mercoledì 9 novembre 2011

GOVERNISSIMO GOLDMAN SACHS - LA BANCA D’AFFARI USA IN UNA NOTA INTERNA LICENZIA IL BANANA E FA IL TIFO PER UN ESECUTIVO DI UNITÀ NAZIONALE, “ULTIMA FINESTRA PER APPROVARE LE RIFORME NECESSARIE E RIDARE FIDUCIA A MERCATI CHE NON CREDONO PIÙ NELLE AUTORITÀ ITALIANE” - “LA SOGLIA LIMITE DI SPREAD È 450: OLTRE QUELLA, LE BANCHE ITALIANE CORRERANNO DALLA BCE PER FINANZIARE IL LORO PORTAFOGLIO DI TITOLI DI STATO” - OGGI SIAMO ARRIVATI A 490. CHE FACCIO, SIGNO’, LASCIO?...

Dagoreport da "Zerohedge.com" http://bit.ly/tJEUF2 Il sito di analisi finanziaria "Zerohedge" pubblica una nota interna di Goldman Sachs, in cui gli esperti della banca d'affari disegnano il futuro (prossimo) dell'eurozona, e in particolare dell'Italia, visto che ormai da uno dipende l'altro. ZEROHEDGE GOLDMAN SACHS "I dubbi sulla capacità delle autorità italiane di fare riforme fiscali sono un danno enorme...se il governo può ristabilire la sua credibilità e quindi ritornare sul mercato con spread più vicini a quelli naturali, un ciclo virtuoso di maggior fiducia, crescita e sostenibilità può emergere sia in Italia sia, indirettamente, nell'Eurozona. Più facile a dirsi che a farsi. Le misure proposte incontrano la resistenza di gruppi d'interesse. Tensioni politiche interne e la fragilità della coalizione governativa peggiorano la situazione. Il voto di fiducia del 14 novembre o quello sul Rendiconto di domani potrebbero aprire la strada a un governo di transizione o alle elezioni. Data la fragilità del mercato e la percepita incapacità di dare le risposte adeguate mostrata dalle autorità italiane finora, le tensioni sui BTP rimarranno comunque alte. Nel breve periodo, continueranno a essere placate dalla BCE, che manterrà la sua politica di "contenimento passivo": non una decisa azione di contenimento dei rendimenti ma la prevenzione di sbalzi nella formazione del prezzo dei titoli di stato italiani". BERLUSCONI - DRAGHI GIORGIO NAPOLITANO Il report di Goldman si concentra poi sullo spread: "450 è la soglia limite che può far scattare problemi per le banche private, che cercherebbero l'aiuto della Banca Centrale Europea". Sostanzialmente, vedrebbero il crollo del valore dei BTP che hanno in pancia, e correrebbero da Draghi a finanziare il loro portafoglio titoli, pena il blocco del credito ai privati. Questo aumenterebbe ancora la quantità di titoli italiani che dovrebbe incamerare la Banca Centrale. (Oggi quella soglia è stata ampiamente sfondata) Secondo gli analisti, il processo di formazione di un governo unità nazionale darebbe tempo all'Italia di ristabilire la fiducia dei mercati, e sarebbe l'ultima finestra in cui riuscire a far passare le fondamentali riforme necessarie. by dagospia

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