Luigi Bisignani per “Il Tempo”
L'ordine
di Obama è irrevocabile: attacchiamo in tempi strettissimi la Libia. Ai
comandi militari USA il compito di trovare solo il momento migliore.
L'escalation decisa dopo l'abbattimento da parte dell'Isis di un altro
Mig-23 di Tobruk. I bombardamenti dovrebbero avvenire in modo mirato
nella zona ovest, nei pressi di Sidra, dove si trovano i principali
depositi petroliferi. È qui che ha preso il controllo del territorio lo
Stato Islamico, con il nuovo comandante Abu Omar al-Shishani,
all’anagrafe Tarkhan Tayumurazovich Batirashvili, 30 anni, uno dei
terroristi ceceni più ricercati al mondo.
L'eliminazione
dell'Isis e la testa di Batirashvili sono obiettivi fondamentali per il
Presidente degli Stati Uniti. In politica interna perché in vista delle
elezioni i Repubblicani stanno prendendo prepotentemente il largo
proprio sui temi legati al terrorismo e alla sicurezza. In politica
estera perché il democratico Obama sta perdendo ogni autorevolezza
rispetto allo zar Vladimir Putin, soprattutto dopo il recente, sia pur
fragile, accordo sulla Siria per permettere aiuti umanitari.
Per
stringere i tempi ed evitare inutili mediazioni all'interno della NATO,
l'attacco USA dovrebbe avvenire solo con l'appoggio della Gran
Bretagna, mentre all’Italia verrebbe chiesto l'uso logistico della base
militare di Sigonella per i rifornimenti. Come si comporterà l'Italia?
OBAMA COLOSSEO
Il
Capo dello Stato Sergio Mattarella nella sua visita negli Stati Uniti è
stato informato? E il Presidente del Consiglio Matteo Renzi come si
muoverà? Cavalcherà la guerra per distrarre gli italiani dalla crisi
oppure si defilerà preoccupato da possibili ritorsioni? Il governo ha
perso una grande occasione per avere un ruolo pacificatore nella vicenda
libica: si è limitato a inutili proclami e non è stato d’aiuto neppure a
quelle personalità locali che avevano chiesto a Roma supporto per
combattere prima le tribù ribelli e ora i terroristi.
E
non ha avuto neppure l'autorevolezza per imporre all'ONU come
commissario speciale, dopo l'inconcludente Bernardino León, uomini di
grande esperienza in quei mondi come Massimo D'Alema, ad esempio.
Inascoltati infine, i suggerimenti dei nostri servizi di sicurezza che
sono i più inseriti nel territorio, mentre le nostre aziende hanno
avuto l'ordine di rimpatriare gli italiani che si trovavano presso i
giacimenti.
isis libia bengasi
L'attacco
americano in Libia cambierà lo scenario internazionale e anche in
Italia creerà una situazione delicatissima per Renzi, soprattutto quando
gli si chiederà di mandare truppe di terra per combattere. Di sicuro
Papa Bergoglio si scaglierà prepotentemente contro i bombardamenti e
userà tutta la sua influenza mediatica per raccogliere attorno a sé
l'universo pacifista, che ne approfitterà, ma non sarà il solo, per
mettere il Premier in ulteriore difficoltà.
http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/profezi-bisignani-obama-rilanciare-democratici-crisi-usa-118518.htm
Nessun commento:
Posta un commento