Ilaria Maria Sala per "la Stampa"
AFFILIATO YAKUZA
Quando il terremoto di Kobe colpì il Giappone, all'alba del 17 gennaio 1995, fra i primi a portare soccorso alla popolazione furono alcuni gangster appartenenti a uno dei principali gruppi della yakuza (mafia giapponese), lo «Yamaguchi gumi».
All'epoca, infatti, il governo Murayama si mostrò drammaticamente incapace di agire prontamente, e la yakuza - nota tanto per i tatuaggi a tutto corpo dei suoi membri quanto per i miliardi che guadagna ogni anno grazie all'estorsione, al gioco d'azzardo illegale, all'industria del sesso, al traffico d'armi e di droga, nonché alla speculazione edilizia e nel mercato azionario - divenne improvvisamente nota anche per un inaspettato lato caritatevole.
Kobe, del resto, è la base operativa dello «Yamaguchi gumi» (così chiamato dal nome del suo fondatore, Harukichi Yamaguchi, che diede il via alla cosca di Kobe nel 1915), una delle organizzazioni criminali più vaste al mondo, con circa 55 mila membri (circa la metà del totale dei gangster yakuza nel Paese) secondo le stime degli studiosi della criminalità giapponese, e un giro d'affari enorme che ha tentacoli in quasi ogni aspetto dell'economia nazionale.
MAGAZZINO IMPROVVISATO A ONAGAWA
Con il terremoto del Tohoku che ha colpito il Giappone lo scorso 11 marzo, di nuovo la mafia si è mostrata generosa, mobilitando decine di camion (70, secondo i dati resi noti) per portare soccorso e beni di prima necessità nelle zone sinistrate, malgrado le difficoltà logistiche presentate dalla vastità dell'area colpita dal disastro, dove quasi tutte le strade e le linee di trasporto sono state danneggiate dal cataclisma. Spesso, per non vedere i loro doni rifiutati, i gangster hanno scaricato dai camion gli scatoloni, li hanno aperti e lasciati agli angoli delle strade, affinché chi avesse bisogno del loro contenuto potesse attingere liberamente senza doversi sentire in debito con la mafia.
GLI EFFETTI DEL TERREMOTO IN GIAPPONE
Stando a quanto riportato in questi giorni da diverse fonti, i due gruppi che sarebbero più attivi negli aiuti post-terremoto, questa volta, sarebbero lo «Sumiyoshi-kai» e lo «Inakawa-kai», rispettivamente il secondo e il terzo gruppo malavitoso più importanti del Giappone.
GLI EFFETTI DEL TERREMOTO IN GIAPPONE
Le ragioni per tanta solerzia nell'aiutare il prossimo da parte di gruppi criminali sono molteplici, e più o meno altruiste, a seconda di come si voglia analizzare la questione. Per gli osservatori più freddi, il movente principale della yakuza, anche in questa occasione, è legato alla possibilità di fare affari: l'immobiliare e la costruzione, dopo tutto, sono uno dei settori in cui la malavita è più attiva, e la distruzione che si sono lasciati dietro il terremoto e lo tsunami che hanno devastato il Nord-Est giapponese significa che, una volta finito di raccogliere le macerie e contare le vittime, bisognerà ricostruire in modo capillare.
GLI EFFETTI DEL TERREMOTO IN GIAPPONE
La mafia ha bisogno di posizionarsi per tempo in particolare in questo frangente politico: il governo Kan, infatti, fin dalla sua inaugurazione lo scorso anno, ha cercato di restringere in modo netto lo spazio di manovra della yakuza nei contratti pubblici (interrompendo il tacito far finta di nulla rispetto ad alcune attività delle cosche che aveva contraddistinto molti governi precedenti). Non solo: la campagna anti-mafia dell'amministrazione Kan è stata molto pubblica, e ha fatto aumentare la disapprovazione popolare nei confronti della yakuza. Oltre a favorire possibili contratti di ricostruzione, la buona condotta mafiosa potrebbe anche aiutare a ingraziarsi un po' le forze dell'ordine.
NAOTO KAN PRIMO MINISTRO GIAPPONESE
Altri osservatori, più benevoli nei confronti delle bande criminali giapponesi, citano invece il codice d'onore dei membri delle gang, detto «ninkyo», che mette in rilievo il senso del dovere e della giustizia, due valori che al momento verrebbero adoperati.
by dagospia
martedì 29 marzo 2011
SUSHI DI GOMORRA A TOKYO (AVVISATE SAVIANO) - LA MAFIA GIAPPONESE STA GIÀ PREGUSTANDO I MILIARDI CHE SARANNO MESSI IN CIRCOLO PER LA RICOSTRUZIONE – PER ESSERE IN PRIMA FILA A RACCOGLIERE APPALTI E COMMESSE, LA YAKUZA SI TRAVESTE DA CARITAS E INVIA SOCCORSI (70 CAMION PIENI DI SCATOLONI CON GENERI DI PRIMA NECESSITÀ) – UN INVESTIMENTO PER INGRAZIARSI LA POPOLAZIONE, TENERE BUONE LE FORZE DELL’ORDINE E RIPOSIZIONARSI NEGLI AFFARI DOPO CHE IL GOVERNO KAN HA RISTRETTO LO SPAZIO DI MANOVRA DELLA CRIMINALITÀ NEI CONTRATTI PUBBLICI…
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