Ora quanto appena riportato potrebbe essere considerato non del tutto attendibile essendo la remote viewing agli occhi della scienza ufficiale un fenomeno relegato esclusivamente al mondo del paranormale che di scientifico avrebbe ben poco. Ma in realtà non è così basta documentarsi.
Comunque sia, pur non volendo considerare quanto emerso sopra, una conferma alle considerazioni emerse precedentemente in merito ad Alternativa 3 verrebbe fornita dalle rivelazioni fatte dal professor americano Richard Sauder (Ricercatore indipendente, ha una laurea in Scienze Forestali, un Dottorato in Scienze Politiche ed una specializzazione in Sociologia, inoltre ha scritto tre libri: “Underground Bases and Tunnels": What is the Government Trying to Hide?”, “Kundalini Tales” e l’ultimo “Underwater and Underground Bases”). Da alcuni anni Riachard Sauder si è impegnato nella divulgazione delle sue ricerche e delle documentazione raccolta in merito all’effettiva presenza di installazioni sotterrane il cui scopo è ignoto. Sauder nel 2003 ha scritto un articolo, pubblicato poi nel 2005 dalla rivista Nexus ( n°57 Ago-Sett), intitolato “Lettere dal sottosuolo” in cui riporta testimonianze, da lui raccolte nel corso delle sue ricerche, di appaltatori ed insider dell’entourage militare che gli avrebbero svelato le finalità per cui Stati Uniti ed altri paesi avrebbero segretamente costruito basi sotterrane. Nella parte finale dell’articolo Sauder proprio in merito alla possibile natura di queste installazioni dichiara che: “Allora qual è il motivo alla base della segretezza che circonda le attività sotterranee e sottomarine? L’apocalisse è dietro l’angolo? Gli agitatori e mestatori clandestini all’interno del complesso spionistico-militare-industriale sanno qualcosa che noi non sappiamo? Siamo come lemming, cha sciamano inconsapevoli verso un baratro della cui esistenza non sospettano nemmeno alla lontana? A volte me lo chiedo. Forse questa è una delle ragioni delle imponenti basi sotterranee e gallerie segrete. Forse sta arrivando rapidamente qualcosa di GROSSO? Ho posto tale quesito ad una delle mie fonti e ho ricevuto una replica incredibilmente evasiva ed enigmatica che, più che darmi risposte, francamente ha suscitato in me ulteriori domande. In base alla mia migliore analisi letterale della risposta sembra che almeno alcune, e forse molte, delle basi e gallerie sotterranee/sottomarine siano state allestite in preparazione sei seguenti possibili a termine relativamente breve (diciamo nell’arco dei prossimi anni o decenni):
- una potenziale guerra nucleare;
- un rovesciamento della Terra sul proprio asse (cambio della fisica di rotazione);
- un’inversione del campo magnetico terrestre;
- impatti di comete e/o asteroidi;
- un improvviso cambiamento climatico di ampia portata;
- caos sociale, politico ed economico derivante da uno degli eventi appena citati;
- una combinazione di due o più degli eventi appena citati.
In altri termini, è possibile che eventi assai drammatici siano proprio dietro l’angolo. O forse no. Non dico di saperlo. Tuttavia sembra come se coloro che ne sono a conoscenza stiano allestendo preparativi imponenti ed estremamente dispendiosi in vista di qualcosa”. Tra l’altro Sauder fa alcune considerazioni che si allineerebbero con alcuni dei dati forniti da Cooper e non solo.
