- COSSIGA: LETTERA AL SEGRETARIO SENATO PER INDICAZIONI SU ESEQUIE
(Adnkronos) - Il presidente emerito della Repubblica Francesco Cossiga avrebbe lasciato una lettera a segretario generale del Senato con indicazioni dettagliate sulle sue esequie. A quanto si apprende, Cossiga avrebbe espresso la volonta' d non avere funerali di Stato, ma solo, forse, un picchetto d'onore dei bersaglieri della Brigata Sassari. Il presidente emerito avrebbe poi chiesto di essere seppellito nella sua citta' natale, Sassari, accanto al padre e alla sorella.
COSSIGACOSSIGA
2 - HA LASCIATO LETTERE IN UN PLICO SIGILLATO PER MASSIME AUTORITA' STATO
(Adnkronos) - Oltre alle ultime volonta' sulle esequie, Francesco Cossiga avrebbe consegnato al segretario generale del Senato, lettere per il presidente della Repubblica, il presidente del Senato e il presidente del Consiglio. Le missive del presidente emerito, a quanto si apprende, sarebbero sigillate e custodite in un plico.
3 - MESSAGGIO DEL PAPA NEL POMERIGGIO
(Adnkronos) - Gia' nel pomeriggio di oggi e' atteso un messaggio di cordoglio della Santa Sede per la scomparsa dell'ex presidente della Repubblica Francesco Cossiga. E' quanto apprende l'ADNKRONOS da fonti vaticane. Lo stesso Pontefice aveva inviato mons. Rino Fisichella nei giorni scorsi da Cossiga gravemente malato e ricoverato al Policlinico Gemelli. Il Papa e' stato comunque subito informato della morte dell'ex Capo dello Stato, mentre circa un mese fa Ratzinger e Cossiga si erano parlati per telefono.
4 - COSSIGA: NEI SUOI ULTIMI 8 GIORNI L'OMAGGIO DEL MONDO POLITICO = IL 12 AGOSTO MONS. FISICHELLA AL GEMELLI A NOME DEL PAPA, IL 14 LA VISITA DI NAPOLITANO
(Adnkronos) - Il bollettino medico della vigilia di Ferragosto aveva riacceso le speranze, ma il presidente emerito della Repubblica Francesco Cossiga, ricoverato dal 9 agosto scorso a Policlinico Gemelli a Roma per una insufficienza cardio-respiratoria, non ce l'ha fatta, dopo che le sue condizioni si erano improvvisamente aggravate la scorsa notte.
LA FIGLIA DEL PRESIDENTE COSSIGA
Negli otto giorni trascorsi al reparto di medicina d'urgenza dell'Universita' Cattolica, il senatore a vita aveva ricevuto attestati di stima e di affetto da parte del mondo politico e non solo, e fin dal primo giorno, dinanzi all'ingresso del pronto soccorso del Gemelli si era subito formata una piccola folla di giornalisti, cineoperatori, conoscenti e familiari. Tra i primi a raggiungere i Gemelli erano stati i figli Giuseppe ed Anna Maria, il sacerdote rosminiano don Claudio Papa, molto legato all'ex presidente della Repubblica, e il direttore dell'Adnkronos Giuseppe Pasquale Marra grande amico di Cossiga da molti anni.
FottiPotere_fronte_Cossiga - Copertina - Cangini - Aliberti Editore
Il 12 agosto scorso monsignor Fisichella si era recato a Gemelli per portare il saluto del Papa a Cossiga, e il 14 agosto la visita del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, proprio nella giornata in cui le condizioni del senatore a vita erano migliorate, tanto da far dire a Paolo Naccarato, per anni stretto collaboratore di Cossiga, che "il vecchio leone" sarebbe presto"tornato a ruggire".
A portare il sostegno del premier Berluscon all'ex presidente della Repubblica era stato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta, cosi' come aveva fatto il vice sindaco di Roma Mauro Cutrufo a nome del primo cittadino Gianni Alemanno.
FRANCESCO COSSIGA
5 - LA FOSSA
"Invano cerco, con passo malfermo di evitare la fossa che mi attende". E' la frase che il presidente emerito della Repubblica Francesco Cossiga, era solito pronunciare E' quanto si raccoglie nei capannelli di amici e parenti che si sono ritrovati in questo momento di grande dolore per la scomparsa del presidente, all'ospedale Gemelli.
6 - MUGHINI SUL GATTOSARDO
Giampiero Mughini per Libero
...quelle sue sortite liberaldemocratiche che avevano scompigliato le carte politiche deposte sul tavolo della Prima Repubblica, e ogni volta si poteva essere più o meno d'accordo con quello che lei diceva ma non era questo quello che contava. Non era mai successo che un ex ministro degli Interni, un ex presidente del Senato e tuttora presidente della Repubblica si inventasse un linguaggio politico tutto suo e talmente fuori dai recinti abituali delle parole e dei criteri politici.
Lei s'era messo a dire pane al pane, a colpire al volto tanti luoghi comuni, ciò che era inaudito nel nostro sistema partitico-istituzionale. A guardare le cose nella loro sostanza, lei ha abbattuto i confini e i valori della Prima Repubblica molto più che non abbia fatto il pubblico ministero Antonio di Pietro.
cossiga appuntatocossiga14 cos calzaFRANCESCO COSSIGA
Lei è stato un protagonista eccezionale degli ultimi trent'anni di vita politica italiana, delle loro spine e delle loro rose, e lo dice un giornalista che mai in quei trent'anni le aveva telefonato a farsi bello dei suoi giudizi e del suo coraggio e magari a scriverci su un libro con la propria firma.
