venerdì 27 aprile 2012
GRECIA, DAL DRAMMA ALLA DRACMA - SALVARE LA GRECIA A TUTTI I COSTI? CERTO, COME NO, MA NON SIAMO FESSI, SOLO STROZZINI: NEI PRESTITI ALLA GRECIA, LA BANCA EUROPEA PER GLI INVESTIMENTI HA INSERITO ALLA CHETICHELLA UNA CLAUSOLA CHE PERMETTEREBBE DI RISANARE IL DEBITO ANCHE IN DRACME QUALORA LA GRECIA DOVESSE USCIRE DALL’EURO - MENTRE AD ATENE IL CAPPIO DEI MERCATI SI STRINGE SEMPRE DI PIU’, L’UE SI GIUSTIFICA: “È SOLO UNA PRECAUZIONE”…
Marco Zatterin per "la Stampa"
Pronti a tutto, anche a non trattare nella moneta di casa. E' una mossa precauzionale e certo ispirata dalla flessibilità, quella della Bei, che ha cominciato a inserire un'inedita clausola nei contratti con Grecia, Irlanda e Portogallo - i tre paesi che Ue e Fmi hanno salvato dalla bancarotta per consentire di rimborsare i prestiti contratti in una valuta diversa dall'euro.
GRECIA - PAPADEMOS
LA GRECIA AFFONDA
«Così offriamo maggiori opportunità», assicurano fonti dell'istituzione lussemburghese. Vero. Però lo è anche che sarebbe una via di uscita qualora Eurolandia perdesse qualche pezzo, oppure si rompesse. Se Atene dovesse uscire, ad esempio, avrebbe pieno diritto di pagare in dracme.
«Processo alle intenzioni», si difendono alla Banca europea per gli investimenti, organismo comunitario che nel 2010 ha finanziato progetti per 72 miliardi, l'88 per cento dei quali all'interno dell'Unione europea.
«E' una procedura standard ha spiegato una portavoce -. In questa situazione di crisi e di alta volatilità la banca adegua i suoi contratti finanziari in diversi paesi, e non soltanto in Grecia. Il fatto che una società sia in grado di rimborsare in una valuta differente dalla sua non vuol dire che la valuta del paese debba cambiare». Se però dovesse succedere, la Bei sarebbe comunque in grado di incassare il dovuto. Non è una differenza da poco.
IL PREMIER GRECO PAPANDREU
I greci lo hanno notato subito e il giornale Kathimerini che ha scritto la notizia non ha fatto i complimenti. Ha notato che la clausola sotto accusa è stata inserita a inizio aprile nel contratto per un finanziamento da 70 milioni firmato con la Ppc (Public power corporation), la società elettrica ellenica, per la costruzione di una nuova centrale a gas a Megalopoli, nel Peloponneso.
GRECIA SCONTRI DI PIAZZA JPEG
All'occasione, la Bei avrebbe introdotto due novità: la possibilità di cambiare le regole del negoziato valutario e la scelta della legislazione britannica come foro a cui fare riferimento in caso di irregolarità del rimborso. Il quotidiano greco parla di un legame diretto fra la mossa e la possibile uscita dall'Eurozona.
La quale, ricordano da sempre i portavoce della Commissione, «non è prevista dai Trattati». Gli accordi su cui è basata la moneta unica, fissano procedure per accedere al club dell'euro ma non per abbandonarlo. Cosa che, secondo più osservatori, potrebbe invece essere uno scenario possibile per Atene qualora il pesante risanamento negoziato con Bruxelles non riuscisse ad andare in porto. Trovandosi troppo debole per ripagare il suo pensante debito, non avrebbe altra scelta se non gettare la spugna e ritornare alla dracma. «Pura fantascienza», dice un portavoce Ue.
OLLI REHN
Messa di fronte alla fonte di dietrologie, la Commissione Ue ha risposto con un certo imbarazzo, rinviando le domande alla banca di Lussemburgo. Amadeu Altafaj, portavoce del commissario agli Affari economici e monetari Olli Rehn, ha cercato di spegnere il fuco ricordando «che la comunità internazionale insieme con l'Europa ha adottato tutte le misure necessarie per aiutare la stabilità in Grecia e scongiurare il pericolo di una uscita dall'Eurozona».
GRECIA SCONTRI DI PIAZZA JPEG
Sinora, almeno a vedere l'andamento quotidiano dei listini e dei mercati, il messaggio non è passato come si sperava. Ieri nelle Borse s'è vissuta una delle peggiori giornate dell'anno, prova che chi compra e vende titoli continua a pensare che la tempesta che agita l'Ue in recessione sia lungi dall'essere conclusa. Il che giustifica anche la cautela della Bei, per quanto involontaria e poco ortodossa sia.
http://www.dagospia.com/rubrica-4/business/grecia-dal-dramma-alla-dracma-salvare-la-grecia-a-tutti-i-costi-certo-come-38208.htm
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
USTICA, GHEDDAFI DEVE MORIRE (COSÌ IMPARA A ESPROPRIARE IL PETROLIO TOTAL) - IL RACCONTO DEL SUPERTESTIMONE A PURGATORI, NEL 2013: DUE MIRAGE FRANCESI VIOLANO LO SPAZIO AEREO ITALIANO, SONO ALL’INSEGUIMENTO DEL MIG LIBICO (MA GHEDDAFI NON C’ERA, ERA STATO AVVISATO DAI NOSTRI SERVIZI). UN CACCIA ITALIANO SI ALZA IN VOLO E LI INTERCETTA. QUANDO PARTE IL MISSILE FRANCESE IL MIG SI NASCONDE SOTTO LA PANCIA DEL DC9 ITAVIA, ED È STRAGE – SUL DUELLO AEREO TRA DUE PAESI DELLA NATO, SCENDE IL SILENZIO - I DUE PILOTI DEL CACCIA SONO MORTI NELL’INCIDENTE DELLE FRECCE TRICOLORI A RAMSTEIN NEL 1986…
STRAGE USTICA, IL SUPERTESTIMONE NELLA SALA OPERATIVA: "ECCO COSA SUCCESSE CON IL MIG LIBICO, I DUE MIRAGE E IL TOMCAT" Andrea Pur...
-
Con operazione Blue Moon [1] si intende un'operazione sotto copertura messa in atto dai servizi segreti dei paesi del blocco occiden...
-
Vittorio Malagutti per Corriere della Sera (13 aprile 1999) giorgio magnoni L' indirizzo e' esotico quanto basta per un villaggio...
-
Estratto del libro di Gigi Moncalvo su "Libero" GIANNI AGNELLI GIOVANE Pubblichiamo alcuni estratti dal volume, appena arrivato ...
Nessun commento:
Posta un commento