“O ancora, - afferma Sauder – se l’infrastruttura sotterranea o sottomarina di basi e gallerie segrete si è potenzialmente estesa a tal punto, così raffinata, così fuori dalla supervisione degli enti politici costituzionalmente delegati da un governo civile pubblico ai controlli e ai bilanci, allora può darsi che l’integrità del popolo statunitense, e forse quella di molti altri, sia gravemente minacciata – minacciata da una potenza sotterranea e/o sottomarina furtiva, massicciamente finanziata e ad alta tecnologia, della cui presenza i suddetti popoli restano beatamente ignari e i cui piani e intenti nefasti contrastano direttamente con gli interessi dei popoli stessi”. Ora in merito a quanto fino ad ora esposto nulla può essere dato per certo ma su di una cosa invece esiste una incontrovertibile verità paventata da Sauder, e non solo, ossia la minaccia costituita dal cosiddetto complesso spionistico-militare-industriale. Lo stesso Cooper, così altri come lui, lascia chiaramente capire che ad un certo momento una sorta di èlite occulta inizò ad operare all’insaputa del Governo e del Presidente stesso degli Stati Uniti. Una regia oscura che addirittura avrebbe iniziato ad ordire segretamente con gli alieni già negli anni ’50. Una minaccia che lo stesso Eisenhower scoprì ben presto e che denunciò pubblicamente al popolo americano pur non facendo nomi e cognomi ma limitandosi ad indicarne la provenienza. Ovviamente il Presidente americano non fece menzione a complotti alieni ecc ma si limitò esclusivamente ad additare la potenziale minaccia alle istituzioni rappresentata da un occulto gruppo di potere emergente negli Stati Uniti. Il discorso a cui mi riferisco, e con cui chiudo questo testo, venne pronunciato solennemente in diretta televisiva dinanzi a tutto il popolo americano dal Presidente Dwight Eisenhower nel suo celebre discorso di fine mandato il 17 gennaio 1961(5): “Nel consiglio del Governo noi dobbiamo guardarci dall’acquisizione di un’influenza illegittima, sia che sia ricercata sia che non lo sia, del complesso militare industriale. Il rischio di un potenziale sviluppo disastroso di un potere illegittimo esiste ed esisterà. Non dobbiamo mai permettere che il peso di questa combinazione minacci le nostre libertà e i nostri processi democratici. Non dobbiamo dare nulla per scontato. Solo una vigilanza e una coscienza civile possono esigere che l’ingranaggio della gigantesca macchina industriale e militare di difesa sia conforme ai nostri metodi e fini pacifici, così che la sicurezza e la libertà possano prosperare insieme”.
Note:
(1) Frank Scully giornalista americano, morto il 24 Giugno 1964, fu uno dei primi studiosi e divulgatori di casi di UFO-crash verificatisi negli Stati Uniti verso la fine degli anni ‘40. In un articolo dell’ottobre 1949 Scully asserì che almeno tre dischi erano precipitati sul suolo americano e che il governo ne era entrato in possesso insieme ai resti dei rispettivi equipaggi alieni. Gli oggetti e i cadaveri alieni sarebbero poi stati portati e custoditi in basi segrete e sottoposti a vari studi. Uno di questi oggetti sarebbe precipitato nel 1948 ad Aztec nel New Mexico. L’attività divulgativa di Scully fece molto discutere in quegli anni in quanto fu uno dei primi ufologi che accusò apertamente di cover up le autorità americane. Quanto scritto dal giornalista americano nei suoi articoli e nel volume “Behind the Flying Saucers” (pubblicato nel 1950) generò un certo imbarazzo nell’establishment militare. Difatti secondo altri studiosi ciò avrebbe innescato una campagna di discredito nei suoi confronti.
(2) Con New Deal (Nuovo Corso) si intende il piano di riforme economiche e sociali promosso dal presidente americano Franklin Delano Roosevelt fra il 1933 e il 1937, allo scopo di risollevare il Paese dalla grande depressione che aveva travolto gli Stati Uniti d’America a partire dal 1929.
(3) Stando alle informazioni fornite dal Col. Wilson il Project Pounce, sviluppato alla fine del 1980, sarebbe un gruppo d’élite composto da Berretti Neri dell’Air Force e da scienziati militari che accorrono sulla scena di ogni UFO precipitato o abbattuto, sigillano la zona, recuperano il velivolo e i suoi occupanti. In seguito "bonificano" il luogo dell’incidente e/o costringono al silenzio eventuali testimoni esterni. In effetti il Progetto fornirebbe una copertura operativa per occultare ciò in cui si è realmente impegnati mascherando tali operazioni sottoforma di eventuali incidenti di velivoli sperimentali, progetti edili o di altra natura, estrazioni minerarie o quant’altro.
