sabato 22 dicembre 2012
L’ECONOMISTA ZINGALES SPARA A ZERO SU RIGOR MONTIS E SUL MITO DELL’EURO - “L’ASPETTO CRIMINALE DEI FONDATORI DELLA MONETA UNICA È CHE SAPEVANO CHE LA CRISI ERA INEVITABILE, ANZI È STATA PREMEDITATA” - “OGGI LA GERMANIA PUÒ PERMETTERSI DI VENIRE IN ITALIA, COMPRARE LE NOSTRE FABBRICHE E CHIUDERLE PER SBARAZZARSI DELLA CONCORRENZA. E QUESTO UN PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEVE AVERE IL CORAGGIO DI DIRLO”…
Da "Libero"
LUIGI ZINGALES
«L'aspetto criminale dei fondatori dell'euro è che tutto questo lo sapevano, e non solo non han fatto nulla, ma anzi l'hanno fatto apposta: la crisi dell'euro di oggi era inevitabile». Parola di Luigi Zingales, guru economico, editorialista del settimanale Espresso e del quotidiano Sole24Ore. Zingales, secondo quanto dichiarato in una intervista a un blog indipendente, non ha dubbi sulla crisi della moneta unica europea.
«Dire che è colpa degli Stati Uniti - ha spiegato - è una balla: è vero che è stata quella la causa scatenante, ma la crisi era inevitabile. Non fosse successo il patatrac negli Usa sarebbe successo altro. Era una scelta premeditata: "Nel momento di crisi, ci uniremo di più", si pensava. Abbiamo buttato il cuore oltre l'ostacolo, solo che il corpo è rimasto di qua».
MARIO MONTI CON LE MANI ALZATE JPEG
A Zingales - peraltro impegnato con il movimento Fermare il declino fondato da Oscar Giannino - è stato chiesto pure un parere sull'ipotesi di vittoria del Pd e di Pier Luigi Bersani presidente del Consiglio. «Ho abbastanza rispetto di Bersani. La cosa che mi lascia dubbioso - dice l'economista - è che venga dallo stesso entourage di D'Alema e goda del sostegno di D'Alema: questo non depone a suo favore. Però nel complesso è stato uno dei pochi ministri italiani a liberalizzare davvero.
ANGELA MERKEL SONNECCHIA JPEG
Perciò discuteremo sui programmi e, se ci saranno le condizioni, valuteremo. Il grande scoglio rimane Vendola: un Bersani da solo non mi crea grossi problemi; un Bersani con Vendola è più difficile da digerire». Quanto al passato e ai precedenti Governi italiani in campo internazionale, Zingales sostiene che «Berlusconi a Bruxelles era ridicolo. Talmente tanto che oggi ci rende fieri vedere Monti semplicemente rispettato. Ma il compito di un Presidente del Consiglio non si limita a non farsi deridere: deve fare gli interessi dell'Italia. L'Italia, in queste condizioni, non va avanti - e questo a Stati forti come la Germania fa anche comodo». Non solo.
PRODI E CIAMPI
«La Germania - aggiunge - può fare la maestrina con tutti: loro hanno fatto una riforma del mondo del lavoro che è costata la rielezione a Schroeder, ma ha cambiato la competitività tedesca. A oggi loro, col costo del denaro che è la metà del nostro, possono permettersi di venire in Italia, comprare le nostre fabbriche e chiuderle per sbarazzarsi della concorrenza. Il rischio è di trasformarsi nel Sud d'Europa: come il Meridione italiano è stato soffocato dall'imposizione delle leggi piemontesi, così l'Italia rischia di essere soffocata dalle leggi europee.
Questo un Presidente del Consiglio deve avere il coraggio di dirlo: non tanto chiedere "più soldi", ma portare onestamente questo problema sotto gli occhi di tutti». Il futuro dell'Italia dipende dall'andamento della finanza pubblica e su questo aspetto Zingales si dice favorevole sia al patto di stabilità dei comuni sia all'Imu.
EURO
«Il Patto di Stabilità è un male necessario. L'Imu? Io ritengo che sia una buona misura, serve a pagare i servizi locali. Io vedo il federalismo come un riavvicinamento tra responsabilità e le decisioni sui costi per il cittadino. Il cittadino deve poter determinare quali servizi avere e quanto è disposto a pagare questi servizi. Il decentramento alla catalana, in cui le regioni fanno cosa vogliono e poi lo Stato si trova in default non va bene. Storicamente abbiamo avuto comuni virtuosi e comuni che hanno creato debiti stratosferici: questo va cambiato. Ma ricordiamoci che nessun pasto è gratis: i servizi sociali locali vanno pagati dal contribuente, e questo implica un'Imu più elevata. È vero, così si crea una pressione maggiore; ma è altrettanto vero che a questo punto si responsabilizzano i partiti».
http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/leconomista-zingales-spara-a-zero-su-rigor-montis-e-sul-mito-delleuro-laspetto-criminale-48473.htm
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