sabato 16 febbraio 2013
NON SIAMO MICA GLI AMERICANI – L’EX CONSIGLIERE DELLA WORLD TRADE ORGANIZATION JAGDISH BHAGWATI DEVE ESSERE UN FAN DEL BANANA: “QUANDO LA PRATICANO GLI AMERICANI, SI CHIAMA LOBBY; QUANDO LA FANNO GLI ALTRI, DIVENTA CORRUZIONE” - “TUTTI LO FANNO MA POI GLI AMERICANI ACCUSANO I FRANCESI, CHE ACCUSANO GLI INGLESI, CHE ACCUSANO I TEDESCHI, CHE ACCUSANO GLI ITALIANI” - NELLA RETE DEI PROCURATORI FINISCONO I PESCI PICCOLI…
Paolo Mastrolilli per "la Stampa"
JAGDISH BHAGWATI
«Quando la praticano gli americani, si chiama lobby; quando la fanno gli altri, diventa corruzione». Ride, Jagdish Bhagwati, mentre fa questa battuta velenosa, ma in realtà sta scherzando solo un po'.
Bhagwati, professore alla Columbia University di New York e studioso del Council on Foreign Relations, è un'autorità mondiale nello studio e nella pratica dei commerci internazionali. Basti pensare che è stato consigliere tanto del direttore generale della World Trade Organization, quanto di quello del General Agreement on Tariffs and Trade.
JAGDISH BHAGWATI
Che prove ha per sostanziare la sua battuta?
«Tante. A esempio questa. Durante l'amministrazione Clinton, fui invitato a viaggiare con una delegazione ufficiale che andava in Cina con il segretario al Commercio Ron Brown. Entrati nella sala dell'incontro principale con le autorità politiche e la comunità del business, Brown parlò con grande schiettezza: finora - disse - ho fatto l'avvocato lobbista a Washington, e quindi potevo aiutare solo i miei clienti a trovare commesse; oggi sono ministro del Commercio, e quindi posso venire qui a ottenere contratti per tutte le aziende americane».
SEDE FINMECCANICA
Non era lecito?
«Certo. C'è anche chi sostiene che il lobbismo è democrazia. Altri, però, lo considerano la legalizzazione della corruzione. Tutti lo fanno, ma poi gli americani accusano i francesi, che accusano gli inglesi, che accusano i tedeschi, che accusano gli italiani, e così via».
La corruzione è il sistema con cui funzionano i mercati internazionali?
«Sostanzialmente sì. Ma bisogna saper distinguere, perché ci sono diversi livelli. Supponiamo che un paese importante mandi una delegazione in India guidata dal capo del governo, e prometta alle autorità di Nuova Delhi di aiutarle in Kashmir, in cambio di una grande commessa a cui tiene. Non si spostano soldi, non ci sono tangenti, ma arriva sostegno politico a livello internazionale e magari qualche fornitura di armi. Come la chiamate, questa?
FINMECCANICA
Oppure si costruiscono scuole, ospedali, strade, in cambio dello sfruttamento di un giacimento. I più sofisticati si comportano così e sono inattaccabili, quasi generosi. Gli altri, un livello più sotto, pagano le tangenti, e finiscono nel mirino dei procuratori. Poi c'è la corruzione di livello più basilare, quella che serve a far funzionare il sistema a livello locale, che esiste a Nuova Delhi come a New York».
Il suo collega Kaushik Basu, capo economista della Banca Mondiale, sostiene addirittura che bisognerebbe legalizzare parzialmente questo genere di corruzione, considerando reato solo l'accettazione delle tangenti e non la consegna.
«Non arrivo a tanto, ma è chiaro che almeno la corruzione basilare è endemica. Senza di lei non si muove nulla, in Oriente come in Occidente».
GIUSEPPE ORSI
Cosa bisognerebbe fare, per evitare quella più sofisticata?
«Esistono già delle regole condivise a livello Oecd ma chiaramente non bastano. Io penso che l'unica misura efficace sarebbe quella di separare la politica dal business, vietando le delegazioni che uniscono gli uomini di governo con quelli degli affari. E' molto difficile che questo avvenga, ma quanto meno bisognerebbe cominciare a discuterne, se crediamo che la competizione onesta sul mercato sia lo strumento più efficace per allocare le risorse».
http://www.dagospia.com/rubrica-4/business/non-siamo-mica-gli-americani-lex-consigliere-della-world-trade-organization-jagdish-bhagwati-deve-51009.htm
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
USTICA, GHEDDAFI DEVE MORIRE (COSÌ IMPARA A ESPROPRIARE IL PETROLIO TOTAL) - IL RACCONTO DEL SUPERTESTIMONE A PURGATORI, NEL 2013: DUE MIRAGE FRANCESI VIOLANO LO SPAZIO AEREO ITALIANO, SONO ALL’INSEGUIMENTO DEL MIG LIBICO (MA GHEDDAFI NON C’ERA, ERA STATO AVVISATO DAI NOSTRI SERVIZI). UN CACCIA ITALIANO SI ALZA IN VOLO E LI INTERCETTA. QUANDO PARTE IL MISSILE FRANCESE IL MIG SI NASCONDE SOTTO LA PANCIA DEL DC9 ITAVIA, ED È STRAGE – SUL DUELLO AEREO TRA DUE PAESI DELLA NATO, SCENDE IL SILENZIO - I DUE PILOTI DEL CACCIA SONO MORTI NELL’INCIDENTE DELLE FRECCE TRICOLORI A RAMSTEIN NEL 1986…
STRAGE USTICA, IL SUPERTESTIMONE NELLA SALA OPERATIVA: "ECCO COSA SUCCESSE CON IL MIG LIBICO, I DUE MIRAGE E IL TOMCAT" Andrea Pur...
-
Con operazione Blue Moon [1] si intende un'operazione sotto copertura messa in atto dai servizi segreti dei paesi del blocco occiden...
-
Vittorio Malagutti per Corriere della Sera (13 aprile 1999) giorgio magnoni L' indirizzo e' esotico quanto basta per un villaggio...
-
Estratto del libro di Gigi Moncalvo su "Libero" GIANNI AGNELLI GIOVANE Pubblichiamo alcuni estratti dal volume, appena arrivato ...
Nessun commento:
Posta un commento