lunedì 26 aprile 2010

anno 1992 che anno di merda per l italia. un caso o voluto ?

17 gennaio: approvazione definitiva alla Camera (con voto di fiducia) del decreto sulla Direzione nazionale antimafia, fortemente sostenuta dal giudice Giovanni Falcone, direttore generale degli Affari penali del ministero di Grazia e Giustizia.
18 gennaio: Giampiero Borghini abbandona il Pds e viene eletto sindaco di Milano.
30 gennaio: la prima sezione della Cassazione conferma le condanne ai capimafia imputati nel maxiprocesso di Palermo, istruito dai magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Andreotti presenta alle Camere il rendiconto del suo governo che ha, dice, esaurito il suo compito.
2 febbraio: il presidente della Repubblica Francesco Cossiga scioglie le Camere e indice le elezioni per il 5 aprile.
3 febbraio: il procuratore capo del tribunale di Roma firma la richiesta per l'archiviazione del caso Gladio, la struttura paramilitare segreta in funzione anticomunista.
17 febbraio: Mario Chiesa, presidente socialista dello storico ospizio Pio Albergo Trivulzio, viene arrestato in flagrante dal capitano dei carabinieri Roberto Zuliani mentre nasconde una tangente di 7 milioni. E' il primo clamoroso provvedimento dell'inchiesta sulla corruzione politica "Mani pulite" avviata da Antonio Di Pietro, magistrato della Procura di Milano.
3 marzo: Bettino Craxi, segretario del Partito socialista italiano, in un'intervista, riferendosi a Mario Chiesa, dichiara: "Una delle vittime di questa storia sono proprio io... Mi trovo davanti a un mariuolo che getta un'ombra su tutta l'immagine di un partito...". La frase viene riferita in carcere al "mariuolo" in questione, che, a fine mese dopo aver a lungo meditato, rompe il silenzio e firma le prime confessioni.
4 marzo: il ministro del Bilancio Cirino Pomicino annuncia che sarà necessario fare una manovra aggiuntiva per i conti pubblici del '92, già fuori dalle stime della finanziaria.
12 marzo: a Palermo in viale delle Palme, in piena campagna elettorale, viene ucciso Salvo Lima, deputato della Democrazia cristiana al Parlamento europeo.
25 marzo: si scopre un buco da 32.200 miliardi nei conti pubblici.
27 marzo: il presidente della Repubblica Francesco Cossiga afferma di temere i rischi dell'ingovernabilità e ripropone la repubblica presidenziale.
5 aprile: elezioni politiche, tracollo dei maggiori partiti di governo (la Dc perde 5 punti scendendo sotto il 30%, il Psi limita il calo dal 14,3 al 13,6%) e del Pds, trionfo della Lega di Umberto Bossi, 8,7% a livello nazionale (55 deputati e 25 senatori).
16 aprile: i giudici del tribunale di Milano accolgono le richieste del pubblico ministero per il caso Ambrosiano: diciannove anni a Umberto Ortolani, diciotto anni e sei mesi a Licio Gelli, sei anni e quattro mesi a Carlo De Benedetti, cinque anni e sei mesi a Giuseppe Ciarrapico.
21 aprile: deviato il fiume di lava dell'Etna dopo settimane di eruzione, dal Nord si grida: "Forza Etna".
22 aprile: arrestati con un unico blitz otto imprenditori milanesi, per il mondo degli affari è uno shock. Gli otto arrestati escono da San Vittore dopo aver firmato confessioni più o meno ampie. Da quel momento decine di imprenditori, persuasi in molti casi dai propri avvocati, si presentano spontaneamente alla Procura di Milano: questo fenomeno delle "code per confessare" proseguirà fino all'estate del 1993.
23 aprile: comincia l'XI legislatura.
24 aprile: Giovanni Spadolini è rieletto presidente del Senato. Oscar Luigi Scalfaro è il nuovo presidente della Camera. Si dimette il governo Andreotti.
25 aprile: con un discorso di quarantacinque minuti teletrasmesso, il presidente della Repubblica Francesco Cossiga annuncia le sue dimissioni.
