martedì 3 gennaio 2012

GUERRA FREDDA AMARCORD - DAGLI ARCHIVI BRITANNICI UNA SPY STORY MEJO DE UN FILM - 1981: UN PIANO SOVIETICO PER UCCIDERE LA THATCHER E INVIARE 500 COMMANDOS PER GETTARE NEL PANICO LONDRA E LANCIARE UN ATTACCO NUCLEARE - IL PROGETTO SVELATO ALL’MI6 DA UN UFFICIALE RUSSO FUGGITO IN INGHILTERRA - POI, NEL 1985, ARRIVÒ GORBACIOV E GUARDA CASO IL PRIMO LEADER OCCIDENTALE CHE VOLLE INCONTRARE FU PROPRIO LA LADY DI FERRO…

Enrico Franceschini per "la Repubblica" RONALD REAGAN Un piccolo esercito di 500 commandos sovietici entra clandestinamente in Gran Bretagna, semina il caos facendo esplodere linee ferroviarie, centrali elettriche e vie di comunicazioni, quindi scatena il panico con attacchi a base di armi chimiche e biologiche. Ma è tutta una manovra per distrarre i servizi di sicurezza di Sua Maestà dal vero obiettivo: assassinare il primo ministro, l´unico cittadino del Regno Unito con il potere di lanciare un attacco nucleare contro l´Urss. Sbaragliato lui, Mosca può sperare di vincere un confronto atomico con l´Occidente. BREZNEV O meglio: sbaragliata "lei". Perché il primo ministro in questione era donna: Margaret Thatcher. E perché il suddetto piano non è uno scenario sulla terza guerra mondiale di qualche videogioco, bensì il progetto messo a punto dal Kgb nel 1981, quando le relazioni tra Est ed Ovest avevano toccato il punto più basso dalla crisi di Cuba e dalla costruzione del muro di Berlino, altri due momenti in cui sembrò possibile una guerra a colpi di testate nucleari fra Urss e Stati Uniti (e i loro alleati). Ora quel piano salta fuori dagli archivi di stato britannici, che pubblicano progressivamente documenti riservati osservando la "regola dei trent´anni": devono passare almeno tre decenni fra la data del documento e la sua rivelazione. MIKHAIL GORBACIOV Così la stampa e l´opinione pubblica inglese apprendono che nel 1981 l´allora capo dello spionaggio di Sua Maestà, sir Anthony Acland, inviò un rapporto "top secret" alla Thatcher, primo ministro da un paio d´anni, per avvertirla che era il bersaglio di un complotto sovietico. Secondo quanto lascia capire il documento, i servizi segreti britannici furono informati del piano da un ufficiale dell´esercito russo che aveva "defezionato", cioè era fuggito in Inghilterra, passando clandestinamente il confine con l´aiuto dell´MI6, il celebre servizio di spionaggio britannico - quello in cui serve il James Bond cinematografico, per intendersi. E se non sembra di essere in un film o in un videogame, poco ci manca. Il rapporto informava la Thatcher che il piano prevedeva l´ingresso in Gran Bretagna di niente di meno che 500 unità delle forze speciali sovietiche, tutti membri degli "Spetsnaz", il corpo di élite dell´esercito dell´Urss. La loro missione: eliminare la capacità britannica di lanciare missili nucleari contro l´Unione Sovietica, nell´eventualità di un conflitto atomico o di un´invasione. MARGARET THATCHER Una unità di Spetsnaz, secondo il rapporto, era già stata nel Regno Unito per individuare target e studiare come organizzare l´attentato che avrebbe dovuto uccidere la Thatcher. Senza un premier in carica, ragionava Mosca, Londra sarebbe rimasta paralizzata, almeno temporaneamente, perché solo il primo ministro ha l´autorità per ordinare l´uso di armi nucleari - e una guerra atomica si sarebbe decisa nel giro di mezz´ora o meno, il tempo impiegato dai missili ad attraversare un oceano o un continente. Gli Spetsnaz avrebbero dovuto causare diversivi con attacchi a linee ferroviarie, strade, centrali elettriche, e con eventuali uso di armi bio-chimiche, prima di colpire il vero obiettivo: la Thatcher. Non si sa come la "lady di ferro" reagì alla rivelazione. A Washington c´era Ronald Reagan, che definiva l´Unione Sovietica "l´impero del male". E al Cremlino c´era ancora Breznev. Poi, nel 1985, arrivò Gorbaciov e il primo leader occidentale che volle incontrare fu proprio la Thatcher: forse per dirle che aveva cancellato il progetto del suo predecessore di farla assassinare? Chissà. Di certo che la lady di ferro, dopo averlo incontrato, commentò: «Possiamo trattare con quest´uomo». Di lì a poco finirono la guerra fredda e l´Unione Sovietica. http://ww.dagospia.com/

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