martedì 19 marzo 2013

Frattocchie 2.0, ecco il militante virtuale Non hanno nomi ma hashtag. Si dicono «spartani», puntano tutto sulla rete delle reti: formazione, discussione, movimenti di opinione – Gioia Salvatori, L'Unità pubblicato il 20 gennaio 2013 , 1764 letture

Cinguettii di partito senza marchio ufficiale, hashtag, flussi di rete e storytelling. Nessun brand Pd per gli attivisti democratici della rete ma il progetto è in crescita. Contro la vulgata del partito vecchio, rugginoso e impalato, un manipolo di giovani democratici prende in mano il web, si raduna in convegno a Roma per una giornata di formazione sulla comunicazione on line e rilancia: si punti tutto sulla rete delle reti perché lo slogan, come dice il pubblicitario parigino Jacques Séguéla, «è importante ma non basta più». Hanno meno di trentacinque anni e non vogliono essere chiamati nerds né giovani turchi, vengono da tutta Italia e si sono ribattezzati i «300 spartani». Fedelissimi al loro Leonida prendono ordini su eventi da seguire e hashtag da usare da un gruppo non pubblico su facebook: D-net. Il gruppo dà un input e se c'è Ballarò con Bersani, tutti a seguirlo e a twittare con il cancelletto (#) e la parola scelta per la sera. Così la sezione si fa virtuale: il militante c'è ma è in rete a fare opinione, a passare ai suoi seguaci-followers la parola del segretario. Lui non si chiama «compagno» ma chiocciola e qualcosa: @Tatonepd, @EmilianoFatello, @FiorenzaTerenzi, @Elibarrella, @Ecostagli. Lui sa come twittare, quali simboli usare e come metterli, chi linkare e cosa rilanciare. Glielo hanno insegnato a Frattocchie 2.0, iniziata la scorsa estate e proseguita ieri a Roma all'Università Gregoriana, in piazza della Pilotta. Non lo hanno scelto a caso: è stato formato perché in rete qualcuno l'ha notato come un filo-pd attento ai trend e opinion maker nei cinguettii su Bersani (e non solo). Ora è nella carica sul web dei trecento spartani, nella stanza della 'guerra telematica', sottile e importante quanto un manifesto. Il lavoro non è poco e qualcuno è stato ingaggiato per esaminare i flussi di rete compresi i 'sentiments' cioè la qualità dei contenuti sul segretario e il partito. «Diventa tutto un archivio telematico che teniamo e analizziamo, si sedimenta, poi le reazioni si studieranno», spiega @Mammonss che viene da Rosarno, ha «l'abbronzatura da teleschermo», lo canzona un suo amico, e si è laureato l'altro ieri in scienza delle comunicazioni. Volontariato, per ora, poi un giorno magari il suo sarà un lavoro e forse con qualche migliaio di followers al seguito, chissà, una candidatura. http://www.partitodemocratico.it/doc/248967/frattocchie-20-ecco-il-militante-virtuale.htm

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