28 aprile: Cossiga firma le dimissioni e lascia il Quirinale. Il presidente del Senato Spadolini assume la supplenza in attesa della nomina del nuovo presidente della Repubblica.
1 maggio: primi avvisi di garanzia a parlamentari in carica: sono gli ex sindaci socialisti di Milano, Carlo Tognoli e Paolo Pillitteri.
4 maggio: la scala mobile degli statali viene congelata.
6 maggio: arresti di Massimo Ferlini (Pds) e dei segretari cittadini e regionali della Dc, Maurizio Prada e Gianstefano Frigerio. Nella richiesta di rinvio a giudizio per gli appalti sui lavori per la metropolitana i magistrati descriveranno una spartizione matematica delle tangenti fra i partiti che contano a Milano: 36% al Psi; 18,5% ciascuno per Dc e Pci-Pds; 17% al Psdi; 8% al Pri. Il Pci milanese, stando agli stessi "cassieri" Dc e Psi, è entrato nel "sistema trasporti" solo nel 1987: prima di quell'anno, gli altri partiti si dividevano quote maggiori.
13 maggio: primo avviso di garanzia al segretario amministrativo nazionale e senatore della Dc Severino Citaristi. Ne riceverà più di 70, finirà per confessare di aver girato al partito "oltre 100 miliardi" di finanziamenti illeciti.
23 maggio, ore 17:58: strage di Capaci (sull'autostrada Palermo-Punta Raisi), muoiono Giovanni Falcone, già magistrato a Palermo, la moglie Francesca Morvillo, anche lei magistrato e gli agenti di scorta Antonio Montinari, Rocco Di Cillo e Vito Schifani. Unico superstite l'agente Giuseppe Costanza che viaggiava sull'automobile guidata da Falcone.
25 maggio: a Palermo si celebrano i funerali del giudice Falcone, della moglie e degli agenti della scorta. Al sedicesimo scrutinio a Roma il Parlamento elegge Oscar Luigi Scalfaro, settantatré anni, democristiano, Presidente della Repubblica italiana, con 672 voti di Dc, Pds, Psi, Psdi, Pli, Verdi, Rete e Lista Pannella, dopo numerose votazioni in cui nessun candidato (Forlani, Vassalli ecc.) aveva raggiunto il numero di voti necessario.
30 maggio: consegnata alla commissione per le autorizzazioni a procedere la richiesta di poter indagare su sei parlamentari: Carlo Tognoli e Paolo Pillitteri entrambi del Psi, Severino Citaristi (Dc), Antonio Del Pennino (Pri), Renato Massari (Psdi) e Gianni Cervetti (Pds). A rivolgersi al Parlamento sono quattro pubblici ministeri di Milano. Il capo della procura Francesco Saverio Borrelli, il suo vice Gerardo D'Ambrosio e i sostituti Gherardo Colombo e Antonio Di Pietro. All'assemblea annuale della Banca d'Italia il governatore Carlo Azeglio Ciampi chiede al futuro governo di avviare immediatamente il risanamento della finanza pubblica con una manovra da 30.000 miliardi per il '92, e una da 100.000 per il '93.
giugno: si toglie la vita Renato Amorese, lasciando un messaggio politico imprevedibile: una lettera disperata, con un grazie a Di Pietro.
17 giugno: con il ritiro della candidatura Craxi si sblocca la crisi di governo. Il segretario del Psi propone al presidente della Repubblica una rosa di tre nomi: Giuliano Amato, Gianni De Michelis e Claudio Martelli.
27 giugno: centomila persone manifestano a Palermo contro la mafia nel ricordo di Giovanni Falcone.
28 giugno: il deputato e dirigente del Partito socialista Giuliano Amato diventa presidente del Consiglio dei ministri sostenuto da un quadripartito formato da Dc-Psi-Psdi-Pli.
3 luglio: Craxi dice alla Camera dei deputati: "Chi è senza peccato scagli la prima pietra".
5 luglio: a difesa della lira la Banca d'Italia aumenta il tasso di sconto, dal 12% al 13%.
10 luglio: il governo vara una manovra economica da 30.000 miliardi per risanare il disavanzo dello Stato.
