mercoledì 22 ottobre 2014

IL CRAC ITALIA VISTO DALL’AMERICA - KRUEGER: “CI VORRANNO 10 ANNI PRIMA CHE IL SISTEMA BANCARIO TORNI AI LIVELLI PRE-CRISI. DOVETE INVESTIRE SUL TURISMO, SIETE TROPPO INDIETRO RISPETTO A FRANCIA E SPAGNA” Per l’ex capo dei consiglieri economici di Obama “le banche italiane hanno troppi prestiti in sofferenza. Le riforme del mercato del lavoro, della giustizia e della pubblica amministrazione sono urgentissime. Ma anche Berlino deve cambiare atteggiamento e riequilibrare l’Eurozona”...

Da “America 24” - www.radio24.it

1. STRESS TEST - ALAN KRUEGER, ECONOMISTA VICINO A OBAMA A RADIO 24: “IL SISTEMA BANCARIO ITALIANO HA TROPPI PRESTITI IN SOFFERENZA: CI VORRÀ COMUNQUE UN DECENNIO PRIMA CHE SI TORNI AI LIVELLI PRE-CRISI”

ALAN KRUEGERALAN KRUEGER
“ Ne sapremo di più quando il prossimo round di stress test sarà completato ma credo sia chiaro che il sistema bancario italiano ha troppi prestiti in sofferenza. L’FMI calcola che se l’Italia triplica la velocità con cui smaltisce questi prestiti, ci vorrà comunque un decennio prima che si torni ai livelli pre-crisi. Quindi c’è molto lavoro da fare.”

Lo afferma ad America24 di Mario Platero su Radio 24 l’economista americano Alan Krueger ex capo dei consiglieri economici della Casa Bianca oggi professore a Princeton  “I nuovi T-Ltro (Targeted long term refinancing operation) annunciati da Mario Draghi  aiuteranno. Certo le banche non ne hanno approfittato come ci si aspettava - continua a Radio 24 - e allora ci vuole un piano soprattutto per aiutare le piccole medie imprese. Anche se le banche che vi hanno fatto ricorso sono minori di quanto sperato, secondo me si tratto comunque di un buon numero.”
ALAN KRUEGER E BARACK OBAMAALAN KRUEGER E BARACK OBAMA

Una differenza fra America e Italia? domanda Platero. “Da noi le aziende, dopo la crisi hanno ritrovato una stabilità finanziaria. In Italia la maggioranza dei prestiti in sofferenza è nel settore aziendale. A livello europeo c’è bisogno di rafforzare l’unione bancaria per avere garanzie sui depositi, cosa che aiuterebbe anche l’Italia. E’ una situazione molto difficile perché da una parte ci sono pochi investimenti e la domanda è debole, dall’altra le banche sono preoccupate e faticano a concedere prestiti.

Comunque sia, spero che la presidenza Obama riesca a chiudere l’accordo per il commercio e l’investimento transatlantico entro due anni. Ma anche in assenza di un accordo credo che l’Italia abbia la possibilità di aumentare il suo export verso gli Stati Uniti. L’euro è più debole e questo trend probabilmente continuerà.”


2. KRUEGER: “BERLINO DEVE CAMBIARE ATTEGGIAMENTO E PRENDERE MISURE PER RIEQUILIBRARE L’EUROZONA. IL RISCHIO DEL 40% DI UNA RECESSIONE EUROPEA È TROPPO ALTO”

Matteo Agnese Renzi Barack Michelle ObamaMATTEO AGNESE RENZI BARACK MICHELLE OBAMA
“L'FMI calcola nel 40% le probabilità di una recessione europea l’anno prossimo. Il rischio del 40% è troppo alto. In particolare ci sono misure che la Germania potrebbe prendere per cercare di riequilibrare l’Eurozona e che potrebbero aiutare a rafforzare il resto dell’Europa”.

Lo dice l’economista Alan Krueger ad America24 di Mario Platero su Radio 24. “E’ nell’interesse stesso della Germania rafforzare l’eurozona perché esporta moltissimo in Europa e avere clienti deboli non è nel suo interesse. Se il rallentamento arriva in Germania forse vedremo un cambiamento nell’atteggiamento di Berlino verso la crisi.”


3. KRUEGER: “ITALIA, RIFORME URGENTISSIME DEL MERCATO DEL LAVORO, DEL SISTEMA GIUDIZIARIO E L’AMMINISTRAZIONE PUBBLICA CHE AL MOMENTO È MOLTO INEFFICIENTE. DOVREBBE INVESTIRE SUL TURISMO PRIMA DI TUTTO”

Draghi RenziDRAGHI RENZI
“Le riforme strutturali in Italia sono urgentissime. E’ incredibile che, tenendo conto dell’inflazione, il Pil italiano è inferiore a quand’era nel 2001 prima dell’introduzione dell’Euro. Ci sono stati progressi, ad esempio il deficit strutturale di bilancio è migliorato, ma le riforme ci vogliono per aumentare la produttività e per attirare investimenti anche esteri. Il mercato del lavoro è troppo rigido e credo che l’Italia abbia aspettato fin troppo per fare queste riforme.

angela merkel e barack obamaANGELA MERKEL E BARACK OBAMA
Nel mercato del lavoro, che si diano degli incentivi per assumere, soprattutto i giovani . Il sistema giudiziario va riformato, è troppo lento e costoso e certamente non favorisce lo sviluppo di nuove imprese e poi si deve riformare l’amministrazione pubblica che al momento è molto inefficiente.”

Lo dice Alan Krueger, economista, intervistato da Mario Platero in America24 su Radio 24. Kruger aveva anche partecipato a un convegno organizzato da Banca Intesa durante le riunioni organizzate dal Fmi. In quell'occasione aveva lanciato un appello per rafforzare il tasso di crescita in Europa.

Mario Platero foto di MarinoPaoloniMARIO PLATERO FOTO DI MARINOPAOLONI
”Cambiare non è mai facile e l’Italia ha bisogno di un’economia più dinamica.  – continua Krueger ai microfoni di Mario Platero - Certo c’è il rischio che le riforme vengano fatte male ma prevedere per esempio un contratto di lavoro uniforme ma graduale in cui le buonuscite e le restrizioni sui licenziamenti evolvono con l’anzianità del lavoratore può certamente aiutare i giovani a mettere un piede dentro le aziende e cominciare un percorso lavorativo, cosa di cui l’Italia ha un gran bisogno. Ci sono poi grosse differenze regionali dove il sud conta circa un quarto dei posti di lavoro ma metà della disoccupazione di lungo termine.”
schauble MERKELSCHAUBLE MERKEL

Sugli investimenti che il Paese Italia dovrebbe fare, per Krueger: “L’Italia è regina dell’export, eccelle nella moda, nella meccanica di precisione, produzione di macchinari e così via. Ma ci sono settori in cui l’Italia dovrebbe investire, Il turismo prima di tutto, L’Italia può offrire molto ma il settore non ha la dimensione che dovrebbe e le aziende tendono ad essere di piccole dimensioni. Possibile che la Spagna attragga 25% più turisti dell’Italia e l’Italia abbia la metà dei turisti della Francia? Eppure è così.” conclude a Radio 24.

merkel renzi napolitanoMERKEL RENZI NAPOLITANO

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