Dal momento che chi scrive appartiene alla schiera, evidentemente in via di estinzione, di coloro che credono che le autorità di politica economica esistono per opporsi alle crisi e che stimolare l’economia (qualunque economia) è possibile, in questo lavoro ci si chiede perché le combinazioni di politica fiscale e monetaria adottate negli ultimi quattro anni abbiano avuto l’effetto di produrre una recessione in Europa e una crescita positiva ma tutto sommato modesta negli Usa.
L’indagine consente di verificare che, nella maggior parte dei paesi, combinazioni appropriate di politica monetaria e fiscale furono adottate soltanto nella seconda metà del 2008 e nella prima del 2009, e che da allora le misure di politica economica adottate nell’area euro in particolare non sono state dirette alla ripresa e alla crescita. Perché?
L’indagine consente di verificare che, nella maggior parte dei paesi, combinazioni appropriate di politica monetaria e fiscale furono adottate soltanto nella seconda metà del 2008 e nella prima del 2009, e che da allora le misure di politica economica adottate nell’area euro in particolare non sono state dirette alla ripresa e alla crescita. Perché?
- Perché si è voluto imporre al popolo europeo una recessione tanto brutale? L’evoluzione della combinazione di politica fiscale e politica monetaria negli ultimi quattro anni e mezzo mostra che nel 2008 l’ipotesi di un rilancio dell’economia mediante lo stimolo fiscale era ancora un tema di discussione, ma che non lo è più stato da allora. In media i governi europei hanno adottato, e si sono impegnati ad adottare per il future prevedibile, politiche fiscali aggressivamente recessive; e la Banca Centrale Europea ha adottato una politica monetaria espansiva tanto quanto mai prima, nonostante abbia accumulato per anni evidenza empirica che le espansioni non hanno alcun effetto sull’economia reale, la produzione e il consumo, gli investimenti e le esportazioni.
- Attraverso quali canali l’enorme ammontare di liquidità immesso nel sistema bancario tornerà in rapporto con il settore reale dell’economia? In questo lavoro avanzo l’ipotesi che la combinazione di immensi ammontari di liquidità detenuti dalle banche da un lato, e le politiche fiscali restrittive condotte prevalentemente attraverso tagli alle spese e miranti alla riduzione dei deficit e dei debiti pubblici sono condizioni necessarie e sufficienti a:
- finanziare una massiccia ondata di privatizzazioni e vendita di patrimonio pubblico, apparentemente il solo modo in cui i governi europei sembrano riuscire ad immaginare una via di uscita dalla recessione;
- accelerare il processo di formazione del capitale in paesi a basso reddito pro capite – i cosiddetti ‘paesi emergenti’, quelli cioè in grado di generare tassi di profitto sufficientemente alti da soddisfare la domanda di rendite finanziarie in Europa come, in generale, in paesi ad alto reddito pro capite.
- https://scenarieconomici.com/2012/05/29/perche-questa-alluvione-di-liquidita/