16 luglio: arrestato per corruzione aggravata e continuata Salvatore Ligresti, uno dei più importanti uomini d'affari italiani. La Banca d'Italia aumenta per la terza volta in sette mesi il tasso di sconto.
19 luglio ore 13:45: strage di via D'Amelio (Palermo), muoiono il giudice Paolo Borsellino e gli agenti di scorta Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Cosina, Claudio Traina ed Emanuela Loi, prima donna poliziotto ad aver perso la vita in un attentato della mafia.
20 luglio: Ciampi ritiene la manovra economica del governo "necessaria, ma ancora insufficiente". Il governo invia in Sicilia duemila fra poliziotti e carabinieri e settemila soldati (operazione "Vespri Siciliani") di cui ottocento sono utilizzati a Palermo per presidiare i luoghi a maggior rischio (Tribunale, residenze magistrati, ecc.). I più importanti boss siciliani in carcere vengono trasferiti nel penitenziario di Pianosa.
21 luglio: a Palermo si celebrano i funerali del giudice Borsellino e degli agenti della scorta. Partecipa anche Vincenzo Parisi, capo della Polizia, all'uscita dalla chiesa rischia di essere malmenato da poliziotti e amici delle vittime, causa il gran dolore e la rabbia per aver subito un altro attentato a pochissimi giorni da quello di Capaci.
23 luglio: un rapporto dell'arma dei carabinieri annuncia un attentato al giudice Di Pietro.
26 luglio: il presidente Scalfaro critica duramente il senatore leghista Miglio che propone di staccare la Sicilia dall'Italia.
31 luglio: firma dell'accordo sul lavoro fra il governo Amato e i sindacati confederali (CGIL-CISL-UIL), viene abolita la scala mobile, bloccati i salari fino a tutto il 1993 in cambio di un forfait di 20.000 lire al mese, aumentate le tasse sugli scatti retributivi maggiormente elevati.
13 agosto: il ministro della Giustizia Claudio Martelli apre un'inchiesta sull'operato della prima sezione penale della corte di cassazione presieduta da Corrado Carnevale.
22 agosto: duro corsivo del quotidiano del Psi contro il giudice Di Pietro accusato di essere "tutt'altro che un eroe" e di condurre un'inchiesta nella quale "vi sono diversi aspetti non chiari e non convincenti".
28 agosto: il marco sale al tetto massimo di oscillazione consentito dal Sistema Monetario Europeo (Sme): 765,40 lire.
1 settembre: il ragioniere generale dello Stato Andrea Monorchio chiede altri 10.000 miliardi per la manovra finanziaria al fine di compensare il maggior costo del debito causato dal livello record degli interessi.
2 settembre: prima che arrivi in Parlamento la richiesta di autorizzazione a procedere nei suoi confronti muore suicida Sergio Moroni. In una lettera al presidente della Camera Napolitano scrive: "Un grande velo di ipocrisia (condivisa da tutti) ha coperto per lunghi anni i modi di vita dei partiti e i loro sistemi di finanziamento", non si dice innocente o perseguitato, ma denuncia "un processo sommario, violento, in cui la ruota della fortuna assegna ai singoli il compito di vittime sacrificali". A proposito del suicidio Craxi dichiara: "c'è chi ha creato un clima infame".
4 settembre: la Banca d'Italia porta il tasso di sconto dal 13,25 al 15%. Amato dichiara che l'Italia, d'accordo con la Cee, non ha intenzione di svalutare.
6 settembre: Giuseppe Madonia, latitante dal 1984 e considerato uno dei mandanti degli omicidi di Falcone e Borsellino, viene arrestato dalla polizia in provincia di Vicenza.
7 settembre: stop alle pensioni baby: i dipendente statali non potranno più andare in pensione dopo soli vent'anni di servizio.
