domenica 19 settembre 2010

FELTRI E BELPIETRO SPARANO IL CONTRATTO DI AFFITTO DELLA CASA DI MONTECARLO SORPRESONA(?): LE FIRME DEL LOCATORE (LA SOCIETÀ OFF SHORE TIMARA) E DEL LOCATARIO SONO IDENTICHE. NON È CHE ’ELISABETTO’ TULLIANI E TIMARA SONO LA STESSA COSA? - (UN CONSIGLIO A FINI: MEGLIO UNA FINE SPAVENTOSA CHE UNO SPAVENTO SENZA FINE) - 2- COME HA PORTATO 300 MILA EURO A MONTECARLO DA VINCOLARE IN UNA BANCA PER AVERE LA RESIDENZA IL "COGNATO" DI FINI? HA REGOLARMENTE DICHIARATO AL FISCO L’ESPORTAZIONE DELLA CONSISTENTE SOMMA, ALLA QUALE VANNO AGGIUNTI I 200MILA EURO NECESSARI A COMPRARSI LA ORMAI CELEBRE FERRARI CON TARGA MONEGASCA? IL DUBBIO POTREBBE TOGLIERSELO LA PROCURA DI ROMA CHE PERÒ GIÀ PENSA ALL’ARCHIVIAZIONE - 3- SULL’ALTRA STAMPA, SILENZIO DI TOMBA: NON POSSIAMO IMMAGINARE COSA AVREBBERO SCRITTO I D’AVANZO E LE SARZANINI SE FINI FOSSE ANCORA AL FIANCO DI BERLUSCONI

Gian Marco Chiocci e Massimo Malpica per Il Giornale


giancarlo tulliani
contratto di affitto - tulliani, doppia firma
Prima le società offshore con stessa sede nello stesso paradiso fiscale e allo stesso indirizzo. Ora spunta un'altra coppia di gemelle, ma stavolta il giallo riguarda due firme. E il dubbio è il più pesante: non è che Tulliani e Timara sono la stessa cosa? Le sigle uguali sono infatti quelle di proprietario e locatario sul contratto d'affitto della casa monegasca, depositato all'Ufficio del Registro del Principato.

Non sembra solo l'ennesima, inquietante, coincidenza. Giancarlo Tulliani, uomo cardine dell' affaire di Montecarlo, secondo i magistrati romani non è degno di un appuntamento in procura nemmeno alla luce delle clamorose rivelazioni del Giornale sulla svendita dell'appartamento al 14 di boulevard Princesse Charlotte. Chissà che oggi i pm non cambino idea. Vediamo perché.

IL MONOPOLI DEI TULLIANOS
L'immobile in questione è quello donato dalla contessa Anna Maria Colleoni al partito nel 1999, poi ceduto per un quinto del valore a una società off-shore con sede ai Caraibi (Printemps Ltd), da questa venduto a una società gemella (Timara Ltd) e, infine, abitato dallo stesso «cognato» di Fini, Tul¬liani appunto, che aveva aperto ilgiro di valzer caldeg¬gia¬ndo la vendita dell'appartamento al presidente della Camera, al quale (è lo stesso Fini a dirlo) segnalò che c'era un acquirente interes¬sato alla casa.


contratto di affitto - tulliani, doppia firma
GIANCARLO TULLIANI
Ora salta fuori una quantomeno sospetta «identità di firma» tra proprietario e affittuario. È nel contratto d'affitto, che il Giornale è riuscito a recuperare. L'atto, ufficiale e protocollato, è il «contratto a canone » numero 114772, firmato a Monaco il 24 febbraio del 2009 tra la società off-shore «Timara Ltd», proprietaria dell'appartamento, e «monsieur Giancarlo Tulliani», affittuario «de nationalité italien demeurant (residente, ndr ) a via Raffaele Conforti 52 Roma, Italy», ed è stato re¬gistrato il 4 marzo dello stesso anno presso l'ufficio competente del Principato di Monaco. Oggetto, ovviamente, l'affitto della famosa casa al civico 14 di boulevard Prin¬cesse Charlotte.

L'AUTO-LOCAZIONE
Colpo di scena in calce al foglio: le firme apposte sotto la dicitura «le preneur» (l'af¬fittuario) e sotto il riferimento a «le bailleur» (il locatore) sono uguali, tali e quali. Una sola firma, illeggibile ma identica, per due controparti. Il locatore è Tulliani, come è scritto nel contratto e come hanno sempre sostenuto i suoi legali, e la firma del proprietario è la stessa: il «cognato» di Fini ricopre dunque all'interno della Timara un ruolo tale da avere i poteri necessari a firmare per conto della società un contratto di locazione a se stesso?
Questo vorrebbe dire che non solo le firme so¬no uguali, ma che Giancarlo Tulliani e la società offshore proprietaria della casa a Montecarlo sono la stessa cosa. E il «cognato» sarebbe, dunque, affittuario di se stesso.


giancarlo tulliani by vincino
Altra possibilità è che Tulliani abbia lasciato che l'amministratore della controparte Timara apponesse la propria firma sia come proprietario che per conto dell'affittuario, o che, ipote¬ decisamente remota anche a Montecarlo, sia Tulliani che Timara abbiano dele¬gato un terzo a concludere il contratto per loro conto, ma «tra sé e sé». A dirla tutta, nell'atto ufficiale non c'è traccia, nei dintorni delle firme in calce, di diciture «per conto» di alcuno, né si fa cenno a procure o deleghe.


