venerdì 18 settembre 2009

ior banca della santità

Orazio La Rocca per "la Repubblica"

Scatta oggi allo Ior, l´Istituto opere di religione, l´«operazione trasparenza» voluta da papa Ratzinger e dal suo braccio destro, il cardinale segretario di Stato Tarcisio Bertone. E per i vertici della banca vaticana spira aria di ribaltone. A partire dal presidente Angelo Caloia, che potrebbe essere sostituito con circa due anni di anticipo rispetto alla scadenza del mandato, fissata per contratto al 14 marzo 2011.

SNTGDO18 TARCISIO BERTONE

Il professor Caloia è da 20 anni al comando della struttura operativa dello Ior, il Consiglio di Sovrintendenza, col «grado» di presidente. Incarico a cui fu chiamato nel 1989, su designazione di Giovanni Paolo II per sostituire l´allora presidente, l´arcivescovo americano Paul Marcinkus, travolto dallo scandalo dell´ex Banco Ambrosiano di Roberto Calvi.

FAZIO ALLA PRESENTAZIONE DEL LIBRO DA LA STAMPA

Oltre al presidente, sarà rinnovato anche il Consiglio di Sovrintendenza, finora composto dal vice di Caloia,Virgil Dechant, americano e membro dei Cavalieri di Colombo, dal tedesco Ronaldo Hermann Schmitz, dallo spagnolo Manuel Soto Serra e dallo svizzero Robert Studer dell´Union de Banques Swisse.

Nulla, comunque, trapela Oltretevere su chi andrà ad occupare la poltrona di Caloia. Di certo si sa che il prossimo presidente dello Ior verrà fuori da una rosa di sei nominativi selezionati da una commissione di super consulenti esterni. I 6 profili sono stati presentati a luglio.

Uno dei nomi che da un po´ di tempo circola con una certa insistenza è Ettore Gotti Tedeschi, rappresentante in Italia del Banco Santander Central Hispano (Spagna) e, soprattutto, editorialista dell´Osservatore Romano, il quotidiano della Santa Sede. Un certo appeal nel Palazzo Apostolico lo suscita anche il tedesco Hans Tietmeyer, ex presidente della Bundesbank, economista di fama con alle spalle studi di teologia.

PAUL MARCINKUSANGELO CALOIA

Ma recentemente si è parlato anche di Roberto Mazzotta, presidente della Banca popolare di Milano, sul quale punterebbero un gruppo di esponenti della finanza lombarda vicini all´Università Cattolica; Giuseppe Profiti, direttore amministrativo dell´ospedale vaticano Bambino Gesù, molto stimato dal cardinale Bertone; Antonio Fazio, ex governatore della Banca d´Italia, sponsorizzato dal cardinale Giovanni Battista Re, prefetto della Congregazione dei vescovi.

La decisione sarà presa nel cinquecentesco Torrione di Niccolò V - sede della banca pontificia - dove la Commissione cardinalizia di vigilanza dello Ior presieduta dal cardinale Bertone dovrebbe provvedere anche a snellire il vertice della banca, annullando la figura del Prelato, l´ecclesiastico a cui finora sono stati demandati i compiti di collegamento tra il Consiglio di Sovrintendenza e la stessa Commissione cardinalizia.

by dagospia

[18-09-2009]

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