martedì 30 novembre 2010

I soci privati delle Banche Centrali (private)

I SOCI DELLA BANCA D’ITALIA

Gruppo Intesa (27,2%), BNL (2,83%)
Gruppo San Paolo (17,23%) Monte dei Paschi di Siena (2,50%)
Gruppo Capitalia (11,15%) Gruppo La Fondiaria (2%)
Gruppo Unicredito (10,97%) Gruppo Premafin (2%)
Assicurazioni Generali (6,33%) Cassa di Risparmio di Firenze (1,85%)
INPS (5%) RAS (1,33%)
Banca Carige (3,96%) privati (5,65%)

I SOCI DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA (BCE)

Banca Nazionale del Belgio (2,83%) Banca centrale del Lussemburgo (0,17%)
Banca Nazionale della Danimarca (1,72%) Banca d’Olanda (4,43%)
Banca Nazionale della Germania (23,40%) Banca nazionale d'Austria (2,30%)
Banca della Grecia (2,16%) Banca del Portogallo (2,01%)
Banca della Spagna (8,78%) Banca di Finlandia (1,43%)
Banca della Francia (16,52%) Banca Centrale di Svezia (2,66%)
Banca Centrale d’Irlanda (1,03%) Banca d’Inghilterra (15,98%) (Non ha l’euro)
Banca d'Italia (14,57%)

I SOCI DELLA FEDERAL RESERVE U.S.A.

Rothschild Bank di Londra Kuhn Loeb Bank di New York
Warburg Bank di Amburgo Israel Moses Seif Banks d’Italia
Rothschild Bank di Berlino Goldman, Sachs di New York
Lehman Brothers di New York Warburg Bank di Amsterdam
Lazard Brothers di Parigi Chase Manhattan Bank di New York


I personaggi qui sotto possedevano banche che a loro volta possedevano azioni della FED. Le banche elencate hanno un controllo significativo sul New York FED District, che controlla gli altri 11 FED Districts. Queste banche sono in parte possedute da stranieri e controllano la New York FED District Bank:

First National Bank di New York Levi P. Morton
James Stllman National City Bank, New York M.P. Pyne
Mary W. Harnman George F. Baker
National Bank of Commerce, New York Percy Pyne
A.D. Jiullard Mrs.G.F. St. George
Hanover National Bank, New York J.W. Sterling
Jacob Schiff Katherine St. George
Chase National Bank, New York H.P. Davidson
Thomas F. Ryan J.P. Morgan (Equitable Life/Mutual Life)
Paul Warburg Edith Brevour T. Baker
William Rockefeller

Siti utili:
- www.centrostudimonetari.org
- www.signoraggio.com


www.disinformazione.it

LA FEDERAL RESERVE BANK E’ UNA PROPRIETA’ PRIVATA.

Riferimento originale: http://www.apfn.org/apfn/fed_reserve.htm



La Federal Riserve è una proprietà privata.

(di Thomas D. Schauf)



1992





Cari Americani



A seguito della vostra richiesta tenterò di far luce sulle vostre istanze relative alla Federal Riserve Bank (FED). Ho passato molto tempo a fare ricerche sulla FED e queste sono le scioccanti, eloquenti conclusioni.



LA FEDERAL RESERVE BANK E’ UNA PROPRIETA’ PRIVATA.



L’articolo 1, Sezione 8 della Costituzione stabilisce che il Congresso deve avere il potere di coniare moneta (creare) e di stabilirne il valore. Tuttavia, attualmente, la FED, che è una società privata, controlla e trae profitto dal produrre moneta attraverso il Tesoro, e controllandone il valore.



La FED ebbe inizio con circa 300 persone o banche, che diventarono proprietari (azionisti che hanno comprato il capitale azionario a $ 100 per azione – il capitale azionario non è commercializzato pubblicamente) del Sistema Bancario della Federal Riserve. Essi formarono un cartello bancario internazionale di ricchezza senza confronto (Riferimento 1, 14) Il sistema bancario della FED raccoglie miliardi di dollari (riferimento 8, 17) di interessi annui e distribuisce i profitti ai suoi azionisti. Illegalmente, il Congresso ha dato alla FED il diritto di stampare moneta (attraverso il Tesoro) senza alcun onere per la FED. La FED ha creato denaro dal nulla, e lo presta a noi attraverso le banche, e carica gli interessi sulla nostra moneta. La FED compra anche i debiti del Governo (ndr: obbligazioni) con il denaro stampato con una semplice pressa tipografica e carica gli interessi sui contribuenti degli Stati Uniti.

Molti deputati e presidenti dicono che questa è una frode (riferimento 1,2,3,5,17)



Chi possiede attualmente le Banche Centrali della Federal Riserve?

La proprietà delle 12 banche Centrali, un segreto ben mantenuto, è stato svelato:



La Banca Rothschild di Londra

La Banca Warburg di Amburgo

La Banca Rothschild di Berlino

La Lehman Brothers di New York

La Lazard Brothers di Parigi

La Banca Kuhln Loeb di New York

Le Banche Israel Moses Seif in Italia

La Goldman, Sachs di New York

La Banca Warburg di Amsterdam

La Chase Manhattam Bank di New York

(Riferimento 14, P, 13, Riferimento 12, P, 152)



Questi banchieri sono collegati ad Istituti bancari londinesi che ultimamente controllano la FED. Quando l’Inghilterra ha perso la guerra di Rivoluzione Americana (i nostri antenati stavano combattendo contro il loro governo) essi programmarono di controllarci controllando il nostro sistema bancario, lo stampaggio del denaro, ed il nostro debito (Riferimento 4, 22).



Gli individui elencati di seguito possedevano banche che a loro volta possedevano azioni della FED: Le banche elencate di seguito hanno un controllo significativo sul New York FED District, che controlla gli altri 11 FED Districts. Queste banche sono in parte possedute da stranieri e controllano la New York FED District Bank. (Riferimento 22).



q First National Bank di New York

q James Stllman National City Bank, New York

q Mary W. Harnman

q National Bank of Commerce, New York

q A.D. Jiullard

q Hanover National Bank, New York

q Jacob Schiff

q Chase National Bank, New York

q Thomas f: Ryan

q Paul Warburg

q William Rockfeller

q Levi P: Morton

q M.P. Pyne

q George F. Baker

q Percy Pyne

q Mrs.G.F. St. George

q J.W. Sterling

q Katherine St. George

q H.P. Davidson

q J.P. Morgan (Equitable Life/Mutual Life)

q Edith Brevour T. Baker



(Riferimentro 4, per quanto sopra, Riferimento 22 ha dettagli, P. 92,93,96,179)



Come è successo? Dopo il precedente tentativo di promuovere la legge per la Federal Riserve attraverso il Congresso, un gruppo di banchieri fondò e fornì di personale la campagna di Woodrow Wilson come Presidente. Egli si era impegnato a firmare questa legge. Nel 1913, un Senatore, Nelson Aldrich, nonno da parte materna dei Rockfeller, promosse la legge sulla Federal Riserve attraverso il Congresso proprio prima di Natale quando la maggior parte del Congresso era in vacanza (Riferimento 3,4,5,). Quando fu eletto, Wilson approvò la FED. In seguito, Wilson, pentito, disse (riferendosi alla FED), “ho, inconsapevolmente rovinato il mio paese” (riferimento 17, P, 31).





Ora le banche sostengono finanziariamente i candidati condiscendenti.

Non sorprende che la maggior parte di questi candidati vengano eletti (Riferimento 1, P. 2°8-210, Riferimento 12, P. 235, Riferimenti 14, P. 36). I banchieri impiegano i Membri del Congresso durante i weekends (Nomignolo T&T club- fuori giovedì…..dentro martedì) con lucrosi salari (Riferimento 1, P. 209). Inoltre, la FED cominciò a comprare i media negli anni 30 ed ora ne possiede o influenza in modo rilevante la maggioranza (Riferimento 3, 10, 11 P. 145).



I Presidenti Lincoln, Jackson e Kennedy cercarono di fermare questa famiglia di banchieri stampando dollari degli S.U. senza caricare gli interessi sui contribuenti (Riferimento 4). Oggi, se il governo presenta una gestione passiva, la FED stampa dollari tramite il Tesoro degli S.U, compra i debiti, ed i dollari circolano nell’economia. Nel 1992, i contribuenti hanno pagato al sistema bancario della FED 286 miliardi di dollari di interessi sul debito che la FED ha acquistato stampando denaro di fatto a costo zero (riferimento 12, P. 265). Il quaranta per cento di tasse del nostro introito personale federale serve a pagare questo interesse. I registri della FED non sono aperti al pubblico. Il Congresso deve ancora verificarli.,



Il CongressistaWright Patman è stato presidente del Comitato alla Camera dei Rappresentanti per il Sistema Bancario e la circolazione Monetaria per 40 anni. Per 20 di quegli anni ha presentato una legge per abrogare la legge sulla Federal Riserve Banking del 1913.



Il congressista Henry Gonzales, Presidente di un comitato bancario presenta una legge per abrogare la legge sulla Federal Riserve Banking del 1913 quasi ogni anno. Viene sempre sconfitto, i media restano in silenzio ed il pubblico non sa mai la verità. Gli stessi banchieri che posseggono la FED controllano i media e danno enormi contributi politici ai membri simpatizzanti del Congresso (Riferimento 12, P.155-163, Rif. 22, P. 158,159,166)





LA FED TEME CHE IL PUBBLICO DIVENTI CONSAPEVOLE DI QUESTA FRODE E CHIEDA DEI CAMBIAMENTI



Il rappresentante Louis McFadden (R:Pa) da fattorino diventò cassiere e poi presidente della First National Bank di Canton nell’Ohio. Per 12 anni fu presidente del Comitato per il Sistema Bancario e la Circolazione Monetaria, facendone un’eminente autorità in America. Egli combattè continuamente per l’integrità fiscale ed il ritorno al governo costituzionale (rif:1). Quello che segue sono parti del discorso del rappresentante McFadden inserite nelle annotazioni del Congresso, pagine 12595-12603:



“IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DELLA FEDERAL RESERVE, UN CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DEL GOVERNO HA TRUFFATO IL GOVERNO DEGLI STATI UNITI ED IL POPOLO DEGLI STATI UNITI PER UN AMMONTARE DI DENARO SUFFICIENTE A PAGARE IL DEBITO NAZIONALE .



I saccheggi e le iniquità del Consiglio di Amministrazione della Federal Riserve e delle banche della Federal Riserve che agiscono insieme sono costati a questo Paese ABBASTANZA DENARO PER PAGARE IL DEBITO NAZIONALE DIVERSE VOLTE”



Per quanto riguarda le banche della Federal Riserve, il Rap. McFadden ha detto, “Esse sono monopoli di credito privati che predano il popolo degli Stati Uniti per il loro beneficio e per i clienti stranieri;speculatori e truffatori stranieri e nazionali; i ricchi predatori mutuanti di denaro. Questa è un’era di ristrettezze economiche ed il Consiglio di amministrazione della Federal Riserve e le banche della Federal Riserve ne sono in pieno responsabili”.



Sull’argomento del controllo dei media ha affermato, “è stato speso mezzo milione di dollari per una parte della propaganda organizzata da quegli stessi banchieri europei al fine di deviare l’opinione pubblica a questo riguardo”.



Il rappresentante McFadden ha continuato, “Il Consiglio di amministrazione della Federal Riserve ha fatto ogni sforzo per occultare il suo potere ma la verità è che il Consiglio di Amministrazione della Federal Riserve HA USURPATO IL GOVERNO DEGLI STATI UNITI. ESSO CONTROLLA TUTTO QUI E CONTROLLA TUTTI I NOSTRI RAPPORTI INTERNAZIONALI. FA E DISFA I GOVERNI A SUO VOLERE.



Nessuno ha un potere più consolidato dell’arrogante monopolio del credito che gestisce il Consiglio di amministrazione della Federal Riserve e le banche della Federal Riserve. Questi malfattori hanno derubato questo paese di più denaro di quanto ne serve per pagare il debito nazionale. Quello che il governo ha permesso al Consiglio di Amministrazione della Federal Riserve di rubare al popolo dovrebbe ora essere restituito al popolo.

“il denaro del nostro popolo pari a $1.200.000.000, negli ultimi pochi mesi è stato mandato all’estero per riscattare le banconote della Federal Reservee per pagare i debiti speculativi dei traditori del Consiglio di amministrazione della Federal Reserve e delle banche della Federal Reserve. La maggior parte delle nostre riserve monetarie è stata inviata agli stranieri.Perché dovremmo promettere di pagare i debiti degli stranieri agli stranieri? Perché i contadini ed i salariati americani dovrebbero aggiungere milioni di stranieri al numero dei loro dipendenti? Perche al Consiglio di amministrazione della Federal Riserve e alle banche della Federal Riserve dovrebbe essere consentito di finanziare i nostri concorrenti in tutte le parti del mondo?” chiese il Rap. McFadden.



“La legge sulla Federal Riserve dovrebbe essere revocata e le banche della Federal Riserve dovrebbero essere abrogate e le banche della Federal Riserve, avendo violato i loro statuti, dovrebbero essere liquidate immediatamente”.



I FUNZIONARI GOVERNATIVI INFEDELI CHE HANNO VIOLATO I LORO GIURAMENTI DOVREBBERO ESSERE INCRIMINATI E PORTATI IN GIUIDIZIO”,concluse il Rap. McFadden (Rif.1 Contiene un intero capitolo sul discorso del Rap:McFadden).-



Se i media sono imparziali, indipendenti e completamente attenti perché non hanno messo in discussione la FED? Attualmente la metà degli stati ha almeno un movimento popolare in azione per abolire la FED ma non c’è copertura da parte della stampa. Nel mese di luglio del 1968il sottocomitato dell’istituto bancario ha riferito che Rockfeller, tramite la Chase Manhattan Bank controllava il 5,9%delle riserve della CBS. Inoltre, la banca, ha ottenuto consigli di amministrazione comuni con ABC



Nel 1974, il Congresso diramò un rapporto che affermava che la quota di partecipazione della Chase Manhattan Bank nella CBS era salita al 14,1% e nella NBC al 4,5% (tramite l’RCA, la società madre della NBC). Lo stesso rapporto diceva che la Chase Manhattan Bank deteneva risorse in 28 emittenti. Dopo questo rapporto, la Chase Manhattan Bank ottenne il 6,7% della ABC,ed oggi la percentuale potrebbe essere molto maggiore. Ci vuole soltanto il 5% della proprietà per influenzare i media in maniera significativa (Rif: 14,P. 56-57). Questo è soltanto uno dei 300 ricchi azionisti della FED. Si crede che altri proprietari della FED abbiano simili partecipazioni nei media.

Per controllare i media, i banchieri della FED richiedono il pagamento dei loro prestiti, se i media non sono d’accordo con loro (Rif. 25,P.134-137)





Rockfeller controlla anche il Consiglio per le Relazioni Estere (CFR), al solo scopo di aiutare nello stimolare un interesse maggiore negli affari esteri e in un solo governo mondiale.Quasi ogni speaker importante appartiene al Consiglio per le relazioni estere. Il Consiglio per le Relazioni Estere controlla molti giornali e molte riviste importanti. Inoltre, gli enti pubblici più importanti in possesso degli azionisti della FED rappresentano la fonte di enormi entrate pubblicitarie che sicuramente influenzano i media (Rif. 14, P. 56-59).Non c’è da meravigliarsi se gruppi come la FED-UP tm ricevano un’attenzione minima, ammesso che ce ne sia, da parte della stampa.…





AMERICA TRUFFATA



… In altre parole, con il Congresso che permette alla illegale FED di andare avanti, la maggior parte delle vostre tasse va agli azionisti della FED ed ai loro banchieri. Nota: le persone che approvarono la FED avviarono l’IRS, entro mesi dall’avvio della FED. La FED compra il debito degli S.U. con il denaro che stampa dal niente, poi carica l’interesse sui contribuenti degli S.U. Il Governo ha dovuto creare l’imposta sul reddito per pagare le spese per gli interessi agli azionisti della FED, ma l’imposta sul reddito non è stata mai approvata legalmente (il Rif.20 mostra i dettagli, stato per stato perché non è stata approvata legalmente). La FED è illegale, per l’articolo 1, Sezione 8 della Costituzione degli Stati Uniti. Non uno stato ha ratificato il 16° emendamento che rende legale l’imposta sul reddito. … Perché il Congresso ha consentito alla FED di continuare? Se una persona del Congresso cerca di abolire la FED, le banche finanziano l’oppositore di quella persona nell’elezione successiva (Rif. 17, P. 35). Il nuovo rappresentante del Congresso ovviamente sosterrà la FED. Quando la gente del Congresso si dimette, i fondi della campagna politica non sono tassati. Fatevi eleggere e sarete milionari se votate giusto. A proposito, neanche il profitto della FED viene tassato (Rif. 1,9). …Prendiamo in considerazione questo fatto. La maggior parte delle fonti date in questo opuscolo mostrano come la discendenza familiare dei banchieri che posseggono la FED ha finanziato entrambi i contendenti durante le guerre più importanti.Essi hanno creato falso denaro coloniale per distruggere gli americani durante la guerra di Rivolta ed hanno cercato di finanziare entrambi i contendenti nella Guerra Civile Americana. Abramo Lincoln rifiutò ed il Sud accettò. Molte pubblicazioni mostrano che questi banchieri hanno finanziato la I° guerra mondiale e la II° guerra mondiale, la Rivoluzione Russa che ha aiutato Napoleone, Lenin e Hitler a salire al potere. Essi hanno finanziato entrambe le parti con denaro creato dal nulla e ne hanno tratto grande profitto. Questi stessi banchieri hanno creato una quantità di depressioni americane per cambiare le leggi degli S.U ed appropriarsi della nostra ricchezza. Leggere le fonti per i dettagli. Ecco perché i nostri antenati scrissero nella Costituzione che solo il Congresso può emettere denaro – non le banche private (Rif. 18)





Più guerre creano più debito che significa più profitto per i banchieri (Rif. 1, 21). Questi banchieri hanno pianificato tre guerre mondiali così la gente avrebbe dato il benvenuto all’intervento delle Nazioni Unite per governare il mondo in pace,senza guerra.. (Il Rif. 22 dà dettagli specifici sulla I e la II guerra mondiale, mostrando esattamente come i banchieri fossero responsabili per l’inizio e la continuazione di queste guerre per il loro profitto.