9 settembre: il governo chiede al Parlamento di approvare una legge delega che gli consenta di cancellare spese, aumentare tasse, bloccare i salari pubblici ogni volta che la Banca d'Italia dichiari l'emergenza economica.
10 settembre: maggioranza e opposizione criticano la richiesta di Amato per una legge delega con pieni poteri in materia economica per tre anni. Il governatore della Banca d'Italia rifiuta di assumere un ruolo assegnatogli "a sua insaputa".
11 settembre: il presidente della Repubblica Scalfaro contrario ai pieni poteri al governo in materia economica.
13-17 settembre: crisi finanziaria (svalutazione della lira e successiva uscita dallo SME, il sistema monetario europeo), per arginarla il governo Amato è costretto a varare una legge finanziaria da 100.000 miliardi (aumento dell'età pensionabile, aumento dell'anzianità contributiva, blocco dei pensionamenti, minimum tax, patrimoniale sulle imprese, prelievo sui conti correnti bancari, introduzione dei ticket sanitari, tassa sul medico di famiglia, imposta comunale sugli immobili (Ici), blocco di stipendi e assunzioni nel pubblico impiego, privatizzazioni ecc.).
17 settembre: ucciso a Palermo Ignazio Salvo, ex proprietario delle esattorie siciliane, da tempo sospettato di collusioni con la mafia.
22 settembre: il segretario della CGIL, Bruno Trentin, viene contestato a Firenze nel corso di una manifestazione sindacale contro la manovra economica del governo.
26 settembre: duecentomila pensionati manifestano a Roma contro la manovra del governo e i tagli alla previdenza.
28 settembre: la Lega nord trionfa nelle elezioni provinciali di Mantova raggiungendo il 34%. Crollano Dc e Psí.
30 settembre: con una lettera Claudio Martelli e quindici importanti esponenti socialisti invitano Craxi a dimettersi.
ottobre: per favorire un clima di maggiore fiducia sulla situazione economica nazionale, il Presidente della Repubblica, Oscar Luigi Scalfaro, si reca personalmente in Banca d'Italia dal governatore Carlo Azeglio Ciampi. E' la prima volta in assoluto, precedentemente era stato sempre il governatore ad essere convocato al Quirinale.
ottobre 1992 - aprile 1993: a Milano indagini e arresti legati a Eni, Ferrovie, Anas, Enel, ministeri della Sanità e delle Poste. La procura di Roma solleva un conflitto di competenza e ottiene le indagini Anas, ministero delle Poste e Intermetro: a Roma finirà con prescrizioni e assoluzioni.
1 ottobre: il governo chiede alla Cee un prestito di ventimila miliardi.
2 ottobre: sciopero nazionale del pubblico impiego contro la manovra economica.
5 ottobre: la lira tocca un nuovo minimo storico nei confronti del marco, 940, mentre il dollaro sale a 1.300.
7 ottobre: la Lega nord invita gli italiani a non comprare più i titoli di Stato.
12 ottobre: Mino Martinazzoli è il nuovo segretario politico della Dc.
13 ottobre: sciopero generale, dure contestazioni dei lavoratori in varie città contro la manovra economica e il blocco della scala mobile: a Milano è ferito Sergio D'Antoni, segretario della Cisl.
15 ottobre: avviso di garanzia per corruzione, ricettazione e violazione della legge sul finanziamento dei partiti a Vincenzo Balzamo, segretario amministrativo del Psi. Brusca flessione della produzione industriale.
22 ottobre: i giudici di Palermo accertano che Lima fu ucciso dalla mafia per non aver mantenuto la promessa di far assolvere in Cassazione i boss condannati nel maxi processo ed emettono un ordine di cattura per 24 esponenti della "cupola" mafiosa, ritenuti i mandanti dell'omicidio. Il Csm nomina Bruno Siclari procuratore nazionale antimafia.
