Ennio Caretto per il “Corriere della Sera”
Il
3 ottobre 1990 entra in vigore il Trattato di unificazione tra Germania
Est e Germania Ovest. Il popolo tedesco esulta: dopo 45 anni, a 10 mesi
dal crollo del Muro di Berlino, è di nuovo unito. Per l' Europa, non
più divisa dalla Guerra Fredda, è la svolta più importante dalla Seconda
guerra mondiale, una svolta che con il crollo dell' Urss (alla fine del
1991) determinerà il suo assetto odierno.
THATCHER
A
25 anni di distanza, i documenti de-secretati a Washington, Mosca e
Berlino rivelano i contrasti che precedettero lo storico evento. La
prospettiva di una Germania riunificata ridestava le paure di molti
governi europei. La stessa America temeva che Berlino potesse sottrarle
la leadership sul continente. Il 28 novembre 1989, quando il cancelliere
Helmut Kohl portò al Bundestag il piano in dieci punti per la
riunificazione tedesca, la comunità atlantica reagì perciò ambiguamente.
THATCHER ANDREOTTI
Il
presidente Usa George Bush Sr., riferiscono i dossier, chiese
chiarimenti a Kohl in una telefonata il giorno seguente, e avallò il
piano solo dopo essersi accertato al vertice di Malta del 2 e 3 dicembre
che il leader sovietico Michail Gorbaciov non si sarebbe opposto con le
armi. La premier britannica Margaret Thatcher criticò il cancelliere:
la riunificazione, disse, «non porterà a una Germania europea ma a un'
Europa tedesca».
KOHL ANDREOTTI
I
carteggi Usa mettono in rilievo lo sforzo iniziale di Bush: frenare
Kohl per non compromettere la distensione con l' Urss. A Malta, Bush
sottolinea tre punti a Gorbaciov.
«Washington vuole rapporti di amicizia con Mosca. Mosca non deve impedire la riunificazione tedesca. Se l' Urss interferirà, l' America sospenderà aiuti e negoziati». Gorbaciov risponde che «l' unificazione sarà possibile se procederà in parallelo all' integrazione delle due Europe senza alterare l' equilibrio tra Nato e Patto di Varsavia», l' alleanza militare che fa capo all' Urss.
«Washington vuole rapporti di amicizia con Mosca. Mosca non deve impedire la riunificazione tedesca. Se l' Urss interferirà, l' America sospenderà aiuti e negoziati». Gorbaciov risponde che «l' unificazione sarà possibile se procederà in parallelo all' integrazione delle due Europe senza alterare l' equilibrio tra Nato e Patto di Varsavia», l' alleanza militare che fa capo all' Urss.
Bush giudica la
risposta positiva, e la sera del 3 dicembre dà via libera a Kohl, con
tre condizioni che tradiscono un altro timore: il riavvicinamento della
Germania a Mosca. La Repubblica federale non negozi da sola con il
Cremlino; consulti prima gli alleati; e rimanga nella Nato. Ma il
cancelliere tedesco non ascolta. Il 10 febbraio 1990, in visita a Mosca,
strappa a Gorbaciov l' assenso all' Unione monetaria delle due
Germanie. E dice no quando l' Italia chiede di partecipare ai negoziati
con le Grandi.
schaeuble kohl
Tutto
ciò non è gradito al presidente Usa, che due settimane più tardi invita
Kohl «a non innervosire gli altri Paesi della Nato con i quali dobbiamo
concordare una strategia comune». Bush ha in mente l' Italia, su cui
conta per il controllo dei Balcani: «L' avete offesa, e se la sono presa
tutti gli altri europei». Il cancelliere è sardonico: «Dovrò fare opera
magistrale di resurrezione sul premier italiano Andreotti e sul
presidente francese Mitterrand. Ma non potrò resuscitare Margaret
Thatcher. Lei pensa che Londra abbia pagato un prezzo enorme
combattendoci in due guerre mondiali e teme di dover pagare ancora».
schaeuble kohl merkel
Due
settimane dopo Bush accoglie Andreotti alla Casa Bianca. Il premier è
risentito: «Se Kohl cedesse alla tentazione di negoziare bilateralmente
con Gorbaciov sarebbe un disastro… Lo ha fatto senza preavvertirci per
l' Unione monetaria, che avrà un effetto pesante su tutti noi... D' ora
in poi dovrà consultarsi con la Comunità europea e con la Nato e
mantenersi nel loro ambito».
Andreotti
denuncia le spinte isolazioniste del Congresso Usa: «Una Germania unita
in una Europa occidentale senza l' America sarebbe un pericolo … La
signora Thatcher insiste su questo e ha ragione».
BUSH SR GORBACIOV
I
carteggi gettano luce anche su una questione alla base dell' odierna
crisi ucraina. Nel febbraio 1990 Gorbaciov chiede prima al Segretario di
Stato Usa James Baker e poi a Kohl garanzie che la Nato non verrà
ampliata. In un pro memoria per il cancelliere tedesco, Baker scrive che
«per Gorbaciov qualsiasi estensione dell' area Nato è inaccettabile».
Kohl assicura a Gorby che «la Nato non si estenderà alla Repubblica democratica tedesca».
Ancora
al loro secondo vertice, il 1° giugno a Washington, Gorbaciov insiste
per «una Germania unificata con due ancore, quella dell' Ovest nella
Nato quella dell' Est nel Patto di Varsavia». Ma Kohl si è rimangiato la
promessa e Baker è stato scavalcato da Bush.
«Michail - ribatte Bush Sr. - la tua soluzione è schizofrenica, la riunificazione della Germania e la sua appartenenza alla Nato sono dietro l' angolo, nessuno poteva immaginarlo. Possiamo solo lavorare assieme alla comune casa europea che tu vuoi». Il leader sovietico si piega in cambio di massicci aiuti finanziari tedeschi.
mitterrand andreotti kohl «Michail - ribatte Bush Sr. - la tua soluzione è schizofrenica, la riunificazione della Germania e la sua appartenenza alla Nato sono dietro l' angolo, nessuno poteva immaginarlo. Possiamo solo lavorare assieme alla comune casa europea che tu vuoi». Il leader sovietico si piega in cambio di massicci aiuti finanziari tedeschi.
Nel
ventennio successivo la Nato verrà estesa ai paesi Baltici, alle
frontiere settentrionali con la Russia, e non escluderà di estendersi
all' Ucraina. Nel 2014, il presidente russo Putin reagirà occupando la
Crimea .
http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/germanie-aveva-ragione-thatcher-riunificazione-non-porter-109845.htm
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