NEW YORK - Milioni di ragazzi di sinistra degli Anni 60 sono vendicati: John Kennedy, il mitico presidente della "Nuova Frontiera", voleva andarsene dal Vietnam e porre fine al coinvolgimento diretto americano nella guerra con i vietcong. La caduta del segreto di Stato ha portato alla luce un memorandum da cui risulta che, sette settimane prima che Kennedy, il 22 novembre 1963, venisse assassinato a Dallas, lo Stato maggiore americano si stava preparando a ritirare le truppe inviate a sostegno del regime di Saigon. Il memorandum, datato 4 ottobre 1963, è firmato dal generale Maxwell Taylor, all' epoca comandante in capo delle forze armate americane. Non si trattava comunque di un voltafaccia improvviso o di una ritirata lampo: l' idea era di porre fine all' intervento diretto delle truppe americane dopo le elezioni del novembre 1964.
E la smobilitazione sarebbe stata completata solo entro un altro anno, cioè 24 mesi dopo il memorandum di Taylor che, ovviamente, può aver scritto la nota esclusivamente sotto la responsabilità del comandante militare supremo, ovvero il presidente Kennedy. "La pianificazione - dice il memo - sarà indirizzata a preparare le forze della Repubblica del Vietnam (cioè il regime di Saigon, n.d.r.) al ritiro di tutte le unità di assistenza speciale e di tutto il personale Usa per la fine dell' anno 1965". La nota ordinava, inoltre, il ritiro di mille militari già entro il 1963. Che non era una piccola cifra: all' epoca del memorandum e della presidenza Kennedy, gli Stati Uniti avevano in Vietnam 16.300 "consiglieri". Solo dopo, con Johnson e con Nixon il contingente americano si sarebbe progressivamente gonfiato a 536 mila uomini. In tutto, fino all' agosto 1973 quando furono costretti ad abbandonare la penisola, oltre 46 mila americani sono morti in Vietnam. Anche se il senso dell' ordine di servizio di Taylor è chiaro, la pubblicazione, ieri, di circa 800 pagine di documenti dello Stato maggiore Usa negli anni di Kennedy, probabilmente, rinfocolerà le polemiche. Il memo è del 4 ottobre. Il 1 novembre (tre settimane prima di Kennedy) viene ucciso il presidente sudvietnamita Ngo Dinh Diem. E' questa morte e non quella di Kennedy - secondo Ronald Spector della George Washington University - l' avvenimento che rovescia la decisione di ritirarsi. Diem, infatti, teneva nascosti i rapporti che venivano dal fronte e solo dopo la sua morte il comando americano si è reso davvero conto che, senza la presenza americana, il Sud Vietnam sarebbe precipitato nel collasso. Sulla base di questi nuovi dati, anche Kennedy, forse, avrebbe rovesciato la decisione di ritirarsi.
E la smobilitazione sarebbe stata completata solo entro un altro anno, cioè 24 mesi dopo il memorandum di Taylor che, ovviamente, può aver scritto la nota esclusivamente sotto la responsabilità del comandante militare supremo, ovvero il presidente Kennedy. "La pianificazione - dice il memo - sarà indirizzata a preparare le forze della Repubblica del Vietnam (cioè il regime di Saigon, n.d.r.) al ritiro di tutte le unità di assistenza speciale e di tutto il personale Usa per la fine dell' anno 1965". La nota ordinava, inoltre, il ritiro di mille militari già entro il 1963. Che non era una piccola cifra: all' epoca del memorandum e della presidenza Kennedy, gli Stati Uniti avevano in Vietnam 16.300 "consiglieri". Solo dopo, con Johnson e con Nixon il contingente americano si sarebbe progressivamente gonfiato a 536 mila uomini. In tutto, fino all' agosto 1973 quando furono costretti ad abbandonare la penisola, oltre 46 mila americani sono morti in Vietnam. Anche se il senso dell' ordine di servizio di Taylor è chiaro, la pubblicazione, ieri, di circa 800 pagine di documenti dello Stato maggiore Usa negli anni di Kennedy, probabilmente, rinfocolerà le polemiche. Il memo è del 4 ottobre. Il 1 novembre (tre settimane prima di Kennedy) viene ucciso il presidente sudvietnamita Ngo Dinh Diem. E' questa morte e non quella di Kennedy - secondo Ronald Spector della George Washington University - l' avvenimento che rovescia la decisione di ritirarsi. Diem, infatti, teneva nascosti i rapporti che venivano dal fronte e solo dopo la sua morte il comando americano si è reso davvero conto che, senza la presenza americana, il Sud Vietnam sarebbe precipitato nel collasso. Sulla base di questi nuovi dati, anche Kennedy, forse, avrebbe rovesciato la decisione di ritirarsi.
https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1997/12/23/kennedy-preparava-il-ritiro-dell-esercito-dal.html
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