa, il Medio Oriente. La particolarità dell'ingaggio offre all'aspirante legionario la possibilità di potersi arruolare con un'identità fittizia, anche se non vengono più accettati i candidati condannati per reati gravi. Ciò garantisce a chiunque voglia vestire i panni del legionario la possibilità di tagliare ogni ponte col suo passato e diventare un soldato al servizio della Francia e trovare nella Legione una nuova casa e una nuova famiglia (da qui, il motto: «LEGIO PATRIA NOSTRA», «La Legione è la nostra Patria»).

Dopo una selezione di carattere fisico e psicoattitudinale, l'aspirante legionario viene inviato presso il centro di Castelnaudary del 4° Reggimento Stranieri (4°RE) dove dovrà sottoporsi ad un durissimo corso di addestramento di base dalla durata di quattro mesi, che in caso di successo culminerà con la consegna al neo legionario del tanto agognato "Kepi blanc", il tipico copricapo della legione. Successivamente il personale viene inviato ai Reggimenti operativi.[2]

La durata della ferma è di cinque anni, ulteriormente prorogabili di sei mesi in sei mesi o di anno in anno. L'età considerata per l'arruolamento oscilla tra i 17 ed i 40 anni. Dopo la ferma obbligatoria un legionario ha la possibilità di diventare cittadino francese privilegiato senza pagare spese accessorie, di riappropriarsi della propria vera identità e di essere collocato al lavoro. Per quanto riguarda il fattore della diserzione, ogni anno è stimata una media di circa 250 giovani legionari che fuggono dalla vita militare.

Le unità della Legione [modifica]

I reggimenti e la loro dislocazione:

Unità soppresse della Legione [modifica]

  • 1° reggimento straniero paracadutisti, (sciolto dopo il golpe di Algeri del 1961)
  • 3° reggimento straniero paracadutisti, (sciolto nel 1955)
  • 6° reggimento del genio, ricostituito nel 1999 nel 1° reggimento straniero del genio
  • le compagnie montate
  • 5° reggimento straniero di fanteria, diviene 5° reggimento misto del Pacifico (stanziato nella Polinesia francese), diviene poi 5° reggimento straniero, (sciolto nel 2000)
  • Reggimento di marcia della Legione straniera, diviene il 3° reggimento di fanteria
  • 11° reggimento di fanteria
  • 12° reggimento di fanteria
  • 21° reggimento di marcia dei volontari stranieri
  • 22° reggimento di marcia dei volontari stranieri
  • 23° reggimento di marcia dei volontari stranieri
  • 2° reggimento straniero di cavalleria, sostituito dal Distaccamento della Legione straniera delle Mayotte
  • Deposito comune dei reggimenti stranieri (DCRE)
  • Gruppo di Ricognizione divisionale N°97, (GRD 57)
  • Compagnie sahariane portate della Legione straniera, (CSPL)

Tradizioni della Legione [modifica]

Legionari in Marocco nel 1920

La Legione, dato il passo lento della marcia, sfila sempre per ultima nel corso della rassegna militare del 14 luglio sui Champs Elysées, in occasione della festa nazionale francese. Uno dei suoi simboli - una pagoda (ricordo del soggiorno in Indocina) ricca di elementi metallici che tintinnano ad ogni passo - produce un'impressione apparentemente non marziale, così come il passo di marcia che non è minimamente cadenzato e che si risolve ad essere una semplice, per quanto perfettamente sincrona, camminata.

Proprio il contrasto fra la fama militare assolutamente rimarchevole della Legione e queste sue tradizioni estranee all'orpello militaristico crea un certo pathos, assolutamente degno di nota.

I Legionari [modifica]

Legionari stranieri [modifica]

Vicenza 2004. A sinistra Federico Colombatto, classe 1913, il legionario più anziano d'Italia ripreso con il generale Franceschi, ex comandante della Legione straniera

Legionari d'origine francese [modifica]

Legionari italiani [modifica]

Lazzaro Ponticelli (1897-2008), ex legionario francese ed ex alpino italiano della Grande Guerra
Per approfondire, vedi le voci Italiani nella Legione straniera francese e Antifascisti nella legione straniera.