Le banche hanno pubblicamente annunciato che ci costringeranno ad una società senza contanti per il 1997. Inoltre, programmano di creare un governo mondiale attraverso le Nazioni Unite capeggiato dalla FED, Trilaterali ed il Consiglio sulle Relazioni Estere (Rif.3). In base alla definizione di tradimento esse hanno commesso tradimento! Questo significa che perdete i vostri diritti in base alla Costituzione ed alla Carta dei Diritti. Vi suona allettante?₀. La FED ha annunciato pubblicamente che il loro primo obiettivo era di togliere il nazionalismo dalla testa degli americani perché il patriottismo in un paese non sarà un valore in futuro. I media ci fanno credere che le N.U ha tutte le risposte, ed a” pensare globalmente”. … ; il documento 7277 del Dipartimento di Stato chiede il dasarmo dell’America trasferendo così la nostra sovranità ad un unico governo mondiale. Inoltre i media spingono ad eliminare le armi. I nostri progenitori credevano che il diritto a portare armi avrebbe impedito un’assunzione di potere del nostro governo. La storia mostra che prima che si insediasse un qualsiasi governo, i cittadini venivano disarmati. Hitler lo fece, e prima della nostra guerra di Rivoluzione, il re Giorgio ci disse di disarmarci – è stato un bene che non lo abbiamo fatto.





In base alla Legge della Riserva Federale, i banchieri controllano la nostra economia. La FED controlla i tassi di interesse e la quantità di denaro nell’economia. Questi fattori determinano sia la prosperità economica che la sua assenza.I banchieri stanno facendo pressioni per un governo mondiale ed una società senza denaro contante. Perché senza contante? …. Quello che una società senza contanti significa realmente è che le banche possono controllarci. Oggi voi temete l’IRS. In una società senza contanti, se non siete d’accordo con gli obiettivi politici dei banchieri scoprirete che il vostro denaro è sparito per un errore del computer. (Per ulteriori informazioni sulla società senza contanti, leggete il Rif. 13, P. 174; il Rif.3; il Rif. 14, P. 9-12; il Rif.15, P. 136; il Rif. 25, P.216).



Se poteste prevedere con precisione i tassi di interesse, l’inflazione e la deflazione, sapreste quando comprare o vendere titoli di stato e fare un sacco di soldi. La FED tiene incontri segreti ( per documentazione del Congresso) per stabilire i futuri tassi di interesse e la quantità di denaro da stampare. La Commissione Governativa a cui è affidato il controllo dell’osservanza delle norme che regolano il funzionamento delle borse (SEC), per legge impedisce agli addetti ai lavori da trarre profitto da informazioni privilegiate. La documentazione del Congresso prova che i banchieri della

FED hanno incontri segreti abituali per trarre profitto dalla manipolazione del mercato azionario mediante tassi di interesse e l’ammontare di denaro che creano.I banchieri della FED traggono anche enormi profitti dai disastri economici come la Depressione (Rif. 22, P. 56) I banchieri creano inflazione, vendono i titoli di Stato prima che il mercato crolli, poi ricomprano i titoli ad un prezzo inferiore. I banchieri lo hanno ammesso al Congresso. Questo viola la legge, eppure il Congresso non agisce perché questi banchieri sono generosi contribuenti politici ( Rif. 17, P. 96-98); Rif. 1, P. 162-163; Rif. 22, P. 114-170 & P. 136): Thomas Jefferson ha predetto questo scenario se avessimo consentito alle banche private come la FED, di creare la nostra moneta (Rif.1, P. 247).



Il presidente della FED Burns afferma “ (A) Si può realizzare un grosso profitto semplicemente conoscendo in anticipo i giornali dei prossimi mesi. ” il Congressista Patman ha detto “ I funzionari della FED posseggono più di 10 milioni di dollari (di titoli di Stato) mentre prendono decisioni che influenzano i prezzi di questi titoli…” (Rif. 24, P.123). La storia prova che le banche traggono profitto dalla bancarotta di una nazione (Rif. 22, P. 56): …





La sezione 7 della Legge della Federal Riserve, approvata il 23 dicembre 1913, stabilisce che il profitto della FED dovrebbe andare al Tesoro degli S.U. Nel 1959, la nuova legge consentiva alla FED di trasferire obbligazioni alle banche commerciali senza nessun costo per la banca. Ora la FED riceve meno entrate per interessi e meno profitto per il Tesoro degli S.U. perché il denaro viene dirottato ad altre banche attraverso un’annotazione contabile (Rif. 17, P. 115-130). Il Congresso e l’IRS non hanno accesso agli archivi finanziari della FED: Ogni anno il Congresso presenta leggi per controllare la FED, ed ogni anno viene battuto. Il sistema bancario della FED potrebbe facilmente guadagnare centinaia di miliardi di profitto ogni anno. Attraverso la “contabilità creativa”il profitto può facilmente essere riclassificato come spesa (Rif. 14, P. 239). Entro i primi pochi anni, agli azionisti della FED è stato restituito il loro investimento iniziale senza alcun rischio. Tutte le entrate sono esenti da tasse, eccetto l’imposta patrimoniale, in base alla Legge della Federal Riserve. …



“ Noi il Popolo&8221; hanno spinto i seguenti stati ad approvare o presentare una legge per mettere fine alla FED: Arizona, Washington, Arkansas, Idaho, Oregon, Indiana e Texas: …: Abolendo la FED non pagheremmo l’ interesse sulle banconote della Federal Riserve. Finchè non è abolita, La FED ha il monopolio sul profitto sulla nostra moneta e se sarà aumentata o diminuita la nostra fornitura di denaro, l’inflazione o la depressione. Le banche sono in grado di controllare gli affari controllando chi può e chi non può ottenere un prestito. …



PERCHE I NOSTRI PROGENITORI COMBATTEVANO LA FED



“. Consentitemi di controllare le emissioni ed il denaro della nazione e non mi importa di chi fa le sue leggi!” La suddetta citazione è stata attribuita al banchiere del 18° secolo Amshell Rothschild ( la sua discendenza controlla la FED). Poiché, se ad un gruppo senza scrupoli viene consentito di stampare il denaro di una nazione – esso può alla fine usare il denaro per assicurarsi il controllo della stampa E dei politici – e così assicurarsi il controllo di fare le leggi di una nazione – ed infine – controllare la nazione stessa. (Rif. 4).



Se avrete tempo di leggere il materiale di riferimento elencato che è stato ricercato dai Professori delle Università, Persone del Congresso, ecc. scoprireste informazioni che potrebbero spaventarvi. Per esempio, nel 1921 gli azionisti della Federal Riserve finanziarono un’organizzazione chiamata “ Consiglio per le relazioni Estere” (CFR). La rivista Harpers l’ha definita la più potente organizzazione degli Stati Uniti. Il novanta per cento delle persone del Dipartimento di Stato ed in posizione chiave del Sistema Amministrativo sono membri del CFR: Il CFR pubblica una rivista chiamata “Affari Esteri”. Leggetela se volete saper cosa accadrà negli anni a venire. Il CFR è a

favore del Nuovo Ordine Mondiale (Rif. 3).



Il congressista Patman citò di nuovo Thomas Jefferson mostrando che i nostri padri fondatori conoscevano molto bene questo principio bancario.“. I credo che le istituzioni bancarie siano più pericolose per le nostre libertà di un esercito in armi…” “Esse hanno già prodotto un’aristocrazia del denaro che sfida il governo. Il potere di emissione (del denaro), ” ha detto, dovrebbe essere tolto alle banche e restituito al popolo al quale giustamente appartiene” La Rivoluzione Americana è stata una lotta per prendere il controllo della ricchezza dalla Banca d’Inghilterra e per restituire i centri del potere al popolo a cui “giustamente appartiene”: La Costituzione è chiara sull’autorità del popolo, attraverso i suoi rappresentanti eletti, per controllare il denaro, e così, gli affari del loro governo. (Rif. 5, P. 32).



Ben Franklin ha detto nella sua autobiografia che l’incapacità dei coloni di tenere il potere di emettere la loro propria moneta per sempre lontano dalle mani di Gorge III e dei banchieri internazionali è stata (una delle) Più IMPORTANTI ragioni della Guerra Rivoluzionaria. (Citato nel Rif. 4)



Thomas Jefferson affermò, “ se il popolo americano permetterà alle banche private di controllare l’emissione del denaro, prima con l’inflazione, poi con la deflazione, le banche e le corporazioni che nasceranno intorno a loro priveranno il popolo di tutte le proprietà finche i loro figli si sveglieranno senza casa sul continente che conquistarono i loro padri. ” (Rif. 1,P. 247).



Il congressista Charles A.. Lindberg del Minnesota ha detto:“ Questa (Federal Riserve) legge stabilisce il più gigantesco monopolio sulla terra: Quando il Presidente (Wilson)firma questa legge, sarà legalizzato il governo invisibile del Potere Monetario…il peggior crimine legislativo dei secoli, perpetuato da questa legge bancaria e monetaria. ” (Rif. 5, P.33)





Robert H.Hmphill (Direttore per il credito, Federal Reserve bank di Atlanta): “ Siamo completamenti dipendenti dalle banche commerciali. Qualcuno deve prendere in prestito ogni dollaro che abbiamo in circolazione, in contanti, o a credito. Se le banche creano molto denaro sintetico noi siamo prosperi; altrimenti moriamo di fame: Siamo assolutamente senza un sistema monetario permanente. Quando abbiamo una visione completa di questo quadro, la tragica assurdità della nostra posizione senza speranza è quasi incredibile, ma tant’è. Esso (il problema bancario) è il tema fondamentale che le persone intelligenti devono indagare e rifletterci sopra.E’ così importante che la nostra civiltà potrebbe collassare a meno che non venga ampiamente compreso ed i difetti vengano corretti molto presto.” (Rif. 1, P. 247).





Napoleone, che simpatizzava con i banchieri internazionali, si rivolse loro contro negli ultimi anni del suo governo: Egli disse: “ Quando un governo dipende per il denaro dai banchieri, sono i banchieri non i governanti a controllare la situazione, perché la mano che da è al di sopra della mano che prende… Il denaro non ha patria; i banchieri sono senza patriottismo e senza decenza; il loro obiettivo è il guadagno. ” (Rif. 4)





I congressisti hanno definito le Banconote della Federal Riserve come “ FIAT ” denaro (senza copertura). (Rif. 1, P. 128, 169)





Nel 1968 la Corte Suprema ha dichiarato che il Governo degli Stati Uniti può legalmente emettere Banconote degli Stati Uniti, senza debito e interesse, proprio come avevano tentato Lincoln e Kennedy: (Rif.1, P. 233)





Una banca che aveva tentato di pignorare una proprietà in base ad una inadempienza affrontò il giudice Manhoney in un processo con giuria: Jerome Daly fu ritenuto innocente. La banca non potè pignorare la proprietà essa basava il pignoramento sul nulla, come fanno molte banche. Usate questo come precedente la prossima volta che una banca cerca di pignorare la vostra casa. (Rif. 17, P. 82, 83 su annotazione del Tribunale)





La FED viola le regole della Commissione governativa per il controllo dell’osservanza delle norme che regolano il funzionamento delle borse (SEC). Rif. 17, P.96, 98)



La 9° Corte itinerante della California ha dichiarato che le banche della FED sono private, non governative. (Rif. 17, P. 273)





Mr. Marriner Eccles che è stato presidente del Consiglio dei Governatori del Sistema della Federal Riserve più a lungo di qualsiasi altra persona, testimoniò davanti al Comitato Economico Misto nell’agosto del 1962. Quando il Presidente Wright Patyman gli chiese se era o no un fatto che il Sistema della Federal Riserve aveva più potere sia del Presidente che del Congresso, Eccle rispose: “ nell’ambito del denaro e del credito, si”. /Rif. 1, P 206)



Il dr.Hans F. Sennhilz, Presidente del dipertimento di Economia al College di Grove City (PA) ha affermato:” il Sistema della Federal Riserve facilita il finanziamento inflazionistico del Governo in “periodi di emergenza”. Esso rende facile il finanziamento inflazionistico dei deficit di bilancio ed il rifinanziamento inflazionistico dei finanziamenti del Governo. Esso stabilizza il mercato obbligazionario attraverso metodi inflazionistici e manipola questo mercato a vantaggio del governo. Fa tutto questo demolendo il potere di acquisto del dollaro; rubando astutamente dal popolo di questo paese quello che esso così fornisce al governo, attraverso un processo esattamente simile alla tosatura delle monete degli antichi re ma molto meno visibile.” (Rif.1, P. 250, 251)





Fonti: legge bancaria del 1935, dibattimento davanti ad un Sottocomitato del Comitato Bancario e Valutario, Senato degli S.U., 74° Congresso, 1° Sessione, su S.1715, maggio 1935, pag.871-2. “ La Federal Riserve è nelle mani sbagliate. Nessuna repubblica costituzionale può funzionare quando il potere monetario del governo è nelle mani dell’oligarchia finanziaria come i finanzieri di New York

₀ controllando il Congresso, la FED ha potuto controllare gli accordi per la candidatura di entrambi i partiti politici. In questo modo è stata in grado di selezionare accuratamente le nomine presidenziali perciò non importa quale partito vince,il loro candidato a presidente è vincolato alla FED…(Rif. 1, P. 210, Rif. 22)





Nel 1975, il Rapporto della Fondazione Rockefeller esaminò il “ Interdipendenza” dei paesi del mondo reciproca . Esso ha stabilito che siamo un solo mondo e l’America deve diventare uno stato-nazione sotto un solo governo. Dicono anche che dobbiamo raggiungere una crescita demografica zero. La Fondazione Rockefeller ha affermato che hanno un eccesso di 747 milioni di dollari con cui raggiungere lo scopo (Rif.3)



Il deputato John R: Rarick afferma che il Consiglio per le Relazioni Estere (CFR) si impegna per un unico governo mondiale. I media rimangono per la maggior parte in silenzio. Il CFR vuole trasformare gli S.U. da una repubblica costituzionale sovrana in un servile stato membro di un’unica dittatura mondiale. Il 17 febbraio 1950, un membro del CFR, James Wamburg (banchiere ed architetto del Sistema della Federal Riserve) ha affermato davanti al Comitato per le Relazioni Estere del Senato “Dovremo avere un unico governo mondiale vi piaccia o no, con la forza o con il consenso”. Ed ancora i media restarono in silenzio. Nell’aprile del 1974 conclusione del giornale del CFR “ Affari Esteri”, pagina 558, Richard Gardener afferma che il nuovo ordine mondiale “ sarà costruito……ma una fine ottenuta con l’inganno della sovranità nazionale, erodendo pezzo per pezzo realizzerà molto di più di un vecchio assalto frontale”.Il deputato McDonald, Heinz and Tower affermarono che questa è una cospirazione. I media restarono di nuovo in silenzio. (Rif. 14, P. 17, 18, 32, 33).…





In una lettera a Thomas Jefferson, John Adams scrisse: “ Tutte le perplessità, la confusione e la sofferenza in America non deriva da difetti della Costituzione o della Confederazione, non dall’onore e dalla virtù, ma dall’assoluta ignoranza della natura della moneta, del credito e della circolazione”.