(4) In merito al simposio scientifico menzionato vagamente da Cooper (non fornendo date e informazioni circostanziate ma solo l’anno) è difficile circostanziare in qualche modo tale evento tanto più se fosse avvenuto in ambienti ristretti e riservati. Però è storicamente noto che nel 1957 ci fu un’importante evento scientifico mondiale che alla luce degli argomenti dibattuti e soprattutto dei successivi risvolti e sviluppi potrebbe corrispondere in qualche modo a quello menzionato da Bill Coooper. In effetti, dal 1° luglio 1957 al 31 dicembre 1958 fu avviato un programma di cooperazione scientifica internazionale dedicato allo studio della Terra, della sua atmosfera e del Sole che fu chiamato Anno Geofisico Internazionale. Quest’ultimo si proponeva di favorire un’ampia collaborazione della comunità internazionale su temi scientifici e tecnologici con una serie di ricerche specializzate condotte con i mezzi più moderni per acquisire il massimo di dati fisici sulla Terra. Tale iniziativa riunì circa 60.000 scienziati provenienti da 67 Paesi di tutto il mondo, Italia compresa. Il programma portò alla scoperta della fascia di radiazioni di Van Allen attorno ai pianeti, la teoria delle placche tettoniche, l'esplorazione spaziale, la costruzione di satelliti terrestri e l’incremento delle ricerca nelle regioni polari dell’Artico e dell’Antartide. L'Anno Geofisico Internazionale venne proposto dall’International Council of Scientific Unions (Consiglio Internazionale delle Unioni Scientifiche) nel 1952 in seguito a un suggerimento del fisico Lloyd Berkner che ne fu poi Presidente dal ’57 al ’59 (Noto membro del Majestic 12, Berkner che in passato era stato meteorologo nella prima spedizione Antartica dell’Ammiraglio Byrd, partecipò alle riunioni nel gennaio del 1953 del Robertson Panel, Commissione scientifica governativa sugli UFO. Nel 1958 mentre era presidente dell’Associated Universities Inc diviene membro dello Comitato Scientifico Consultivo del Presidente. Nel 1960 divenne Direttore Generale dell’Osservatorio Nazionale di Radio Astronomia di Green Bank e presidente del Consiglio per le Scienze Spaziali dell’Accademia Nazionale delle Scienze. Inoltre, fu Berkner che diede l’approvazione a Frank Drake di usare le installazioni di Green Bank per condurre il Progetto Ozma, un programma di ricerca di trasmissioni extraterrestri). Nel marzo 1953, l’Accademia Nazionale delle Scienze nominò un Comitato Nazionale degli Stati Uniti al fine di soprintendere la partecipazione americana nell’Anno Geofisico Internazionale. Il programma americano includeva investigazioni sulle aurore, i raggi cosmici, il geomagnetismo, il fenomeno delle glaciazioni, la gravità, la ionosfera, le determinazioni di longitudine e latitudine, la meteorologia, l’oceanografia, la sismologia, l’attività solare e l’alta atmosfera. Connesso con la ricerca sull’alta atmosfera, gli Stati Uniti iniziarono a sviluppare un programma per la messa in orbita di satelliti artificiali. Infatti il programma spaziale USA venne sviluppato dalle ricerche in campo missilistico e sui satelliti elaborate in seno al programma dell’Anno Geofisico Internazionale. Il 20 luglio 1955 il Presidente Eisenhower annunciò che nel corso dell’Anno Geofisico Internazionale del 1957 gli Stati Uniti avrebbero messo in orbita un satellite nell’ambito del il Progetto Vanguard. In realtà, dopo alcuni fallimenti del Vanguard e il passaggio ad un nuovo programma diretto da Von Braun, fu solo nell’ottobre del 1958 che gli americani ebbero successo quando fu messo in orbita l’Explorer 1. Quello stesso anno la NASA venne fondata. Infine occorre sottolineare come sempre nel 1957 in occasione dell’Anno Geofisico Internazionale venne lanciato il primo segnale d’allarme sulle condizioni dell’atmosfera ed al riscaldamento della Terra. Infatti quell’anno due scienziati Roger Revelle (geochimico e oceanografo pioniere della teoria del riscaldamento globale) e Hans Suess (chimico), parlano per la prima volta di effetto serra e riscaldamento globale.
(5) Il discorso di addio di Eisenhower è mostrato nel film “Why We Fight” (che esamina la moderna macchina militare americana e la moderna ideologia militare USA). Il video può essere visto al seguente link: www.informationclearinghouse...ticle8494.htm
Articolo di: Massimo Staccioli
by http://fratellidiluce.it
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