Finalmente l’ex ministro delle finanze greco Yanis Varoufakis concede
un’intervista ad Harry Lambert del New Statesman. si tratta di
un’intervista di grandissimo interesse ed importanza, da leggere almeno
nelle sue parti principali, che vi proponiamo tradotte in italiano.
potete trovare l’intervista completa qui:
intervista New Statesman
Ora riportiamo alcuni passaggi importanti o interessanti :
Harry Lambert (HL): Quindi , come si sente ora ?
Yanis Varoufakis (YV): Mi sento in cima al mondo, non devo più vivere
secondo un programma febbrile, assolutamente disumano semplicemente
incredibile. Ho dormito solo per 2 ore a notte per 5 mesi. Sono anche
sollevato dalfatto di dover più sostenere una pressione incredibile
per negoziare da una posizione che era difficile da difendere, anche
quando riuscivo ad avere il consenso dell’altra parte, non so se mi
spiego
HL: Come è stato? Avete gradito ogni momento della situazione ?
YV: Oh si l’ho apprezzato. Si possono ottenere delle informazioni
dall’interno.. ed avere tutte le tue peggiori paure confermate. Puoi
avere “I poteri” che ti parlano direttamente, e, come temevi, la
situazione è peggio di quanto immaginassi. Quindi è stato divertente
sedere sui sedili anteriori.
HL: A cosa vi riferite ?
YV: Alla completa assenza di scrupoli democratici, da parte dei
supposti difensori della democrazia europea. D’altro canto anche la
chiara comprensione dall’altra parte che siamo nella stessa barca, anche
se non verrà mai ammessa. E quindi avere alcuni importanti
personaggi che ti guardano negli occhi e ti dicono: ” Stai dicendo il
giusto, ma noi comunque ti schiacceremo”.
HL: Avete detto che i creditori vi contestavano perchè “Ho
provato a parlare di economia all’Eurogruppo, cosa che non fa nessuno”.
Cosa è successo quando lo avete fatto ?
YV: Non è che non sia andata bene, è che proprio vi è stato un netto
rifiuto di entrare negli argomenti economici. Di netto. Poni in luce un
argomento su cui hai veramente studiato, per far si che sia logicamente
coerente, e ti guardano con degli sguardi vuoti. E’ come se tu non
abbia parlato, quello che rispondono è indipendente da quello che tu hai
detto. Potresti anche aver cantato l’inno svedese,ed avresti la stessa
risposta. E questo è incredibile per chi è abituato ad un dibattito
accademico. La controparte non risponde mai. Non c’è mai stata una
discussione. Non è stato neppure un problema, semplicemente era come se
una parte non avesse mai risposto.
HL: Quando siete arrivato, all’inizio di febbraio, c’era già una posizione univoca ?
YV: Beh c’erano persone con cui vi era una simpatia personale, così
dietro le quinte su base informale, soprattutto nel FMI (HL: ai livelli
più alti? YV: Si, ai livelli più alti, a quelli più alti), ma poi
nell’Eurogruppo solo qualche parola gentile e nulla più, tutti a
ripararsi dietro la barriera della versione ufficiale. Schaeuble è stato
coerente comunque. La sua visione era: “Io non sto discutendo un
programma, questo è stato già accettato dal precedente governo e non
possiamo permettere che un’elezione cambi tutto. Perchè abbiamo sempre
elezioni, siamo in 19, e se cambiamo qualcosa tutte le volte che c’è
un’elezione gli accordi fra noi non significano nulla.” A questo
punto ho dovuto prendere la parola e dire:” Beh allora dovremmo
semplicemente dire di non fare più elezioni nelle nazioni indebitate” e
non c’è stata risposta. La sola interpretazione che posso dare è che ,
per loro, “Si, questa sarebbe una buona idea, ma difficile da
realizzare. Quindi o firma sulla linea tratteggiata o sei fuori”.
HL: e la Merkel ?
YV: Dovete capire che io non ho mai avuto nulla a che fare con la
Merkel: i ministri delle finanze parlano con i ministri delle finanze, i
primi ministri con i cancellieri. Da quello che ho capito lei era molto
diversa. Lei cercava di tranquillizzareil primo ministro (Tsipras) –
diceva: “Troveremo una soluzione, non ti preoccupare, non lascerò che
succeda nulla di terribile, fai semplicemente i tuoi compiti e lavora
con le istituzioni, con la troika, . Non ci sarà nessuna chiusura”.
