mercoledì 9 febbraio 2011

FINIS FIAT - LA LEZIONE TEDESCA VW E BMW: PARLANO POCO E SI OSTINANO A PRODURRE BELLE AUTOMOBILI, GUADAGNANDO DA ANNI UN SACCO DI SOLDI - A QUESTO PUNTO, ANZICHÉ DISCETTARE DI GLOBALIZZAZIONE E SPARARE PROVOCAZIONI, MARPIONNE CHIUDA LA BARACCA E SE NE VADA A DETROIT - DA TORINO ABBIAMO AVUTO SOLO UNA COSA: GIANNI AGNELLI, IL PIÙ GRANDE EVASORE FISCALE D’ITALIA (GRAZIE ALLA FIGLIA ABBIAMO SCOPERTO SOLO UNA PARTE DEI MILIARDI IN NERO PORTATI ALL’ESTERO)...

- IN GERMANIA SONO DEI GRAN PROVINCIALI...
Bankomat per Dagospia


MARCHIONNE BIG
In Germania sono dei gran provinciali. Altro che Marchionne eroe dei due mondi e della globalizzazione. Parlano poco e si ostinano a produrre in Germania belle automobili, guadagnando da anni un sacco di soldi. Farebbe bene Marchionne a passare al quartiere generale della Volkswagen, ad esempio, e dir loro di svegliarsi. Perche' si ostinano a impiegare centomila operai nelle fabbriche tedesche? Ma li leggono i giornali?

Poi, incuranti della crisi mondiale dell'auto della quale i giornalisti amici delle PR Fiat discettano a sproposito da anni, accade pure che Audi segni un aumento del 22 per cento delle sue vendite. E perche' - come ci informano sempre i giornali oggi - da MF a Repubblica - dare pure un aumento del tre per cento ad un personale dipendente, quello Volkswagen, che notoriamente gia' guadagna bene e molto meglio dei colleghi italiani di Fiat?


LOGO VOLKSWAGEN
Questi crucchi fra l'altro sono davvero insolenti: adesso insidiano pure il primato Fiat in Brasile!

Pensate poi che BMW a gennaio porta a casa un più' 28 per cento delle vendite. Per dare un occhiata agli altri, Toyota nei primi 9 mesi del suo bilancio 2010-2011 (chiude a marzo) quadruplica gli utili. Delle vendite Ford e GM, in ripresa ben più' di Chrysler, qualcosa era trapelato neo giorni scorsi. Mentre, come Dagodenunciato, pochissimo si e' parlato delle critiche Usa alla gestione Marchionne.

Adesso pero' si mette male per il figlio del carabiniere Concezio residente in Svizzera: sabato lo ha convocato Berlusconi, vuole chiarezza. Marchionne se la sta gia' facendo sotto dalla paura. Con tutto il filo da torcere che Scajola prima e Romani dopo gli hanno gia' notoriamente dato ...con il loro silenzio, qui si rischia che Berlusconi gli faccia delle domande.

Marchionne fra l'altro e' gia' impensierito dal silenzio pensoso del Governatore Cota del Piemonte, che era a Detroit con lui e della delocalizzazione di Fiat in Usa dice di non aver saputo nulla.

2 - VOLKSWAGEN VOLA E AUMENTA I SALARI...
Luciano Mondellini per "MF-Milano Finanza"



AUDI
La crescita di Volkswagen sui mercati mondiali comincia a produrre effetti benefici sui lavoratori. Ieri il colosso di Wolfsburg ha raggiunto un accordo con il sindacato Ig Metall, annunciando un aumento del 3,2% in busta paga per i circa 100 mila operai assunti negli stabilimenti tedeschi del gruppo.

L'intesa, che entrerà in vigore il primo maggio e avrà una durata biennale, prevede anche un pagamento una tantum di almeno 500 euro. La Ig Metall, che aveva inizialmente chiesto un aumento del 6%, ha comunque ottenuto un miglioramento superiore a quelli recentemente concessi in Germania dalla Opel e dalla Ford (2,7%).

I sindacati, d'altronde, sapevano che il gruppo guidato da Martin Winterkorn non poteva permettersi tensioni sindacali in un momento in cui le vendite record a livello globale dei brand del gruppo (7,14 milioni di vetture nel 2010) stanno mettendo sotto pressione la capacità produttiva della casa tedesca. «Volkswagen e Ig Metall hanno trovato una soluzione equa che offre un aumento molto adeguato, proteggendo allo stesso tempo la competitività» della società, ha commentato ieri Horst Neumann, membro del cda e responsabile delle risorse umane del gruppo di Wolfsburg.


DETROIT
Per i lavoratori l'accordo rappresenta una boccata di ossigeno di fronte all'inflazione che a gennaio ha toccato il 2,4% nell'area euro, registrando la più elevata accelerazione dei prezzi in Germania negli ultimi 29 anni.

L'intesa, inoltre, chiude definitivamente la pagina della crisi che aveva colpito la casa tedesca nel 2004 e che aveva portato a una moratoria nella dinamica della retribuzione, con un'intesa storica per tutto il settore auto tedesco. «Gli aumenti sostenibili della paga base devono essere allineati ai risultati economici del settore. Questo è estremamente significativo per la competitività dei siti di Volkswagen in Germania», ha spiegato il responsabile delle relazioni industriali Jochen Schumm.


ROBERTO COTA
A conferma dell'ottimo stato di salute di Volkswagen, che punta a diventare il maggior produttore automobilistico al mondo entro il 2018, sono stati resi noti ieri i dati di vendita di Audi. La casa di Ingolstadt, controllata a da Volkswagen, dopo aver chiuso il 2010 con il più brillante risultato della sua storia, ha iniziato il 2011con una crescita a doppia cifra delle vendite in gennaio, più 22,6% a livello mondiale con oltre 95mila vetture grazie in particolare al forte slancio fornito dai mercati europei, dove le performance della casa sono migliorate ulteriormente nonostante un clima economico definito difficile.

I principali contributi al risultato sono arrivati dalla nuova A1, dalla crescita continua delle vendite a clienti corporate e dagli sviluppi positivi negli Stati Uniti e Cina. «Sulla base dell'attuale situazione degli ordini, ci aspettiamo un forte primo trimestre nel 2011», ha sottolineato Peter Schwarzenbauer, membro del consiglio di Audi. «Lo sviluppo del business nei mercati di esportazione europei è importante per il nostro obiettivo annuale, che prevede vendite per 1,2 milioni di auto».

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