I banchieri inglesi hanno stabilito “ Coloro che creano ed emettono denaro ed il credito dirigono la politica del governo e detengono nello loro mani il destino del popolo”. /Rof. 1, P. 200-214), Adams, Jefferson, e Lincoln credevano che il capitalismo bancario fosse più pericoloso per le nostre libertà di eserciti armati. In una repubblica, le banche prestano il denaro ma non possono crearlo o produrlo.(Rif: 1, P.)

In seguito, Jefferson usò un linguaggio più forte e denunciò le istituzioni come “ una delle ostilità più letali contro i principi e la forma della nostra Costituzione.” Qualcuna ha detto che Jefferson non favorì una forte banca centrale. Quello che lui non favorì fu la consegna del nostro sistema monetario in mani private per essere gestito per profitto privato. (Rif.1, P. 230) Il Presidente James A. Garfield ha detto:”Chiunque controlla il denaro in qualsiasi paese è il padrone assoluto dell’industria (legislazione) e commercio “. (Rif.1, P.247, Rif. 4) &à8230 ;





Controllando il nostro denaro, Thomas Jefferson si aspettava che il governo non sarebbe incorso ad indebitamento, come era accaduto nel sistema europeo. (rif: 1, P. 243) le banche europee sono come la FED.





I FATTI:



L’Inghilterrra ha perso la guerra di Rivoluzione



L’Inghilterra ha quasi distrutto le colonie creando falso denaro coloniale ed iperinflazione



I Rothschils che controllano la Banca d’Inghilterra (come la nostra FED) hanno detto che controllando l’emissione del denaro (stampandolo) si può controllare il governo.



Gli autori della Costituzione avevano capito che le banche private “controllano i governi: La costituzione da al Congresso solo il diritto di stampare denaro.

Dall’inizio degli Stati Uniti ad oggi ci sono stati due modi per emettere nuova moneta:

Il primo modo è di far stampare la moneta al governo esente da debito ed interesse, e farla circolare nell’economia usandola come mezzo di scambio.Non c’è nessuna tassa imposta per pagare l’interesse sulla valuta in circolazione perché è esente da debito ed interesse.Questo è il sistema che ha usato Lincoln con la sua “banconote”, un sistema desiderato da Kennedy e chiesto da Jefferson.



Il secondo metodo è: I cittadini consentono alle banche di stampare 500 miliardi di dollari in moneta (contante): La banca paga il costo della stampa, dell’inchiostro e della carta. I cittadini non fanno pagare alla banca nessun interesse per l’uso dei 500 miliardi di dollari in moneta stampata. La banca usa i 500 miliardi di dollari in contanti per comprare 500 miliardi di dollari di obbligazioni che pagano l’ interesse ai banchieri. La banca tiene una parte delle obbligazioni e vende al pubblico un’altra parte, per una parcella (10%) La banca può ricomprare le obbligazioni dal pubblico semplicemente stampando altro denaro. I banchieri possono creare inflazione e depressioni manipolando la quantità di valuta in circolazione. La FED opera esattamente così oggi.Essa stampa denaro (attraverso il Tesoro degli S.U.) ed usa questo denaro stampato per pagare prestiti da altre banche. Questo denaro ha creato la nostra inflazione. Noi diamo alla banca contanti senza interesse poi loro caricano l’interesse sulla nostra moneta: … ANDREW JACKSON – UN GRANDE PRESIDENTE! Quando nel 1836 scadde lo statuto del 1816, Andrei Jackson vietò il suo rinnovo. Fu allora che fece due famose affermazioni: “ La Banca sta cercando di uccidermi – ma io la ucciderò!” In seguito disse “ Se gli americani soltanto capissero il livello di ingiustizia del nostro sistema bancario e monetario – ci sarebbe una rivoluzione prima di domani….” (Rif. 4)



ABRAHAM LINCOLN – UN ALTRO GRANDE PRESIDENTE! Il presidente Lincoln aveva bisogno di denaro per finanziare la Guerra Civile ed i banchieri internazionali gli offrirono un prestito al 24-36% di interesse; Lincoln rifiutò la loro richiesta perché non voleva gettare la nazione in tale enorme debito; Lincoln avanzò la proposta al Congresso perché approvasse una legge che autorizzasse a stampare banconote del Tesoro degli S.U.. Lincoln disse “ Abbiamo dato al popolo di questa repubblica la più grande benedizione che abbia mai avuto – la loro propria moneta per pagare i loro debiti…” Lincoln stampo oltre 400 milioni “ Dollari” (senza debito ne interesse) e pagò i soldati, gli impiegati degli S.U. e comprò forniture per la guerra. I banchieri internazionali non lo apprezzarono, volevano che Lincoln prendesse i soldi in prestito da loro in modo che gli americani fossero debitori di un interesse enorme sul prestito. La soluzione di Lincoln fece apparire questo ridicolo. (Rif.1, P. 46,47; Rif. 4)



Poco dopo la morte di Lincoln il governo revocò la legge sulle Banconote che mise fine al denaro esente da debito ed interesse di Lincoln.Fu approvata una nuova legge bancaria nazionale e tutto il denaro tornò ad essere gravato da interesse. (Rif.4)



Alla fine Thomas A. Edison spiegò il problema dell’emissione di denaro in questo modo:“ Se la nostra nazione può emettere un’obbligazione di un dollaro (gravato da interessi) può emettere una cambiale da un dollaro (senza interesse). L’elemento che rende buona un’obbligazione rende buona anche una cambiale. La differenza tra una un’obbligazione e una cambiale è che l’obbligazione fa avere all’intermediario finanziario un ammontare doppio dell’obbligazione ed un ulteriore 20 per cento, mentre la moneta non paga nessun altro che coloro che contribuiscono direttamente in qualche modo utile. E’ assurdo dire che il nostro paese può emettere 30 milioni di dollari in obbligazioni e non 30 milioni di dollari in moneta. Entrambe sono promesse di pagamento: Ma una promessa ingrassa gli usurai ( che raccolgono interessi) e l’altra aiuta la gente.” (Rif. 1, P. 46)



La FED è posseduta largamente da banche straniere che controllano l’economia ed il Congresso attraverso il potere del denaro e dei media che comprano con i profitti derivanti con profitti derivanti da debiti artificiali. …





Lincoln stampò debiti e dollari esenti da interessi (contanti) per finanziare una intera guerra.… Lincoln lo provò: John F. Kennedy – un presidente con lungimiranza! Il 4 giugno 1964, il presidente Kennedy emise l’Ordine Esecutivo 11110. Questo Ordine Esecutivo chiedeva l’emissione di nuovo denaro – le banconote degli Stati Uniti. Furono, allora, messi in circolazione $4.292.893 di questo denaro. Questa moneta nuova doveva essere distribuita tramite il Tesoro degli S.U. e non dal Sistema della Federal Riserve. Inoltre doveva essere emesso esente da debito ed interesse. A seguito dell’assassinio di Kennedy questa moneta fu ritirata dalla circolazione e non fu più emessa. I media rimasero in silenzio su come Kennedy avrebbe eliminato il pagamento del debito e dell’interesse, e perciò eliminato la FED.… La storia degli S.U. dimostra che emettendo moneta esente da debito ed interesse si consente all’economia di prosperare, fino a quando il Congresso controlla l’ammontare di denaro creato. …

http://www.signoraggio.com/fedprivata.html

I SEGRETI DELLA FEDERAL RESERVE

Capitolo SEI - La connessione Londinese

(a cura* di Sandro Pascucci - www.signoraggio.com)

Il sesto capitolo dell'imperdibile testo-verità di Eustance Mullins
sulla Federal Reserve e sul mondo dei creatori di moneta.

«Dunque vedi, mio caro Coningsby, che il mondo è governato da personaggi molto differenti da quello che si immaginano quelli che non sono dietro le quinte.»[1]
[Disraeli, Primo Ministro Inglese durante il regno della regina Vittoria]

Nel 1775, i coloni Americani dichiararono la loro indipendenza dalla Gran Bretagna ed in seguito ottennero la libertà attraverso la Rivoluzione Americana. Sebbene avessero ottenuto la libertà politica, l’indipendenza finanziaria si rivelò una materia un po’ più difficile. Nel 1791 Alexander Hamilton, al soldo dei banchieri Europei, formò la prima Banca degli Stati Uniti, una banca centrale con molti dei poteri come quelli della Banca d’Inghilterra. Le influenze straniere dietro questa banca, più di un secolo dopo furono in grado di portare il Federal Reserve Act al Congresso, dotandoli infine di una banca centrale di emissione per la loro economia.

Sebbene la Federal Reserve Bank non fosse né Federale, essendo posseduta da azionisti privati, né una Riserva, poiché era progettata per creare moneta, invece di tenerla di riserva, la Banca acquisì un enorme potere finanziario, ad un punto tale da soppiantare gradualmente il governo eletto dal popolo degli Stati Uniti. Attraverso il Sistema della Riserva Federale l’indipendenza fu furtivamente ma indomabilmente riassorbita nella sfera d’influenza inglese. Quindi la Connessione Londinese divenne l’arbitro della politica degli Stati Uniti. In seguito alla perdita dell’impero coloniale da parte dell’Inghilterra dopo la Seconda Guerra Mondiale, sembrò che la sua influenza come potere politico mondiale fosse in declino. Essenzialmente ciò era vero.

L’Inghilterra del 1980 non è quella del 1880. Non è più in grado di dominare le onde; è diventata una potenza militare di secondo piano, forse anche terzo ma paradossalmente, mentre il suo potere politico e militare declinò, il suo potere finanziario crebbe. Nel Capital City troviamo: "secondo qualsiasi metro di misura vogliate adottare, Londra è il centro finanziario leader del mondo… Negli anni 60 la prevalenza Londinese aumentò…."[2]

Ecco una parziale spiegazione di questo fatto:

"Daniel Davison, capo della London's Morgan Grenfell, disse: «Le banche Americane adottarono la moneta necessaria, i clienti, il capitale e l’esperienza che hanno determinato l’attuale preminenza di Londra.. solo le Banche Americane hanno un prestatore d’emergenza. Il Consiglio d’Amministrazione della Federal Reserve degli Stati Uniti puo', e lo fa, creare dollari quando necessario. Senza gli Americani, i grandi affari del dollaro non si potrebbero mettere su. Senza di loro, Londra non sarebbe credibile come centro internazionale finanziario.»"[3]

Quindi Londra è il centro finanziario del mondo, in quanto può comandare enormi somme di capitali, create a suo commando dal Consiglio d’Amministrazione della Federal Reserve degli Stati Uniti. Ma come è possibile? Abbiamo già stabilito che le politiche monetarie degli Stati Uniti, i tassi d’interesse, il volume ed il valore della moneta, le vendite delle obbligazioni, sono decise non dai prestanome del Consiglio dei Governatori della Federal Reserve, ma dalla Federal Reserve Bank di New York.

La pretesa decentralizzazione del Sistema della Riserva Federale e delle sue dodici banche “regionali” egualmente autonome, è stata una frode fin da quando il Federal Reserve Act divenne legge nel 1913. Il fatto che la politica monetaria degli Stati Uniti derivi unicamente dalla Federal Reserve Bank di New York è un’altra errata credenza. Che la dalla Federal Reserve Bank di New York sia essa stessa autonoma e libera di stabilire la politica monetaria degli interi Stati Uniti senza alcuna interferenza esterna, è particolarmente falsa. Potremmo credere in questa autonomia se non sapessimo che la maggioranza delle azioni dalla Federal Reserve Bank di New York fu acquistata da tre banche di New York: First National Bank, National City Bank, National Bank of Commerce.

Da un’esame dei principali azionisti in questa banche, nel 1914, ed anche oggi, rivela una Connessione Londinese. Nel 1812, la National City Bank cominciò a fare affari come la City Bank, nella stessa stanza dove faceva affari la defunta Banca degli Stati Uniti, la cui concessione era scaduta. Essa rappresentava molti degli stessi azionisti, che ora operavano con una licenza legittima.

Durante i primi anni del 1800 il nome più famoso associato con la City Bank fu Mose Taylor (1806 – 1882). Il padre di Taylor era stato un agente di fiducia utilizzato per acquistare proprietà nell’interesse di Astor, nascondendo il fatto che era Astor il vero acquirente. Tramite questa tattica, Astor riuscì ad acquistare parecchie fattorie ed anche un bel po’ di proprietà immobiliari a Manhattan di grande valore potenziale. Sebbene il capitale di Astor fosse considerato provenire dal suo commercio di pellicce, diverse fonti indicano che egli rappresentasse interessi stranieri.

LaRouche[4] afferma che Astor, in cambio della fornitura di informazioni agli Inglesi negli anni precedenti e successivi alla Guerra di Secessione, e per aver incitato gli Indiani ad attaccare ed uccidere i coloni Americani lungo le frontiere, ricevette una considerevole ricompensa. Non fu pagato in contanti, ma gli fu riconosciuta una percentuale sul traffico Inglese di oppio con la Cina. Fu il ricavo di questa lucrosa concessione che diede le basi alla fortuna di Astor. Attraverso la connessione di suo padre con gli Astor, il giovane Moses Taylor non ebbe difficoltà a trovare un posto come apprendista in una banca all’età di 15 anni. Come molti altri citati in queste pagine, egli trovo le sue migliori opportunità quando molti cittadini americani fecero fallimento durante una repentina contrazione del credito.

Durante il Panico del 1837, quando più di metà delle società commerciali di New York fallirono, raddoppiò la sua fortuna. Nel 1855 divenne presidente della City Bank. Durante il Panico del 1837, la City Bank trasse profitto dal fallimento di molti dei suoi concorrenti. Come George Peabody e Junius Morgan, sembrò che Taylor possedesse un grande fondo cassa disponibile per comprare azioni deprezzate. Acquistò praticamente quasi tutte le azioni della Ferrovia Delaware Lackawanna per circa 5 dollari ad azione. Sette anni dopo, le vendeva a 240 dollari ad azione. Moses Taylor valeva a quel punto cinquanta milioni di dollari. Nell’agosto del 1861, Taylor venne nominato Presidente del Comitato del Mutuo per finanziare il Governo dell’Unione durante la Guerra Civile. Il comitato scioccò Lincoln offrendo al governo 5 milioni di dollari al 12% per finanziare la guerra. Lincoln rifiutò e finanziò la guerra emettendo i famosi "Greebacks" tramite il Ministero del tesoro degli Stati Uniti, che erano garantiti dall’oro.

Taylor continuò ad incrementare il suo patrimonio e, negli anni successivi, adottò come suo protetto il giovane James Stillman. Nel 1882, quando Moses Taylor morì, lasciò un patrimonio di settanta milioni di dollari[5]. Suo genero, Percy Pine, gli succedette come Presidente della City Bank, che era nel frattempo diventata la National City Bank. Pyne era paralizzato ed era a mala pena in grado di funzionare nella banca. Per nove anni la banca ristagnò, essendo più o meno tutto il suo patrimonio i possedimenti di Mose Taylor. William Rockefeller, fratello di John D. Rockefeller, aveva supportato la banca ed ere ansioso di vederne il progresso. Nel 1891 persuase Pyne a farsi da parte in favore di James Stillman e presto la National City Bank divenne il principale deposito dei guadagni petroliferi dei Rockefeller.

Il figlio di William Rockefeller, di nome anche lui William, sposò la figlia di James Stillman. Suo padre, Don Carlos Stillman, era venuto da Bronwswille, Texas, come agente Britannico ed ostruzionista durante la Guerra Civile. Tramite le sue conoscenze in ambito bancario a New York, Don Carlos era riuscito a trovare un posto per suo figlio come apprendista in una banca. Nel 1914, quando la National City Bank acquistò circa il dieci per cento delle azioni dell’appena creata Federal Reserve Bank di New York, due dei nipoti di Mose Taylor, Moses Taylor Pine e Percy Pyne, possedevano 15.000 azioni della National City Bank. Il figlio di Moses Taylor, H.A.C. Taylor, possedeva 76.699 azioni della National City Bank. Il procuratore della banca, John W. Sterling, della ditta Shearman and Sterling, possedeva 6.000 azioni della National City Bank. Nondimeno James Stillman possedeva 47.498 azioni, ovvero circa il venti per cento del totale delle azioni. [Vedi Grafico 1]

Il secondo maggior acquirente delle azioni della Federal Reserve Bank of New York nel 1914, la First National Bank, era generalmente conosciuta come la "Morgan Bank", a causa della rappresentanza dei Morgan nel Consiglio d’Amministrazione, nonostante il fatto che il fondatore della banca, Gorge F. Baker, possedesse 20.000 azioni e suo figlio, G. F. Baker jr, avesse anche lui 5.000 azioni, pari al venticinque per cento del pachetto azionario di 100.000 azioni. La figlia di George F. Baker sr sposò Gorge F. St. George di Londra. I St. Georges più tardi si sistemarono negli Stati Uniti, dove la loro figlia Katerine St. George, divenne un’eminente membro del Congresso per parecchi anni.

