Tonia Mastrobuoni per “la Stampa”
Quanto
hanno influito le pressioni di Obama sul salvataggio europeo? «Quasi
zero». Daniel Gros, influente economista del think tank brussellese
Ceps, spiega che Merkel ha evitato la Grexit perché avrebbe avuto contro
«grandi Paesi» come la Francia e l’Italia. E alla sinistra
«declamatoria» e innamorata di Syriza manda a dire: dov’erano quando per
sei mesi il governo Tsipras non ha fatto nulla contro oligarchi e
armatori? Il problema, per l’economista franco-tedesco, è che la
solidarietà «va bene», ma «quando finiscono i soldi, che si fa?».
Daniel
Gros, molti, a sinistra, criticano Syriza perché dicono che ha tradito
la sua missione delle origini e la sua promessa elettorale di costruire
un’Europa più solidale, più generosa, meno austera. Lei che ne pensa?
varoufakis al mare con la compagna mentre si vota il primo progetto di accordo
«La
verità è che la politica si deve misurare con la realtà. All’inizio
Syriza era quello che io chiamo la “sinistra declamatoria”, grandi
discorsi ma niente di concreto. Quando è arrivata al governo, ci siamo
chiesti per mesi e mesi quando il ministro delle Finanze Varoufakis
avrebbe cominciato a toccare i privilegi degli oligarchi, degli
armatori. Cosa ha fatto? Niente».
I
greci chiedevano anche una maggiore solidarietà, un piano per la
crescita. Effettivamente, difficile per un’economia così depressa fare
ulteriori aggiustamenti fiscali come chiede anche l’ultimo piano. O no?
«Primo,
la Germania non è l’unico Paese ad aver insistito per riforme e
correzioni dei conti in cambio di soldi e Schaeuble non è l’unico
ministro delle Finanze che non vuole più dare un centesimo alla Grecia.
La solidarietà senza contropartita non c’è mai stata in Europa. Per
carità, si può essere di sinistra, ma quando finiscono i soldi, che si
fa?».
Perché
Schaeuble è così duro? Somiglia a quello delle origini della moneta
unica, del “nocciolo duro” dell’euro, ma è assurdo pensare di tornare ad
un’Europa del genere.
Yanis Varoufakis
«E’
diverso: Schaeuble era di quell’idea, poi si è convinto che l’euro si
potesse fare con tutti, ultimamente è tornato invece a quella
concezione».
La
Germania - e Schaeuble - parlano sempre di una maggiore integrazione,
poi non mettono mai niente di concreto sul tavolo. E, anzi, vogliono
buttare fuori dall’euro. Allora la maggiore integrazione sono
chiacchiere?
«E’ proprio il
contrario! Nella testa di Schaeuble, finché c’è la Grecia non si può
fare una maggiore integrazione. Il suo ragionamento è che l’integrazione
maggiore è frenata dalla presenza di un partner inaffidabile come la
Grecia».
E’
per questo che stavolta si è detto che non si concede un centesimo ad
Atene finché non avrà fatto passare le riforme al Parlamento?
MERKEL E SCHAEUBLE
«Sì. Ed è anche l’unico modo per farsi approvare il pacchetto al Bundestag, per Merkel e Schaeuble».
Perché
la Germania ha introdotto nella trattativa il fondo per le
privatizzazioni, non crede che sia irrealistico pensare che la Grecia
abbia 50 miliardi di euro da privatizzare?
«Certo
che è irrealistico e la Germania lo sa. Schaeuble sperava che Tsipras
si alzasse dal tavolo, che rompesse. Invece è rimasto seduto, anche
quando Merkel ha insistito sul fondo. Alla fine, lei è riuscita a
salvare ancora una volta la Grecia e Schaeuble ne è uscito sconfitto».
Quindi non è un gioco delle parti tra Merkel e Schaeuble?
«Non credo. Merkel ha fatto il compromesso, lui vuole la Grecia fuori. Mi pare evidente che non è un gioco delle parti».
Che ruolo ha avuto Obama, le pressioni degli Stati Uniti sono state efficaci?
«Quasi zero. Lo so per certo, ho informazioni di prima mano».
tsipras renzi e merkel
Perché Merkel ha salvato la Grecia allora?
«Perché
sarebbe stato un azzardo buttarla fuori contro il parere della
Commissione europea e di grandi Paesi come la Francia e l’Italia».
http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/cazzoni-partenone-daniel-gros-syriza-esempio-sinistra-105126.htm
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