lunedì 4 giugno 2012
SOROS SOS: “L’EUROPA HA TRE MESI DI VITA E L’EURO E’ STATO UNA BOLLA” - LO SPECULATORE CHE AFFOSSO’ DA SOLO LIRA E STERLINA DIVENTATO FILANTROPO METTE IL CATETERE ALL’EURO MORENTE: “LE RESPONSABILITÀ DI BERLINO SONO ENORMI: UN´UNIONE MONETARIA SENZA UN´UNIONE POLITICA È INUTILE. LA FONTE DI TUTTI I PROBLEMI È CHE GLI STATI HANNO CEDUTO ALLA BCE I LORO DIRITTI DI CREARE MONETA”…
Il testo - pubblicato da "la Repubblica" - è uno stralcio del discorso fatto da George Soros al Festival dell´Economia di Trento - Traduzione di Anna Bissanti
GEORGE SOROS
Sono giunto alla conclusione che la crisi dell´euro minaccia di distruggere davvero l´Unione Europea. L´Unione Europea è essa stessa una bolla. Nella fase del boom, la Ue era quella che lo psicoanalista David Tuckett definì un´"idea fantastica", irreale, ma affascinante. Era l´incarnazione stessa di società aperta, un´associazione di nazioni basata sui principi democratici, i diritti umani, la legalità, e nella quale nessuna nazionalità avrebbe avuto una posizione dominante rispetto alle altre.
GEORGE SOROS
La Germania è sempre stata in prima linea in questa impresa. Quando l´impero sovietico iniziò a disintegrarsi, i leader tedeschi si resero conto che la riunificazione del loro Paese sarebbe stata possibile soltanto nell´ambito di un´Europa più unita e furono disposti a fare considerevoli sacrifici per riuscirci. Quando giunse il momento di negoziare, furono disposti a dare qualcosa di più e a prendere un po´ meno degli altri, facilitando così che si arrivasse all´accordo. All´epoca gli statisti tedeschi erano soliti affermare che la Germania non aveva una politica estera indipendente, ma soltanto una politica europea.
GEORGE SOROS
Il processo è culminato con il Trattato di Maastricht e con l´introduzione dell´euro, ai quali ha fatto seguito un periodo di stagnazione che dopo il crollo del 2008 si è trasformato in un processo di disintegrazione. Il primo passo lo ha fatto la Germania, quando Merkel - dopo la bancarotta di Lehman Brothers - ha dichiarato che la garanzia virtuale estesa ad altre istituzioni finanziarie sarebbe dovuta arrivare dall´azione di ogni Paese, e non dall´azione congiunta dell´Europa.
Il Trattato di Maastricht era difettoso in partenza. Il suo punto debole principale era del resto ben noto ai suoi artefici: instaurava un´unione monetaria senza che esistesse un´unione politica. Ma l´euro aveva anche altre imperfezioni strutturali delle quali i suoi artefici erano inconsapevoli e che perfino oggi non sono comprese appieno. In retrospettiva, la fonte principale di tutti i problemi è che gli Stati membri della zona euro hanno abdicato e ceduto alla Bce i loro diritti di creare moneta a costo forzoso.
ANGELA MERKEL
Non si sono resi affatto conto di quello che ciò implicava, e così pure le autorità europee. Quando l´euro è stato introdotto, i regolatori hanno consentito alle banche di acquistare quantità illimitate di titoli di Stato senza però accantonare alcun capitale azionario. E la Banca centrale ha accettato tutti i titoli di Stato al suo sportello-sconti alle stesse condizioni.
Le banche commerciali hanno così scoperto che era vantaggioso accumulare i titoli dei Paesi membri della zona euro più deboli per guadagnare qualche punto extra percentuale. È questo ad aver fatto sì che i tassi di interesse convergessero e che la competitività divergesse. La Germania, affaticata per gli oneri della riunificazione, ha intrapreso riforme strutturali ed è diventata più competitiva. Altri Paesi hanno goduto di bolle immobiliari e dei consumi, alle spalle di credito a basso costo, e ciò li ha resi meno competitivi.
