Nino Sunseri per “Libero quotidiano”
Guerra
di nervi fra Italia e Germania in tema di banche. Berlino che chiede
alla Bce di aumentare la vigilanza su Mps per avere la certezza che non
siano in corso manovre strane. La parola d'ordine implicita è assai poco
lusinghiera: basta con i lassismi e con i trucchi in salsa mediterranea
preparati a Roma.
L'Italia
che risponde con uno studio dell' Abi in cui dimostra che i derivati in
portafoglio alle banche tedesche e, segnatamente alla Deutsche Bank
sono molto più rischiosi di qualunque prestito andato a male. Le
sofferenze sono un problema ma i titoli illiquidi che intasano i bilanci
degli istituti del centro-nord sono esplosivo pura. Bombe ad altissimo
potenziale. Da qui la richiesta dell' Abi alla Bce: anziché perdere
tempo a esaminare il capello delle banche italiane perché non vi
occupate della trave conficcata nell' occhio del sistema tedesco?
Insomma
il balletto continua. Gli italiani che si sentono perseguitati da una
normativa europea inutilmente severa e la Germania che teme la
catastrofe. Una tragedia potrebbe costringere i contribuenti tedeschi a
dover pagare per le cicale mediterranee. La diagnosi che arriva da
Francoforte a proposito di Mps è scoraggiante. Ha liquidità a dicembre
per 4 mesi; erano 11 a novembre. Da gennaio a settembre ha subìto una
fuga di depositi di 14 miliardi. Ne ha poi 47 di crediti deteriorati
lordi, 28 netti, cioè non coperti da riserve, in aumento del 10 per
cento nel 2016. I non performing loans (Npl) sono il male maggiore e
comune delle banche italiane.
Niente
però a fronte dell' esposizione ai derivati tossici che rappresenta il
grande vizio della Deutsche Bank. Una situazione che il Fondo monetario
internazionale ha definito il peggior fattore di rischio di credito
globale. Però Db non ha chiesto fondi pubblici né ha attivato alcuna
procedura europea.
Proprio
per questo il consiglio d' amministrazione di Mps è riunito a Siena per
il nuovo piano industriale. Dovrà arrivare a Francoforte il più
velocemente possibile. Forse già settimana prossima il vertice della
banca potrebbe chiedere un appuntamento alla Vigilanza.
john cryan deutsche bank
Non
meno incerto, anche se per altri motivi, il futuro di Popolare di
Sondrio e Banca Popolare di Bari. Il termine per la trasformazione in
Spa è scaduto ma non è ancora successo nulla. Il Consiglio di Stato ha
bocciato la riforma e ora aspetta l' intervento della Corte
Costituzionale. Il tribunale di Milano ha impedito alla Popolare di
Sondrio di celebrare l' assemblea per il cambio di governance. Una gran
confusione. Era diffusa l' opinione che il governo sarebbe intervenuto
nel decreto Milleproroghe per sospendere i termini. Invece non è
successo nulla. E ora? A Sondrio fanno sapere di essere fermi in attesa
degli eventi.
Nella
lettera ai 182mila azionisti il presidente Francesco Venosta e l'
amministratore delegato Pedranzini fanno presente che è tutto pronto per
la trasformazione. Nel frattempo, però, ci tengono a sottolineare che i
conti vanno bene. Nonostante ci si sia trovati a lavorare in un
contesto difficile, incerto, possiamo anticipare dati di bilancio
soddisfacenti, con la previsione di un adeguato utile d' esercizio,
frutto della sola gestione ordinaria. Risultato ottenuto grazie a una
discreta attività finanziaria e alla significativa riduzione delle
rettifiche nette su crediti.
http://www.dagospia.com/rubrica-4/business/pagliuzza-mps-trave-deutsche-bank-europa-rompe-palle-138606.htm
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