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slot machines e casino sulla tiburtina jpeg Il
solito ginepraio fatto di scaricabarili. Un azzardo, verrebbe da dire, a
valle del quale a rimetterci sono i ludopatici, ovvero tutti coloro che
sono incappati nella dipendenza da gioco. La questione è amaramente
complessa. I big delle slot machine e videolottery, in pratica le
aziende concessionarie, sulla carta dovrebbero stanziare fino a 1
milione di euro del loro bilancio per sviluppare piani di comunicazione e
informazione sulla ludopatia.
slot machine Peccato
che per il momento siano stati messi sul piatto pochi spiccioli, il cui
utilizzo non è nemmeno pienamente controllabile dal controllore, ovvero
l'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Stato guidata da Giuseppe
Peleggi, con il vice Luigi Magistro competente proprio sul settore del
gioco. Per carità, il tutto ha un che di paradossale. Sarebbe come
chiedere alla McDonald's di pagare un piano di comunicazione per mettere
in guardia dai rischi che si corrono mangiando panini con l'hamburger.
Ma nell'ipocrisia generale del gioco d'azzardo succede anche questo.
slths18 gente agli slot machine IL PUNTO
Si
dà infatti il caso che nella convenzione di concessione stipulata da
Monopoli e aziende del gioco ci sia un passaggio che sta sollevando un
vespaio. In esso si spiega che "il concessionario, per la realizzazione
degli interventi di comunicazione e informazione istituzionali disposti
dall'Agenzia, si impegna espressamente a stanziare, a decorrere
dall'avvio della concessione, l'importo annuo previsto dal piano di
sviluppo e comunque non superiore a 1 milione di euro".
Il piano
di sviluppo di cui si parla deve essere predisposto dall'Agenzia dei
Monopoli e prevedere iniziative per promuovere il gioco legale e
responsabile. Ora, la convenzione di concessione è stata sottoscritta
dai big del gioco d'azzardo il 20 marzo del 2013, cioè più di un anno
fa, dopo che l'Agenzia dei Monopoli ha perfezionato l'aggiudicazione
delle gare per le concessioni addirittura indette nell'agosto 2011. In
ballo ci sono 12 gruppi, la crema della lobby del gioco: Cirsa, Codere,
Cogetech, G.Matica, Gamenet, Hbg Connex, Intralot, Lottomatica, Netwin,
Nts Network, Sisal e Snai. Ebbene, quanti soldi hanno tirato fuori,
finora, per iniziative anti-ludopatia? Praticamente nulla.
casino online LO SCHEMA
Tra
le ragioni di questa inconcludenza ci sono i tempi di predisposizione
del piano di sviluppo. I Monopoli, interpellati da La Notizia, ieri
hanno spiegato che il documento è stato inviato ai concessionari a fine
2013. Come dire: dalla sottoscrizione della convenzione del marzo 2013
fino alla fine di quell'anno nessun intervento poteva essere finanziato
perché mancavano le linee guida dei Monopoli.
Tutta colpa della
struttura guidata da Magistro? Non integralmente, a quanto pare, perché
la stessa struttura ha spiegato che il piano di sviluppo non fa altro
che inserirsi nella scia del Piano nazionale per la prevenzione del
gioco d'azzardo, a suo tempo approvato da un Osservatorio ad hoc
previsto dal decreto Balduzzi del 2012. Peccato che questo Piano
Nazionale, al momento, sia ancora all'attenzione del governo per le
valutazioni sul suo impatto finanziario.
E dato che le iniziative
del Piano di sviluppo dei Monopoli si inquadrano nelle aree di
intervento del Piano nazionale, "il relativo avvio in forma sistematica è
stato posticipato in attesa che il predetto documento venisse
compiutamente vagliato a livello politico".
gratta e vinci Va
da sé, hanno ancora precisato i Monopoli, che "ove il detto vaglio non
intervenga in tempi brevi, le iniziative stesse saranno comunque poste
in essere, sotto il controllo dei Monopoli, nei termini di realizzazione
del piano annuale di sviluppo, che saranno a breve fissati con
riferimento al piano di avanzamento del primo semestre". Comunque la si
giustifichi, la situazione finora è tale che la lobby del gioco ha
scucito poco o nulla per programmi informativi antiludopatia.
gratta e vinciIL CAVILLO
Anche
perché, come sempre accade, il diavolo è nascosto nei dettagli. I
Monopoli fanno notare che all'art. 14, comma 10 della convenzione di
concessione c'è scritto che i concessionari si impegnano a stanziare un
importo annuo "comunque non superiore a 1 milione di euro". Traduzione:
possono spendere per le campagne informative molto meno, senza che i
Monopoli possano contestare le cifre.
In più le somme non devono
essere girate all'Agenzia, ma sono gestite direttamente dagli stessi
concessionari. A quanto pare un sistema a prova di bomba. Nei mesi
scorsi il Codacons, presieduto da Giuseppe Ursini, ha chiesto ai
Monopoli e a otto concessionari l'accesso ai documenti per verificare se
e come i big del gioco stiano finanziando iniziative informative. Ma la
richiesta è stata respinta.
http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/io-non-pago-grazie-scaricabarili-cavilli-legali-lobby-gioco-77765.htm
Angelo Perfetti e Stefano Sansonetti per "venerdì 23 maggio 2014
Next ▶◀ Prev Home 23 mag 2014 16:58 E IO NON PAGO! - GRAZIE A SCARICABARILI E CAVILLI LEGALI, LE LOBBY DEL GIOCO NON HANNO VERSATO QUASI NULLA PER LE CAMPAGNE INFORMATIVE PER SALVARE I TOSSICI DEL GIOCO D’AZZARDO Si dà infatti il caso che nella convenzione di concessione stipulata da Monopoli e aziende del gioco ci sia un passaggio in cui si spiega che “il concessionario, per la realizzazione degli interventi di comunicazione e informazione istituzionali disposti dall’Agenzia, si impegna espressamente a stanziare, l’importo annuo previsto dal piano di sviluppo e comunque non superiore a 1 milione di euro”….
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