Questo non è stato quello che ho sentito dalla mia controparte, sia
dal presidente dell’eurogruppo sia dal dr Schaeuble, Ad un certo punto
mi han detto chiaramente : “O mangia questa minestra, o salta dalla
finestra”.
HL: Fu così dall’inizio ?
YV Dall’inizio, proprio dall’inizio.
HL : come siamo arrivati all’estate ?
YV (riassumiamo una lunga risposta. Non avevamo alternative. il
governo era stato eletto con il mandato a negoziare. Loro volevano un
accordo globale, e quando cercavamo di discutere su di un tema, come
l’IVA, loro passavano ad un altro argomento, e così via , senza fine.
Noi proponevamo qualcosa e loro lo rifiutavano o passavano ad altro.
Abbiamo cercato di interrompere questo processo. la mia visione era
questa : siamo una nazione incagliata, ed incagliata da molto tempo,
certo, abbiamo bisogno di riforme su questo siamo tutti d’accordo. Dato
che il tempo era necessario e dato che durante le trattative la BCE
stava schiacciando la nostro liquidità per esercitare pressione su di
noi per farci soccombere, la mia proposta alla troika era molto
semplice: mettiamoci d’accordo su tre o quattro riforme importanti come
l’IVA , ed applichiamole subito. Voi inc ambio rilassate le restrizioni
della BCE. Volete un accordo complessivo, andiamo avanti con le
trattative, e nel frattempo lasciateci introdurre nuove riforme in parlamento con accordi fra noi e voi.
La loro risposta è stata: “No no no, questo deve essere un accordo.
Non faremo nulla se voi introdurrete alcuna legge. Sarà considerato un
atto unilaterale ed ostile al processo di contrattazione.” Quindi
qualche mese dopo trapelerà ai media che non abbiamo fatto riforme e che
stavamo perdendo tempo! E così eravamo fregati, in ogni senso. quindi
quando la liquidità è quasi completamente finita ed eravamo in default, o
quasi default con lo FMI, loro hanno presentato le loro proposte , che
erano quasi impossibili, non accettabili e dannose. Così hanno preso
tempo e poi sono usciti con delle proposte che tu fai quando non vuoi un
accordo).
HL: Avete provato a lavorare con i governi delle altre nazioni indebitate ?
YV: La risposta è no, e la ragione è molto semplice : subito
dall’inizio queste nazioni hanno fatto chiaramente capire che sarebbero
stati i nemici più forti del nostro governo, subito all’inizio. E la
ragione era che il loro più grande incubo era il nostro successo: se
avessimo ottenuto un accordo migliore per la Grecia li avrebbe
cancellati politicamente: avrebbero dovuto rispondere ai loro elettori
perchè non fossero stati in grado di contrattare come noi.
HL : Qual’è il grande problema con le funzioni generali dell’Eurogruppo?
YV Per esemplificare: C’è stato un momento in cui il presidente
dell’Eurogruppo ha deciso di mettersi contro di noi e ci ha
oggettivamente cacciato fuori, facendoci capire che la Grecia era in
uscita dall’Eurozona. C’era una convenzione per cui i comunicati
dovevano essere all’unanimità, e che il Presidente non potesse
semplicemente riunire l’Eurozona ed escludere uno stato membro. E lui ha
detto “Oh sono sicuro di poterlo fare”. allora ho chiesto un’opinione
legale. . questo ha causato un po’ di baruffa. Per 5-10 minuti il
meeting si è fermato, e funzionari e dirigenti parlavano l’uno con
l’altro ed al telefono, e infine un funzionario, un esperto legale, si è
rivolto a me dicendo “Beh l’eurogruppo non esiste per la legge, non c’è
nessun trattato che riguarda questo gruppo”.Quindi abbiamo un
gruppo che non esiste e che ha il maggior potere di determinare le vite
degli europei. Non risponde a nessuno, dato che non esiste legalmente:
non si tengono minute, ed è riservato. I cittadini non sapranno mai
cosa vi si dice, Sono quasi decisioni di vita e di morte, ed i membri
non rispondono a nessuno.