GIANCARLO TULLIANI Comunque la si legga, l'identità delle firme aumenta il sospetto che il ragazzotto con la Ferrari abbia un legame molto, molto forte con le fiduciarie Printemps e Timara, create ad hoc a Saint Lucia nel 2008, poco prima che An, su se¬gnalazione dello stesso Tulliani, desse via la casa a prezzo di saldo. Le anomalie si moltiplicano.

GIANCARLO E GLI AMICI OFF-SHORE
Perché il ruolo del fratellino di Elisabetta, solo per la parte relativa a compravendite e affitti, è il mistero dei misteri. Giancarlo Tulliani è in qualche modo in contatto con Printemps: è lui a se¬gnalare a Fini che la società intende comprare l'appar¬tamento, e si fa, di fatto, in¬termediario per l'offerta, conclusa con la vendita low cost dell'11 luglio 2008. Giancarlo Tulliani è certamente in contatto con Tima¬ra, che a ottobre del 2008 ac¬quista da Printemps, e a febbraio del 2009 l'affitta proprio a lui con un contratto dove, curiosamente, le fir¬me di affittuario e locatario sono sovrapponibili.


James Walfenzao
Per non dire, come ha dimostrato il Giornale , che il titolare dell'impresa di ristrutturazione dice di aver fatturato i lavori alla Timara, anche se a decidere i materiali da portare dall'Italia e cosa e come ristrutturare sarebbero stati i Tulliani, Elisabetta e Giancarlo.

A rafforzare il tutto, c'è poi il legame tra il cognato di Fini e James Wal¬fenzao. Walfenzao è dal no¬taio Paul Louis Aureglia l'11 luglio 2008, perché in qualità di direttore della «Jaman Directors Ltd», anche que¬sta con sede a Castries, rap¬presenta la «Printemps Ltd». Ma è citato anche nel rogito del 15 ottobre dello stesso anno, quando è Printemps a vendere a Timara.

L'atto notarile della secon¬da compravendita, infatti, spiega che la Timara è rap¬presentata da Suzi Beach, in virtù dei poteri che le ha assegnato l'assemblea generale di un'altra società di Saint Lucia, la «Janom Part¬ners », rappresentata nell'occasione da Tony Izelaar (che in quel giorno di ottobre, giusto per semplificare le cose, è anche venditore per conto di Printemps) e, appunto, da Walfenzao.


Il notaio monegasco Paul-Louis Aureglia
IL LINK CON WALFENZAO
Quest'ultimo (che al Giornale s'è limitato a dire di non voler parlare «degli affari dei clienti») lavora per il gruppo «Corpag» attivo nell'offrire ai propri clienti fiduciarie e intermediazioni. Nel network Corpag, per capirci, c'è anche la monegasca «Jason Sam» (specializzata nella creazione di fiduciarie a Saint Lucia e nelle compravendite immobiliari «coperte» da fiduciarie, come spiega il sito web della società), per la quale lavorano gli altri protagonisti delle off- shore dell' affaire , Tony Izelaar e Suzi Beach.


santa lucia - paradiso fiscale
BOLLETTE E DOMICILI SOSPETTI
Ma tornando a Walfenzao, a focalizzare l'attenzione su di lui ci sono le connessioni fortissime con Tulliani. Il Giornale già ieri ha svelato come il suo indirizzo monegasco (27, avenue Princesse Grace) sia stato «prestato» a Giancarlo Tulliani per domiciliare utenze, tra cui la bolletta della luce, essenziale per le autorità monegasche, che la utilizzano per accerta¬re che i residenti non siano fittizi.

L'utenza è relativa al 14 di boulevard Princesse Charlotte, l'addebito è sul conto corrente numero 17569- 00001- 71570900001 acceso da Tulliani presso la Compagnie Monegasque de Banque. Ma le fatture hanno un «c/o», finiscono a casa del signore e della signora Walfenzao. Perché? Troppe domande, alle quali chi potrebbe e dovrebbe da¬re risposte preferisce replicare con un ostinato silenzio.


FINI, ELI, GIANCARLO TULLIANI, LABOCETTA, IL CONTO SEGRETO E IL FISCO
Quanto al conto corrente, stando alla carta di soggiorno a Monaco di Tulliani, que¬st'ultimo non avrebbe indica¬to un'attività professionale in grado di garantirgli il reddito necessario, ma avrebbe al¬legato la garanzia bancaria che attesta il possesso di liqui¬dità sufficiente a vivere a Montecarlo senza lavorare. Parliamo di un deposito di al¬meno 300mila euro ( stessa cifra necessaria a comprarsi una casa a Montecarlo, ma solo se a vendere è An) che Tulliani non può intaccare.


gaucci, eli e giancarlo tulliani
Qui la domanda è ovvia: come ha portato quella cifra a Montecarlo il «cognato» di Fini? Ha regolarmente dichia¬rato al fisco l'esportazione della consistente somma, alla quale vanno aggiunti i 200mila euro necessari a comprarsi la ormai celebre Ferrari con targa monegasca? Il dubbio potrebbe toglierselo la procura di Roma che però, udite udite già si pensa al archiviazione.
by dagospia

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