Famiglia ebraica tra le più ricche ed
antiche del mondo, probabilmente di origine mesopotamica. I Sassoon
infatti deriverebbero dai Shoshans, uno dei cui esponenti più importanti
fu il Principe (“Nasi”) spagnolo Ibn Shoshans (Yazid ibn Omar ha-Nasi).
Nel Cinquecento, per sfuggire alle persecuzioni spagnole, i Sassoon si
rifugiarono a Baghdad. Alla fine della Prima Guerra Mondiale furono tra i
protagonisti della formazione dell’Irak, il cui primo Ministro delle
Finanze fu proprio Eskell Sassoon, che diresse questo ministero per ben
sette governi consecutivi. In questo ruolo Sir Eskell firmò l’accordo
con British Petroleum, pretendendo che i proventi iracheni per
l’estrazione del petrolio fossero corrisposti in oro e non in sterline.
L’idea si sarebbe rivelata geniale, poiché nonostante l’abbandono del
Gold Exchange Standard degli anni Trenta, con conseguente flessione
della sterlina, l’Iraq non avrebbe risentito della crisi internazionale.
Nella prima metà dell’Ottocento il nonno
di Sir Eskell, David Sassoon, fondò una grande banca a Bombay, la David
Sassoon & Co, diventando una delle personalità più influenti
dell’India. Il fratello di David, Albert Abdallah David Sassoon, per i
giganteschi guadagni procurati alla Corona inglese, nel 1890 fu
addirittura nominato Barone dalla Regina Vittoria.
David, tramite la sua banca ed i virtù del prestigio della sua famiglia, ottenne dalla Banca d’Inghilterra (controllata dai Rothschild),
il monopolio in India per lo sfruttamento del cotone, della seta e
dell’OPPIO. Soltanto in un anno, tra il 1830 ed il 1831, David vendette
18.956 casse di oppio. I suoi otto figli, inviati in tutti i posti
chiave del commercio in Oriente con la solita tattica Rothschild,
riuscirono ad estendere il loro monopolio dell’Oppio in Cina ed in
Giappone. In quei Paesi i Sassoon hanno naturalmente aperto importanti
filiali della loro banca, a cui hanno aggiunto, società finanziarie,
gigantesche aziende tessili ed agricole ed imponenti società di
assicurazioni come la Oriental Life Insurance.
La scintilla che fece scoppiare la Guerra
dell’Oppio tra Inghilterra e Cina vide proprio i Sassoon come i
principali protagonisti. Nel 1839 l’Imperatore cinese Dao-Guang proibì
l’assunzione ed il commercio di questa sostanza. I suoi soldati
gettarono nei fiumi migliaia di casse di droga appena uscite dai
laboratori di Canton della famiglia Sassoon, che chiesero aiuto al
Governo britannico tramite l’intermediazione dei Rothschild (i quali,
insieme alla Regina, fino a quel momento avevano fatto grandi affari con
i Sassoon proprio grazie all’oppio). E la guerra iniziò.
Dopo tre anni il Trattato di Nanchino
sanciva la piena legalizzazione dell’oppio in Cina, la sovranita della
vittoriosa Inghilterra su diverse aree costiere del Paese e un forte
risarcimento (pari a due milioni di sterline) ai “danneggiati” Sassoon.
Da notare che i cinesi dovettero pagare interamente anche le spese di
guerra agli inglesi, per la favolosa cifra di 21 milioni di sterline.
Il monopolio della droga da parte dei
Sassoon, però, si limitava alle zone costiere della Cina, così alla
ricca famiglia fu necessaria una seconda Guerra (1858-1860), per sperare
di raggiungere finalmente l’obiettivo dell’esclusiva sulla vendita di
oppio in tutto il territorio nazionale. Il nuovo conflitto fu
sanguinosissimo, gli inglesi non esitarono a radere al suolo e
saccheggiare i templi ed i santuari di Pechino. Il successivo Trattato
di Pace, stipulato il 25 ottobre 1860, assicurò ai Sassoon l’esclusiva
del commercio di droga sui sette ottavi della Cina. L’Inghilterra riuscì
ad annettersi Hong Kong oltre ad una serie di altre zone strategiche
all’interno della nazione. Gli affari di famiglia si moltiplicarono,
grazie anche al contributo della società Russell & Company, che
armava per conto dei Sassoon le navi commerciali che trasportava oppio
dall’India alla Cina tornando indietro cariche di Tè. La società
(fondata dal cognato di William Huntington Russell, co-fondatore della
discussa società segreta Skull & Bones), era in mano a Warren
Delano, principale azionista, nonno materno del futuro Presidente degli
USA Franklin Delano Roosevelt, il quale ereditò una gigantesca fortuna
proprio grazie a questa joint venture con i Sassoon.
All’inizio degli anni ’80 dell’Ottocento
la famiglia Sassoon poteva ormai contare su un immenso commercio di
oppio, che nella sola Cina superava le 105 mila casse all’anno. Nel 1887
Edward Albert Sassoon sposò Caroline Rothschild e l’alleanza economica
tra le due famiglie fu consacrata definitivamente.
Un’alleanza Rothschild/Sassoon/Delano Roosevelt che causò – e causa ancora – la morte di milioni di cinesi.
I Sassoon, al giorno d’oggi, possiedono
la ED Sassoon Bank, la David Sassoon & Co Bank, l’Oriental Life
Insurance e controllano, tra gli altri, The Observer ed il Sunday Time.
Enrico Sassoon – Direttore dell’Harvard
Business Review Italia, Amministratore delegato di StrategiQs Edizioni,
Presidente di Leading Events e di Global Trends, esponente di spicco
dell’Aspen Institute Italia (di cui è Presidente Giulio Tremonti),
nonché fondatore e principale azionista della Casaleggio Associati
(società di comunicazione informatica che gestisce, tra l’altro, le
edizioni ed il blog di Beppe Grillo) – è fratello del noto sociologo
Joseph Sassoon, che è anche fondatore e Presidente della Alphabet. Il
loro padre, Léon Sassoon – importante imprenditore siriano con un forte
giro d’affari in Siria ed in Italia – è stato Presidente e Tesoriere
della Sinagoga sefardita di Holland Park, a Londra.
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Per approfondimenti vedi anche JewishEncyclopedia e Finanza In Chiaro.it
Fonte: Pietro Ratto da http://blog.libero.it/pensio/11596434.html
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https://terrasantalibera.wordpress.com/2013/03/20/3931/
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