Il Dott. E. M. Josephson[6] scrisse a suo proposito: «La Signora St. George, cugina carnale di FDR ed esponente del New Deal, disse: La democrazia è un fallimento». La figlia di George Baker jr, Edith Brevoort Baker, sposò il nipote di Jacob Schiff, John M. Schiff, nel 1934. John M. Schiff oggi è il presidente onorario della Lehman Brothers Kuhn Loeb.

Il terzo grande acquirente della Federal Reserve Bank of New York nel 1914 fu la National Bank of Commerce che emise 250.000 azioni. J.P. Morgan, attraverso le sue controllate Equitable Life, che possedeva 24.700 azioni, e Mutual Life, che possedeva 17.294 azioni della National Bank of Commerce, aveva anche 10.000 azioni della National Bank of Commerce tramite la J.P. Morgan and Company (7.800 azioni), J.P. Morgan Jr. (11.000 azioni), il socio di Morgan H.P. Davidson (11.000 azioni).

Paul Warburg, un Governatore del Consiglio della Federal Reserve, aveva anche 3.000 azioni della National Bank of Commerce. Il suo socio Jacob Schiff ne aveva 1.000. Questa banca era evidentemente controllata da Morgan, che era in effetti una sussidiaria della Junius S. Morgan Company di Londra e della N.M. Rotschild di Londra e della Kuhn-Loeb che era conosciuta come la principale rappresentante dei Rotschild.

Il finanziere Thomas Fortune Ryan aveva anche lui 5.100 azioni della National Bank of Commerce nel 1914. Suo figlio, John Barry Ryan, sposò la figlia di Otto Kahn. Kahn era socio di Warburg e Schiff nella Kuhn, Loeb Company. La nipote di Ryan, Virginia Fortune Ryan, sposò Lord Arlie, il presente capo della J. Henry Schroeder Banking Corportion a Londra e New York.

A.D. Juillard, un altro direttore della National Bank of Commerce nel 1914, era presidente della A.D. Juillard Company. Juillard possedeva 2.000 azioni della National Bank of Commerce ed era anche uno dei direttori della Chemical Bank. Nel libro "The Robber Barons" (I baroni ladri*), di Matthew Josephson, sostiene che Morgan controllava la New York Life, Equitable Life e Mutual Life dal 1900, che avevano un miliardo di dollari di patrimonio e che aveva da investire 50 milioni di dollari l’anno. Egli afferma:

«In questa campagna di alleanze segrete, egli (Morgan) acquisì un controllo diretto della National Bank of Commerce; poi una parziale proprietà nella First National Bank, alleandosi con un finanziere molto forte e conservatore: George F. Baker, che ne era a capo. Quindi, attraverso una rete di proprietà azionarie e di cariche dirigenziali che si agganciavano le une alle altre, si legò alle primarie banche che controllavano le altre banche: Hanover, Liberty, e Chase.» [7]

La vedova di E.H. Harriman, Mary, a sua volta era proprietaria di 5.000 azioni della National Bank of Commerce nel 1914. L’impero ferroviario di E.H. Harriman era stato interamente finanziato da Jacob Schiff della Kuhn, Loeb Company. Levi P. Morton possedeva 1.500 azioni della National Bank of Commerce nel 1914. Era stato il ventiduesimo vice presidente degli Stati Uniti, era un ex ministro degli Stati Uniti in Francia e presidente della L.P. Morton Company di New York e della Morton-Rose Company e della Morton Chaplin di Londra. Era anche direttore della Equitable Life Insurance Company, della Home Insurance Company, della Guaranty Trust e della Newport Trust.

La sbalorditiva idea che la Federal Reserve degli Stati Uniti sia in realtà manovrata da Londra sarà probabilmente rifiutata a prima vista dalla maggioranza degli Americani. Ad ogni modo, Minsky è diventato famoso per la sua teoria della "cornice dominante". Egli afferma che, in ogni particolare situazione, c’è una "cornice dominante" a cui ogni elemento di quella situazione è correlato e tramite la quale può essere interpretato.

La "cornice dominante" nelle decisioni di politica monetaria della Federal Reserve System è che queste decisioni sono prese da coloro che trarranno beneficio dalle stesse. Ad una prima occhiata potrebbero identificarsi negli azionisti della Federal Reserve Bank di New York. Ad ogni modo abbiamo visto come tutti questi azionisti avessero una "Connessione Londinese". Tale connessione risulta essere in modo maggiormente evidente come il potere dominante quando osserviamo che nella Capital City [6] solo diciassette imprese hanno il permesso di operare come banchieri mercanti nella City di Londra, il distretto finanziario dell’Inghilterra. Ognuna di esse deve essere approvata dalla Banca d’Inghilterra. In effetti, la maggior parte dei Governatori della Banca d’Inghilterra proviene dai soci di queste diciassette imprese. Clarke ha compilato una graduatoria in base al loro capitale. La numero 2 è la Schroder Bank. La numero 6 è la Morgan Grenfell, il ramo Londinese della House of Morgan ed attualmente il ramo più importante. Al numero 8 troviamo la Lazard Brothers. N.M. Rotschild è al numero 9. La Brown Shipley Company, il ramo inglese della Brown Brothers Harriman si trova al numero 14. Queste cinque banche d’affari di Londra effettivamente controllano le banche di New York che possiedono il pacchetto di controllo della Federal Reserve di New York.

Il controllo sulle decisioni della Federal Reserve System è anche basato su un’altra situazione particolare. Ogni giorno, delle rappresentanze di quattro altre compagnie bancarie si incontrano negli uffici della N.M. Rothschild Company a Londra per stabilire il prezzo dell’oro per quel giorno. Gli altri quattro banchieri provengono dalla Samuel Montagu Company che occupa il quinto posto in classifica nella lista delle diciassette imprese di banche d’affari di Londra, Sharp Pixley, Johnson Matheson e Mocatta e Goldsmith. Nonostante l’immensa marea di moneta cartacea piramidale e banconote che stanno allagando il mondo, ad un certo punto, ogni concessione di credito deve poter essere ricondotta, almeno per una piccola quota a qualche deposito aureo in qualche banca da qualche parte del mondo.

A causa di questo fattore, i banchieri d’affari Londinesi, con il loro potere di stabilire il prezzo dell’oro ogni giorno, diventano gli arbitri finali del volume delle monete e del prezzo delle monete in quei paesi che devono inchinarsi al loro potere. Non ultimo tra questi si trovano gli Stati Uniti. Nessun direttore della Federal Reserve Bank di New York, o della Federal Reserve Board of Governors, può avere potere sulla moneta del mondo che è esercitato da questi banchieri d’affari Londinesi. La Gran Bretagna, mentre è in declino come potenza militare e politica, esercita il più grande potere finanziario. E’ per questo motivo che Londra è al presente il centro finanziario del mondo.

____________________________________________________________________________________________
[1] Coningsby, by Disraeli, Longmans Co., London, 1881, p. 252
[2] McRae and Cairncross, Capital City, Eyre Methuen, London, 1963, p. 1
[3] Ibid, p. 225
[4] Lyndon H. LaRouche, Dope, Inc., New Benjamin Franklin House Publishing Co., N.Y. 1978
[5] The New York Times noted on May 24, 1882 that Moses Taylor was chairman of the Loan Committee of the Associated Banks of New York City in 1861. Two hundred million dollars worth of securities were entrusted to him. It is probably due to him more than any other one man that the government in 1861 found itself with the means to prosecute the war.
[6] Matthew Josephson, The Robber Barons, p. 409
[7] E.M. Josephson, The Strange Death of Franklin D. Roosevelt, Chedney Press, N.Y. 1948
*nota mia: versione italiana: “Capitalisti rapaci” di Matthew Josephson http://www.ormeeditori.it/stampa/rslibro1a.html


--------------------------------------------------------------------------------

04/06/2008 : signet@work : sandro pascucci : www.signoraggio.com v.0.5
[http://www.signoraggio.com/signoraggio_jekyll_island_06.html]

* si ringrazia sandros per la traduzione

Gli Stati Uniti, una demoplutocrazia

Il regime fascista italiano polemizzò con i paesi democratici, dicendo che essi erano in realtà dominati dai proprietari della ricchezza (plutos in greco). Il populismo mussoliniano banalizzava la ben più profonda teoria marxista sul potere politico del capitalismo mondiale. Il principale bersaglio della polemica erano gli Stati UNiti, che, fin da allora, si consideravano i paladini della democrazia. Ma già all'inizio del secolo scorso, negli USA cresceva la consapevolezza che "piccoli gruppi di persone controllano tutta la ricchezza e gli affari della nazione". Nonostante queste parole, il presidente Woodrow Wilson permise ai bancari americani di violare la neutralità degli USA durante la prima fase della "grande guerra", consentendo loro di finanziare massicciamente gli alleati europei e alcuni storici americani attribuirono "ai banchieri di Wall Street e al tornaconto degli Stati Uniti la prima causa della dichiarazione di guerra".
Alla fine della seconda guerra mondiale, anche questa finanziata abbondantemente dagli USA, il presidente Eisenhower era consapevole che la politica americana era potentemente condizionata dai detentori del potere economico e, conseguentemente, ammonì il successore J.F. Kennedy di guardarsi dal Complesso Militare Industriale, che aveva acquisito un'enorme capacità di influenzare la politica USA. Ciò nonostante, già Kennedy e poi tutti gli altri presidenti, sino a Bush, hanno subito l'influenza di questo complesso potere e quello di altri settori industriali importanti.
La sentenza della Corte Suprema degli Stati Uniti del 21 gennaio 2010 ha abolito i limiti ai finanziamenti elettorali da parte delle grandi aziende, sancendo così la natura demoplutocratica del sistema politico americano.Secondo il New York Times, la sentenza "colpisce al cuore la democrazia" e "permetterà alle aziende di usare la loro immensa ricchezza per condizionare i risultati delle elezioni e per costringere gli eletti ad obbedire ai loro ordini". Secondo il repubblicano Benjamin Giusberg, la sentenza della Corte Suprema "Darà un'ulteriore spinta alla tendenza già in atto: i gruppi d'interesse decideranno tutto. In futuro le lobby assumeranno le funzioni che un tempo erano dei partiti". Praticamente, secondo Lawrence M. Noble, ex avvocato generale della Commissione Federale delle Elezioni, succederà che "Da allora in poi un parlamentare americano potrà sentirsi dire da un lobbista: 'Abbiamo un milione di dollari da spendere per o contro di te: scegli'."
Lo stesso presidente Obama ha accusato la corte di aver dato "il via libera all'ingresso in politica dei poteri forti". Eppure, anche Obama aveva accettato l'appoggio di un potere forte, Wall Street, per essere eletto presidente degli Stati Uniti e in cambio aveva nominato Timothy Geithner ministro del Tesoro e Lawren Summer direttore del National Economic Council, entrambi favorevoli a Wall Street. La politica economica del governo Obama si è subito preoccupata di salvare le banche , ma queste "non si sono liberate dei titoli tossici e continuano ad adoperare i derivati che innescarono il crollo di Lehman Brother". Adesso Obama cerca di limitare i poteri delle banche e di Wall Street, ma non riesce ad avere il pieno appoggio da parte del suo stesso partito e accade lo stesso per la tanto promessa riforma sanitaria. Secondo Manuel Castells, professore dell'University of Southern California, "Per questo si deve parlare di sistema. Non solo sistema d'istituzioni e di interessi che si intrecciano perchè tutto sia sotto controllo, indipendentemente da chi è al governo. E quando sorge dal nulla un leader che i cittadini portano in trionfo alla presidenza, si mettono in moto meccanismi che frenano la sua capacità di agire e mettono i bastoni fra le ruote al cambiamento".
Obama aveva trovato anche un supporto religioso alla propria volontà di cambiamento con l'intervento del pastore evangelico Jim Wallis che gli aveva consentito "di raccogliere consensi e voti fra gli evangelici, tradizionale serbatoio conservatore. "Ma nemmeno la religione può opporsi alla volontà dei "poteri forti" e Obama comincia a registrare un calo dei consensi e anche una prima sconfitta elettorale con la perdita del seggio senatoriale del Massachusetts.
Mentre si predica un cambiamento "nell'etica personale dei singoli eletti", le aziende sono sempre più controllate da investitori istituzionali che puntano al profitto: "Il business americano è tutto incentrato sulla massimizzazione del valore per i soci".






Tante altre notizie su www.ariannaeditrice.it

OBAMA? SEGUITE I SOLDI

Una delle regole più note del giornalismo anglosassone è ‘follow the money’, cioè segui i soldi se vuoi capire come realmente funzionano le cose. Nel caso dell’elezione a presidente degli Stati Uniti di Barack Obama, è istruttivo applicare quella regola... purtroppo. Il Democratico ha raccolto un gran totale di 640 milioni di dollari per la sua corsa alla Casa Bianca, di cui una larghissima parte dai cosiddetti contributi individuali. Certamente in essi vi è una gran massa di donazioni di singole persone comuni, attivisti, gruppi di volontari, che è innegabile siano stati determinanti per il successo del loro beniamino. Ma non ci è dato sapere quale percentuale di quei fondi proveniva invece da settori un po’ meno ‘puliti’. Ricordo anche, è doveroso, che l'afroamericano ha rifiutato del tutto i contributi federali alla sua campagna elettorale. Quest’ultima nota è di sicuro molto edificante, ma se si dà un’occhiata ad altri dettagli, ahimè, il quadro cambia. Si scoprono cose che preoccupano, e che confermano quello che ho scritto in “Obama? Gioire con prudenza, molta”.

Un primo sguardo ai dati pubblicati dalla Federal Election Commission americana fa risaltare la presenza dei ‘falchi’ della finanza di Wall Street fra i maggiori gruppi che hanno versato nelle casse del neo presidente, gli stessi che hanno giocato a biglie col futuro economico dell’intero pianeta, fino al collasso di questi giorni: Goldman Sachs, JPMorgan Chase, Citigroup, Morgan Stanley fra gli altri. Nel paragone fra i due contendenti alla Casa Bianca, Obama batte McCain per 2.938.556 dollari a 2.185.869 ricevuti delle banche commerciali. Quando poi si considerano gli speculatori più selvaggi della finanza americana, e cioè gli Hedge Funds, il presidente nero batte lo sconfitto bianco con un margine notevole: 2.637.578 dollari a 1.561.865. Questo forse spiega uno dei dettagli meno edificanti del passato politico di Obama: il suo voto al Congresso a favore del pacchetto di salvataggio sborsato direttamente dai contribuenti americani nelle tasche di Wall Street poche settimane fa, che non solo costerà sudore e pene a milioni di cittadini per anni a venire, ma che non risolve neppure uno dei problemi strutturali della finanza impazzita di quel Paese.

Proseguiamo. Da notare, fra le righe, quei 34.454 dollari che Barack Obama ha intascato dall’industria del tabacco. Non proprio morale per chi si presenta come ‘pulito’, per motivi persino troppo ovvi per essere citati. Ma una bruttissima sorpresa arriva quando si incontrano le voci relative ai colossi farmaceutici: Obama si è preso 1.662.280 dollari da questi giganti della speculazione sulla salute, contro i miseri 579.013 di McCain. La cosa è grave, poiché gli interessi di Big Pharma sono direttamente collegati al mantenimento del sistema Sanitario privatizzato americano, causa di ineguaglianze sociali orrende. Inoltre, visto ciò che le multinazionali del farmaco stanno facendo nel Terzo Mondo, dove negano ancora farmaci salvavita o sconti sui brevetti a tanti popoli disperati, di nuovo si fatica a trovare una moralità in questo aspetto di Obama. Si comincia qui a sbirciare qualcosa della realtà dietro i suoi proclami retorici.

Alla voce Comunicazioni ed Elettronica si rimane di sasso. Il Democratico straccia McCain con una somma ben cinque volte superiore, 21.600.186 dollari contro 4.308.349. La cosa grave in questo caso sta nella comprensione di chi in realtà milita in quella categoria: alcune fra le più micidiali industrie di Guerre Stellari americane, di spionaggio e di intercettazioni. Forse è per questo che Obama votò al Congresso la famigerata legge FISA, quella cioè che permette lo spionaggio di immigrati o di americani considerati ‘alieni’, politicamente scomodi, e che fu aspramente contestata da tutti i maggiori gruppi per i Diritti Civili. Inoltre, alla voce più specifica sui finanziatori della campagna elettorale provenienti dall’industria bellica, di nuovo Obama batte il Repubblicano, con 870.165 dollari contro 647.313.