« ...Gli Italiani sono buoni soldati. I legionari italiani si sono battuti da eroi nelle Argonne... »

(Un capitano della Legione ad un arruolato volontario italiano, Parigi, 31 maggio 1927 )

La presenza degli italiani nella Legione è sempre stata numerosa. Dalle origini ai giorni nostri vi servirono circa in sessantamila. Patrioti del Risorgimento, aristocratici, criminali incalliti, antifascisti, anarchici, fascisti e avventurieri cercarono tutti rifugio o azione sotto il kèpì bianco. Per fare un esempio: nel 1939 si arruolarono nella Legione 639 italiani, mentre dal 1944 al 1954, anno della caduta della fortezza di Dien Bien Phu, circa 10.000 italiani erano stati arruolati nella Legione straniera e per la maggior parte erano emigranti clandestini in Francia. Alla caduta della fortezza oltre 5.000 legionari italiani combattevano nella guerra d'Indocina, più di un migliaio erano i prigionieri di guerra italiani dei Viet Minh e oltre 1.300 erano i caduti in combattimento dal 1946! [4]

Da legionario a generale [modifica]

Vicenza 2004. A destra il generale Franceschi ex comandante della Legione straniera e alla sua destra il generale Vittorio Tresti

Il 10% dei posti degli ufficiali della Legione è riservato per regolamento agli ufficiali di provenienza straniera. Di conseguenza ogni legionario nel corso della sua carriera professionale può aspirare alla promozione nei ranghi degli ufficiali ed anche raggiungere il vertice della gerarchia militare come generale. Nel lungo corso della storia del Corpo quest'ultima opportunità e stata riservata solamente a due legionari, l'austriaco Hugo Geoffrey e l'italiano Vittorio Tresti. Hugo Geoffrey si arruolò nel 1938 per combattere i nazisti, mentre Vittorio Tresti varcò la caserma di Sidi Bel Abbes negli anni Cinquanta congendandosi con il grado di generale di divisione, oggi è responsabile per la F.S.A.L.E. della sezione italiana di ex legionari.

L'A.N.I.E.L. [modifica]

Magenta, 6 giugno 2004. Ex legionari dell'ANIEL ripresi dopo la sfilata in ricordo della battaglia di Magenta. Penultimo a destra Federico Colombatto, il legionario più anziano d'Italia

L'Associazione Nazionale Italiana ex Legionari della Legione straniera francese fu fondata a Padova il 25 ottobre del 1983 ed attualmente ha sede a Vicenza. Affiliata alla F.S.A.L.E. (Federation des Societes d'Ancien de la Légion étrangère) di Parigi si propone per statuto di tutelare gli interessi degli ex appartenenti al Corpo e di perseguirne le tradizioni.

Segretario Nazionale dell'Associazione è Francesco Luongo, e raggruppa qualche centinaia di iscritti. Fra le varie manifestazioni a cui partecipa vi è l'anniversario della battaglia di Magenta[5].

Dati statistici [modifica]

Riportiamo una tabella che riepiloga le stime di tutti i legionari per nazionalità dal 1830 al 1961:

Rang ↓ Nazionalità ↓ Effettivi ↓
1 Bandiera della Germania Tedeschi 210.000
2 Bandiera dell'Italia Italiani 60.000
3 Bandiera del Belgio Belgi 50.000
4 Bandiera della Francia Francesi 50.000
5 Bandiera della Spagna Spagnoli 40.000
6 Bandiera della Svizzera Svizzeri 30.000
7 Bandiera della Polonia Polacchi 10.000
8 Bandiera della Russia Russi 6.000
9 Bandiera dell'Austria Austriaci 5.000
10 Bandiera dell'Ungheria Ungheresi 4.000
11 Bandiera della Grecia Greci 4.000
12 Bandiera della Repubblica Ceca Cechi 4.000
13 Bandiera dei Paesi Bassi Olandesi 3.000
14 Bandiera della Jugoslavia Iugoslavi 3.000
15 Bandiera del Lussemburgo Lussemburghesi 2.300
16 Bandiera del Regno Unito Britannici 1.500
17 Bandiera della Romania Romeni 1.500
18 Bandiera del Portogallo Portoghesi 1.300
19 Bandiera della Danimarca Danesi 1.000
20 Bandiera della Turchia Turchi 1.000
21 Bandiera degli Stati Uniti d'America Statunitensi 700
22 Bandiera della Bulgaria Bulgari 500
23 Bandiera della Finlandia Finlandesi 500
24 Bandiera della Svezia Svedesi 500
25 Bandiera dell'Algeria Algerini 500
26 Bandiera del Vietnam Vietnamiti 200
27 Bandiera del Marocco Marocchini 200
28 Bandiera della Tunisia Tunisini 200
29 Bandiera dell'Argentina Argentini 100
30 Bandiera del Brasile Brasiliani 100
31 Bandiera del Giappone Giapponesi 100
32 Bandiera del Canada Canadesi 100
33 Bandiera della Lituania Lituani 100
34 Bandiera della Lettonia Lettoni 100
35 Bandiera della Norvegia Norvegesi 100
36 Bandiera dell'Egitto Egiziani 100