Poi è subentrato il tracollo del 2008, che ha creato situazioni lontane da quelle previste dal Trattato di Maastricht. Molti governi hanno dovuto trasferire i passivi bancari sui loro bilanci e impegnarsi in una massiccia spesa in disavanzo. Questi Paesi si sono ritrovati nella posizione di quelli del Terzo mondo: indebitati in una valuta sulla quale non avevano controllo. A causa delle divergenti performance, l´Europa si è spaccata in due: da una parte i paesi creditori, dall´altra i paesi debitori. E tutto ciò sta avendo implicazioni politiche molto più ampie.
MARIO DRAGHI
La zona euro sta adesso ripetendo quello che è spesso accaduto nel sistema finanziario globale. C´è uno stretto parallelismo tra la crisi dell´euro e la crisi bancaria internazionale scoppiata nel 1982. Allora le autorità finanziarie internazionali fecero tutto quello che era necessario per proteggere il sistema bancario: inflissero l´austerità alla periferia per proteggere il centro. Adesso la Germania e gli altri Paesi creditori stanno inconsapevolmente rivestendo quello stesso ruolo.
BUNDESBANK
I creditori stanno rifilando l´onere dell´adeguamento ai Paesi debitori, eludendo le proprie responsabilità per ciò che riguarda gli squilibri. Proprio come negli anni Ottanta, tutta la colpa e l´onere stanno ricadendo sulla "periferia", mentre la responsabilità del "centro" non è mai stata neppure adeguatamente riconosciuta. Eppure, nella crisi dell´euro la responsabilità del centro è di gran lunga maggiore di quanto fu nel 1982.
GEORGE SOROS
Il "centro" è responsabile per aver messo a punto un sistema bacato, per aver promulgato trattati e perseguito politiche piene di imperfezioni, e per aver sempre fatto troppo poco e troppo tardi. Negli anni Ottanta l´America latina soffrì a causa di un decennio perduto; oggi un simile destino incombe sull´Europa. Questa è la responsabilità che la Germania e gli altri Paesi creditori devono riconoscere. Invece, non ci sono segnali che ciò stia accadendo. Le autorità hanno ancora tre mesi per correggere i loro errori. Dicendo "le autorità" intendo il governo tedesco e la Bundesbank.
http://www.dagospia.com/rubrica-4/business/soros-sos-leuropa-ha-tre-mesi-di-vita-e-leuro-e-stato-una-bolla-39770.htm
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
USTICA, GHEDDAFI DEVE MORIRE (COSÌ IMPARA A ESPROPRIARE IL PETROLIO TOTAL) - IL RACCONTO DEL SUPERTESTIMONE A PURGATORI, NEL 2013: DUE MIRAGE FRANCESI VIOLANO LO SPAZIO AEREO ITALIANO, SONO ALL’INSEGUIMENTO DEL MIG LIBICO (MA GHEDDAFI NON C’ERA, ERA STATO AVVISATO DAI NOSTRI SERVIZI). UN CACCIA ITALIANO SI ALZA IN VOLO E LI INTERCETTA. QUANDO PARTE IL MISSILE FRANCESE IL MIG SI NASCONDE SOTTO LA PANCIA DEL DC9 ITAVIA, ED È STRAGE – SUL DUELLO AEREO TRA DUE PAESI DELLA NATO, SCENDE IL SILENZIO - I DUE PILOTI DEL CACCIA SONO MORTI NELL’INCIDENTE DELLE FRECCE TRICOLORI A RAMSTEIN NEL 1986…
STRAGE USTICA, IL SUPERTESTIMONE NELLA SALA OPERATIVA: "ECCO COSA SUCCESSE CON IL MIG LIBICO, I DUE MIRAGE E IL TOMCAT" Andrea Pur...
-
Con operazione Blue Moon [1] si intende un'operazione sotto copertura messa in atto dai servizi segreti dei paesi del blocco occiden...
-
Vittorio Malagutti per Corriere della Sera (13 aprile 1999) giorgio magnoni L' indirizzo e' esotico quanto basta per un villaggio...
-
Estratto del libro di Gigi Moncalvo su "Libero" GIANNI AGNELLI GIOVANE Pubblichiamo alcuni estratti dal volume, appena arrivato ...
Nessun commento:
Posta un commento