venerdì 7 dicembre 2012

CI PISCIANO IN TESTA E CI DICONO CHE PIOVE - IL RAPPORTO ANNUALE CENSIS SMANTELLA TUTTE LE FREGNACCE DEL CIRCO POLITICO: IL CETO MEDIO È SPARITO, IL REDDITO PRO-CAPITE DELLE FAMIGLIE È TORNATO AI LIVELLI DEL 1993 E LA RICCHEZZA È SLITTATA VERSO GLI ANZIANI, BLINDATI DALLE PENSIONI - ECONOMIA DI GUERRA: IN DUE ANNI 2,5 MILIONI DI FAMIGLIE HANNO VENDUTO ORO E GIOIELLI PER TIRARE A CAMPARE…

Da "Corriere.it" POVERTA' Durante la crisi il reddito medio pro-capite delle famiglie è tornato ai livelli del 1993 e negli ultimi dieci anni la ricchezza finanziaria si è quasi dimezzata. Lo rivela il Censis nel suo Rapporto annuale, mettendo in luce quello che definisce «lo smottamento del ceto medio». «Il reddito medio degli italiani si riduce a causa del difficile passaggio dell'economia, ma anche per effetto dei profondi mutamenti della nostra struttura sociale, che hanno affievolito la proverbiale capacità delle famiglie di produrre reddito e accumulare ricchezza», spiega l'analisi. Gli italiani reagiscono alla crisi anche con «difese strenue», dice ancora il rapporto: in due anni 2,5 milioni di famiglie hanno venduto oro o preziosi. MARIO MONTI E GIORGIO NAPOLITANO LA RICCHEZZA- Più in dettaglio, i dati rivelano che negli ultimi dieci anni la ricchezza finanziaria netta è passata da 26.000 a 15.600 euro a famiglia, con una riduzione del 40,5%. La quota di famiglie con una ricchezza netta superiore a 500.000 euro, si legge ancora nel rapporto, è praticamente raddoppiata, passando dal 6% al 12,5%, mentre la ricchezza del ceto medio (cioè le famiglie con un patrimonio, tra immobili e beni mobili, compreso tra 50.000 e 500.000 euro) è diminuita dal 66,4% al 48,3%. E c'è stato uno slittamento della ricchezza verso le componenti più anziane della popolazione. Se nel 1991 i nuclei con capofamiglia di età inferiore a 35 anni detenevano il 17,1% della ricchezza totale delle famiglie, nel 2010 la loro quota è scesa al 5,2%. FACCIA A FACCIA BERLUSCONI E ALFANO LE CASE - In termini di scambi sul mercato immobiliare «il 2012 potrebbe attestarsi su numeri persino inferiori a quelli del 1996 (nell'ordine delle 485mila transazioni)» avverte il rapporto. Negli ultimi 5 anni la caduta degli investimenti nelle costruzioni è del 25%, dato che tra 2008 e 2012 sale al 45% nel comparto residenziale. I mutui per l'acquisto di abitazioni sono diminuiti del 20% nel periodo 2008-2011 rispetto al quadriennio precedente, con «una ulteriore contrazione del 44%» nei primi sei mesi del 2012 rispetto al primo semestre 2011. Anche le compravendite risultano, a fine 2012, dimezzate rispetto a sei anni fa. EMERGENZA SOLDI POVERTA JPEG GIOVANI E LAVORO - «Nei primi sei mesi dell'anno il numero degli occupati ha registrato una flessione dello 0,3% e sono stati bruciati più di 240 mila posti di lavoro destinati ai giovani» si legge ancora nel Rapporto. La crisi «ha dato una netta accelerazione ad un processo di invecchiamento già in corso da tempo»: la quota di under 35 al lavoro scende al 26,4% nel 2011 dal 37,8% di dieci anni fa. MISURE DI EMERGENZA - Oltre a vendere oro, gli italiani cercano di affrontare la crisi anche con altre strategie. Negli ultimi due anni l'85% ha eliminato sprechi ed eccessi, il 73% va a caccia di offerte; il 62,8% ha ridotto gli spostamenti per risparmiare benzina, si vendono meno auto e c'è un boom delle biciclette: ne sono state vendute 3,5 milioni; 2,7 milioni di italiani coltivano ortaggi da consumare ogni giorno. http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/ci-pisciano-in-testa-e-ci-dicono-che-piove-il-rapporto-annuale-censis-smantella-47795.htm

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