29 ottobre: con quattrocento voti favorevoli quarantasei contrari e diciotto astenuti, la Camera dei deputati approva in via definitiva la ratifica del trattato di Maastricht, che, in vista della futura unione monetaria europea, vincola gli Stati a dei rigorosissimi parametri di finanza pubblica (inflazione, deficit/pil, deficit annuale/pil annuale).
31 ottobre: Ciampi dichiara che la manovra del governo ha già avuto effetti positivi sulla lira e sui titoli di Stato.
2 novembre: per i postumi di un infarto muore Vincenzo Balzamo, segretario amministrativo del Psi.
3 novembre: l'Istat segnala un aumento della disoccupazione di 202 mila unità. Si allarga l'indagine della magistratura sulla massoneria.
16 novembre: Tommaso Buscetta, il pentito di Cosa Nostra protagonista del maxiprocesso, per otto ore depone spontaneamente alla commissione parlamentare antimafia: "Il terzo livello non esiste. E' la mafia che usa i politici e non il contrario. Anche se per alcuni delitti all'interesse della mafia può sovrapporsi l'interesse di altre identità. I nomi li farò soltanto ai giudici".
19 novembre: la Camera dei deputati approva la legge finanziaria per il 1993. Il pentito Leonardo Messina afferma che è stato il boss Totò Riina a decidere la strage di Capaci.
27 novembre: si dimette il sindaco socialista di Napoli Nello Polese e partono le richieste di autorizzazione a procedere nei confronti del ministro De Lorenzo e dell'onorevole Di Donato.
28 novembre: Mario Chiesa, il primo imputato dell'inchiesta "Mani pulite", condannato a sei anni di reclusione per tangenti e al risarcimento di sei miliardi.
29 novembre: la Lega nord non è riuscita a trovare alleati per governare la provincia di Mantova che tornerà a votare in primavera.
7 dicembre: Ciampi afferma di temere la svalutazione e invita le banche a ridurre i tassi di interesse.
9 dicembre: il pentito Tommaso Buscetta torna negli Stati Uniti perché non si sente adeguatamente protetto.
13 dicembre: nelle elezioni locali in 55 comuni, fra i quali Varese e Monza, dove stravince, la Lega diventa il secondo partito nel nord, la Dc e il Psi si dimezzano, il Pds mantiene le posizioni.
15 dicembre: primo avviso di garanzia al segretario del Partito socialista Bettino Craxi per corruzione, ricettazione e violazione del finanziamento pubblico ai partiti.
17 dicembre: Craxi non lascia la guida del partito affermando che l'avviso di garanzia è una vera e propria aggressione personale.
19 dicembre: arrestato l'ex sindaco di Palermo Vito Ciancimino che era in procinto di lasciare l'Italia.
21 dicembre: crolla la produzione. L'Istat e il centro studi della Confindustria confermano: è recessione.
23 dicembre: viene arrestato Bruno Contrada, numero uno del S.I.S.DE. in Sicilia (Servizio per le Informazioni e la Sicurezza Democratica), accusato da un gruppo di pentiti di collusione con la mafia.
29 dicembre: nel 1993 si prevedono quattrocentomila posti di lavoro in meno. Polemiche sulle dichiarazioni del capo della polizia Parisi che sembrano screditare i pentiti sul caso Contrada.
30 dicembre: vengono confermate le voci di un attentato al giudice milanese Di Pietro.
http://digilander.libero.it/inmemoria/italia_1992.htm
31 dicembre: nel suo primo messaggio di Capodanno il presidente Scalfaro invita i giudici a proseguire nelle indagini, i partiti a rinnovarsi, il Parlamento a fare le riforme e auspica "un nuovo Risorgimento".


Giulio Andreotti

Francesco Cossiga

Mario Chiesa

Antonio Di Pietro

Paolo Cirino Pomicino

Salvo Lima

Umberto Bossi

Giovanni Falcone

Oscar Luigi Scalfaro

Gherardo Colombo

Gerardo D'Ambrosio

Carlo Azeglio Ciampi

Giuliano Amato

Paolo Borsellino

Corrado Carnevale

Bruno Trentin

Mino Martinazzoli

Tommaso Buscetta

Bettino Craxi

Bruno Contrada

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