Fabrizio Massaro per il “Corriere della Sera”
Dopo
le banche, tocca alle agenzie di rating arrendersi alla giustizia Usa. E
per l’annosa questione dei rating gonfiati — che davano un crisma di
affidabilità a prodotti finanziari complessi come i derivati costruiti
sui mutui subprime poi rivelatisi bombe atomiche per la finanza mondiale
— ora il colosso Standard &Poor’s sarebbe in procinto di
patteggiare con il dipartimento di Giustizia una multa da oltre 1
miliardo di dollari, pari a un intero anno di profitti operativi della
divisione del gruppo McGraw Hill.
Lo
ha rivelato ieri il «New York Times», sottolineando come a fronte della
faccia feroce manifestata in pubblico, l’agenzia — che si è opposta
vigorosamente alle accuse dei giudici americani — abbia dietro le quinte
cercato un accordo con le autorità, manifestando la volontà di aderire
alla richiesta economica avanzata dal dipartimento della Giustizia e da
una dozzina di procuratori generali di vari stati americani.
Per
due anni — ricostruisce il «Nyt» — S&P aveva contestato le accuse
del dipartimento di Giustizia americano considerandole come una
ritorsione per aver tagliato il rating degli Stati Uniti sotto la tripla
A. Ora invece, il cambio di passo che rende molto vicina la firma della
transazione.
Di
fatto S&P accetta di pagare la stessa cifra che aveva respinto due
anni fa quando era cominciata la battaglia legale. Ma è molto inferiore
ai 5 miliardi di multa minacciata. Adesso resterebbe aperta solo una
trattativa con la banca Morgan Stanley, sempre per aver collocato
prodotti legati ai mutui subprime nell’imminenza della crisi.
DIPARTIMENTO GIUSTIZIA USA
Dopo
aver contribuito a salvare il sistema finanziario americano con decine
di miliardi di aiuti, il governo Usa è poi passato all’incasso multando
in maniera severissima i maggiori colossi di Wall Street: solo nel 2014
il totale delle sanzioni alle banche ha superato i 56 miliardi di
dollari, di cui oltre 40 miliardi per violazioni di legge relative ad
operazioni finanziarie legate ai mutui subprime.
La
sanzione più alta è stata comminata a Bank of America, con oltre 16
miliardi di dollari (di cui 7 in rimborsi ai creditori), seguita da
quella inflitta a Jp Morgan, pari a circa 13 miliardi dollari. Anche
Citigroup ha accettato di chiudere la controversia con l’amministrazione
Obama, accettando di pagare una multa da circa 7 miliardi di dollari.
http://www.dagospia.com/rubrica-4/business/furbetti-wall-street-standard-poor-sta-patteggiare-92397.htm
http://www.dagospia.com/rubrica-4/business/furbetti-wall-street-standard-poor-sta-patteggiare-92397.htm
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