Tacete, idioti! Né mi ha stupito che in queste settimane per lei dolorose i militanti strenui del Partito degli Animali da Internet, quegli idioti che blaterano impudentemente su blog e siti straccioni, avessero "gufato" contro le sue condizioni fisiche vulnerate, al punto da augurarle morte e danni.
Gli idioti tacessero, su questa nostra società dominata dalla comunicazione di massa cadrebbe un silenzio cui siamo ormai inabituati. Leonardo Sciascia aveva scritto, non ricordo più se trenta o quarant'anni fa, che se uno usciva di casa a incontrare una persona intelligente, doveva prima passare attraverso sette cretini. Uno a sette.
Nel tempo della comunicazione di massa, e soprattutto di quella comunicazione rapida e aperta a tutti online, quella proporzione è cambiata drasticamente. Se ti vuoi imbattere in un giudizio ragionato su Internet, devi passare attraverso decine e decine di imbecillità e carognate.
Mi pare che uno di questi idioti lo avesse scritto su un muro, anche quella una palestra ahimé aperta tanto alla creatività generazionale quanto all'ignoranza più bieca, di augurarsi che lei raggiungesse al più presto all' "infer no" Aldo Moro, il capo politico alla cui morte i suoi capelli, presidente Cossiga, si imbiancarono nello spazio di un mattino.
cossiga francesco 005COSSIGA
E non che l'oscuro imbrattatore fosse uno della gang che aveva massacrato gli uomini della scorta di Moro, rapito l'uomo politico pugliese e tenuto prigioniero 53 giorni in una stanza grande quanto un letto; quelli che lo avevano portato giù dentro una cesta una mattina di maggio del 1978, messo nel cofano di una Renault rossa dopo avergli detto che lo stavano per liberare, e poi ammazzato come un cane e peggio che un cane.
No, l'imbrattatore non era certo uno di loro. Né probabilmente sapeva nulla di tutto ciò, il perché e il come, e le Br e la trattativa che non c'era stata a salvare la vita di Moro. Di tutto questo l'imbrattatore dell'agosto 2010 non sapeva nulla. Perché lui è solo un idiota. Un idiota in tutto e per tutto solo capace di odiare i leader politici della Democrazia cristiana.
COSSIGA
E del resto lo aveva detto un grande poeta, Pier Paolo Pasolini, che lui non aveva le prove ma di essere arcisicuro che i leader della Democrazia cristiana fossero tutti tutti dei felloni. Robaccia, e lo dice uno che non ha mai votato per la Democrazia cristiana.
A questo siamo, caro Cossiga, le porte sono cadute, le stalle si sono spalancate, i luoghi comuni sono andati in pezzi, i recinti politico-partitici di un tempo sono stati violati in tutte le direzioni. Lei è stato un battistrada di questa storia e di questa avventura. Colpi ne ha presi tanti e ne ha dati dati. E che la nostra politica fosse divenuta un tale casino, lei lo sapeva benissimo.
Funerali Tarantelli Carole il figlio la mamma Pertini Cossiga
Tra 1992 e 1994, quando Silvio Berlusconi bussò anche alla sua porta a chiederle se fosse disposto a mettersi a capo dello schieramento "moderato" che doveva contrapporsi alla "gioiosa" macchina da guerra condotta dall'ex Pci di Achille Occhetto, lei disse che non se la sentiva. Picconare era una cosa, mettere assieme i voti e le sensibilità necessarie al funzionamento della Seconda Repubblica tutt'altra. Infinitamente più difficile. Ahimé
ANDREOTTI-COSSIGA FRANCESCO COSSIGA a Piazza San Pietro
LA SCHEDA CHI È
Francesco Cossiga è nato a Sassari, il 26 luglio 1928.
INCARICHI POLITICI Cossiga è stato ministro dell'interno nel Governo Andreotti III dal 1976 al 1978, quando si dimise in seguito all'uccisio - ne di Aldo Moro. Dal 1979 al 1980 fu presidente del Consiglio e fu presidente del Senato nella IX legislatura dal 1983 al 1985, quando lasciò l'incarico perché fu eletto al Quirinale.
IL QUIRINALE Nel 1985 divenne l'ottavo presidente della Repubblica Italiana, succedendo a Sandro Pertini. Per la prima volta nella storia repubblicana, l'elezione avvenne al primo scrutinio con 752 favorevoli su 977.
IL RICOVERO AL "GEMELLI" Cossiga è ricoverato al Policlinico Gemelli di Roma dal 9 agosto per problemi respiratori. Negli ultimi giorni i bollettini medici lo danno in miglioramento.
cossiga firma cossiga moro via caetani
by dagospia
martedì 17 agosto 2010
CHE LA TERRA SIA LIEVE, PRESIDENTE COSSIGA - 1- COSSIGA HA ESPRESSO LA VOLONTA’ DI NON AVERE FUNERALI DI STATO E DI ESSERE SEPPELLITO NELLA SUA CITTA’ NATALE, SASSARI, ACCANTO AL PADRE E ALLA SORELLA - 2- OLTRE ALLE ULTIME VOLONTA’ SULLE ESEQUIE, COSSIGA AVREBBE CONSEGNATO AL SEGRETARIO GENERALE DEL SENATO, LETTERE PER NAPOLITANO, IL PRESIDENTE DEL SENATO schifani, il presidente del consiglio berlusconi. la prima è stata già ricevuta dal presidente della camera fini - 3- NEL POMERIGGIO DI OGGI E’ ATTESO UN MESSAGGIO DI CORDOGLIO DELLA SANTA SEDE - 4- MUGHINI: "LEI S’ERA MESSO A DIRE PANE AL PANE, A COLPIRE AL VOLTO TANTI LUOGHI COMUNI, ABBATTENDO I CONFINI E I VALORI DEGLI ULTIMI TRENT’ANNI DI POLITICA ITALIANA" -
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