Comandanti della Legione straniera [modifica]

Elenco dei generali che hanno comandato la Legione straniera
Ispettorato della Legione straniera (IILE)
Paul Frederic Rollett 1931-1935
Ispettorato della Legione straniera (IILE)
Monclar 1948-1950
Gruppo autonomo della Legione straniera (GALE)
Jean Olié 1950-1951
Comando della Legione straniera (COLE)
colonel Lennuyeux 1955-1957
Ispettorato tecnico della Legione straniera (ITLE)
colonel Lennuyeux 1957-1958
Gardy 1958-1960
Morel 1960-1962
Lefort 1962-1964
Gruppo della Legione straniera (GLE)
Letestu 1972-1973
Fourreau 1973-1976
Goupil 1976-1980
Lardry 1980-1982
Coullon 1982-1984
Comando della Legione straniera (COM.LE)
Coullon 1984-1985
Roué 1985-1988
Le Corre 1988-1992
Colcomb 1992-1994
Piquemal 1994-1999
Grail 1999-2002
Franceschi 2002-2004
Dary 2004-2006
Pichot de Champfleury 2006-2009
Alain Bouquin 2009

Campagne militari [modifica]

Missioni attuali [modifica]

Queste missioni erano in corso fino al marzo 2009:

  • Operazioni esterne
    • Guiana: Missione di presenza sul fiume Oyapok - Protezione alla base di lancio europea Ariane -3° REI
    • Ciad: Prevenzione 2° REP e 1° REG
    • Mayotte: Prevenzione DLEM
    • Gibuti: Prevenzione 13a DBLE
    • Afghanistan: Intervento 2° REG e 2° REI
    • Costa d'Avorio: Prevenzione 2° REP e 1° REG
  • REI = Reggimento di fanteria
  • REC = Reggimento di cavalleria
  • DLEM = Distaccamento Legione straniera Mayotte
  • REG = Reggimento genio
  • 13a DBLE = 13a mezza brigata della Legione straniera
  • REP = Reggimento paracadutisti

Missioni del passato [modifica]

Una giornata tipo del legionario [modifica]

