venerdì 4 settembre 2009

mistero massone

IL CODICE DEI MASSONI – DAN BROWN METTE LANGDON TRA I CAPPUCCI CHE COLLEGANO WASHINGTON ALL’ANTICO EGITTO – IN “LOST SYMBOL” LA CIA ENTRA IN CONTATTO CON LE LOGGE – SU TWITTER INDIZI E COORDINATE PER TROVARE SIMBOLI NASCOSTI NELLA CARTINA DELLA CITTÀ…

MAURIZIO MOLINARI PER "LA STAMPA"

Il 15 settembre esce in tutto il mondo in lingua inglese Lost Symbol il nuovo libro di Dan Brown. In attesa dell'arrivo in libreria, il romanzo ambientato nella Washington della massoneria svela uno ad uno gli elementi della trama attraverso Twitter.

La prima indicazione, messa in rete dall'editore Doubleday, consta di due numeri: «29,979093 e 31,133891». Andando su Google Maps ci si accorge che sono le coordinate geografiche esatte della Grande Piramide di Giza, in Egitto. Proprio al profilo di questa Piramide si richiama il triangolo rosso che campeggia sulla copertina di Lost Symbol, all'interno del quale c'è il Campidoglio di Washington con sopra il solenne sigillo di un documento su pergamena.

La sovrapposizione fra la piramide e il Capitol del Congresso evoca lo scenario di un classico thriller: Washington è la capitale della massoneria ovvero la città che porta il nome del fondatore degli Stati Uniti, a sua volta massone, e che venne disegnata dall'architetto Pierre L'Enfant, anch'egli massone.

La seconda segnalazione su Twitter riguarda non a caso la mappa di Washington: e mette in rilievo la stella che viene fuori collegando i sei punti di Dupont Circle, Logan Circle, Scott Ciralle, Washington Circle, Mount Vernon Square e la Casa Bianca. Anche le coordinate dei sei luoghi sono state messe su Google Map. e facendo attenzione alla mappa ci si accorge che verso Dupont Circle, Scott Circle e Washington Circle si dirigono le sei maggiori arterie cittadine, evocando il numero satanico 666.

Se poi si uniscono i punti topografici relativi a Casa Bianca, Campidoglio, Memoriale di Lincoln e Memoriale di Jefferson si ottiene la forma di un diamante, tradizionale simbolo massone al pari della piramide che campeggia sui biglietti da un dollaro ornata con 13 gradini e la scritta in latino «Novo Ordo Seclorum» ovvero un «nuovo ordine nei secoli».

A tale riguardo un altro indizio utile sulla trama del libro di Brown viene dal primo titolo che era stato ipotizzato ovvero The Solomon Key in riferimento alla «Chiave di Salomone» che secondo l'esperto di simboli massonici Wayne Hershel evoca poteri e scritti su Re Salomone che era noto nell'antica terra d'Israele per avere il potere di «controllare i demoni». (Angeli e demoni è non a caso il titolo del primo libro di Dan Brown, uscito nel 2000.

DAN BROWN

Lì nasceva la figura del professor Robert Langdon che ritroveremo nel Codice da Vinci del 2003 e che ovviamente è anche il protagonista di questo libro. Professore presso l'Università di Harvard, nonché stimato esperto internazionale di simbologia religiosa, il personaggio di Langdon è interpretato dall'attore Tom Hanks nella trasposizione cinematografica degli omonimi romanzi).

Poi c'è la data di uscita del libro di Brown: 15 settembre, giorno di festa alle origini del cristianesimo quando i fedeli vi celebravano la Sacra Croce. Brown da tempo sostiene che anche egiziani e massoni hanno a che fare con il 15 settembre, al pari dell'obelisco del Washington Monument sulla cui cima c'è un'altra piramide, sebbene in miniatura.

Altre tracce sulla trama del libro che Doubleday ha disseminato su Twitter riguardano soggetti che non potrebbero essere più differenti: il Pentagono, la figura diVirginia Dare, il primo neonato americano di una coppia di immigrati britannici, la teoria del Tytler Cycle elaborata dallo storico scozzese Alexander Tytler (sostiene che «i cicli storici si ripetono»), la spia tedesca Frederick Duquesne, Gesù e un compasso, ennesimo diretto riferimento al mondo massonico.

LA PIANTA DI WASHINGTON CON LA STELLA DI DIAMANTE

Ma ciò che più colpisce è l'inserimento in questo canovaccio della Cia attraverso il monumento Kryptos che sorge nel campus di Langley ed è da generazioni oggetto di continui tentativi di decrittazione delle centinaia di lettere incise sulle pareti a forma di serpente. Tre quarti del monumento è stato finora decrittato portando a identificare alcune coordinate geografiche a Sud di Langley ma resta l'ultima parte da svelare e Dan Brown lascia intendere che potrebbe aver tentato di sfidare quest'imponente tabù nel cuore della «intelligence community».

Tali e tanti indizi portano critici cinematografici e grande pubblico ad attendersi dopo il libro un film rilevatore sulla genesi massonica di Washington ma nel mondo delle logge del Nord America si respira ben altra aria. Per accorgersene basta parlare con Robert Huke, direttore dello sviluppo della loggia più importante del Massachusetts, con la sede sulla Tremont Street poco lontano dal luogo dove sabato si sono svolte le esequie di Ted Kennedy. Huke non vuole sentir parlare né di Dan Brown né di rituali massonici sul grande schermo perché «volgarizzano la nostra vita e le nostre tradizioni» e «ci trasformano in un fenomeno da baraccone: quello che non siamo in America».

LA STELLA E IL DIAMANTE
Una cartina di Washington con la stella e il diamante che si ottiene unendo i punti che le anticipazioni uscite su Twitter danno come importanti nel nuovo libro di Dan Brown. Tanto la stella, quanto il diamante assumono importanza nella simbologia in gran parte massonica che percorre tutto il romanzo. A sbrogliarsi fra questi simboli sarà ancora il professor Langdon.

by dagospia

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