HL: E questo gruppo è controllato dagli atteggiamenti tedeschi?
YV: Si completamente e profondamente. Non dagli atteggiamenti:
proprio dal ministro delle finanze Tedesco. Ed è come una orchestra ben
affiatata di cui lui è il direttore. Tutto avviene in modo accordato. Se
ci sono casi in cui non si lavora in accordo, allora lui interviene e
rimette tutti in linea.
…..
…..
HL: Avrete pensato ad un Grexit ad un certo punto ….
YV: Certo, assolutamente.
HL .. sono stati fatti dei preparativi?
YV: La risposta è si e no. Avevamo un piccolo gruppo, un “Gabinetto
di guerra” nel ministero , di circa cinque persone che stava
preparandosi: così abbiamo lavorato sulla teoria, sulla carta,
predisponendo tutto quello che si sarebbe dovuto fare (per Grexit) , ma
è stata una cosa fatta a livello di 4-5 persone. Una cosa diversa è
preparare una nazione per quel fatto. Preparare una nazione (all’uscita)
è una decisione esecutiva che deve essere presa, e non è mai stata
presa.
HL: ma nelle scorse settimane, c’è stato un momento in cui sentivate che vi ci avvicinavate?
YV: La mia idea era che dovevamo essere ben attenti a non iniziarla.
Non volevo che fosse una profezia autorealizzata. Non volevo che fosse
come la famosa frase di Nietzche, per cui se tu guardi nell’abisso
abbastanza a lungo, l’abisso comincerà a guardare in te. Ma credevo
anche che se l’Eurogruppo avesse chiuso le nostre banche, avremmo dovuto
dare esecuzione a questo processo.
HL: Bene, quindi c’erano due opzioni, per quel che vedo: una
Grexit immediata, o la stampa di IOU e la ripresa il controllo sulla
banca di Grecia , quindi potenzialmente o necessariamente precipitando
verso grexit.
YV: Certo certo, Non ho mai creduto dovessimo andare diretti verso
una nuova valuta. Nella mia idea c’era il fatto che , e l’ho detto al
governo, questa era la risposta se avessero osato chiudere le nostre
banche, cosa che ritenevo di incredibile potenza aggressiva. ma non
di non ritorno. Noi avremmo dovuto emettere i nostri IOU, o per lo meno
che avremmo emesso la nostra liquidità denominata in eur.; avremmo
dovuto fare un haircut sui titoli del 2012 detenuti dalla BCE o
annunciare che lo avremmo fatto; avremmo dovuto riprendere il controllo
della banca di Grecia. Questa era il trittico, le tre cose con cui avrei
risposto alla chiusura delle nostre banche da parte della BCE.
Io ho avvertito il governo di quello che stava per accadere (che la
BCE avrebbe chiuso le nostre banche) per un mese, per portarci ad un
accordo umiliate. Quando questo è successo, e molti miei colleghi non
pensavano sarebbe successo, la mia raccomandazione, di rispondere
“Energicamente”, è stata respinta ai voti.
…….
……..
HL: sarebbe scioccato se Tsipras si dimettesse ?
YV Nulla mi può scioccare in questi giorni, la nostra Eurozona è un posto molto inospitale per la gente decente.
Non mi scioccherebbe neanche se restasse ed accettasse anche un pessimo
accordo. Perchè posso capire che si senta obbligato verso le persone
che lo hanno supportato, che ci hanno supportato, per non far si che il
nostro diventi uno stato fallito. Ma io non tradirò il mio punto di
vista, che supporto dal 2010, che questo nazione deve smetterla di
fingere e dilazionare, che dobbiamo smettere di chiedere nuovi prestiti
fingendo che abbiamo risolto i problemi, quando non lo abbiamo fatto,
quando abbiamo reso i nostri debiti meno sostenibili a causa di una
ulteriore austerità che distrugge la nostra economia e sposta il peso
sui poveri, creando una crisi umanitaria. E’ qualcosa che non accetterò
e di cui non sarà parte.
Tratto da: http://scenarieconomici.it/estratto-dellintervista-a-varoufakis/
http://iodubito.altervista.org/estratto-dellintervista-a-varoufakis-tutta-la-scioccante-verita-sulleurogruppo-e-le-trattative-greche/
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