Paolo Zappa, un giornalista degli anni trenta al seguito della Legione straniera in Marocco
Nato a Castagnole Monferrato nel 1899, Paolo Zappa fu un inviato speciale del quotidiano La Stampa, pubblicista e scrittore prolifico. Collaboratore con diverse testate giornalistiche, i suoi numerosi saggi furono spesso il frutto dei viaggi in Africa e nel lontano Oriente intrapresi come corrispondente dall'estero. Nel 1931 intraprese un viaggio in Marocco al seguito di una colonna della Legione in marcia verso la regione di Meknès-Tafilalet e descrisse quell'esaltante esperienza l'anno successivo nello scritto La Legione Straniera. Nel 1931 nel Meknès-Tafilalet si giocava l'indipendenza degli ultimi ribelli del Marocco che in 50.000 si contrapponevano all'esercito francese. I francesi, comandati dal maresciallo Luciano Saint, schieravano quattro reggimenti della Legione straniera con 18.000 uomini, 5 gruppi di automitragliatrici, 12 squadriglie di aeroplani più alcuni reparti di truppe coloniali (Spahis). Paolo Zappa per descrivere la vita spicciola nella Legione, si fece assumere come aiuto barman dal vivandiere Bellis, un tunisino di origine italiana che vendeva i suoi prodotti ai soldati francesi. Seguì il tragitto del battaglione del 4° REI che lentamente marciava da Marrakech verso Uarzazat per poi proseguire nella vallata di Dadés. Nel 1936 collaborò con il Servizio Informazioni Militari italiano nel corso di un'operazione a Gibuti. Nel 1938 Paolo Zappa sottoscrisse, con altri 360 intellettuali italiani, il manifesto delle leggi razziali. Fu autore, tra l'altro, di: L'ergastolo navigante, 1950; Il sergente Klems, 1942; Tra i lebbrosi, 1945; Lo spionaggio in questa guerra, 1940; I predoni di Rio de Oro, 1932; Singapore, porta del Pacifico, 1941; L'Intelligence Service e l'Etiopia, 1936; Date posizione! Episodio aviatorio in tre atti, 1937.
  • 5:00 - Sveglia
  • 5:30 - Riordino della camerata
  • 5:30 - 7:00 - Igiene personale
  • 7:00 - 7:30 - Adunata nell'area della compagnia e colazione
  • 7:30 - Riunione della compagnia e alzabandiera
  • 7:30 - 9:00 - Attività sportiva
  • 9:00 - 9:30 - Riordino
  • 9:30 - 12:00 - Addestramento o lavoro
  • 12:00 - 13:30 - Pranzo e igiene personale
  • 13:30 - 14:00 - Adunata nell'area della compagnia
  • 14:00 - Adunata generale
  • 14:00 - 17:30 - Addestramento o lavoro
  • 17:30 - Termine delle attività
  • 17:30 - 21:30 - Tempo libero e cena
  • 17:30 - 5:30 - Libera uscita e con permesso tutta la notte
  • 21:30 - Igiene personale
  • 22:00 - Ritirata
  • 22:30 - Spegnere la luce nelle camerate

Codice d'onore del legionario [modifica]

il Codice d'onore del legionario[6]
  • Articolo 1. Legionario, sei un volontario che serve la Francia con onore e fedeltà.
  • Articolo 2. Ogni legionario è tuo fratello d'armi qualunque sia la sua nazionalità, la sua razza, la sua religione. Gli devi dimostrare sempre la stretta solidarietà che deve unire i membri di una famiglia.
  • Articolo 3. Rispettoso delle tradizioni, fedele ai tuoi capi, la disciplina e il cameratismo sono la tua forza, il coraggio e la lealtà le tue virtù.
  • Articolo 4. Fiero del tuo stato di legionario, lo dimostri con il tuo contegno sempre elegante, il tuo comportamento sempre degno ma modesto, il tuo alloggio sempre pulito.
  • Articolo 5. Soldato scelto, ti alleni con rigore, mantieni la tua arma come il tuo bene più prezioso, hai la preoccupazione costante della tua forma fisica.
  • Articolo 6. Sacra è la missione, devi eseguirla fino in fondo nel rispetto delle leggi, delle usanze della guerra, delle convenzioni internazionali, e, se fosse necessario, rischiando la tua vita.
  • Articolo 7. Nel combattimento, devi agire senza passione e senza odio, rispettare i nemici vinti, non lasciare mai i morti, i feriti e neanche le armi.

Képi blanc: la rivista della Legione [modifica]

Per approfondire, vedi la voce Képi blanc.

La Legione straniera dispone di un proprio organo di stampa, il mensile Képi blanc. È un giornale venduto esclusivamente per abbonamento e i proventi sono interamente versati al Fondo d'entrata della Legione straniera per assicurare il funzionamento dell'Istituzione degli invalidi del Corpo con sede a Puyloubier in Provenza.

Il primo bollettino associativo della Legione fu chiamato La Legione straniera, rivista storica e d'attualità, creato nel 1912. Sospesa la pubblicazione nel corso della Grande Guerra, rinacque nel 1931 per merito dell'Unione dei soci veterani della Legione straniera (USALE). Nel 1945 la rivista cambiò nome in Vert e Rouge che sarà pubblicata fino al 1959.