Un altro settore di finanziamenti che preoccupa, è quello del comparto salute e assicurazioni. Ho già detto e scritto che la riforma sanitaria ipotizzata dal neo presidente lascia in sostanza le cose come stanno, con solo ritocchi cosmetici. Tradotto, significa che le grandi compagnie di assicurazione rimarranno gli arbitri della salute degli americani, in particolare dei 44 milioni di essi che oggi non hanno alcuna assistenza. I cittadini di quel Paese invocano in maggioranza e disperatamente un sistema sanitario pubblico, gratuito e finanziato dalle tasse, cosa riportata con chiarezza dai sondaggi ma non dalla stampa americana né dalla nostra. Obama ha ricevuto un gran totale di 49.408.792 dollari dal comparto salute e assicurazioni, McCain 33.286.626. Non sono spiccioli, e soprattutto non vengono donati a fondo perduto. Mi state capendo?

Per concludere, si arriva al tema dell’influenza sui candidati da parte delle lobby e delle professioni che contano. Barack Obama si è sforzato di rassicurare l’America che lui era il candidato degli interessi della persona media, della famiglia media, ma anche dei poveri, degli svantaggiati. Ok, senza perdere altro tempo ecco le cifre. Gli influenti lobbisti americani e gli studi legali (che negli USA hanno un potere enorme) hanno dato al giovane candidato vittorioso il triplo di quanto hanno dato a McCain: 37.122.161 dollari per il primo e solo 10.765.423 per il secondo. Questi non sono idealisti con lo sguardo perso nelle nuvole, sono personaggi, anzi, rapaci che ci vedono benissimo… Perché hanno premiato Obama?

Ripeto. Gioire, con prudenza. Moltissima.

fonte: Federal Election Commission USA

http://www.paolobarnard.info/intervento_mostra_go.php?id=53

Wall Street ha riempito Obama di soldi

La campagna elettorale più costosa della storia si avvia all’epilogo. Tirate le somme dopo l’Election Day del 4 novembre, secondo le stime il conto finale per l’elezione del presidente degli Stati Uniti, di 35 senatori e di tutti i 435 deputati della Camera sarà di 5,3 miliardi di dollari, di cui 2,4 miliardi solo per la corsa alla Casa Bianca. [...]

Il totale della raccolta di fondi per le due campagne – presidenziale e per il rinnovo del Congresso – è stato stimato dagli esperti del Center for Responsive Politics (CRP). Una cifra enorme, se si pensa che è superiore al Pil di molti paesi del mondo. Nello stesso tempo, però, va messa in proporzione con la marea di soldi che si spostano in America anche in un’ epoca di crisi come quella attuale. Lo scorso San Valentino, per esempio, gli americani hanno speso assai più di 5,3 miliardi di dollari in rose e regali. E la Coca-Cola spende ogni anno in pubblicità 2,6 miliardi di dollari, più di quanto è costata la corsa alla Casa Bianca.

In ogni caso, si tratta di “una campagna destinata a passare alla storia da questo punto di vista”, come spiega Sheila Krumholz, direttrice del CRP. “Ci siamo meravigliati per anni – aggiunge – per il costo delle elezioni, specie quelle presidenziali, ma questa è la prima a superare i 5 miliardi”. Nel 2004, l’insieme delle campagne per Casa Bianca e Congresso fu finanziato con una raccolta di 4,2 miliardi di dollari. Stavolta solo i due candidati presidenti, Barack Obama e John McCain, hanno raccolto insieme un miliardo di dollari.

Obama si è rivelato una vera macchina da soldi, capace di trascinare i democratici anche nella raccolta finanziaria per le campagne elettorali di aspiranti senatori e deputati. Dai primi mesi del 2007, quando ha cominciato la propria corsa, fino alla metà d’ottobre, Obama ha raccolto oltre 630 milioni di dollari (ai quali si aggiungono quelli che sta rastrellando negli ultimi giorni, non ancora comunicati). Il senatore democratico è stato il primo candidato presidente dagli anni ‘70 – quando sono entrate in vigore le nuove leggi sul finanziamento della politica – a rinunciare ai fondi pubblici per gli ultimi due mesi di campagna, preferendo continuare a contare sulla propria rete di raccolta basata sul web e sulla mobilitazione di grandi finanziatori.

McCain, invece, ha raccolto in tutto 358 milioni di dollari, inclusi gli 84 milioni ricevuti dal governo federale per gli ultimi due mesi. Un punto di forza della campagna di Obama, piu’ volte lodato dai suoi collaboratori, è l’aver mobilitato milioni di persone che hanno fatto piccole donazioni. Ma il senatore democratico non avrebbe mai raggiunto le proprie cifre record senza i grandi finanziatori e l’analisi dei suoi bilanci lo rivela.

Obama per legge deve comunicare l’identità di ogni sostenitore che abbia versato più di 200 dollari e dai dati emerge che a spostarsi verso il democratico sono stati anche i colossi di Wall Street che un tempo erano finanziatori privilegiati dei repubblicani. Goldman Sachs, per esempio, è risultata la più generosa con Obama: 740.000 dollari, contro i 220.000 per McCain, provenienti non dalla società in quanto tale, ma da donazioni dei singoli manager del colosso finanziario o da gruppi privati di azione politica (i cosiddetti PAC) interni. Ha aiutato, da questo punto di vista, il fatto che il principale consigliere economico di Obama, Robert Rubin, sia ex presidente di Goldman Sachs, oltre che attuale dirigente al vertice di Citigroup.

Se da Goldman Sachs sono partiti circa 5 milioni di dollari destinati a politici in corsa per la Casa Bianca o il Congresso, Citigroup si è piazzata al secondo posto tra i finanziatori della politica con 4,2 milioni, seguita da JP Morgan Chase. E anche qui, come in casa di Morgan Stanley e della defunta Lehman Brothers, Obama ha battuto di gran lunga McCain.

Posted in: Taccuino.
Tagged: obama · Wall Street


http://marcobardazzi.com/blog8/2008/10/30/wall-street-ha-riempito-obama-di-soldi/

barack obama presidente degli stati uniti

Barack Hussein Obama II (pron. IPA: /bəˈrɑːk hʊˈseɪn oʊˈbɑːmə/; Honolulu, 4 agosto 1961) è un politico statunitense, 44º e attuale Presidente degli Stati Uniti.

Primo afroamericano a ricoprire la carica, Obama è stato senatore junior per lo Stato dell'Illinois dal gennaio 2005 al novembre 2008, quando si è dimesso dopo la sua elezione alla presidenza.

Si è laureato alla Columbia University e alla Harvard Law School, dove è stato il primo afroamericano presidente della Harvard Law Review. Organizzatore e attivista politico nella sua comunità di Chicago prima di ottenere la laurea in giurisprudenza, ha lavorato come avvocato nella difesa dei diritti civili e ha insegnato diritto costituzionale alla Law School dell'Università di Chicago dal 1992 al 2004.

Obama è stato eletto al Senato dell'Illinois per tre mandati, dal 1997 al 2004. Dopo la mancata elezione alla Camera dei Rappresentanti nel 2000, si è presentato candidato al Senato federale nel 2004. La sua vittoria alle primarie democratiche nazionali del marzo 2004 (su un folto gruppo di contendenti) ha accresciuto la sua visibilità, e il suo discorso introduttivo (keynote address) alla successiva convention democratica di luglio lo ha reso una delle figure emergenti del Partito Democratico. È stato quindi eletto senatore degli Stati Uniti nel novembre 2004, con il più ampio margine nella storia dell'Illinois.

Il 10 febbraio 2007 ha annunciato ufficialmente la propria candidatura per le elezioni presidenziali del 2008.[2] Dopo un duro testa a testa ha battuto l'ex first lady e senatrice dello stato di New York Hillary Clinton (favorita della vigilia) alle elezioni primarie del Partito Democratico. Il 3 giugno 2008 Obama ha ottenuto il quorum necessario per la nomination democratica, divenendo così, il primo candidato afroamericano a correre per la Casa Bianca, per uno dei due maggiori partiti.

Ha ottenuto l'investitura ufficiale durante la convention del partito che si è tenuta a Denver tra il 25 e il 28 agosto 2008.

Ha vinto le elezioni presidenziali del 4 novembre 2008, superando il senatore repubblicano dell'Arizona John McCain, e si è insediato ufficialmente alla presidenza il 20 gennaio 2009.

Il settimanale statunitense TIME lo ha eletto Persona dell'anno 2008.[3] La sua foto ufficiale è stata scattata per la prima volta con una fotocamera digitale ed è stata rilasciata sotto una licenza Creative Commons.[4]

È stato insignito del Premio Nobel per la Pace 2009 «per i suoi sforzi straordinari volti a rafforzare la diplomazia internazionale e la cooperazione tra i popoli».[5]

Indice [nascondi]
1 Primi anni
2 L'impegno politico
3 Senatore dell'Illinois
4 Elezione al Senato federale
5 L'attività a Washington
5.1 Attività legislativa
5.1.1 109ª legislatura
5.1.2 110ª legislatura
5.2 Visite ufficiali
6 Candidatura alla presidenza degli Stati Uniti
6.1 Voci su una possibile candidatura
6.2 La sfida per la nomination democratica
7 La presidenza
7.1 La composizione dell'amministrazione Obama
8 Premio Nobel
9 Famiglia e religione
10 Critiche
11 Opere
12 Risultati elettorali
13 Media
14 Filmografia
15 Note
16 Bibliografia
17 Voci correlate
18 Altri progetti
19 Collegamenti esterni


Primi anni [modifica]
Barack Obama nasce il 4 agosto 1961 al Kapi'olani Medical Center for Women & Children di Honolulu, nelle Hawaii, da Stanley Ann Dunham (1942 – 1995), un'americana di Wichita (Kansas) di discendenza prevalentemente inglese, e da Barack Obama Sr. (1936 – 1982), un keniota di etnia Luo originario di Nyang'oma Kogelo, nella Provincia di Nyanza. Al momento della nascita di Obama entrambi i genitori erano giovani studenti universitari.[6] Nel 1963 i genitori si separarono e successivamente divorziarono; il padre andò all'Università Harvard per conseguire un dottorato, e infine tornò in Kenya,[7] dove morì in un incidente stradale nel Novembre 1982:[8] rivide il figlio solo in un'occasione. La madre invece si risposò con Lolo Soetoro (1936 – 1987), un altro suo ex collega universitario, da cui ebbe una figlia. Soetoro proveniva dall'Indonesia, si laureò in geografia nel 1962. Obama si trasferì quindi con la famiglia a Giacarta, dove nacque la sorellastra di Obama, Maya Soetoro-Ng. A Giacarta, Obama frequentò le scuole elementari da 6 a 10 anni.[9]

A dieci anni, nel 1971, Obama ritornò a Honolulu per ricevere un'istruzione migliore. Fu cresciuto prima dai nonni materni, Stanley Dunham (1918 – 1992) e Madelyn Payne Dunham (1922 – 2008), poi dalla madre. Si iscrisse alla scuola privata più importante e prestigiosa dell'isola, la Punahou High School, dove si diplomò con ottimi voti nel 1979.[10][11] La madre di Obama morì di cancro nel Novembre 1995, pochi mesi dopo la pubblicazione dell'autobiografia di Barack Obama, Dreams from My Father.[12]

Nel suo libro Dreams from My Father, pubblicato in Italia da Nutrimenti con il titolo I sogni di mio padre, Obama descrive la sua esperienza di crescere con la famiglia di sua madre; una famiglia di ceto medio e, ovviamente, bianca. Incontrerà il padre una volta sola, a dieci anni, durante le vacanze natalizie del 1971. La conoscenza del padre nero assente derivò principalmente dalle storie della famiglia e dalle fotografie. Della sua infanzia, Obama scrive: "Che mio padre non sembrava per nulla come le persone a fianco a me — che era nero come la pece, mentre mia madre bianca come il latte — me ne ricordo a malapena."[13] Da giovane, lottò per riconciliare le percezioni sociali sulla sua eredità multirazziale. Obama scrive sul suo utilizzo di marijuana e cocaina durante la sua adolescenza per "spingere le domande su chi ero fuori dalla mia testa."[14] Al forum civile per la candidatura presidenziale nel 2008, Obama identifica il suo uso di droghe come "il suo più grosso fallimento morale" Hornick, Ed (August 17, 2008).[15][16] Dopo il liceo, Obama studiò per un paio d'anni all'Occidental College, prima di spostarsi al Columbia College della Columbia University. Là si laureò in scienze politiche, con una specializzazione in relazioni internazionali.[17][18] Dopo la laurea, lavorò per un anno alla Business International Corporation (ora parte del The Economist Group), una società che forniva notizie economiche di carattere internazionale alle aziende clienti.[19] Si trasferì poi a Chicago, per dirigere un progetto non profit che assisteva le chiese locali nell'organizzare programmi di apprendistato per i residenti dei quartieri poveri nel South Side.[18][20]

Nel 1988, Obama lasciò Chicago per tre anni per studiare giurisprudenza ad Harvard. Nel febbraio 1990 diventò il primo presidente afroamericano della celebre rivista Harvard Law Review.[21] Nel 1989, durante uno stage estivo presso lo studio legale specializzato in diritto societario Sidley Austin di Chicago conobbe Michelle Robinson, avvocato associato nello stesso studio. Si laureò magna cum laude nel 1991. Il 3 ottobre 1992 sposò Michelle Robinson nella Trinity United Church of Christ di Chicago.

Tornato a Chicago, Obama diresse un movimento per far registrare al voto quanti più elettori possibili (voter registration drive), poi come avvocato associato lavorò per difendere organizzazioni impegnate nella difesa dei diritti civili e del diritto di voto presso lo studio legale Miner, Barnhill & Galland, e insegnò diritto costituzionale presso la facoltà di legge dell'Università di Chicago, dal 1993 fino alla sua elezione al Senato federale nel 2004.[20]

L'impegno politico [modifica]
L'allora senatore Obama incontra il Premio Nobel per la Pace Wangari MaathaiL'impegno politico di Obama cominciò nel 1992, anno in cui, dopo un'aggressiva campagna elettorale, aiutò il presidente Bill Clinton nelle elezioni presidenziali, portandogli circa 100.000 voti. Personaggio abbastanza conosciuto a Chicago, dove lavorando in uno studio legale si era occupato di diritti civili, nel 1993 favorì l'elezione al Senato di Carol Moseley Braun, prima donna afro-americana a diventare senatrice.[senza fonte]

Senatore dell'Illinois [modifica]
Nel 1996, Obama fu eletto al senato dell'Illinois dal 13º distretto nel quartiere Hyde Park, nella parte meridionale di Chicago. Nel gennaio 2003, quando i democratici riconquistarono la maggioranza del senato, fu nominato presidente del Comitato della Sanità e dei Servizi umani del Senato.[22] Tra le sue iniziative legislative, Obama aiutò a realizzare degli sgravi fiscali sul reddito per favorire le famiglie a basso reddito, lavorò su una legge che aiutava i residenti che non si potevano permettere un'assicurazione sanitaria, e aiutò a promuovere leggi per aumentare la prevenzione dell'AIDS e programmi di assistenza.[23]

Nel 2000 si candidò alle elezioni primarie del Partito Democratico che avrebbero dovuto scegliere il rappresentante congressuale per l'Illinois, ma fu sconfitto in maniera abbastanza netta da Bobby Rush. Rush, già membro delle Pantere Nere e un attivista nella comunità, affermò che Obama non "aveva vissuto nel primo distretto congressuale abbastanza per sapere realmente cosa stava succedendo."[24] Rush vince le primarie con il 61% dei voti, contro il 30% di Obama.[25] Dopo la sconfitta, Obama si concentrò sul Senato statale, creando una legge che obbliga la polizia a registrare gli interrogatori nei confronti di criminali punibili con la pena di morte[10] e favorendo una legge che richiede alle assicurazioni di coprire le mammografie di routine.[26][27] Nel 2002 si candidò alla stessa carica senza rivali.[28]

Analizzando la carriera di Obama nel Senato dell'Illinois, un articolo del Washington Post, pubblicato nel febbraio del 2007, ha notato la sua abilità nel lavorare con efficacia sia con i democratici che con i repubblicani, e la capacità di costruire coalizioni bipartisan.[29] Nella sua campagna elettorale seguente, per il Senato federale, Obama ha ottenuto l'appoggio del Fraternal Order of Police, il più grande sindacato di polizia statunitense. Gli agenti hanno lodato il suo "duraturo appoggio ad un controllo sulle armi da fuoco e la sua volontà di raggiungere compromessi", nonostante alcune leggi su cui il sindacato di polizia si era opposto.[30]

