giovedì 10 settembre 2009

bentorenato al signore del i pod

ERNESTO ASSANTE PER "LA REPUBBLICA"

L´appuntamento è nel giorno in cui i Beatles rinascono nell´era digitale, con l´uscita della versione rimasterizzata di tutti i loro album e la pubblicazione del primo videogioco in cui si vestono i panni del Fab Four. Ma lo slogan con il quale la Apple ha convocato i giornalisti di mezzo mondo a San Francisco e Londra per annunciare le proprie novità nel campo della musica porta la firma dei Rolling Stones, quell´"It´s only rock´n´roll, but i like it", corretto con un "we" che cerca di avere un sapore più ecumenico che aziendale.

BEATLES

Ma non ci sono i Beatles né gli Stones sul palco dello Yerba Buena Center di San Francisco: c´è l´uomo che al comando della sua Apple ha rivoluzionato il mondo della musica e che fa il suo ritorno in scena dopo una lunga malattia. La platea lo accoglie con l´entusiasmo che normalmente è riservato alle star.

Steve Jobs, vestito come sempre (un paio di jeans, la maglietta nera e le scarpe da ginnastica), viene sommerso da cinque minuti di applausi, e un po´ si commuove, guardando quella piccola folla di giornalisti e addetti ai lavori che lo acclama.

IPOD

«Se sono qui lo devo alla generosità di un uomo di venti anni, morto in un incidente stradale», dice riferendosi al trapianto di fegato che ha subito cinque mesi fa e che gli ha permesso di essere in sella alla Apple ancora una volta. Jobs torna e con un pizzico di ironia nel giorno dei Beatles sceglie gliStones, per aumentare la confusione attorno al possibile annuncio di un accordo tra lui e i Beatles per il download legale della loro musica. Ma l´accordo non c´è, Jobs non annuncia l´arrivo dei Beatles in iTunes: le due "mele", la sua e quella di McCartney, rimangono ancora separate.

Un pizzico di delusione c´è, dunque, nei molti che aspettavano l´annuncio, e quindi le novità della Apple per la nuova stagione, tutte legate agli iPod, per quanto possano essere interessanti non scaldano l´atmosfera. La scalda solo lui, il piccolo Steve, magro e smunto ma non ancora deciso a mollare, pronto a presentare alla platea la strategia della Apple per i prossimi mesi, tutta legata ai piccoli lettori portatili che hanno segnato la fortuna della sua azienda negli ultimi anni e hanno rivoluzionato il mondo della musica.

STEVE JOBS

I numeri parlano chiaro: 225 milioni di iPod venduti, il 73 per cento del mercato americano, il 68 di quello inglese, i due principali mercati musicali del mondo, fanno dei lettori mp3 della Apple l´oggetto consumer di maggior successo della storia. E non basta, perché iTunes, il negozio on line attraverso il quale la Apple vende musica, film e programmi, è diventato il primo negozio di musica al mondo, vende più di qualsiasi negozio su strada, di qualsiasi catena di megastore.

E´ solo rock´n´roll ma ci piace, dice Jobs: eppure la musica, ormai, è solo una scusa, perché in realtà il boss della Apple presenta i nuovi modelli di iPod per quello che sono, piccoli computer tascabili, con i quali fare foto e video, vedere film e collegarsi ad Internet e, soprattutto, giocare.

La strategia per la nuova stagione è quella di muoversi all´attacco del mercato della Sony e della Nintendo, che con le loro Psp e Ds dominano il mercato dei videogaming portatile. E l´attacco arriva con una raffica di giochi, oltre 21.000, disponibili per gli iPod e gli iPhone, contro i 600 titoli della Playstation portatile e i circa 3700 del Ds della Nintendo. Giochi firmati da grandi case di produzione e venduti a prezzi che sono spesso molto meno della metà dei concorrenti.

Jobs presenta anche i nuovi iPod, soprattutto il nuovo iPod Nano, che ha come principale novità quella di una videocamera integrata, che trasforma il piccolo lettore mp3 in una perfetta macchina multimediale. Prezzi ridotti, migliore sincronizzazione con i computer, nuove funzioni come l´home sharing, ovvero la possibilità di trasferire la propria musica dentro casa senza fili tra cinque computer diversi, e per gli appassionati di musica l´arrivo degli "album", ovvero la traduzione del vecchio concetto dei dischi in vinile, con altri contenuti oltre che la musica, nell´era digitale.

by dagospia

[10-09-2009]

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