Képi blanc fu fondato il 30 aprile del 1947 e oggi la redazione e la stampa si trovano in un apposito fabbricato ad Aubagne, all'interno della caserma. La rivista viene distribuita in 66 paesi del mondo e si sovvenziona esclusivamente con i proventi degli abbonati o con le donazioni. Attuale direttore è il tenente colonnello Xavier Lantaires.

La Redazione è composta da 25 uomini di 15 nazionalità diverse altamente specializzati nei testi, nella grafica, nell'impaginazione, nelle fotografie, nell'uso delle più moderne apparecchiature. La tiratura del Képi blanc è di 15.000 copie mensili ed ogni copia è composta da 72 pagine. Il giornale di ottimo livello grafico e redazionale riporta la vita spicciola delle unità legionarie, biografie di ex legionari, episodi storici ed altro. Una rubrica, aperta a tutti i lettori, permette agli ex legionari o a quelli in attività di relazionarsi fra di loro.

Il generale Paul Frederic Rollett, riformatore della Legione [modifica]

Paul-Frédéric Rollet
Per approfondire, vedi la voce Paul-Frédéric Rollet.

Il generale Paul Frederic Rollett è considerato il riformatore della Legione straniera. Nacque a Auxerre (Yonne) il 2 dicembre 1875, secondo di quattro figli. Entrò giovanissimo nell' École Spéciale Militaire de Saint-Cyr, uscendone ufficiale. Assegnato alla Legione straniera combatté in Madagascar. Durante la Grande Guerra ebbe il comando del 1° Reggimento di Marcia e nel 1917 si distinse a Verdun-Cumiers-Forges occupando le rive del fiume Oie. Terminata la guerra contribuì alla pacificazione del Marocco. Per sua volontà nel 1931 a Sidi Bel Abbes si costruì il celebre monumento dedicato ai morti della Legione.

Rollet in quegli anni progettò l'apertura del Centro per anziani di Auriol che diverrà attivo nel 1934. Istituì il Centro di riconversione per i legionari congedati che oggi si trova a Malmouche nei pressi di Marsiglia.

Per il suo costante impegno fu nominato ispettore della Legione straniera e il 28 giugno 1935 Grande Ufficiale della Legion d'onore, la massima onorificenza francese. Nel 1935, dopo trent'anni di servizio, terminava il suo servizio militare. Ritiratosi in Francia a Parigi, vi morirà il 6 aprile del 1941. La sua salma fu inumata nel cimitero di Sidi Bel Abbes a suggellare il suo legame di sangue con la Legione.

1940: L'Ordine della Liberazione [modifica]

La croce dell'Ordine della Liberazione

È il secondo ordine commemorativo nazionale francese dopo la Legion d'onore. L'Ordine della Liberazione fu istituito con l'ordinanza n° 7 da parte del generale Charles De Gaulle, comandante della Francia Libera, a Brazzaville il 16 novembre 1940.

L'ordine fu conferito per ricompensare le persone o le unità militari o la collettività civile che si segnalarono nella liberazione della Francia e del suo impero coloniale dalla dittatura fascista di Vichy e da quella nazista. I titolari hanno diritto al titolo onorifico di Compagnon de la Liberation (Compagni della Liberazione). Il generale De Gaulle, fondatore dell'Ordine, resterà il solo Gran Maestro.

L'insegna dell'Ordine è la Croce della Liberazione, che consiste in uno scudo di bronzo rettangolare supportato da una spada, con raffigurata la Croce di Lorena e la scritta latina “Patriam servando victoriam tulit”. Furono conferite: 1.036 croci a persone, 18 a unità militari e 5 a Comuni francesi di Nantes, Grenoble, Parigi, Vassieux-en-Vercors e l'Île-de-Sein.

Delle 1.360 persone membri dell'Ordine della Liberazione, 65 caddero in combattimento prima dell'8 maggio 1945, termine della seconda guerra mondiale in Europa, 271 furono conferite postume e 700 sopravvissero alla guerra.