Elezione al Senato federale [modifica]
Nel 2004 si tennero le elezioni in Illinois per decidere il nuovo senatore che avrebbe rappresentato lo stato al congresso degli Stati Uniti; il senatore in carica era il repubblicano Peter Fitzgerald, il quale però aveva già annunciato di non volersi ricandidare. Obama presentò la sua candidatura alle primarie democratiche. Nei primi sondaggi Obama inseguiva il ricchissimo uomo d'affari Blair Hull e il supervisore statale Dan Hynes. Le possibilità per Hull precipitarono, però, dopo le accuse di violenza domestica.[31]

La candidatura di Obama divenne vincente grazie ad una campagna pubblicitaria che proponeva immagini di Harold Washington, il sindaco deceduto di Chicago, e dello scomparso senatore federale Paul Simon. Fu inoltre sostenuto dalla figlia di Simon, dal Chicago Tribune e dal Chicago Sun-Times.[32][33] Quindi affrontò Jack Ryan, il vincitore delle primarie per il Partito Repubblicano. Nei sondaggi iniziali Ryan inseguiva Obama, il quale però lo distanziò di venti punti dopo che i media resero noto che Ryan aveva incaricato un assistente di seguire le apparizioni pubbliche di Obama. Con il progredire della campagna, una causa intentata dal Chicago Tribune e dal canale WLS-TV di proprietà della ABC, portarono un tribunale della California ad aprire dei dossier sull'affidamento che datavano dal divorzio di Ryan dalla moglie, l'attrice Jeri Ryan. Nei dossier, la donna sosteneva che il marito l'avesse condotta in alcuni sex club di svariate città con l'intenzione di avere rapporti sessuali in pubblico. Benché la natura sensazionale delle accuse ne facesse materiale per giornali scandalistici e programmi televisivi specializzati nell'argomento, i dossier avevano comunque rilevanza giornalistica in quanto Ryan aveva insistito con i leader repubblicani che essi non contenevano niente che potesse danneggiarlo. Di conseguenza molti repubblicani misero in dubbio l'integrità morale di Ryan, che abbandonò la campagna elettorale il 25 giugno 2004, lasciando Obama senza rivali.[34]

Risultò difficile per il Partito Repubblicano dell'Illinois trovare un sostituto al posto di Ryan, perché molti dei potenziali candidati, fra i quali Mike Ditka, ex allenatore degli Chicago Bears, rifiutarono la candidatura. La presidente del Partito Repubblicano dell'Illinois, Judy Baar Topinka, alla fine indicò due possibili candidati, entrambi afroamericani: Alan Keys, un ex funzionario del Dipartimento di Stato e commentatore radiofonico dal Maryland, e Andrea Barthwell, un ex funzionario dell'Agenzia Antidroga federale. Nell'agosto del 2004, a meno di tre mesi dal giorno delle elezioni, Alan Keyes accettò la nomina di candidato repubblicano, per sostituire Ryan.[35] Keyes, un residente del Maryland di lunga data, cambiò la sua residenza legale nell'Illinois dopo la candidatura.[36]

Obama e Keyes esprimevano punti di vista opposti riguardo alla ricerca sulle cellule staminali, sull'aborto, sul controllo sulle armi da fuoco, sui tagli alle tasse e sui buoni scuola.[37] Il 2 novembre 2004, Obama trionfò contro Keyes con il 70% dei voti, contro il 27% dell'avversario.[38]

L'attività a Washington [modifica]
Obama giurò come senatore il 4 gennaio 2005.[39] Scelse, come direttore del personale, il direttore del personale dell'ex coordinatore dei Democratici al Senato Tom Daschle, e Karen Kornbluh, un'economista che era stata vice capo di gabinetto di Robert Rubin, l'ex segretario del Tesoro, come consulente politica.[40] Nel luglio 2005, Samantha Power, vincitrice del premio Pulitzer per un libro sui diritti umani e il genocidio, entrò nella squadra di Obama.[41] A quattro mesi dal suo arrivo al senato, il TIME lo dichiarò uno dei 100 personaggi più influenti del mondo, definendolo "uno dei più ammirati politici in America".[42] Un articolo dell'ottobre 2005 della rivista britannica New Statesman ha nominato Obama uno dei "10 personaggi che possono cambiare il mondo".[43] Nel corso degli anni in Senato, Obama ha ricevuto vari dottorati ad honorem in legge da varie istituzioni universitarie tra i quali il Knox College,[44] la University of Massachusetts Boston,[45] l'Università di Northwestern,[46] e la Xavier University of Louisiana.[47] Era membro delle seguenti commissioni al Senato:[48]

relazioni internazionali
salute, educazione, lavoro e pensioni
sicurezza nazionale e affari di governo
veterani
Attività legislativa [modifica]
109ª legislatura [modifica]
L'Ex Presidente Bush firma la legge sulla responsabilità e trasparenza dei fondi federali, mentre gli artefici Tom Coburn (R-OK) e Obama osservano.[49]Obama ha prodotto 152 disegni di legge e risoluzioni presso il 109º Congresso nel 2005 e nel 2006, e ne ha appoggiate altre 427.[50][51] Il suo primo disegno di legge è stata la "Legge per l'aumento delle borse di studio universitarie Pell."[52] Mantenendo una promessa elettorale, il disegno proponeva di aumentare l'ammontare massimo di borse di studio "Pell Grant" per aiutare studenti di famiglie a basso reddito a pagare le rette universitarie.[53] Il disegno di legge non superò l'esame della commissione e non fu mai votato dal Senato.

Obama svolse un ruolo attivo nello sforzo del Senato per migliorare la sicurezza dei confini e le riforme sull'immigrazione. A partire dal 2005, ha appoggiato la "Legge sull'America sicura e sull'Immigrazione controllata", introdotta dal senatore John McCain (R-AZ).[54] Obama successivamente aggiunse tre emendamenti alla legge 2611, la "Riforma tollerante sull'Immigrazione," voluta dal senatore Arlen Specter (R-PA).[55][56] La S. 2611 passò l'esame del Senato nel maggio 2006, ma non fu approvata dalla maggioranza della Camera.[57] Nel settembre 2006, Obama appoggiò un disegno di legge collegato, la "Legge per la barriera sicura", che autorizza la costruzione di un muro e altri rafforzamenti delle misure tese ad impedire l'immigrazione clandestina proveniente dal Messico.[58] Il Presidente Bush approvò il disegno di legge nell'ottobre 2006, definendolo "un passo importante verso la riforma dell'immigrazione".[59]

Congiuntamente, prima, al senatore Richard Lugar (R-IN), e poi al senatore Tom Coburn (R-OK), Obama ha introdotto con successo due iniziative che portavano il suo nome. La "Lugar-Obama" amplia la "Nunn-Lugar" sulla riduzione delle armi di distruzione di massa, anche alle armi convenzionali, tra cui i missili a spalla e le mine anti-uomo.[60][61]

La "Legge sulla trasparenza dei fondi federali Coburn-Obama" prevede la pubblicazione di un sito web, gestito dall'Agenzia della Gestione e del Bilancio, che annota tutte le organizzazioni che ricevono fondi federali dal 2007 in avanti. Per ogni organizzazione si dichiara quale agenzia destina i fondi, la quantità di denaro fornito, e il motivo del finanziamento o contratto.[62][63] Il 22 dicembre 2006, il presidente Bush firmò la "Legge per gli aiuti, sicurezza e promozione della democrazia della Repubblica Democratica del Congo;" questa è stata la prima legge federale con Obama primo firmatario.[64]

110ª legislatura [modifica]
Nei primi giorni della 110ª legislatura, in un editoriale pubblicato sul Washington Post, Obama ha invocato la fine di "ogni pratica che faccia pensare ad un cittadino ragionevole che un politico deve qualcosa ad un lobbista".[65] Si è unito al senatore Russ Feingold (D-WI) per fare pressione sulla dirigenza dei Democratici al fine di ottenere restrizioni più severe nella S.1, la legge del 2007 sulla trasparenza e la responsabilità dei legislatori, che è passata al Senato con 96 voti favorevoli e solo due contrari.[66][67] Obama si è unito a Charles Schumer (D-NY) nell'appoggiare la S. 453, un disegno di legge che intende criminalizzare pratiche scorrette nelle elezioni federali, tra cui volantini fraudolenti e telefonate automatiche, come è avvenuto nelle elezioni di medio termine 2006.[68][69]

Le iniziative di Obama riguardo all'energia hanno riscosso plausi e critiche da parte degli ambientalisti, che hanno gradito la sua proposta di legge sul riscaldamento globale, presentata con il senatore John McCain (R-AZ), che permetterebbe di ridurre le emissioni di gas serra di due terzi, entro il 2050, ma si sono mostrati più scettici nei confronti dell'appoggio di Obama nei confronti di una legge che promuove la produzione di carbone liquefatto.[70][71] Sempre nei primi mesi della 110ª Legislatura, Obama ha presentato il "disegno di legge per l'uscita dalla guerra in Iraq," una proposta che prevedeva la graduale riduzione del numero di militari presenti sul suolo iracheno a partire dal 1º maggio 2007 e il totale rientro di tutti i militari dall'Iraq entro il 31 marzo 2008.[72][73]

Visite ufficiali [modifica]
Il Presidente della Commissione del Senato sui Rapporti con l'Estero Richard LugarNella pausa parlamentare dell'agosto 2005, Obama viaggiò con il senatore Richard Lugar, Presidente della Commissioni del Senato sui Rapporti con l'Estero, in Russia, Ucraina e Azerbaijan. Il viaggio era focalizzato su strategie per controllare l'offerta mondiale di armi convenzionali, armi biologiche e le armi di distruzioni di massa, come una prima difesa strategica dalla minaccia di futuri attacchi terroristici.[74] Lugar e Obama hanno ispezionato una struttura per la distruzione di testate nucleari a Saratov, nel sud della Russia europea.[75]

Nel gennaio 2006, Obama ha partecipato ad una delegazione del Congresso che ha incontrato i militari statunitensi in Kuwait e in Iraq. Dopo le visite, Obama si è recato in Giordania, Israele e in Palestina. Mentre era in Israele, Obama ha incontrato il ministro degli esteri israeliano Silvan Shalom.[76] Obama ha anche incontrato un gruppo di studenti palestinesi due settimane prima che Hamas vincesse le elezioni. ABC News 7 (Chicago) ha riportato che Obama ha riferito agli studenti che "gli Stati Uniti non riconosceranno mai la vittoria di Hamas, se questo non rinuncia alla sua principale missione di distruggere Israele" e poi dichiarò lo stesso nel suo incontro con il Presidente dell'Autorità Nazionale Palestinese, Mahmud Abbas.[77]

Il terzo viaggio ufficiale di Obama fu nell'agosto del 2006, in Sudafrica, Kenya, Gibuti, Etiopia e Ciad. Obama fu raggiunto dalla moglie e dalle due figlie nella visita al luogo di nascita di suo padre, un villaggio vicino a Kisumu, in una regione occidentale e rurale.[78] Obama fu accolto da folle entusiaste nelle sue uscite pubbliche.[79] Per incoraggiare le popolazioni locali ad effettuare il test HIV in maniera volontaria, Obama e sua moglie si sottoposero pubblicamente ad un test in una clinica keniota.[80] In un discorso ripreso dalla televisione keniota, tenuto presso l'Università di Nairobi, Obama criticò fortemente l'influenza delle rivalità etniche sulla politica keniota.[81] Il discorso generò un pubblico dibattito tra i diversi dirigenti politici, alcuni dei quali bollarono formalmente le parole di Obama come ingiuste e inappropriate mentre altri condivisero le sue posizioni.[82][83]

Molti commentatori hanno segnalato l'interesse internazionale per Obama come uno dei fattori determinanti nella costruzione della sua immagine pubblica.[84] Se da un lato la sua candidatura è stata premiata da sondaggi svolti a livello globale,[85] è d'altra parte significativa la scelta di stabilire relazioni con importanti politici stranieri già prima della sua corsa presidenziale, in particolare con l'allora Primo ministro britannico Tony Blair, che incontrò a Londra nel 2005,[86] con il segretario del Partito Democratico italiano, e allora sindaco di Roma, Walter Veltroni, che visitò l'ufficio di Obama al Senato di Washington nel 2005,[87] e con il Presidente francese Nicolas Sarkozy, che lo incontrò a Washington nel 2006.[88]

Ha lasciato il Senato 16 novembre 2008 per concentrarsi sulla presidenza incipiente, con molto anticipo rispetto l'insediamento del 20 gennaio a differenza della maggior parte dei precedenti presidenti americani senatori, che lasciarono il Senato pochi giorni prima del giuramento.

Candidatura alla presidenza degli Stati Uniti [modifica]
Articolo su Wikinotizie: Il senatore USA Obama annuncia la candidatura alle presidenziali
(EN)
« Yes, we can! » (IT)
« Sì, noi possiamo! »
(Motto della campagna presidenziale di Obama pronunciato durante le primarie)

Voci su una possibile candidatura [modifica]
Obama parla agli universitari, uno dei suoi punti di forza elettorali Obama a BostonVoci su una possibile candidatura alle elezioni presidenziali del 2008 si erano intensificate dopo la sua vittoria al Senato Federale nel novembre 2004. Subito dopo la sua vittoria, Obama aveva dichiarato ai giornalisti: "Posso senza dubbio affermare che non mi candiderò alle elezioni presidenziali tra quattro anni".[89] La stessa domanda gli viene posta nel gennaio 2006 durante la trasmissione televisiva Meet the Press; anche questa volta Obama ha ripetuto la sua volontà di terminare il mandato da senatore, che scade nel 2010.[90] L'altro senatore democratico dell'Illinois, Dick Durbin, ha più volte invitato Obama a pensare di candidarsi.[91] Un articolo del dicembre 2005 sulla rivista The New Republic osservava che il 2008 sarebbe il momento in cui Obama avrebbe le maggiori possibilità di vittoria; in quanto non ci sarà un presidente che si ricandiderà o un vicepresidente che si candiderà, come accade invece nella maggior parte dei casi.[92]

Nel settembre 2006, Daniel Hynes, l'avversario di Obama alle primarie senatoriali del 2004, aveva scritto una lettera aperta al Chicago Sun-Times, in cui invitava i Democratici a pensare seriamente alla candidatura di Obama.[93] Il 2 ottobre 2006, il New York Magazine ha pubblicato un articolo in cui Obama dichiarava "Molta gente mi chiede se mi candiderò nel 2008, e io ho risposto di no. E se cambio idea, vi farò sapere".[94] Anche la rivista Time ha pubblicato un articolo con nuove voci sua una sua possibile candidatura nel 2008;[95] la prestigiosa rivista ha anche pubblicato la sua foto in prima pagina, con un titolo che diceva "Le ragioni per cui Barack Obama potrebbe essere il prossimo presidente".

Il 18 ottobre 2006, Obama ha partecipato al famoso programma The Oprah Winfrey Show e ha detto alla Winfrey che, se mai avesse deciso di candidarsi alla presidenza, lo avrebbe annunciato in quel programma.[96] Precedentemente Oprah aveva dichiarato in proposito: "So che non sto parlando solo per me. Ci sono molte persone che vogliono che tu ti candidi alla presidenza degli Stati Uniti."[96]

Il 22 ottobre 2006, Obama ha di nuovo partecipato alla trasmissione Meet the Press ammettendo di pensare ad una candidatura.[97] Ha dichiarato: "Non voglio essere schivo al riguardo: date le reazioni che ho ricevuto negli scorsi mesi, ho pensato a questa possibilità ma non ci ho ancora pensato con la serietà e la profondità che credo siano necessarie. [...] Dopo il 7 novembre,[98] mi fermerò, mi siederò e considererò la questione, e se ad un certo punto cambio idea, farò un annuncio pubblico e tutti saranno in grado di darmi addosso"[99] ha promesso Obama.

Il 10 febbraio 2007 Obama ha annunciato ufficialmente la sua candidatura per le elezioni presidenziali del 2008.[2]

La sfida per la nomination democratica [modifica]
Scatola di mentine con la pubblicità elettorale di Barack ObamaIl procedimento per la scelta del candidato democratico iniziò il 3 gennaio 2008, quando si tennero i caucus dell'Iowa. Barack Obama vinse con quasi il 38% dei voti, davanti a John Edwards (con circa il 30%) e Hillary Clinton (29%). Sebbene i sondaggi prevedessero una sua netta vittoria anche nelle primarie del New Hampshire dell'8 gennaio 2008, in quell'occasione Obama ha ottenuto solo il 37% dei voti, contro il 39% della senatrice Clinton (John Edwards è arrivato terzo col 17%).

Il 26 gennaio 2008 ha nuovamente vinto un'importante primaria statale, questa volta in Carolina del Sud, dove, monopolizzando il voto nero ed aprendosi larghi varchi in quello bianco, ha conquistato il 55% dei voti contro il 27% della Clinton ed il 18% di Edwards.

