lunedì 26 aprile 2010

SABATO SCORSO L'ATTO VANDALICO. LA SORELLA DEL GIUDICE: «PALERMO NON DORME>

SABATO SCORSO L'ATTO VANDALICO. LA SORELLA DEL GIUDICE: «PALERMO NON DORME>
Si "ripopola" l'albero di Falcone
Napolitano manda un nuovo messaggio
La magnolia devastata è di nuovo piena di messaggi e foto. Don Ciotti: «Spogliarlo è un atto vano»

Si "ripopola" l'albero di Falcone
Napolitano manda un nuovo messaggio

La magnolia devastata è di nuovo piena di messaggi e foto. Don Ciotti: «Spogliarlo è un atto vano»

Nuovi messaggi sull'albero di Falcone (Ansa)
Nuovi messaggi sull'albero di Falcone (Ansa)
PALERMO - «L'albero non si tocca»: il messaggio è anonimo ma chiaro. Ed è uno dei tanti lasciati tra domenica e lunedì mattina sull'albero di Falcone. La grande magnolia in via Notarbartolo, che ha le sue radici davanti all'edificio nel centro di Palermo dove abitava il giudice ucciso da Cosa Nostra, è stata «sfregiata» sabato scorso: sono stati rubate centinaia di lettere, oltre a disegni e altre testimonianze lasciate negli anni sulla pianta per ricordare il sacrificio del magistrato, massacrato a Capaci assieme alla moglie e a tre agenti di scorta. La risposta dei palermitani a questo atto vandalico però non si è fatta attendere. E ora la magnolia simbolo della lotta alla mafia è di nuovo piena di messaggi, foto, pensieri. «Tranquillo Giovanni, renderemo questo albero ancora più bello di prima. Siamo tutti con te», recita uno dei «pizzini» lasciati sull'albero di via Notarbartolo.

«LA GENTE NON DORME» - «È stata una bella risposta di Palermo. In questa città la gente non dorme» ha detto Anna Falcone, sorella del giudice assassinato dalla mafia. Spogliare l'albero di Falcone dei ricordi, delle immagini, dei disegni, delle parole che lo arricchiscono è un atto vile quanto vano. Quell'albero ha infatti radici nell'impegno di molti» ha sottolineato don Luigi Ciotti, presidente di Libera.

L'OMAGGIO DEL COLLE - Il primo a rendere testimonianza dell'affetto dei palermitani verso l'albero di Falcone era stato domenica il sindaco della città, Diego Cammarata, che aveva affisso il manifesto «Eroi per sempre» che raffigura insieme Giovani Falcone e Paolo Borsellino. E non si è fatta attendere la dimostrazione di solidarietà del capo dello Stato Giorgio Napolitano. L'inquilino del Colle, che l'11 dicembre 1992 nella responsabilità di Presidente della Camera aveva deposto un messaggio all«'albero di Falcone», ha raccolto l'appello di Maria Falcone, Rita Borsellino e Piero Grasso a ricostituire prontamente il depredato patrimonio di memoria dell«'albero». Napolitano ha affidato al Prefetto di Palermo l'incarico di porre sulla pianta che testimonia l'impegno collettivo nella lotta alla criminalità organizzata un suo rinnovato messaggio con le espressioni, rese lo scorso anno a Palermo nella manifestazione «Per non dimenticare» con studenti giunti da tutta l'Italia, di omaggio a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino «servitori dello Stato eccezionali per lealtà e professionalità, grandi magistrati, coraggiosi e sapienti combattenti per la causa della legalità, in difesa della libertà e dei diritti dei cittadini».

Redazione online
26 aprile 2010© RIPRODUZIONE RISERVATA
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