Anche il re Giorgio VI del Regno Unito nel 1950 e Winston Churchill nel 1958 ricevettero la prestigiosa decorazione. Gli unici italiani decorati furono quattro e tutti appartenenti alla Legione straniera: il capitano Gustavo Camerini, il sergente Augusto Bruschi, il caporale Dino Del Favero e il legionario di 2^ classe Ettore Toneatti.


Altri progetti [modifica]

Voci correlate [modifica]

Note [modifica]

  1. ^ La Légion aujourd'hui. (2007). URL consultato il 28-12-2008.
  2. ^ Storia Illustrata, marzo 1996
  3. ^ Notizie tratte da un servizio della RAI.
  4. ^ Sandro Rinauro, Geografia, dimensioni e vicende dell'emigrazione clandestina italiana nel secondo dopoguerra, Milano 2006
  5. ^ Amicale d'Italie, in Kepì blanc, n. 70, Aubagne, luglio 2008, pag. 58.
  6. ^ (IT) Codice d'onore del legionario. 2008. URL consultato il 28-12-2008.

Bibliografia [modifica]

  • Labranche, Born to live. Nato per vivere, Seneca edizioni, 2008.
  • Gustavo Camerini, Ce soir nous monterons tous au paradis, Ed. A. BarthélémY, 2002.
  • Jean Rossi, Matricule 80546. Journal de campagne d'un légionnaire italien en service de la France (1939-1945), Ouest-France, 2000.
  • Giuseppe Bottai, Legione è il mio nome, Gianni Iuculiano Editore, Pavia 1999.
  • Mario Ruberi, La Legione Straniera, Edizione Italiana, Torino 2000.
  • Domenico Aceto, Legionario in Indocina 1951 - 1953, Mursia, Milano 2006.
  • Anonimo Legionario, Al servizio della Legione Straniera, Gianni Iuculiano Editore, Pavia 1999.
  • John Parker, Dentro la Legione Straniera, Longanesi, Milano 1998.
  • John Robert Young, La Legione Straniera, Ed. E. Albertelli, 1987.
  • Nino Arena, Marcia o crepa, Ermanno Albertelli editore, Parma 2003.
  • Atti Parlamentari - 22727 - Camera dei Deputati Discussioni - 'Seduta di venerdì 13 ottobre 1950.
  • Derino Zecchini, Dietro la cortina di bambù. Dalla Resistenza ai Vietminh. Diario 1946-1958, a cura di Sabrina Benussi, Quaderni dell'IRSML Venezia Giulia, 2006.
  • Riccardo Finelli, Storie d'Italia. Viaggio nei Comuni più piccoli di ogni regione, edito da Incontri Editrice, nell'anno 2007.
  • Silvano Girotto, Mi chiamavano frate mitra, editore Paoline, 2002.
  • Paolo Zappa, La Legione Straniera, Milano, Corbaccio, 1933. In-16, pp. 332, V ediz.
  • Howard Simpson, La Valle silenziosa. Gli amori e gli eroismi della legione straniera in Vietnam, Longanesi, 1969,bross.pp. 234.
  • Aristide Merolli, "La grenade héroique. Avan la tourmente", Ed. A. Moynier, Casablanza, Fès, 1937.
  • Giorgio Coianiz, La Legione Straniera. 1954 un friulano nell'inferno di Dien Bien Phu, Aviani editori, Udine 2007.
  • Massimo Nava, Legione Straniera: molti gli italiani, articolo del "Corriere della Sera", 27 febbraio 2008.
  • Massimo Andreatini, Cafard: Dalla legione straniera, 1952.
  • Giulio Cesare Silvagni, La Légion marche sur Rome, 1961.
  • Giulio Cesare Silvagni, La Peau des mercenaires, editions Gallimard, Parigi 1954.
  • Nello Bardi, Des hommes simplement, Editions La Bruyère, 1991.
  • by wikipedia

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  1. Ho letto con infinito piacere Labranche, Born to live. Nato per vivere, Seneca edizioni, e voglio consigliarlo a tutti coloro che vogliano realmente sapere come e cosa era ed è attualmente l'istruzione degli arruolati volontari nella Legione Straniera

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