Il 19 febbraio dello stesso anno ha vinto le primarie in Wisconsin con il 58% di voti circa, superando la senatrice Clinton che ha ottenuto solo il 41%, e nelle Hawaii dove ha ottenuto il 76% delle preferenze contro il 24% della Clinton.

Il 3 giugno 2008, con la vittoria in Montana, Obama ha ottenuto il quorum necessario per la nomination alla convention democratica di Denver.

Il 7 giugno, dopo una pioggia di appoggi da parte di moltissimi superdelegati, anche la sua diretta rivale alla nomination democratica, Hillary Clinton riconosce la vittoria del senatore dell'Illinois, dando il suo endorsement e ritirandosi di fatto dalla corsa. Barack Obama diventa così, ormai ufficialmente, il primo afro-americano in corsa per la Casa Bianca.

Il 23 agosto, Obama sceglie per il ruolo di candidato alla Vicepresidenza degli Stati Uniti il senatore democratico Joe Biden.

Il 4 novembre, Obama vince le elezioni sconfiggendo il repubblicano John McCain[100].

La presidenza [modifica]
Barack Obama giura come 44º Presidente degli Stati Uniti Washington DC, 20 gennaio 2009 Il Presidente Obama nella Blue Room alla Casa Bianca Il Presidente Obama nello Studio Ovale insieme alla sua segretaria Katie JohnsonIl 20 gennaio 2009, con la cerimonia di insediamento presso il Campidoglio, Sede del Congresso, Barack H. Obama è diventato il 44º Presidente degli Stati Uniti d'America. Il giorno seguente, per un lieve errore durante la fase di giuramento, Obama ha ritenuto opportuno ripetere la frase di rito di fronte alle telecamere. L'errore pare esser nato dal fatto che il presidente della Corte Suprema, John Roberts, abbia involontariamente invertito le parole, inducendo dunque il neo presidente ad incespicarsi.

Il 21 marzo 2010 il Congresso, ha approvato la legge sulla riforma sanitaria. Il Presidente Obama, firma la riforma il 23 marzo, due giorni più tardi rendendo effettivo il disegno di legge che, dovrebbe estendere a 32 milioni di americani, un'assistenza medica di cui erano finora sprovvisti.[101].

La composizione dell'amministrazione Obama [modifica]

INCARICO NOME MANDATO

Presidente Barack H. Obama 2009-
Vice Presidente Joe Biden 2009-

Segretario di Stato Hillary Rodham Clinton 2009-
Difesa Robert Gates 2006-
Tesoro Timothy Geithner 2009-
Giustizia Eric Holder 2009-
Interni Ken Salazar 2009-
Agricoltura Tom Vilsack 2009-
Commercio Gary Locke 2009-
Lavoro Hilda Solis 2009-
Salute Kathleen Sebelius 2009-
Infrastrutture Shaun Donovan 2009-
Trasporti Ray LaHood 2009-
Energia Steven Chu 2009-
Educazione Arne Duncan 2009-
Affari dei Veterani Eric Shinseki 2009-
Sicurezza Interna Janet Napolitano 2009-
WHCS Rahm Emanuel 2009-
EPA Lisa P. Jackson 2009-
OMB Peter Orszag 2009-

Nel febbraio del 2009 è stato approvato il piano finanziario di stabilità del nuovo segretario del Tesoro Timothy Geithner, che pur essendo stato considerato migliore rispetto a quello del predecessore Poulson, è stato accolto con freddezza da parte dei mercati finanziari ed è stato sottoposto a numerose critiche.

Tra le motivazioni delle critiche di alcuni commentatori[102] c'è sicuramente la mancanza di dettagli, l'eccessiva "timidezza" in un momento in cui, secondo loro, l'amministrazione Obama potrebbe osare di più.

Dalia Mogahed è la prima donna con il velo ad essere entrata alla Casa Bianca. É consigliere del presidente Barack Obama per i rapporti con il mondo musulmano.

Amanda Simpson è la prima transessuale ad avere un incarico nell'amministrazione di Barak Obama alla Casa Bianca; negli anni ’90 si è operata per diventare una donna, è stata nominata consulente tecnica del ministero del commercio. La Simpson, prima di diventare donna, aveva lavorato come pilota di prototipi per la Raytheon. Il suo incarico consiste nel rafforzare la sicurezza nazionale in questioni relative al settore degli scambi commerciali.

Premio Nobel [modifica]
Il 9 ottobre 2009 il comitato di Oslo gli conferisce il Premio Nobel per la Pace

« per il suo straordinario impegno per rafforzare la diplomazia internazionale e la collaborazione tra i popoli »


La motivazione fa riferimento al suo incessante tentativo di ridurre gli arsenali nucleari e di intavolare un dialogo distensivo e costruttivo col Medio Oriente. Il riconoscimento, consistente in una medaglia, un diploma e un assegno da 10 milioni di corone svedesi (circa un milione di euro) è consegnato a Oslo il 10 dicembre. «Solo assai raramente qualcuno è riuscito come Obama a catturare l'attenzione del mondo e a dare una speranza per un futuro migliore», si legge nella motivazione diffusa dal Comitato, che spiega come la diplomazia del Presidente statunitense sia «basata sul concetto che coloro che guidano il mondo debbano farlo sulla base di valori e atteggiamenti condivisi dalla maggioranza della popolazione».[103]

Nonostante le motivazioni fornite dal comitato di Oslo, l'attribuzione del Nobel ad un presidente eletto da così poco tempo ha suscitato alcune polemiche. Secondo un sondaggio informale pubblicato dalla MSNBC il 62% degli intervistati pensa sia immeritato, mentre numerose critiche sono state sollevate dai repubblicani e dalla stampa.[104][105][106]

Famiglia e religione [modifica]
Obama è raggiunto dalla moglie e dalle due figlie, prima dell'annuncio della sua candidatura alle presidenziali, presso Springfield, Illinois, il 10 febbraio 2007.[107]Mentre lavorava presso la società di consulenze legali Sidley Austin di Chicago nell'estate del 1989, Obama incontrò Michelle Robinson, un avvocato associato della società.[108] Michelle e Barack Obama si sposarono nel 1992 presso la Trinity United Church of Christ di Chicago; la cerimonia fu svolta dal reverendo Jeremiah Wright.[109] Hanno due figlie, Malia, nata nel 1998, e Sasha, del 2001.[108] Un passaggio del discorso chiave di Obama presso la Convention democratica del 2004, nonché il titolo del suo libro del 2006, L'audacia della speranza (The Audacity of Hope), gli sono state ispirate dai sermoni del reverendo Wright.[110] Nel libro Obama descrive così la sua crescita in un ambiente non-religioso:

« Non sono cresciuto in una famiglia religiosa. I miei nonni materni, che erano del Kansas, erano cresciuti in famiglie battiste e metodiste, ma la fede non ha mai veramente messo radici nei loro cuori. Le stesse esperienze di mia madre, una bambina sensibile e immersa nei libri cresciuta in piccole città del Kansas, Oklahoma e Texas, non fecero altro che rinforzare questo scetticismo ereditato. [...] Mio padre è stato quasi totalmente assente dalla mia infanzia, siccome i miei genitori divorziarono quando avevo due anni; ad ogni modo, nonostante mio padre fosse stato educato da musulmano, quando incontrò mia madre era ormai un ateo convinto, che riteneva che la religione fosse solo superstizione. »


Obama scrive che le sue convinzioni religiose nacquero intorno ai vent'anni, quando collaborava con alcune chiese locali, organizzando la comunità. Fu qui che capì "il potere della tradizione religiosa afro-americana nello spronare cambiamenti sociali";

« Fu a causa di queste nuove comprensioni, cioè che l'impegno religioso non richiedeva di sospendere il pensiero critico, di smettere di lottare per la giustizia economica o sociale, o di ritirarmi da quel mondo che conoscevo e amavo, che fui finalmente capace di camminare nella navata della Trinity United Church of Christ ed essere battezzato. Fu una scelta consapevole, non una rivelazione; le domande che mi ponevo non sparirono di colpo. Ma inginocchiandomi sotto la croce nel South Side di Chicago, sentii lo spirito di Dio che mi attraeva. Mi piegai alla Sua volontà, e mi dedicai a scoprire la Sua verità.[111] »


Critiche [modifica]
Obama in TexasSi è attirato le critiche di progressisti come il giornalista David Sirota quando ha votato per confermare Condoleezza Rice come Segretario di Stato, quando ha votato a favore di una legge di azione collettiva "scritta dalle multinazionali", e per "essersi rifiutato di criticare apertamente" la guerra in Iraq, nonostante si presenti come un candidato contro la guerra.[112] Anche il professore afro-americano Cornel West, dell'Università di Princeton, ha sollevato forti dubbi, in particolare riferiti alla scarsa trasparenza sulla provenienza dei finanziamenti per la campagna elettorale.[113] Tra i critici più radicali si pone lo storico Webster Tarpley, già noto come critico spietato dei neoconservatori e autore di due libri polemici su Obama usciti nel 2008, fra cui una biografia non autorizzata.[114] Obama si è inoltre attirato le critiche della Santa Sede con la sua svolta sull'aborto.[115]

Ad un anno dal suo insediamento alla Casa Bianca, si moltiplicano gli articoli critici nei confronti del suo operato. Obama in campagna elettorale aveva inserito nel suo programma la fine della guerra in Iraq e la riduzione delle truppe in Afganistan, nonché una nuova politica di apertura e pace nei confronti dell'Iran. L'aumento delle truppe in Afganistan, l'assenza di una exit strategy dall'Iraq, il mantenimento di certe leggi controverse come il patriot act di Bush, sono tra gli elementi a sostegno delle tesi critiche[116].

Opere [modifica]
Obama ha pubblicato l'autobiografia, I sogni di mio padre (Dreams from My Father) nel 1995 e ha pubblicato una nuova versione, con qualche modifica, nel 2004. In Italia è stata pubblicata dalla casa editrice Nutrimenti nel 2007. La versione in audiolibro è stata premiata nel 2006 con un Grammy award for Best Spoken Word Album.[117]

Nel dicembre 2004, Obama ha stretto un accordo da 1,9 milioni di dollari per scrivere tre libri.[118] Il primo, L'audacia della speranza (The Audacity of Hope), è uscito il 17 ottobre 2006, e delinea le sue convinzioni politiche.[119] Il secondo è un libro per bambini scritto in stretta collaborazione con la moglie Michelle e le loro due figlie, i cui profitti saranno devoluti in beneficenza. L'argomento del terzo libro non è stato annunciato.

In Italia L'audacia della speranza è stato pubblicato nel 2007 con prefazione di Walter Veltroni.




Risultati elettorali [modifica]
Il logo dell'Ufficio del presidente Barack Obama2008 Elezione Presidenza degli Stati Uniti
Barack Obama (D), 365 grandi elettori (53% di voti)[120]
John McCain (R), 173 grandi elettori (46% di voti)[120]
2004 Elezione al Senato Federale
Barack Obama (D), 70%
Alan Keyes (R), 27%
Albert J. Franzen (I), 2%
Jerry Kohn (L), 1%
2000 Elezione alla Camera dei Rappresentanti - 1º distretto (Primarie dei Democratici)
Bobby Rush (D), 61%
Barack Obama (D), 30%
Donne Trotter (D), 7%
Media [modifica]
Il Weekly Adress, comunicato multimediale settimanale del 44º Presidente degli Stati Uniti d'America.

Barack Obama ha da sempre dato molta importanza alla comunicazione mediatica, e a internet. Questo gli consente di mantenere uno stretto legame con il popolo americano che lo ha eletto. Ogni sabato sul sito della Casa Bianca Weekly Adress appare il suo comunicato settimanale, in cui egli illustra e spiega ciò di cui la sua amministrazione si sta occupando. Lo si può scaricare come podcast su iTunes o inserire nella propria pagina nei social network Facebook, Twitter, Myspace ecc

