domenica 20 settembre 2009

massoneria italica

Fabrizio d'Esposito per "Il Riformista"

GUSTAVO RAFFI - COPYRIGHT PIZZI

I massoni celebrano le loro feste seguendo il corso del sole e così oggi, a Roma, la più grande obbedienza italiana, il Goi, si ritroverà nella storica sede del Vascello per l'Equinozio di Autunno e anche per l'anniversario del XX Settembre, la data della breccia di Porta Pia.

Un programma di due giorni (diviso in una parte pubblica e in una riservata per invitati) che culminerà domani con un convegno su Sacro e Ragione: «Percorsi e confronti anche alla luce dell'Enciclica Caritas in Veritate».

GIANCARLO ELIA VALORI - COPYRIGHT PIZZI

Insieme conGustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia, ne parleranno Valerio Zanone, ex segretario del Pli, ex parlamentare del Pd e fratello in sonno; l'economista e docente universitario Giancarlo Elia Valori (questa la presentazione sull'invito di colui che l'ex pm Luigi DeMagistris ha definito «l'uomo più potente d'Italia a capo di una nuova P2»); il filosofo "normalista" Michele Ciliberto; l'ex berlusconiano Alessandro Meluzzi, massone convertitosi al cattolicesimo.

Quest'anno, la celebrazione dell'Equinozio d'Autunno cade a ridosso delle nuove polemiche su politica e massoneria sollevate dalla due vittime illustri del Giornale di Vittorio Feltri: Dino Boffo e Gianfranco Fini.

Nella sua lettera di dimissioni, l'ex direttore di Avvenire (condannato anni fa per una contoversa vicenda di molestie sessuali), rivolgendosi al cardinale Angelo Bagnasco, presidente dei vescovi italiani e suo editore di riferimento, se l'è presa esplicitamente contro «un opaco blocco di potere laicista».

LUIGI DE MAGISTRIS

Qualche settimana più tardi a Gubbio, per una curiosa coincidenza, anche il presidente della Camera, minacciato da Feltri con un dossier a luci rosse, ha detto testualmente: «A differenza di altri, io non mi diletto con grembiulini e compassi». Un'allusione che fatto pensare a massoni vecchi (Fabrizio Cicchitto) e nuovi (Denis Verdini?) vicini a SilvioBerlusconi, a sua volta ex incappucciato della loggia affaristica di Licio Gelli.

Frasi che hanno fatto tornare d'attualità quello che Francesco Cossigaconfidò al nostro quotidiano nell'ottobre scorso: «Per la prima volta in questo paese ci sono solo due ministri cattolici di peso, Gelmini eScajola. Nella maggioranza ci sono eminenti figure della massoneria, ma di più non dico».

Non solo. Nel frattempo, dopo la denuncia del presidente emerito della Repubblica, sono stati anche nominati i nuovi vertici della Rai e l'investitura di Mauro Masi a dg avrebbe fatto risvegliare molti fratelli di Viale Mazzini.

Del resto, quattro anni fa, a cavallo del cambio della guardia tra Flavio Cattaneo e Alfredo Meoccialla direzione generale, fu promosso in fretta e furia a Raiuno Gianluca Ciardelli, figlio della segretaria del Venerabile Gelli. Un'operazione sponsorizzata, si disse all'epoca, dal previtianoGianfranco Comanducci, a capo del personale, e da Fabrizio Del Noce, direttore di Raiuno.

BOFFO

Che c'entra tutto questo con il Goi e la due giorni al Vascello? In teoria nulla. Dopo lo scandalo della P2, i massoni rivendicano la loro ricostruita purezza risorgimentale. Dice il Gran Maestro Raffi: «Questo voler continuare a individuare, a tutti i costi, un ruolo oscuro della massoneria come hanno fatto Boffo e Fini è una bufala».

Nella sua allocuzione di domani, a porte chiuse, Raffi affronterà soprattutto i 150 anni dell'Unità d'Italia: «In un momento in cui ondate di disperati si riversano da altri paesi è necessario riaffermare la propria identità per rinnovare un patto di fratellanza.

GIANFRANCO FINI

La massoneria ha una grande tradizione in Italia e la vergogna del comitato d'affari di Gelli è stata archiviata dai tribunali». A dire il vero, proprio nel Goi, lavora come Grande Archivista uno storico collaboratore di Gelli, VittorioGnocchini. Risponde Raffi: «Guardi, tirare in ballo Gnocchini è come sparare sulla Croce rossa. Se avesse partecipato sul serio al banchetto di quegli anni non si troverebbe nelle condizioni in cui è oggi. Non aggiungo altro».

Senza contare le logge autocefale, create all'insegna del fai-da-te, in Italia gli ordini massonici più importante sono tre. Il più grande è il Goi di Raffi, ex repubblicano, che vanta poco meno di ventimila fratelli. Il Grande Oriente è riconosciuto dalla Gran loggia nazionale di Francia ma non da quelle di Inghilterra, Scozia e Irlanda, considerate il Vaticano della massoneria.

DENIS VERDINI - COPYRIGHT PIZZIFABRIZIO CICCHITTO - COPYRIGHT PIZZI

Poi ci sono la Gran loggia d'Italia degli Antichi liberi accettati muratori (Alam), con 8.500 iscritti, e la Gran loggia regolare d'Italia, con circa tremila affiliati. In tutto fanno più di 30mila massoni: è tra di loro che si celano i «grembiulini» richiamati sibillinamente da Fini e allusivamente da Boffo? Intanto ieri l'Avvenire ha stroncato l'uscita del nuovo libro di Dan Brown con lo studioso Massimo Introvigne: lo scrittore del Codice da Vinci è stato descritto come «ai piedi della massoneria».

by dagospia

[18-09-2009]

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