martedì 20 novembre 2012

COSA CAMBIA PER CHI HA UN CONTO CORRENTE IN SVIZZERA E QUANTO COSTERÀ MANTENERE L'ANONIMATO – ACCORDO ENTRO IL 21 DICEMBRE: LA SVIZZERA SI IMPEGNA A VERSARE ALL’ITALIA UN’IMPOSTA TOMBALE PER I PATRIMONI DETENUTI DA CITTADINI ITALIANI NEL PASSATO - UNA SPECIE DI SANATORIA PER CHI NON HA USUFRUITO DEI PRECEDENTI SCUDI, CON UN’ALIQUOTA DEL 30-35% (LA SANZIONE MASSIMA È DEL 480%)

FISCO, ENTRO IL 21 DICEMBRE POSSIBILE FIRMA ACCORDO TRA ITALIA E SVIZZERA. SPUNTA UN CONDONO TOMBALE Alessandro Galimberti per "Il Sole 24 Ore.com" SVIZZERA Il negoziato bilaterale tra Svizzera e Italia in materia fiscale potrebbe essere concluso entro il 21 dicembre, quantomeno sul tavolo tecnico. Lo ha dichiarato l'ambasciatore Oscar Knapp, capo della direzione della segreteria per le questioni Finanziarie internazionali, incontrando una delegazione di giornalisti italiani. Il trattato tocca cinque temi, dalla regolarizzazione dei depositi in Svizzera e l'imposizione alla fonte dei redditi futuri, alla revisione della Convenzione per la doppia imposizione fino allo stralcio dalla lista nera. Gli accordi dovranno comunque poi essere firmati in sede politica e quindi ratificati dai rispettivi Parlamenti. EVASIONE FISCALE Con l'accordo la Svizzera si impegna a versare allo Stato italiano un'imposta tombale - con aliquota ancora da definire - per il passato in relazione ai patrimoni detenuti da cittadini italiani, oltre a un prelievo periodico per il futuro sulle rendite finanziarie. Questo accordo così strutturato - sul modello di quelli già firmati con Gran Bretagna, Germania e Austria - salva il segreto bancario, nel senso che non prevede l'automatismo nello scambio di informazioni (richiedibili solo per casi e contribuenti specifici e sospetti) e vieta agli Stati contraenti di acquistare i cd con i dati dei depositi esteri dei propri contribuenti. EVASIONE FISCALE 2 - ECCO CHE COSA CAMBIA PER CHI HA UN CONTO CORRENTE IN SVIZZERA E QUANTO COSTERÀ MANTENERE L'ANONIMATO Vito Lops per "Il Sole 24 Ore.com" Svizzera e Italia sono vicinissime a un accordo per tassare i patrimoni detenuti dagli italiani in conti svizzeri con l'effetto combinato di regolarizzare i rapporti passati, prevedere successive regolari imposte sui fondi depositati mantenendo allo stesso tempo l'anonimato. EVASIONE FISCALE L'intesa con le autorità elvetiche - già raggiunta da Germania, Austria e Gran Bretagna il mese scorso - dovrebbe essere ratificata il 21 dicembre, stando alle ultime dichiarazioni dell'ambasciatore svizzero Oscar Knapp, responsabile divisioni Mercati della Segreteria di Stato per le questioni finanziarie. Vediamo, più nel dettaglio, cosa potrà cambiare, alla luce di questo accordo, per un italiano che attualmente ha un conto corrente in Svizzera. sanzione massima fino al 480% delle somme detenute all'estero in modo illecito. EVASIONE FISCALE Condono tombale Innanzitutto bisogna distinguere tra chi ha già fatto ricorso a uno dei quattro scudi fiscali "concessi" dal Governo negli anni passati (2001, 2003, 2009, 2010) e chi no. «Chi ha già scudato si è già messo a posto perché questo accordo Svizzera-Italia è una sorta di sanatoria per chi non ha usufruito dei precedenti scudi - spiega Fabrizio Vedana, vicedirettore dell'Unione fiduciaria -. EVASIONE FISCALE La differenza con i precedenti scudi riguarda l'aliquota. Con il nuovo accordo le attività finanziarie (sia titoli finanziari che somme liquide, ndr) dovrebbero essere sanate pagando un'aliquota che dovrebbe attestarsi tra il 30 e il 35%. Una stangata rispetto al 4% pagato mediamente (nel 2001 il 2%, nel 2004 il 4%, nel 2009 il 5%, nel 2010 il 7%, ndr) da chi dal 2001 al 2010 ha fatto ricorso agli scudi». In ogni caso si tratta di percentuali irrisorie se si considera che la sanzione massimo per chi detiene somme all'estero in modo illecito è del 480%. EVASIONE FISCALE Le differenze tra l'accordo Rubik e l'euroritenuta Nei fatti l'accordo Rubik tra Svizzera e Italia - così chiamato dalle autorità elvetiche evocando non a caso il cubo magico - è un'opzione in più per chi oggi vuole mantenere l'anonimato sui fondi in terra elvetica e, allo stesso tempo, sanare posizioni pendenti pregresse. EVASIONE FISCALE Oggi esiste già una possibilità in questa direzione: l'euroritenuta. Vale, ad esempio, per chi detiene dei bond in un conto svizzero. «In questo caso viene pagata un'aliquota intorno al 35% - continua Vedana -. Ma ci sono delle limitazioni. Questa aliquota si paga solo sui redditi di capitale e non sui redditi diversi. Inoltre l'euroritenuta non trova applicazione alle società. Per queste motivazioni si tratta di un anonimato zoppo». Dal 21 dicembre potrebbe esserci una nuova via, quella appunto in via di definizione tra Italia e Svizzera, sulla scia degli accordi in tale direzione già raggiunti con la Svizzera da Gran Bretagna, Germania e Austria. «Con il nuovo accordo in fase di approvazione tra Svizzera e Italia i limiti attuali dell'euroritenuta dovrebbero essere superati. L'anonimato dovrebbe essere garantito in tutte le situazioni (redditi di capitale, redditi diversi, persone giuridiche, ndr). Ma avrà un costo». http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/cosa-cambia-per-chi-ha-un-conto-corrente-in-svizzera-e-quanto-coster-mantenere-46919.htm

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