Filmografia [modifica]
Barack Obama - L'uomo, il presidente (By the People: The Election of Barack Obama), regia di Amy Rice e Alicia Sams (2009) - Documentario (distribuzione: Sony Pictures)
Note [modifica]
^ http://millercenter.org/academic/americanpresident/obama Dati ufficiali
^ a b Aaron Chambers. «Obama Today Promises New Future for Nation in Announcing Presidential Bid». Rockford Register Star, 10 febbraio 2007. URL consultato in data 10 febbraio 2007.
^ Usa: Time Magazine, Obama Uomo dell'anno 2008
^ Prima foto ufficiale di un presidente americano con una macchina digitale
^ The Nobel Peace Prize 2009
^ Obama (1995), Capitolo 1. Per estratti, vedi «Barack Obama: Creation of Tales». East African, 1 novembre 2004. URL consultato in data 2007-02-10.
^ Obama (1995), pp. 3-5, 9-10 e 125-126. Vedi anche: Scott Turow. «The New Face of the Democratic Party—and America». Salon, 30 marzo 2004. URL consultato in data 2007-02-10.
^ Obama (1995), pp. 3-5. Vedi anche: Philip Ochieng. «From Home Squared to the US Senate: How Barack Obama Was Lost and Found». The East African, 1 novembre 2004. URL consultato in data 2007-02-10.
^ Obama (1995), pp. 30-31. Per dettagli sulla scuola primaria di Obama in Indonesia, vedi Obama (1995), p. 154, e Obama (2006), p. 274. Vedi anche: Insight magazine "madrassa" media controversy e il video di AP: «Obama, School Deny Radical Islam Claim». Associated Press, WPVI-TV Philadelphia (ABC), 25 gennaio 2007. URL consultato in data 2007-02-10.
^ a b William Finnegan. «The Candidate: How the Son of a Kenyan Economist Became an Illinois Everyman». New Yorker, 31 maggio 2004. URL consultato in data 2007-02-10.
^ Reyes B.J.. «Punahou left lasting impression on Obama». Honolulu Star-Bulletin, 8 febbraio 2007. URL consultato in data 2007-02-10.
^ Obama (1995), Prefazione all'edizione del 2004, p. xi. Vedi anche: Julia Suryakusuma. «Obama for President ... of Indonesia», Jakarta Post, 29 novembre 2006. URL consultato in data 2007-02-10.
^ Obama (1995), pp. 9-10.
^ Obama (1995), pp. 93-94. Vedi anche: Lois Romano. «Effect of Obama's Candor Remains to Be Seen». Washington Post, 3 gennaio 2007. URL consultato in data 2007-02-10.
^ "Obama, McCain talk issues at pastor's forum". LAKE FOREST, California: CNN.com. url="http://www.cnn.com/2008/POLITICS/08/16/warren.forum/". Retrieved on January 4, 2009.
^ Per un paragone con la frase di Bill Clinton "non ho mai sniffato", detta durante la campagna elettorale presidenziale del 1992, vedi:Katharine Q Seelye. «Barack Obama, Asked about Drug History, Admits He Inhaled». New York Times, reprinted in International Herald Tribune, 24 ottobre 2006. URL consultato in data 2007-02-10. Per l'intera trascrizione dell'intervista, vedi: David Remnick. «Testing the Waters». New Yorker Online Only, 10 ottobre 2006 (text and audio). URL consultato in data 2007-02-10.
^ Larry Gordon. «Occidental Recalls 'Barry' Obama». Los Angeles Times, 29 gennaio 2007. URL consultato in data 2007-02-10.
^ a b Shira Boss-Bicak. «Barack Obama '83: Is He the New Face of The Democratic Party?». Columbia College Today, gennaio 2005. URL consultato in data 2007-02-10.
^ Curriculum Vitae in University of Chicago Law School. URL consultato il 2007-02-10. Vedi anche: Obama (1995), pp. 135-136.
^ a b Curriculum Vitae in University of Chicago Law School. URL consultato il 2007-02-10.
^ Fox Butterworth. «First Black Elected to Head Harvard's Law Review». New York Times, 6 febbraio 1990. Abstract, p. Late Edition - Final, Section A, Page 20, Column 4. URL consultato in data 2007-02-10. Vedi anche: Michael Levenson. Jonathan Saltzman. «At Harvard Law, a Unifying Voice». Boston Globe, 28 gennaio 2007. URL consultato in data 2007-02-10.
^ Jesse, ed White. «Illinois Blue Book: 2003-2004». Cyberdriveillinois.com, p. 81. URL consultato in data 2007-02-10.
^ 90th General Assembly State of Illinois. «Bills and Resolutions Sponsored or Cosponsored by Barack Obama». 91st General Assembly State of Illinois. «Bills and Resolutions Sponsored or Cosponsored by Barack Obama». URL consultato in data 2007-02-10.
^ Curtis Lawrence. work = «Rush, opponents clash off the air». Chicago Sun Times, 19 febbraio 2000. URL consultato in data 2007-02-13.
^ «2000 U.S. House of Representatives Results». Federal Election Commission, 31 maggio 2004. URL consultato in data 2007-02-10.
^ «State Legislation Relating to the Breast and Cervical Cancer Prevention and Treatment Act of 2000». Federal Election Commission, National Conference of State Legislatures, luglio 2002. URL consultato in data 2007-02-10.
^ 92nd General Assembly State of Illinois. «Bills and Resolutions Sponsored or Cosponsored by Barack Obama». URL consultato in data 2007-02-10.
^ Vote Totals, General Election 2002, 13th Senate in Illinois State Board of Elections. URL consultato il 2007-02-10.
^ Slevin Peter. «Obama Forged Political Mettle in Illinois Capitol». Washington Post, 9 febbraio 2007. URL consultato in data 2007-02-10. Vedi anche il video CLTV: «In-Depth Look at Obama's Political Career». CLTV, Chicago Tribune, 9 febbraio 2007. URL consultato in data 2007-02-10.
^ Colleen Mastony. «Cops Give Obama Subdued Reception». Chicago Tribune, 20 agosto 2004. URL consultato in data 2007-02-10.
^ David Mendell. «Obama Routs Democratic Foes; Ryan Tops Crowded GOP Field». Chicago Tribune, 17 marzo 2004. URL consultato in data 2007-02-10.
^ Scott Fornek. «Obama's Appeal Spans Racial Lines». Chicago Sun-Times, at Find Articles, 18 marzo 2004. URL consultato in data 2007-02-10.
^ Christopher Hayes. «Check Bounce». TNR Online, 17 marzo 2004. URL consultato in data 2007-02-10.
^ «Ryan Drops Out of Senate race in Illinois». CNN, 25 giugno 2004. URL consultato in data 2007-02-10.
^ Maura Kelly Lannan. «Alan Keyes Enters U.S. Senate Race in Illinois Against Rising Democratic Star». Associated Press, Union-Tribune (San Diego), 9 agosto, 2004. URL consultato in data 2007-02-10.
^ Ford Liam. David Mendell. «Keyes Sets Up House in Cal City». Chicago Tribune, 13 agosto, 2004. URL consultato in data 2007-02-10.
^ Keyes-Obama Debates (video, audio, and text) in Keyes Obama Debates. URL consultato il 2007-02-10.
^ «America Votes 2004: U.S. Senate / Illinois». CNN. URL consultato in data 2007-02-10.
^ «Barack Obama Sworn in to U.S. Senate». WLS-TV (ABC 7, Chicago). URL consultato in data 2007-02-10.
^ Jodi Enda. «Great Expectations». The American Prospect, 5 febbraio 2006. URL consultato in data 2007-02-10.
^ Brendan R. Linn. «Power to Advise Obama for Year». Harvard Crimson, 25 luglio 2005. URL consultato in data 2007-02-10.
^ Perry Bacon Jr.. «Barack Obama: The Future of the Democratic Party?». TIME, 18 aprile 2005. URL consultato in data 2007-02-10.
^ William Skidelsky. «Revolutionising the Future: From Tennis to Teleportation». New Statesman, 17 ottobre 2005. URL consultato in data 2007-02-10.
^ «Commencement 2005: Knox honors U.S. Senator Barack Obama». Knox College, 10 maggio 2005. URL consultato in data 2007-02-10.
^ «U.S. Sen. Barack Obama to Receive Honorary Degree, Address 2,500 UMass Boston Graduates». University of Massachusetts Boston, 26 maggio 2006. URL consultato in data 2007-02-10.
^ «Commencement 2006: Sen. Obama to Address Grads». Northwestern University, 6 giugno 2006. URL consultato in data 2007-02-10.
^ «Sen. Obama Addresses Xavier Graduates». Associated Press, USA Today, 13 agosto 2006. URL consultato in data 2007-02-10.
^ Committee Assignments in Barack Obama U.S. Senate Office. URL consultato il 2007-02-10.
^ «President Bush Signs Federal Funding Accountability and Transparency Act». White House, 26 settembre 2006. URL consultato in data 2007-03-04.
^ 109th Congress U.S. Senate. Bills, Resolutions > Search Results in Thomas. URL consultato il 2007-03-04.
^ 109th Congress U.S. Senate. Bills, Resolutions > Search Results in Thomas. URL consultato il 2007-03-04.
^ 109th Congress, 1st Session U.S. Senate. «S. 697, Higher Education Opportunity Through Pell Grant Expansion Act». Thomas, April 5 2005. URL consultato in data 2007-03-04.
^ Lynn Sweet. «Obama's 1st Bill: Raising Pell Grants». Chicago Sun-Times, FindArticles, March 29 2005. URL consultato in data 2007-03-04.
^ 109th Congress, 1st Session U.S. Senate. «S. 1033, Secure America and Orderly Immigration Act». Thomas, 12 maggio 2005. URL consultato in data 2007-03-04.
^ 109th Congress, 2nd Session U.S. Senate. «S. 2611, Comprehensive Immigration Reform Act of 2006». Thomas, 25 maggio 2006. URL consultato in data 2007-03-04. Vedi anche: «S. Amdt. 3971». Thomas, 14 gennaio 2007. URL consultato in data 2007-03-04.
^ «Obama Statement on Senate Passage of Immigration Reform Bill». Barack Obama U.S. Senate Office, 25 maggio 2006. URL consultato in data 2007-03-04.
^ «Immigration Bill Divides House, Senate». USA Today, 22 settembre 2006. URL consultato in data 2007-03-04.
^ «Latinos Upset Obama Voted for Border Fence». CBS 2 (Chicago), 20 novembre 2006. URL consultato in data 2007-03-04.
^ «President Bush Signs Secure Fence Act». White House, 26 ottobre 2006. URL consultato in data 2007-03-04.
^ 109th Congress, 2nd Session U.S. Senate. «S. 2566, Cooperative Proliferation Detection, Interdiction Assistance, and Conventional Threat Reduction Act of 2006». Thomas, 25 maggio 2006. URL consultato in data 2007-03-04. Vedi anche: Richard G. Lugar. Barack Obama. «Junkyard Dogs of War». Washington Post, 3 dicembre 2005. URL consultato in data 2007-03-04.
^ «Lugar-Obama Signed into Law». Richard Lugar U.S. Senate Office, 11 gennaio 2007. URL consultato in data 2007-03-04.
^ 109th Congress, 2nd Session U.S. Senate. «S. 2590, Federal Funding Accountability and Transparency Act of 2006». Thomas, 6 aprile 2006. URL consultato in data 2007-03-04.
^ «President Bush Signs Coburn-Obama Transparency Act». Tom Coburn U.S. Senate Office, 26 settembre 2006. URL consultato in data 2007-03-04.
^ 109th Congress, 2nd Session U.S. Senate. «S. 2125, Democratic Republic of the Congo Relief, Security, and Democracy Promotion Act». Thomas, 3 gennaio 2006. URL consultato in data 2007-03-04.
^ Obama Barack. «A Chance To Change The Game». Washington Post, 4 gennaio 2007. URL consultato in data 2007-03-04.
^ Christi Parsons. «Senate OKs Tougher Ethics Bill 96-2». Chicago Tribune, 19 gennaio 2007. URL consultato in data 2007-03-04.
^ 110th Congress, 1st Session U.S. Senate. «S. 1, Legislative Transparency and Accountability Act of 2007». Thomas, 18 gennaio 2007. URL consultato in data 2007-03-04.
^ Seth Stern. «Obama-Schumer Bill Proposal Would Criminalize Voter Intimidation». CQPolitics.com, Congressional Quarterly, 31 gennaio 2007. URL consultato in data 2007-03-04.
^ 110th Congress, 1st Session U.S. Senate. «S. 453, Deceptive Practices and Voter Intimidation Prevention Act of 2007». Thomas, 31 gennaio 2007. URL consultato in data 2007-03-04.
^ Hebert H. Josef. «Congress Begins Tackling Climate Issues». Associated Press, CBS News, 29 gennaio 2007. URL consultato in data 2007-03-04.
^ Elizabeth Williamson. «The Green Gripe With Obama: Liquefied Coal Is Still . . . Coal». Washington Post, 10 gennaio, 2007. URL consultato in data 2007-03-04.
^ E. Kasak Krystin. «Obama Introduces Measure to Bring Troops Home». Medill News Service, nwi.com, 7 febbraio 2007. URL consultato in data 2007-03-04.
^ 110th Congress, 1st Session U.S. Senate. «S. 433, Iraq War De-Escalation Act of 2007». Thomas, 30 gennaio 2007. URL consultato in data 2007-03-04.
^ Christina Larson. «Hoosier Daddy: What Rising Democratic Star Barack Obama Can Learn from an Old Lion of the GOP». The Washington Monthly, Settembre 2006. URL consultato in data 2007-02-10.
^ «Lugar Visits Russia, Ukraine and Azerbaijan to Advance Nunn-Lugar Agreements». The Lugar Letter, Richard G. Lugar U.S. Senate Office, Settembre 2005. URL consultato in data 2007-02-10.
^ «Obama Meets Shalom, Offers Support for Israel». Associated Press, Israel Insider, January 11, 2006. URL consultato in data 2007-02-10.
^ Chuck Goudie. «Obama Meets with Arafat's Successor». ABC 7 News (Chicago), 12 gennaio 2006. URL consultato in data 2007-02-10.
^ Ellis Cose. «Walking the World Stage». Newsweek International Edition, 11 settembre 2006. URL consultato in data 2007-02-10.
^ Michela Wrong. «Africa: Kenya Glimpses a New Kind of Hero». New Statesman, 11 settembre 2006. URL consultato in data 2007-02-10.
^ «Screaming Crowds Welcome U.S. Senator 'Home'». CNN, 27 agosto 2006. URL consultato in data 2007-02-10.
^ «Obama Slates Kenya for Fraud». News24.com, 28 agosto 2006. URL consultato in data 2007-02-10.
^ Chris Wamalwa. «Envoy Hits at Obama Over Graft Remark». The Standard (Nairobi), 2 settembre 2006. URL consultato in data 2007-02-10.
^ Vincent Moracha. Mangoa Mosota. «Leaders Support Obama on Graft Claims». The Standard (Nairobi), 4 settembre 2006. URL consultato in data 2007-02-10.
^ The Root; USA Today
^ World wants Obama as president: poll
^ "Obama to visit nuclear, biological weapons destruction facilities in former Soviet Union" - Senate.gov
^ Quel giorno di tre anni fa a Washington Barack mi raccontò la sua speranzaRome Mayor's Leadership Bid May Lead to Early Italian Elections; VELTRONI A NEW YORK - Il politico prevale sull' amministratore; Libreria Rizzoli Galleria
^ "Sarkozy, Obama and McCain" - The Economist
^ Scott Fornek, "Obama for president? That's 'silly'", Chicago Sun-Times, 4 novembre 2004
^ Meet the Press, Transcript for January 22, NBC News, 26 gennaio 2006.
^ Charles Babington, "Obama's Profile Has Democrats Taking Notice: Popular Senator Is Mentioned as 2008 Contender", Washington Post, 18 giugno 2006, Page A01
^ Ryan Lizza, Why Barack Obama should run for president in 2008, The New Republic, 6 dicembre 2005
^ Lynne Sweet, Draft Obama 2008 Movement Launched: Illinois State Comptroller Dan Hynes urges Sen. Barack Obama to run for president in 2008, Chicago Sun-Times, 14 settembre 2006
^ Jennifer Senior, Dreaming of Obama, New York Magazine, 2 ottobre 2006
^ Joe Klein, The Democrats' fresh face, CNN.com, October 15, 2006
^ a b Keeping Hope Alive: Will Barack Run for President?, The Oprah Winfrey Show, 18 ottobre 2006
^ Obama calls '08 presidential bid a possibility, MSNBC.com, 22 ottobre 2006
^ data delle elezioni di medio termine, così dette in quanto cadono a metà del mandato presidenziale
^ Adam and Jeff Nagourney and Zeleny. «Crowd-Pleaser From Illinois Considers White House Run», The New York Times, 23 ottobre 2006.
^ McCain pledges to help Obama lead. URL consultato il 5 novembre 2008.
^ La riforma sanitaria è legge Obama vince la sua battaglia
^ Martin Wolf sul Financial Times
^ «Obama: «Sorpreso e onorato». Applausi, ma l'America è divisa», Il Sole 24 Ore, 09-10-2009.
^ «La stampa critica il Nobel a Obama», La Stampa, 09-10-2009.
^ «A Obama il Nobel per la pace e l'Oscar delle polemiche», ADN Kronos, 09-10-2009.
^ I retroscena del premio Nobel per la pace 2009
^ For other photos of Obama and family at this event, see: Presidential Campaign Announcement in Barack Obama, Flickr. 10 febbraio 2007. URL consultato il 2007-03-05.
^ a b Rosalind Rossi. «The Woman Behind Obama». Chicago Sun-Times, 21 gennaio 2007. URL consultato in data 2007-02-18.
^ Obama (1995), p. 440.
^ «Obama Comes Home for Church». CBS (Chicago), 28 gennaio 2007. URL consultato in data 2007-02-18. Vedi anche: Obama (1995), pp. 292–295.
^ Obama (2006), pp. 207–208. Tratto da: Barack Obama. «My Spiritual Journey». TIME, 23 ottobre 2006. URL consultato in data 2007-02-18. Vedi anche: Barb Powell. «Obama: America Needs to Hear More-Moderate, More-Inclusive Religious Voices». United Church News, August-September 2006. URL consultato in data 2007-02-18.; and J. Bennett Guess. «Barack Obama, Candidate for President, is 'UCC'». United Church News, 9 febbraio 2007. URL consultato in data 2007-02-18.
^ David Sirota, Mr. Obama Goes to Washington, The Nation, 26 giugno 2006
^ Youtube.com
^ Webster Tarpley, Obama - The Postmodern Coup, Oak Tree: Progressive Press, 2008; Webster Tarpley, Barack H. Obama: The Unauthorized Biography, Oak Tree, Progressive Press, 2008.
^ Sull' aborto ha fatto la scelta peggiore.
^ Il pacifista Obama aumenta le spese di guerra
^ Brooks Boliek, Sen. Obama finally gets his Grammy, Reuters/Hollywood Reporter, 6 settembre 2006
^ CTV.ca, U.S. Senator Obama gets $1.9 million book deal, December 18, 2004
^ Lynn Sweet, Dems 'confused,' Obama writes in latest book, Chicago Sun-Times 15 settembre 2006
^ a b (EN) CNN Election Center 2008



Bibliografia [modifica]
Barack Obama, Dreams from My Father: A Story of Race and Inheritance, (in inglese) Three Rivers Press, 1995. ISBN 0-30738-341-5
Barack Obama, The Audacity of Hope: Thoughts on Reclaiming the American Dream, (in inglese) Crown Publishing Group / Three Rivers Press, 2006. ISBN 0-30723-769-9
Barack Obama, Barack Obama in His Own Words, (in inglese) PublicAffairs, 2007. ISBN 0-78672-057-3
National Urban League, The State of Black America 2007: Portrait of the Black Male, Foreword by Barack Obama, (in inglese) Beckham Publications Group, 2007. ISBN 0-93176-185-9
Obama, Barack (luglio-agosto 2007). Renewing American Leadership. Foreign Affairs 86 (4) (in inglese).
Barack Obama; U.S. Senate, Barack Obama: What He Believes In – From His Own Works, (in inglese) Arc Manor, 2008. ISBN 1-60450-117-0
Barack Obama; John McCain, Barack Obama vs. John McCain – Side by Side Senate Voting Record for Easy Comparison, (in inglese) Arc Manor, 2008. ISBN 1-60450-249-5
Barack Obama, Change We Can Believe In: Barack Obama's Plan to Renew America's Promise, Foreword by Barack Obama, (in inglese) Three Rivers Press, ISBN 0-30746-045-2
David Tozzo, wOw – Obama oltre Obama, (in italiano) Edizioni Puky, 2010. ISBN 8896602033
Voci correlate [modifica]
Senato U.S.A. nel 109º Congresso (2005-06)
Insediamento presidenziale di Barack Obama
Premio Nobel per la pace
Presidente degli Stati Uniti d'America
Altri progetti [modifica]
Wikinotizie contiene notizie di attualità su Barack Obama
Wikimedia Commons contiene file multimediali su Barack Obama
Wikiquote contiene citazioni di o su Barack Obama
Collegamenti esterni [modifica]
Siti Ufficiali
(EN) Sito ufficiale di Barack Obama quale Presidente eletto
(EN) Obama '08 — BarackObama.com
(EN) U.S. Senate office
Altri
by wikipedia